Film > Coraline e la Porta Magica
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Autore: micchan91    09/11/2016    3 recensioni
Wyborn/Coraline
Sono passati cinque anni da quando Coraline ha chiuso definitavemente la porticina, ma adesso ha problemi ben più seri...problemi adolescenziali con un certo Wyborn...
Dal primo capitolo
...Non poteva crederci, non poteva essere accaduto proprio a lei...tra tanti ragazzi poi...perchè proprio lui?...
Coraline sbuffò sonoramente e distolse lo sguardo, puntandolo verso la grande finestra che dava sul giardino della scuola e picchiettò più volte la penna sul banco, producendo un suono ritmico e fastidioso per chiunque....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Coraline Jones, Wybie Lovat
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio in macchina fu più difficile da sopportare di quanto credesse. Schiacciata tra il finestrino e Wyborn non faceva che fissare fuori, concentrandosi su qualsiasi cosa che non fosse la voce petulante e civettuola di Jessica. La sua sorellina era seduta sul sedile antieriore, il che aveva impedito che Wyborn si mettesse davanti visto che era il più grande fisicamente, lasciando Jessica e Coraline libere di sedersi dietro, molto distanti l'una dall'altra. La bionda non faceva che parlare di ogni cosa le passasse per la testa, ma la cosa più fastidiosa era che Wyborn rideva alle sue battute, le sorrideva, la toccava...Coraline sentiva chiaramente la coscia del ragazzo premere contro la sua e ad ogni curva si lasciava sfuggire un sospiro appena il corpo del suo compagno si premeva contro di lei.

< Eccoci arrivati > appena sentì dire queste parole Coraline aprì lo sportello e si fiondò fuori, prendendo una bella boccata d'aria. Rimase concentrata sul panorama, ignorando ancora Jessica mentre si vantava di essere un ottima pattinatrice. Si voltò giusto per ringraziare la madre, la bellissima donna bionda che sembrava avere vent'anni di meno della sua, poi si avviò a grandi passi verso la spiaggetta dove tutti i suoi compagni di classe si erano andati a mettere. Salutò distrattamente alcuni di loro e anche alcuni ragazzi della scuola un po' più grandi di lei, li conosceva solo perchè erano amici di Wyborn e si sentivano in diritto di parlarle, cioè di prenderla in giro con battutine stupide da ragazzi stupidi. Sorrise quando notò che c'era anche Emily, l'unica ragazza della classe che le stesse veramente simpatica. Non era riuscita a farsi dei veri amici come quelli che aveva lasciato nella sua vecchia città, quelli che ogni tanto la venivano a trovare e che la facevano sentire davvero felice, ma lì aveva qualche amico con cui andare d'accordo e le stava davvero bene così, due migliori amici anche se lontani erano sufficenti. Si avvicinò rapida ad Emily e si sedette con lei sul tronco di un albero caduto. Lei subito le rivolse un largo sorriso prima di tornare a concentrarsi sulla chiusura dei pattini. Coraline aprì la borsa per tirare fuori i suoi e iniziò a indossarli.

< Non pensavo saresti venuta, Wyborn aveva detto che dovevi pensare al giardino > le disse Emily e Coraline la guardò un momento, a quanto pareva Wyborn parlava molto di lei...

< Si beh, faceva troppo freddo oggi per stare ferma in giardino > disse con un sorriso.

< Piuttosto, sai che scherzo ha in mente? Solitamente si vanta con tutti quando ha un'idea geniale > ridacchiò poi cercando di mantenere un tono vago, lo sguardo che le lanciò Emily la mise subito sul chi va la, ma durò solo un istante prima che la compagna le sorridesse.

< No, non so se ti sta preparando uno scherzo > le disse tranquilla, ma Coraline oramai aveva tutti i muscoli tesi, stavolta doveva essere uno scherzo bello grosso.

In poco tempo si accorse che in molti le lanciavano qualche occhiata e iniziò a sentirsi tesa, quante persone aveva coinvolto per metterla in imbarazzo? Decise che non le importava, si sarebbe tenuta pronta e appena avesse intuito qualcosa avrebbe reagito, Wyborn avrebbe trovato pane per i suoi denti!

