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Autore: fangirl_87    11/11/2016    1 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV AOKO
Cominciai a rigirarmi nel letto infastidita dai raggi solari. Quando aprì gli occhi misi a fuoco ciò che mi circondava, questa non è la mia camera. Ero su un'enorme letto matrimoniale, davanti al letto avevo una cassettiera con attaccato un armadio alla destra di quest'ultimo c'era una porta, che visti i rumori, doveva dare al corridoio. La finestra su cui filtrava la luce era enorme con un piccolo balconcino, mi bastò guardare fuori da questa per capire dov'ero. Nella stanza degli ospiti di casa di Kaito. Mi misi a sedere e portandomi le ginocchia al petto mi misi le mani nei capelli. Ancora mi sembra assurdo quello che è successo ieri sera. Come è potuto succedere? Ma sopratutto perchè è successo? Se penso che sarei potuta davvero rimanerci secca. Se Kaito non fosse stato lì con me...anche se non ho ben capito come abbia capito ciò che è successo. So solo che un'uomo ha lanciato una bomba dal giardino e Kaito l'ha , fortunatamente, capito. Mi portai i capelli all'indietro e mi guardai allo specchio. SPAVENTOSA! Questo termine è un riduttivo! Gli occhi gonfi e le guance arrossate così come le labbra, mi rendevano il viso un enorme peperone con all'interno un palloncino che mi stava facendo gonfiare ancora di più. EH NO! Va bene la casa distrutta. Va bene la paura. Va bene la tristezza, ma io conciata così non mi posso far vedere da nessuno! Sopratutto da Kaito! ODDIO! Che figura ci faccio io? Mi alzai dal letto, come se avessi visto chissà quale terribile mostro, spalancai la porta e corsi immediatamente in bagno, mi sciacquai e lavai, la situazione era migliorata, ma non poi tanto da poter andare in giro acqua e sapone, una volta vestita andai nuovamente in camera e non appena dentro mi resi conto di un piccolissimo problema. Ieri sera quando Kaito mi ha trascinato fuori di casa avevo solo il cellulare in mano, ed ero riuscita a recuperare solo il ciondolo della mamma. Ciò vuol dire che non ho nulla. Ne vestiti, oltre a quelli che Ji mi aveva lasciato ieri con degli asciugamani, ne trucchi. Come diamine faccio? 
se chiamassi Akako?
Akako? SI! CERTO! Forse non siamo grandi amiche, ma in teoria stiamo provando a diventarlo e ieri sera mi è stata molto vicina. Presi subito il cellulare e composi il suo numero
- Pronto? -
- A-Akako!....E-h-ehm c-ciao! -
- Ciao! Ei, ehm va tutto bene? E' successo qualcosa? -
- Nono! Assolutamente, ma avrei bisogno del tuo aiuto..-
- Del mio aiuto? Per cosa?-
- Bè sono in delle condizioni orribili e mi chiedevo se tu potessi, insomma, prestarmi qualcosa per poter essere presentabile-
- Aspetta. Mi stai chiedendo di prestarti i miei vestiti?-
- Praticamente...-
- Sei a casa di Kaito?-
- Si -
- Sto arrivando...e mi porto anche la valigetta dei trucchi, non credo tu ne abbia.-
- Davvero Akako! O GRAZIE MILLE MI SALVI! -
- Va bene va bene. -
chiusi la telefonata dopo averla salutata mi misi a sedere nuovamente sul letto. e istintivamente presi la collanina. La misi davanti al viso e cominciai a scrutarla, non so perchè mi faceva sentire un pochino più tranquilla, presa dal momento mi sdrai lentamente con la schiena tenendo la collanina all'altezza del viso. E successe una cosa strana, appena passai davanti ad un raggio di sole la gemma all'interno della collanina cambiò colore. Mi alzai di scatto e la misi di proposito davanti alla luce. La gemma non solo cambiava colore ma si vedevano all'interno , esattamente ai bordi della gemma c'era una scritta, quasi impossibile da leggere "Vita fluxam. Curam eorum"...Era più o meno questa la frase. Non so nemmeno che lingua sia. Forse latino, non che mi interessi più di tanto, ma la cosa mi ha sicuramente lasciata sconvolta. Chi se lo aspettava di trovare una scritta "segreta", probabilmente la collana gliela doveva aver regalato qualcuno che voleva davvero bene alla mamma e gli aveva quindi anche inciso una dedica. Mi risvegliai dalle "deduzioni" quando sentì qualcuno bussare alla mia porta.
