Hogwarts? Meravigliosa. Quello si che era un’aggettivo
per quel magnifico castello. Amanda stava ammirando il bellissimo incantato cielo
stellato della Sala. Tra pochi minuti ci sarebbe stato lo smistamento e tutti
quei ragazzini terrorizzati, e allo stesso tempo entusiasti, non aspettavano
altro. Dopo che il vice-preside, il professore di incantesimi Holles, fece
tacere i primini, srotolò una lunga pergamena che racchiudeva tutti i nomi
degli alunni di quell’anno.
Vennero smistati moltissimi quell’anno, come: “Morgan,
Angel” in Corvonero, “Finnigan, Alice” in Grifondoro e “Franov, Alessia” in Serpeverde,
una ragazzina che con fare un po’ impaurito si era avvicinata al
Cappello. Paciock Alicia, smistata in Tassorosso, quando era salita sullo
sgabello era inciampata, scatenando molte risate, rossa in viso poi si era
messa il capello sperando in una casa che poi non l’avesse presa in giro. Fu
accontentata, andò a sedersi con i Tassorosso che la accolsero molto
calorosamente e le chiesero se prima si fosse fatta male. Era la prima e unica
figlia dei Paciock, suo padre era il professore di erbologia Nevil Paciock.
Anche il suo cognome era conosciuto, oltre al fatto che suo padre fosse uno
degli insegnanti, c’era anche da dire ed evidenziare bene che egli aveva
lottato contro Voldemort insieme al Bambino Sopravvissuto, anche lui una
leggenda.
"Lysander Scamandro" in Corvonero, famoso anche lui grazie alla madre, e
non nel campo del lavoro che svolgeva, ma perché in gioventù aveva combattuto
al fianco di Harry Potter per sconfiggere il mago Oscuro più famoso degli
ultimi decenni. Gioviale, studioso come il padre e curioso come la madre, per
lui quella casa era il massimo. Capelli corti e biondi, con occhi di color
castano chiaro, basso e anche un po’ cicciottello, si sedette vicino al
fratello, Lorcan, quasi identico a lui e iniziarono a parlare di argomenti
normali per loro, ma se qualcuno li avesse sentiti si sarebbe chiesto se
parlassero un’altra lingua.
“Malfoy Scorpius” in Serpeverde, capelli biondi
chiaro, occhi grigi, carnagione chiarissima, che camminava dritto con il mento
leggermente all’insù. Come se volesse accentuare la sua, secondo il suo parere,
superiorità. Era conosciutissimo, non che avesse fatto qualcosa in particolare,
ma chi non conosceva la famiglia Purosangue Malfoy, comunemente associata ai
Mangiamorte? Anche se erano state trovate prove del suo servizio da
Mangiamorte, la famiglia Malfoy non era mai stata condannata alla prigionia, ma
furono costretti, invece, a pagare una grande cifra di denaro, cosa che per
loro non era affatto un problema.
“Potter James” in Grifondoro, per lui valeva
lo stesso discorso: il cognome diceva già tutto. Capelli neri, tutti
scompigliati, per non parlare del ciuffo, occhi marroni, identico al nonno. Le
sue labbra si dipinsero in un ghigno, quando il capello urlò Grifondoro, si era
già montato la testa, aveva mille progetti e piani contro i Serpeverde. Poi
vennero chiamati molti altri, ma infine arrivò anche il turno di una giovane e
sorridente ragazzina.
“Vegas Amanda Rosali Mira“chiamò il professor Holles.
Un nome così lungo e pieno di importanti significati.
La ragazzina era serena, si chiedeva la causa di tutta
quella agitazione tra i suoi futuri compagni.
“Bene, bene, chi abbiamo qua…ah!” disse la vocina del
Capello “Molto talento si... intelligente, perfetta per Corvonero, leale sempre
pronta a tutto, Tassorosso? Coraggio certo ma… mi hai confuso, ma era logico
che… SERPEVERDE!” applausi dalla sua casa e per il resto vari schiamazzi e insulti
(come succedeva di solito per chi veniva smistato nella casa delle serpi). Ma
un semplice cenno, fece ammutolire tutte le tre case. Quel comando venne
eseguito da parte di una persona molto importante nella scuola e non mi
riferisco alla preside o a un altro professore. Lui lì era popolare, quello che
diceva era legge, era invidiato da tutti, amato dalle ragazze e ammirato dai ragazzi.
Amanda si sedette nel primo posto libero che vide. Era
molto carina, forse un po’ bassa rispetto agli altri, snella, capelli biondi
con dei riflessi dorati, occhi color del mare in tempesta con lievi sfumature
viola, aveva la pelle chiara e le labbra carnose, che facevano venire
l’acquolina a chiunque, e se piegate in un riso faceva sorridere di cuore.
Le sarebbe piaciuta quella scuola, ma una specie di
presentimento le diceva che la sua vita sarebbe cambiata radicalmente, da quel
giorno.
Nota autrice:
Eccomi qua! Ringrazio chi ha recensito o a chi ha semplicemente
letto. Questo capitolo mi è venuto particolarmente corto, prometto che scriverò
di più nei prossimi.
Baci Roxy (dato che siete
qui perché non lasciate una recensione?)