Sogghignò tra se e se, affondando il viso sul ginocchio per non farsi vedere e finì di allacciare anche il secondo pattino tirando per bene le cinghie. Quando si mise dritta ci mise solo qualche istante a trovare l'equilibrio e poggiò le mani sui fianchi, osservando per qualche istante i ragazzi che già pattinavano sul lago ghiacciato. Il panorama era da incanto, qualcosa di così bello era raro da trovare e Coraline sorrise felice, per tanto tempo era stata convinta che quel piccolo paesino non potesse darle granchè, ma col tempo si era ricreduta, trovava spesso e volentieri luoghi meravigliosi che era grata di poter ammirare. Fece il primo passo solo quando si mosse anche Emily e le due arrivarono rapide alla lastra d'acqua ghiacciata. Coraline soppesò per qualche istante quanto fosse spesso il ghiaccio, temendo che non reggesse tutta quell'orda di ragazzi, ma quando notò che era molto spesso si fece coraggio e ci mise un piede sopra, lasciandosi poi scivolare. Sentì il ghiaccio scricchiolare sotto ai suoi piedi, ma già dopo qualche istante non ebbe più paura e si lasciò andare completamente, iniziando a pattinare veloce ed evitando chiunque le si parasse davanti. Amava pattinare, forse lo amava quasi quanto occuparsi del suo giardino anche se preferiva farlo quando non c'erano tutti quei ragazzi che si spintonavano e urlavano.

Per un po' pattinò tranquillamente, perdendosi con lo sguardo nel panorama e dimenticandosi quasi del fatto che Wyborn stava per farle uno scherzo. Se ne ricordò solo vedendo il gruppetto di ragazzi con i quali il suo compagno stava sempre e si fermò di scatto, osservandoli. Non vide il castano tra di loro e vagò con lo sguardo alla sua ricerca, ma senza trovarlo, non poteva essersene già andato. Lanciò un'occhiata di traverso ad uno dei ragazzi del gruppo che la stava fissando con un sorrisetto divertito e si allontanò di poco da loro, andandosi a mettere in un punto strategico, da lì vedeva per intero tutto il lago e la spiaggia. Di Wybie nemmeno l'ombra e poco dopo notò che nemmeno Jessica era presente. Immediatamente sentì la bile tornarle su e strinse le labbra, i due erano spariti...insieme. Strinse forte i pugni e prese un lungo respiro, non erano affari suoi no? E poi se Wyborn era lontano voleva dire che non aveva intenzione di farle uno scherzo, o almeno non ancora, e quindi poteva pattinare tranquillamente. Si diede la spinta con il piede e fece qualche metro cercando di scacciare via quella sensazione all'altezza dello stomaco, ma oramai pattinare aveva perso ogni attrattiva e lei non ne aveva più voglia. Con uno sbuffo irritato si spinse verso la spiaggia e uscì fuori dalla pista, camminando rapidamente fino al tronco caduto e sedendocisi con un tonfo. Poggiò il mento sulle mani e si mise a guardare con aria truce tutti quelli che si divertivano, odiandosi per essersi fatta rovinare l'umore da una cosa così maledettamente stupida. Non doveva interessarle con chi era il suo compagno al momento, non avrebbe dovuto importarle niente! Non era felice quando la sua brutta faccia non era nei paraggi? Quando la sua odiosa voce non raggiungeva le sue orecchie?

Si tirò una ciocca di capelli che era sfuggita da sotto il cappello e rimase lì a rimuginare tra se e se con lo sguardo perso nel vuoto. Non seppe nemmeno quanto era passato quando Wyborn e Jessica ricomparvero, uscendo fuori dalla foresta a pochi passi l'uno dall'altra. Coraline cercò quasi di fulminarli con il solo potere dello sguardo nonostante non la stessero guardando, non avevano nemmeno avuto la decenza di tornare separatamente! Con uno sbuffo abbastanza forte rimase a fissarli, notando però che, se Wyborn aveva un sorrisetto stampato in faccia, Jessica sembrava davvero molto ma molto arrabbiata. Coraline sapeva che non era bello il fatto che si sentisse stranamente euforica di fronte all'espressione furiosa di Jessica, per questo si morse il labbro e abbassò la testa quando le sue labbra si tesero automaticamente in un largo sorriso. Si passò una mano sul viso per scostarsi una ciocca ribelle che le solleticava il naso e sospirò felice, dandosi nello stesso tempo della sciocca per la reazione che stava avendo.