< Signorina Aoko mi scusi, è arrivata la signorina Akako per lei >
< Ji-kun, ti prego chiamami solo Aoko e grazie mille !>
< Si figuri sign- volevo dire Aoko-chan >
Appena Ji uscì dalla camera salutai allegra Akako.
< AKAKO! Questa è troppa roba per un solo giorno!>
< Non èmai stato detto che ti portavo dei vestiti per un solo giorno. E poi potrebbe succedere qualsiasi cosa in un solo giorno. Meglio essere preparate. >
< Ma Akako..>
< Niente ma. ti ho portato anche un paio di trucchi, almeno sistemiamo quella faccia così depressa.>
POV KAITO
Sono stanco morto. Nonostante siano le nove del mattino, io non ho alcuna intenzione di alzarmi. Non che stia dormendo o sonnecchiando, ma l'idea che nella stanza di fianco alla mia ci sia Aoko, e che quindi uscendo potrei vederla con magari un asciugamano a dosso o peggio, con uno dei pigiami di mia madre , che tutto sono furchè sobri, mi mette un'ansia non indifferente. Cavolo. ma non potevo mettere a disposizione una delle altre case di mia madre? Per forza quella dove abito io? Si. E' anche se mi vergognerei davvero tanto a vederla in quel modo, non vorrei che si trovasse in nessun alto posto che non sa questo. Da quando ho scoperto che mio padre era Kaito Kid la prima cosa che ho fatto e stata mettere in sicurezza la casa. Se qualcuno avesse provato ad entrare sarebbero scoppiati una serie di allarmi che mi avrebbe fatto intuire la loro presenza. c'erano ovviamente delle telecamere che io controllavo ogni sera, ma quello era la parte "inutile". Sono convinto che con solo gli allarmi chiunque volesse entrare qui dentro stramazzerebbe a terra, non perchè siano forti, ma perchè alcuni di ess lavorano su bande molto basse in grado di far sanguinare anche i timpani. Quando sentì Ji bussare alla mia porta cominciai a rigirarmi nel letto, so che è tardi ma ancora non ho il coraggio di muovermi.
< Signorino Kaito, io devo uscire per andare a fare spese. La signorina Aoko è nella sua stanza con la signorina Akako e non credo ne usciranno tanto presto. In frigo le ho lasciato l'occorrente per una sostanziosa colazione, sia per lei che le signorine. Tornerò stasera se ha bisogno di me mi chiami pure.>
< Si Ji-kun. VAi tranquillo. Ora scendo. >
Mi faceva un sincero effetto sapere Akako e Aoko così unite, così da un momento all'altro, ma ero anche felice. Alla fine non sono più l'unico ad interessarsi a lei. Aprì piano la porta, farmi vedere in mutande in giro mentre andavo in bagno non era proprio nei miei piani. Dopo essermi guardato un po intorno cominciai a camminare a passo molto veloce in bagno. Una volta che mi lavai e mi vestì scesi al piano di sotto, Aoko non c'era, probabilmente Akako la starà monopolizzando nelle migliori delle maniere. Scrollai le spalle e mi diressi in cucina, controllai il giornale che Ji aveva avuto la premura di lasciarmi e mi misi a mangiare stando attento a non sporcarmi. So che ormai è inutile continuare ad essere Kaito Kid, ormai so dov'è la gemma, ma il mio scopo adesso è di trovare il covo di quei bastardi. Se ho la possibilità di metterli KO dall'interno non ho intenzione di farmi scappare questa possibilità. Ragionandoci sopra il posto dove si ritrovavano doveva essere un posto vicino ai luoghi dove più colpivano, e sicuramente non sono pochi, considerando anche in quanti rami si suddivide, una cosa sicura era che era un posto in vista. L'organizzazione è grande è chi ci lavora dentro deve passare in osservato. Qui a Tokyo i posti più in vista sono sicuramente la torre radiofonica, le centrali di polizia e sicuramente il castello di Edo. Sono luoghi che hanno una grande affluenza di gente, forse anche maggiore dei luoghi di lavoro e dei negozi, e quindi all'interno di questi è sicuramente più facile confondersi. Credo proprio che oggi andrò a visitarli tutti. Se avrò fortuna potrei anche trovare qualche indizio che mi confermi la loro presenza in quei luoghi. Posai il giornale e il caffè stendendo le braccia indietro e mettendole poi dietro la testa. Sono sicuro. Lì troverò a qualsiasi costo. 
