Se ne era andata con lui dopo tutto quello che avevano fatto per lei. Saori aveva deciso di abbandonarli al loro destino, ma Seiya non riusciva a crederci non poteva averlo fatto davvero, eppure l'aveva vista porgere la mano ad Apollo e dar loro le spalle. A nulla era valso chiamarla, a nulla erano servite le sue grida, lei se ne era andata.  Riprese a suonare la chitarra, mentre il sole tramontava colorando il mare d'oro. Pizzicò le corde con forza, come se volesse romperle tutte in una sola volta. Voleva che sentissero tutti la sua frustrazione,perché in sostanza di questo si trattava. Non ci stava ad essere messo da parte, non dopo tutto ciò che aveva fatto per lei. Si fermò nuovamente e si mise a fissare di nuovo il mare, sulla pelle delle dita della mano aveva i segni profondi delle corde metalliche dello strumento la cui cassa armonica stava ancora vibrando l'ultima nota: quella più grave.  Restò immobile ancora a lungo, mentre il sole spariva all'orizzonte come se fosse inghiottito dalla distesa cristallina e nel cielo si faceva largo la prima stella. Suonò ancora, più forte di prima torturando la chitarra con quella rabbia, con quel senso di tradimento che dentro lo consumava e che al momento riusciva a liberare solo attraverso la musica, ma l'idillio finì: una delle corde si era appena rotta. Seiya si alzò dalla sedia e buttò lo strumento sul letto con rabbia. Non avrebbe mai accettato la decisione di Saori, non poteva farlo. Chiuse la finestra e uscì di casa con stretto tra le mani il plettro della sua chitarra. 












Note dell'Autrice:

Salve! Che dire l'idea mi è venuta dopo aver letto i prompt al quale partecipa la storia e dopo aver visto una fan art in cui è ritratto Seiya che suona la chitarra. Spero che la storia vi piaccia ;)

Un Bacio e Buona Lettura <3