< Eih Jonsie, hai fatto una caduta spettacolare che mi sono perso? > la voce di Wyborn le fece alzare la testa di scatto, così presa dai suoi pensieri non si era nemmeno accorta che si era avvicinato e che si era seduto accanto a lei. Per un momento rimase a fissarlo imbambolata, senza recepire ciò che gli aveva detto. Lo sguardo del suo compagno si fece preoccupato e si sporse lievemente in avanti.

< Ti sei fatta male? > le chiese con sincera preoccupazione che lasciò Coraline davvero basita, solo pochi anni prima le aveva fatto fare un volo giù dagli scogli rischiando di romperle l'osso del collo senza preoccuparsi minimamente per lei e ora si preoccupava che fosse caduta.

< Coraline? > la chiamò ancora allungando una mano verso di lei e la ragazza si riscosse.

< Ah! Sto bene Wyborn! Stavo solo riposando! > esclamò scattando all'indietro per evitare che lui la toccasse. Si sentì arrossire quando lui si aprì in un sorriso sollevato.

< Meno male, ho saputo che prima uno dei nostri compagni si è storto una caviglia pattinando, bisogna fare attenzione > esclamò allegro e Coraline continuò a fissarlo con una strana espressione, forse qualcuno aveva scambiato il vecchio Wyborn con uno nuovo lì nella foresta, magari Jessica era una strega! L'idea le fece tornare in mente l'altro Wybie e la sua altra madre e rabbrividì, scacciando immediatamente quel pensiero.

< Stai ripensando a quel sogno? > le chiese all'improvviso il castano.

< Come? > mormorò lei, strofinandosi una mano sulla manica del cappotto per scacciare via i brividi.

< Il sogno della porta...> rispose cauto il ragazzo, i genitori di Coraline l'avevano portata da uno psicologo dopo che lei aveva iniziato a svegliarsi urlando quasi tutte le notti e tutta la storia della porticina, dell'altra madre e della scomparsa dei genitori era stata attribuita ad un sogno, quello era l'unico argomento sul quale Wyborn non scherzava mai nonostante ne avesse di spunti per farlo. Lei lo guardò con aria interrogativa, chiedendosi come avesse fatto a capirlo e lui sorrise.

< Fai sempre la stessa espressione quando ci pensi > le rispose come se le avesse letto nel pensiero e Coraline strinse le labbra, possibile che la conoscesse così bene? Non rispose e continuò a fissarlo, lui le rivolse un'occhiata preoccupata per ancora qualche istante, poi tornò a sorridere e si alzò.

< Beh Jonsie, io vado a pattinare, quando avrai finito di fare la vecchietta raggiungici pure > ridacchiò e lei gli regalò una bella linguaccia.

< Guarda che ho molte più energie di te! > ribattè alzandosi in piedi di scatto, ma nel farlo perse l'equilibrio per via dei pattini e si sbilanciò in avanti, venendo subito intercettata dal corpo del compagno.

< Noto > rise rimettendola dritta, senza notare il cuore di Coraline battere all'impazzata.

< Avanti gambe mosce, ti aspetto > rise ancora e si staccò da lei, correndo fino al lago ed entrando nella pista ghiacciata con un balzo che avrebbe fatto cadere chiunque, ma non lui. Coraline lo fissò per qualche istante, in attesa che la sensazione del calore di lui svanisse, poi si diede dell'idiota per la milionesima volta e si avviò a sua volta verso la pista, adesso che Wyborn era lì avrebbe davvero dovuto tenere gli occhi aperti.

 

 

Angolino dell'autrice

Ed ecco il terzo capitolo :) (scoprirete presto cosa hanno fatto Wyborn e Jessica nella foresta tranquilli!) Spero che vi sia piaciuto, baci <3

  
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