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Autore: supersara    15/05/2009    1 recensioni
(SongFiction: la canzone è "la mia preghiera" di Marco Masini) Questa song parla del rapporto che Edward Cullen ha con la sua fede, infatti a mio parere lui è un tipo molto religioso, ma è convinto che per quelli come lui non esista altro che l'inferno. In questa storia lui si rivolge direttamente a Dio. (Chiedo scusa in anticipo per qualche incidente di forma dovuto all'html ma da un pò non mi funziona più come prima)
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia preghiara
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Oggi è un altro giorno e sono stanco

La mia preghiera...

 

 

 

 

Oggi è un altro giorno e sono stanco
Di aspettare la tua volontà
Di sentirsi pecora di un branco
Che un paradiso non ce l'ha...

 

 

Alba, mezzogiorno e tramonto,

Alba, mezzogiorno e tramonto,

E di nuovo alba, mezzogiorno e tramonto…

Ecco, è di nuovo l’alba,

Ormai non ce la faccio più,

Sono stufo di continuare ad aspettare,

Aspettare per sempre la tua volontà,

Sono stanco di illudermi, rassegnarmi, arrabbiarmi…

Sono stanco di essere parte di un gruppo che non ha senso,,

Di una famiglia unita dalla sorte

che però una sorte non ce l’ha,

Che non vedrà mai la fine,

E se la vedrà non sarà lieta,

Non sarà il paradiso di tutti…

 


Dimmi cos'è vero e cos'è falso
Tu che hai in mano
L'asso e la regia
Trovami un riparo e fammi credere
Che esiste un'altra strada...

 

 

Fammi conoscere ciò che nessuno sa,

Dimmi quali piano hai per me,

E quali per la mia famiglia,

Dimmi se ci sei

E guidami da te,

Trasforma le mie deboli illusioni in certezze…

 


Ora che siamo vivi e non cortei
Di vecchie illusioni
Buoni e cattivi figli tuoi
Senza esclusioni…

Nascerà…

 

 

Rivelami tutto quello che voglio sapere,

Ora che so di non essere morto, ma vivo a modo mio,

Ora che non inseguo speranze inutili e patetiche…

Fai sapere a me e a coloro che vivono nella mia condizione la verità,

Perché noi siamo ancora figli tuoi,

Buoni e cattivi,

Ma come tutti, pur sempre figli tuoi…

E dopo nascerà…

 


Nei miei domani
Se vorrai la mia preghiera…

 

 

Nelle prossime albe,

Nei prossimi mezzogiorni

E nei prossimi tramanti,

Se tu lo vorrai…

La mia preghiera…

 


Forse è la tua legge che non basta
A guarire i nostri lividi
Per uscire indenni della storia
Che ci fa dimenticare
Che siamo vivi e non i suoi
Umili attori

 

 

Forse sono le tue regole che non ci aiutano,

Non ci convincono e ci fanno vivere nella disperazione dell’ignoranza…

Non ci aiuteranno a salvarci dalla nostra condanna,

Non allevieranno la nostra pena,

Non ci salveranno dall’eternità…

 

 

Fuori dai libri e dai musei
Di oggi e di ieri
Nascerà fra le tue mani
Che aprirai
La città di chi ti ama un po' così
Ma ti cerca come me
E anche se forse non ci sei
Dedico solo a te
La mia preghiera

 

 

Chissà,

Forse esiste anche un posto per noi,

Per quelli che come me hanno commesso molti errori,

E che nonostante tutti i peccati,

Nonostante l’esistenza stessa di quelli come noi sia un peccato,

Ti cercano e ti chiedono aiuto con la speranza tipica di noi esseri deboli…

Anche se forse questa è un’altra delle mie stupide illusioni,

Voglio dedicarti ugualmente la mia preghiera…

 


Io lo so
Che siamo vivi e prima o poi
Anche da soli
Sapremo difenderci vedrai
Dai nostri errori
Nascerà come la fede
Che vorrei

la mia preghiera.

 

 

Infondo io lo so che abbiamo molto peccato,

So che esseri come noi non meritano il paradiso,

O almeno non del tutto…

Ma sono pronto,

Siamo pronti ad affrontare la nostra pena,

Sapremmo subire a testa alta la purificazione…

Chissà,

Forse con la prossima alba nascerà,

Come la fede che vorrei avere,

La mia preghiera…

 

 

  
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