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Autore: liasstories    06/11/2016    1 recensioni
Il mondo di Alice è pura pazzia e decide di annotare tutto ciò che pensa su un quadernetto.
Ma se un giorno prendesse atto di chi è veramente?
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Libera. Finalmente, dopo molto tempo, mi sento libera: libera di pensare, libera di parlare, libera da tutti quei vincoli che tutte le persone mi avevano imposto affinché io eseguissi i loro comandi come un’inutile bambolina di pezza.
Tutti mi hanno sempre creduta infallibile, non potevo, non dovevo sbagliare. Ero un burattino nelle mani di tantissimi burattinai, che si divertivano a manipolarmi spudoratamente senza che io potessi ribellarmi in alcun modo.
 

Adesso, nessuno potrà mai più condizionarmi a meno che io non lo voglia. Io sono padrona di me stessa: posso urlare al mondo le mie verità senza preoccuparmi di essere giudicata, posso e voglio vivere nella maniera che più mi piace.
 

Voglio essere stata qualcuno, non per forza qualcuno da ricordare, ma qualcuno che ha fatto la differenza anche per una sola persona, voglio essere vista per quella che sono, non per quella che gli altri vorrebbero che io fossi.
 

Mi ricordo che mia nonna mi diceva sempre “sii libera di fare ciò che vuoi, senza ferire gli altri, ma, nonostante ciò essendo te stessa.”

Sono pazza. Sono sempre stata pazza, o forse era l’idea della pazzia che mi allettava così tanto.

La mia testa era il mio mondo, tutto ciò che accadeva lì dentro, attraverso un computer, diventava reale. Scrivevo, scrivevo a tutto andare fino ad avere le mani consumate, ma non m’importava. Dovevo liberarmi dai mostri che cercavano di intrappolarmi e l’unica soluzione che avevo ritenuto opportuna era scrivere.
 

Quando scoprì che mia nonna, una delle persone più importanti per me, era gravemente malata, corsi sotto la quercia che si trovava nel giardino di casa mia e piansi per ore, e no, non è affatto un’esagerazione. Ero talmente disperata e terrorizzata dall’idea di perdere qualcuno che aveva fatto parte della mia vita da sempre, che provare a immaginare una vita senza di lei mi sembrava folle, e lo credo sia tuttora.

 

Ma una cosa che ho capito è che prima o poi qualcosa che sconvolge i tuoi piani, in malo modo, accade. Non importa chi tu sia, quanti anni tu abbia, dove ti trovi o quanto sei ricco; se colui lassù ti ritiene abbastanza pronto per superare una prova, non hai scampo.

Ma sappi che dopo la tempesta c’è sempre il sole, in ogni caso.
 

Immaginati di tuffarti da un trampolino molto alto in una piscina molto profonda: prima del tuffo sei tranquillo, perché non sai cosa ti aspetterà. Piano piano sali, ma già quando ti stai arrampicando senti quell’agitazione che ti mette lo stomaco sottosopra, finché ti ritrovi in alto, sotto c’è una piscina, ma tu vedi il vuoto, vedi il pericolo e magari, sei talmente terrorizzato da impedirti di saltare.
E sai cosa ti dico?

Salta. Perchè una volta che hai saltato si sistema tutto; mentre ti tuffi, puoi sentire la paura svanire e lasciare il posto alla leggerezza, e non c’è sensazione più bella di riemergere una volta affondati, e non c’è più bella sensazione di vivere.

 

 

“Alice, tutto bene?” sentii la voce di mia sorella Beatrice che si propagava tra le mura del lungo corridoio di casa mia.
 

“Certo, come sempre.” Risposi. Chiusi il diario e lo misi sotto il cuscino. Inconsapevolmente sorrisi, e senza ombra di dubbio mi diressi verso ciò che era il mio destino.
 


Spazio autrice:

Cari lettori,

ho scritto questa breve one shot colta da un momento d’ispirazione, spero che vi piaccia.
Se avete consigli o critiche non abbiate paura a farvi sentire ;)

Un bacio,

Lia

   
 
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