Castiel era un grande musicista, insegnava in una delle accademie musicali più importanti della città.
Dean era davvero un bravo pittore, esponeva i suoi quadri nelle gallerie d’arte.
Migliori amici, vivevano insieme da quando, terminato il college, decisero di dedicarsi completamente alle loro passioni, traendone vantaggi a vicenda.
Dean si rilassava quando Castiel suonava il violoncello, lo ispirava con i suoi dipinti.
Castiel lo guardava dipingere e si accontentava di quell’immagine, quieta, tenendola sempre bel salda in mente.
Avevano arredato casa insieme, cercando di accontentare le esigenze di ognuno.
Prima di tutto: il camino. Castiel adorava i camini, erano la sua fissazione. Passava nottate intere a fissare il fuoco, nella pace più profonda. Poi, le scale. Quanto adoravano le case con le scale.
Una grande cucina, entrambi se la cavavano e facevano a turno per cucinare. A completare il tutto, un enorme vetrata che anticipava l’immenso balcone. Fonte di ispirazione per entrambi, vista sulla città e principale luogo di ritrovo per fumare la milionesima sigaretta della giornata.
Castiel era un patito di Bach, non faceva altro che suonare lui e soltanto lui.
Dean ormai non riusciva più a dipingere senza un brano di Bach in sottofondo, tanto quanto era stato influenzato dal suo amico.
Puntavano entrambi a qualcosa di grande ma non nutrivano particolari speranze, tantomeno si impegnavano per raggiungere obiettivi inesistenti. A loro bastava fare quello che facevano nella loro tranquillità.
 
OTTOBRE.
 
“Cas, questa volta è andata meglio”
“Non direi Dean, devo impegnarmi di più”
“Andiamo, sarà la cinquantesima volta che la suoni, potresti anche prenderti una pausa ora”
“Deve essere perfetta”
“Ehi, nessuno ti mette fretta, ok? Hai tempo e ne avrai altro per impararne ancora di più”
“Come posso insegnare qualcosa ai miei studenti se non so suonarla nemmeno io?”
“Sei solo sotto pressione, hai accumulato così tanto stress in questa settimana.. Rilassati”
“Okay, okay”
“Questa sera usciamo, andiamo a bere, ok? Ti va?”
“Va bene”
Dean gli porse un sorriso rassicurante e tornò a dipingere.
L’uomo rimase a fissarlo un po’, con i suoi sconfinati occhi blu, prestando particolare attenzione al movimento della sua mano. Guardare Dean dipingere lo tranquillizzava, era come entrare in pace.
“New York non è mai stata così bella”
Dean si voltò e si accorse che Cas era ancora lì a guardarlo.
“Grazie mille, Cas. Sto pensando di esporlo alla prossima mostra”
“Dovresti, è meraviglioso”
I due si guardarono per un po’, dopodiché Castiel lasciò la stanza portando via la scia del suo profumo con sé.