< Kuroba. >
< Akako, ciao. Hai finito di stressare Aoko? >
< Stressare? E' lei che mi ha chiamata. >
Spostai lo sguardo dal mio giornale ad Akako. Per quale diamine di ragione Aoko l'avrebbe chiamata?
< Ma davvero? E per cosa? >
< Oh. Semplice. Per questo. >
Akako si spostò leggermente dalla porta e mi aprì la visuale su Aoko. Strabuzzai gli occhi e la mandibola mi cadde per terra. Aoko aveva un leggero trucca che risaltava i suoi occhi con un leggero rossetto color rosa, i capelli erano legati in una elegante coda alta, ed indossava una maglietta leggermente scollata rossa con dei jeans color azzurro scuro leggermente strappati sulle ginocchia. Porca miseria. Era un abbigliamento sicuramente molto comodo, ma su di lei, o mio dio, le risaltava le curve in una maniera allucinante!
< M-ma p-p-perch-è se-i v-v-v-vestita cos-ì? >
< Mm? Perchè? Non sto bene? >
< NON HO DETTO QUESTO! Ma non capisco come mai...>
< Bè non aveva più vestiti e nemmeno trucchi. Ho pensato di poterla aiutare un pò. >
< Si ma...insomma dove devi andare? >
In quel momento mi venne un dubbio...e se doveva vedersi con Masairo? Un moto di rabbia cominciò a salirmi. 
< Bè volevo andare in centro a fare un pò di compere, il mio armadio temo sia "leggermente" vuoto >
A sentire quelle parole mi tranquillizzai. Andava in centro, PERFETTO! 
< Ah. Allora Akako raccatta le tue cose ed esci. E tu mangia qualcosa, il tempo di andare a chiamare Ji ed andiamo. Devo andare anche io in centro. >
Quando mi alzai vidi Aoko arrossire visibilmente e Akako sogghignare. Le passai vicino e sentì anche un leggero profumo di fiori provenire da lei. Si è messa il profumo? Aoko odia i profumi. 
< D-d'accordo Kaito >
Akako si diresse dietro di me per salire al piano di sopra. 
< Kuroba, tieni. Prima di venire sono passata a comprarti un'altro cellulare. Temo che del tuo sia rimasto solo un vago ricordo. >
< Si credo anch'io. Grazie. Ah Akako. Perchè Aoko si è messa il profumo? Non è che si deve vedere anche con qualche ragazzo? Con Masairo ad esempio? >
Akako mi guardò leggermente sconvolta, poi scrollò il capo e ridendo salì le scale.
< Ehi! Vedi che parlo con te! >
< Kuroba, ti dico solo una cosa. Idiota. >
Akako sparì dalla mia vista e prima che io potessi dirle altro Ji rispose al telefono. Mentre parlavo con lui guardai istintivamente sia le scale sia la cucina. Ragazze. Chi le capisce è bravo.


angolino d'autrice
Eccomi qua! Ho finalmente aggiornato, (potete ringraziare una bella influenza se ci sono riuscita). Spero che il capitolo vi piaccia, io posso solo dire che questo è uno dei capitoli, dove mi sono probabilmente impegnata di più. Spero di ricevere molti vostri commenti e di sapere la vostra opinione o eventuali consigli come sempre, noi ci rivediamo ad un prossimo aggiornamento e a presto!
kiss kiss fangirl_87
   
 
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