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Autore: Kittycake    10/11/2016    1 recensioni
Il primo incontro tra un poeta e una zingara proveniente dal italia e molto probabilmente da questa semplice amicizia nascerà qualcosa di più.
( i personaggi potrebbero essere un po OOC)
Genere: Azione, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Pierre Gringoire
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due; alloggio
 
-Seguitemi monsieur Gringoire…
Incominciammo a camminare in silenzio per la “città” ovvero ci infilavamo in vari vicoli per evitare incontri “spiacevoli” specialmente dopo il mio ultimo furto io e le guardie non andavamo molto d’accordo. Comunque non potevo credere che questo tizio che mi conosce appena mi stava seguendo davvero, cioè andiamo! Potevo anche essere un’assassina per quello che lo riguarda, o lui poteva esserlo per quanto riguardava me, ma dubitavo fortemente che questo ragazzo fosse vagamente in grado di impugnare una spada.
Camminammo in silenzio per una mezz’oretta fino a che non arrivammo davanti ad una piccola bottega che affacciava sulla via principale, ovviamente noi entrammo dal retro bottega anche se il mio “ospite” mi guardava incredulo.
-Aspetta stai dicendo che tu vivi qui?!- mi disse con una faccia cosi comica che era un miracolo che non fossi scoppiata a ridere.
-Certo che vivo qui! E per tua informazione anche la bottega è mia- gli feci un ampio gesto con le braccia dicendogli di dare un occhiata in giro, lui entrò un po’ titubante e cercando anche di non calpestare qualcosa, dato che sul pavimento c’era un casino assurdo.
-Lo so che non è nel suo aspetto migliore ma dato che qui lavoro solo io mi sono presa delle libertà- gli dissi mentre appoggiavo il mio taccuino sulla scrivania sotto le scale (NDA; si c’è anche il piano di sopra).
Pierre scostò un lenzuolo appoggiato su una tela mostrando un meraviglioso quadro di una donna mascherata intenta a raccogliere una mela, Pierre guardò il quadro meravigliato anche se non era finito era comunque meraviglioso.
Io che intanto mi ero messa a cercare qualcosa nella mia vecchia libreria, si girai di scatto non sentendo più i passi del ragazzo e quando lo vidi osservare il quadro, mi avvicinai lentamente al lui.
-Bello vero? Questo qui me l’hanno commissionato più di due mesi fa ma nel bel mezzo dell’opera mi fu detto che il mio cliente era morto, era un signore molto simpatico a cui piaceva chiacchierare, voleva qualcosa da regalare alla figlia-  Dissi alle spalle del poeta che sobbalzò.
-Scusa ma allora perché non è venuta la figlia a ritirarlo? – mi chiese
- Ti ricordi l’assassinio di quella famiglia nobile il mese scorso? Quella era la famiglia che mi aveva commissionato il dipinto- Gli risposi con tono triste mentre accarezzavo delicatamente la superfice della tela.
Rimanemmo qualche minuto in silenzio prima che io ricominciai a parlare.
-Senti forse è meglio che ti faccio vedere anche il piano di sopra prima che si faccia troppo tardi- gli dissi avviandomi su per le scale, Pierre e Dijali mi seguirono subito.
Entrammo nella prima stanza che era una sottospecie di camera da letto/sala da pranzo, infatti c’era il mio letto, un tavolo con le sedie e due bauli: il primo contenete roba varia per dipingere, disegnare e altro, mentre il secondo conteneva vestiti, questa stanza collegava altre tre camere: la prima era la cucina, la seconda una camera per gli ospiti e la terza era un bagno (NDA; allora io non so com’era la vita nel 1700 ma se non mettevo un bagno mi facevo schifo da sola)
Pierre mi guardò stupito di nuovo – Davvero tu riesci a pagarti una casa così grande vendendo dipinti e ballando in piazza? - mi chiese.
-Diciamo che dovevo alla proprietaria un piccolo favore e per il resto sono piccoli trucchi del mestiere- gli feci l’occhiolino ed aprii la porta della stanza degli ospiti. – Lo so è un po’ piccola ma dovrebbe bastare per il momento-Gli indicai la stanza con una brandina, una scrivania e una piccola finestra che dava sulla strada. Sentii il ritocco delle campane che indicava la mezzanotte, mi diressi verso la cucina mentre Pierre mi seguiva e gli feci segno di sedersi al tavolo, gli diedi una tetta di pane con del formaggio che tirai fuori dalla credenza era tutto quello che avevo per il momento, lui l prese in mano e mi guardo perplesso. –E lei non mangia madamigella Rebecca? -Mi chiese con gentilezza. –No, gli ospiti prima di tutto e per favore dammi del tu e non chiamarmi madamigella, ne ho avuto abbastanza- Mi immobilizzai per un secondo, non volevo rivelargli né la mia vera identità né la storia della mia vita (o almeno per ora). –Mi dispiace di essere stata scortese ma credo ormai vivendo con persone orrende ho paura che mi stia trasformando in una di esse- Lui mi guardò dall’alto verso il basso. –Non è vero- Mi disse.
-Cosa? – Lo guardai un po’ sorpresa prima che lui parlasse di nuovo
-Non sei una persona orribile né lo sarai mai, ad una persona qualsiasi non sarebbe mai venuto in mente di invitare in casa propria un completo sconosciuto invece tu mi hai accolto in casa tua senza pensarci due secondi, ora dimmi sei o meno una persona orribile? – Mentre parlava si era alzato e si era avvicinato a me guardandomi dritto negli occhi. – Tu non hai la minima idea di che cosa ho fatto a molta gente, e per adesso non credo che ne avrai- gli dissi in maniera brusca uscendo velocemente dalla cucina e mi diressi verso le scale e prima che lui possa continuare la conversazione mi chiusi nella bottega a dipingere.
Mi sedetti bruscamente su una sedia e presi di malagrazia i pennelli messi a lato e incominciai a tirare veloci pennellate ad una tela, forse non avrei dovuto reagire in quel modo…
 
 
NDA:
Ehilà gente! Sì sono io, sono tornata, lo faccio sempre…okay cagate a parte dopo la mia luuuunga assenza su efp di ben sette mesi (o qualcosa in più)in cui ho passato più tempo a vedere Sherlock, Doctor Who e a leggere fanfiction inerenti sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia e con una grande novità; sono intenzionata a disegnare un fumetto inerente alla storia e fare di tanto in tanto qualche disegno, comunque per il momento non darò una frequenza di pubblicazione alla storia per motivi vari.
Vi ringrazio infinitamente per seguire questa storia.
-Kitty
   
 
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