Come ogni anno, il primo settembre, la stazione di Londra ospitava coloro che avrebbero iniziato la loro avventura nella scuola di magia di Hogwarts. E come ogni anno il Trio più famoso del mondo magico, oramai allargato da consorti e pargoli, stava cercando di farsi spazio tra i numerosi carrelli e bagagli sparsi per tutto il binario. Tante cose erano cambiate in quegli anni, la guerra aveva lasciato delle cicatrici indelebili, ma il Ministero aveva cercato di ricostruire dalle macerie un futuro migliore. Tante cose erano cambiate in quegli anni, ma non la famosa cicatrice di Harry Potter, non la chioma rossa dei Weasley e non la sorpresa nel vedere la coppia Malfoy- Granger, ormai felicemente sposati da vent’anni e con ben cinque figli, frutto del loro, anche se tortuoso, amore.
“Malfoy, ricordo i bei tempi in cui prendevi in giro la mandria Weasley, ma vedo che tu non ti sia dato meno da fare in questi anni.” Ron non riusciva proprio a trattenersi, vedere il rampollo di una delle casate più ricche di tutta Londra, famoso alchimista, cercare di tenere sotto controllo l’ultima arrivata in famiglia, era per lui troppo esilarante.
Draco guardò Eltanin, l’occhio del drago, pronta per il suo primo anno ad Hogwarts e si stupì per quanto il tempo fosse passato velocemente: la sua bambina, l’unica tra i cinque ad avere gli occhi identici ai suoi, stava partendo. Hermione leggendo nello sguardo un po’ smarrito del marito i pensieri, si avvicinò ai due, porgendo una mano sulla spalla e dedicandogli un sorriso comprensivo e amorevole.
“Sono sicura che finalmente lei sarà una Griffondoro, hai vinto per ben quattro volte, ma questo è il mio anno.” Disse Hermione. In effetti il cappello nello scegliere la casata dei più grandi dei Malfoy non aveva avuto alcun dubbio: come tutti quelli della loro stirpe erano finiti a Serpeverde.
“Mi dispiace deluderti cara, ma Eltanin ha i miei occhi, è una Malfoy e come tale sarà una perfetta serpe.” Draco sapeva che con molta probabilità il suo sogno non si sarebbe realizzato, quella bambina caratterialmente era troppo simile alla madre, neanche i fratelli più grandi riuscivano a spezzare il suo orgoglio. Per non parlare del coraggio, quella piccola peste, all’età di sei anni aveva rubato la scopa del fratello Scorpius e con una magia involontaria era riuscita a volare per il maniero… in effetti non c’erano dubbi, avrebbe indossato la divisa rosso-oro.
“ Papà siamo tutti d’accordo che avremo una traditrice in casa.” Disse Scorpius, il figlio maggiore, identico al padre quando aveva la sua età, tranne per gli occhi, ambrati come quelli della madre. Dietro di lui, c’erano i gemelli, gli ultimi componenti della famiglia Malfoy: Cassiopea e Hyperion. Entrambi annuivano convinti, sorridendo alla sorellina, cercando di incoraggiarla per quella nuova avventura.
“Ragazzi dove eravate finiti? Il treno sta per partire.” “Hai ragione Zio Harry, siamo andati a salutare gli Zabini. Albus dovrebbe essere ancora con loro.” Il salvatore del mondo magico annuì, il suo primogenito non si sarebbe mai smentito, prima o poi avrebbe veramente perso quel treno. “Allora Eltanin, stai tranquilla, noi saremo fieri di te ovunque il cappello deciderà di smistarti. Non ti cacciare nei guai e per qualsiasi problema rivolgiti ai tuoi fratelli.” Hermione strinse tra le braccia la figlia, fino a non farla respirare, assaporando la morbidezza dei lunghi boccoli biondi che le ricadevano sulla schiena.
“ Ti voglio bene mamma, ci vediamo a Natale.” Con queste ultime parole si diresse verso il padre che nel frattempo raccomandava ai figli maggiori di occuparsi di Eltanin. Salutò tutti i figli con un abbraccio, avvicinandosi poi alla moglie e stringendole la mano, per vedere i ragazzi prendere quel treno che li avrebbe condotti dove era nato il loro amore.


















SALVEEE
Questa è una storia che mi frullava per la testa gia da un pò. Fatemi sapere cosa ne pensate, aggiornerò la prossima settimana. Un bacio