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Autore: the beast02    13/11/2016    0 recensioni
Il vicolo era buio, e Marco vedeva solamente gli occhi bianchi brillanti di quella che sembrava essere una ragazza
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Rivelazioni

Marco era sconvolto, era tornato a casa spaventato, ora stava seduto sul divano con il braccio che gli faceva male e dei pezzi di scottex imbevuti di disinfettante.

Guardò ancora una volta quella ferita, c'erano dei buchi dai quali fuoriscivano gocce di sangue color cremisi. Si chiese ancora una volta chi fosse veramente Giulia, di certo non una studentessa come le altre. Nella testa del ragazzo continuavano a tuonare prepotenti le parole della "ragazza", sempre che di questo si trattasse.

Marco si alzò, ignorando il dolore alla testa che lo accompagnava da quando era uscito dall'ospedale, si abbandonò sul letto sfinito, addormentandosi quasi subito, cadendo in una spirale di incubi, vedeva sempre quella figura china sul corpo, che lo guardava con quegli occhi spiritatai e luccicanti di bianco. Gli sembrò anche di vedere un'altra figura, più nera del buio stesso, ma non ne era sicuro. Ogni sogno finiva sempre allo stesso modo, la strana figura dagli occhi brillanti gli sorrideva in modo inquietante e poi lo colpiva, mandandolo a terra. Infine quel demonio gli si chinava sopra e lo divorava.

Marco si risvegliò sudato nel suo letto, non sapeva che pensare. La sua mente si rifiutava di credere che Giulia fosse un mostro del genere, ma il comportamento della ragazza non era certo normale. Ormai Marco aveva deciso di andare a fondo, accese il computer e una volta che ebbe fatto l'accesso a facebook controllò il profilo della ragazza, cercando un qualcosa che potesse confermare, o sfatare, i suoi dubbi. Cercò per ore, controllò i suoi amici, il suo diario, tutto ciò che aveva postato, infine stanco e deluso per non aver trovato nulla, guardò la sua foto del profilo.

"Piuttosto singolare" pensò il ragazzo improvvisamente ripresosi, la foto ritraeva Giulia in una stanza buia, la ragazza teneva in mano una candela, che, producendo una luce debole e tremolante, rischiarava la stanza, proiettando l'immagine della ragazza su uno specchio, rivelando che il posto dove era stata scattata la foto era,con tutta probabilità, un bagno. Marco stava per chiudere la foto, quando notò qualcosa alle spalle della ragazza, l'immagine di Giulia sembrava non essere speculare alla ragazza. Ovviamente la foto era scura, Marco non poteva certo esserne sicuro, ma gli parve di vedere un luccichio negli occhi dell'immagine, inoltre sembrava che la figura nello specchio avesse una mano che stesse fuoriuscendo dallo specchio.

Marco guardò incuriosito quando fosse stato l'ultimo aggiornamento del profilo di Giulia, vide che risaliva a pochi giorni prima, quella data inoltre risultava inoltre coincidere con l'ultimo accesso di quest'ultima su facebook.

Il ragazzo notò inoltre una altra cosa, tra pochi giorni sarebbe stato Halloween, magari Giulia voleva semplicemente prepararsi per fare degli scherzi. Marco si rese di quanto fosse ridicolo il suo pensiero guardandosi il braccio ferito. Confuso e disorientato Marco non riusciva a pensare a nient'altro che non fosse quella ragazza, che, un po' perchè gli era sempre piaciuta e un pò perchè adesso un alone di mistero distorceva nella mente del ragazzo le poche cose che sapeva rispetto a Giulia.

Ricominciò a fissare, quasi meccanincamente la foto del profilo della ragazza, e si ricordò di una qualche leggenda rispetto agli specchi. Quindi Marco aprì un'altra pagina internet e cercò qualcosa sugli specchi, trovò molte cose, ma poche che gli potessero interessare realmente, tra gli innumerevoli post che parlavano di modi a rovescio, demoni che uscivano dagli specchi e teorie che ritraevano gli specchi come oggeti creati dal diavolo in persona, il ragazzo trovò una descrizione di una strana creatura la quale viveva nel mondo distorto degli specchi e usciva quando si doveva nutrire, quel mostro si nutre di paura, di dolore. Era uscito in occasione degli attentati dell' Isis, dei terremoti in centro Italia, e dal dolre che questi eventi avevano scaturito. "Ma perchè Giulia?" si domandò Marco non poco agitato, nel rendersi conto dii chi stava combattendo. "E poi, se si nutre di senzazioni, perchè stava divorando quel corpo?" il ragazzo continuava a formulare ipotesi e domande ad alta voce, anche se era da solo. Continuò la sua ricerca sulla ragazza, ormai chiaramente posseduta guardando su Internet, ciò che trovò lo sconvolse non poco. I suoi genitori si erano morti, il padre aveva cercato di violentarla quando lei aveva a malapena 10 anni, la madre aveva cercato di fermarlo, ottenedo come risultato la morte sua e del marito. Giulia era stata quindi adottata e aveva vissuto con un altra famiglia. Inoltre, sempre sul profilo Facebook della ragazza, Marco trovò vari post pubblicati a notte fonda, in cui spiegava di essere tormentata dagli incubi, diceva suo padre gli appariva in sogno e la tormentava, però diceva anche che assomigliava solamente a suo padre, ma era come "consumato" con pezzi di carne e pelle che cadevano dalle braccia. Poi più niente. Coloro che la seguivano sul sito le provarono a parlare, le chiesero che fosse successo, la ragazza rispose solo con un "Ha seguito il suo destino." Fu avvertita la polizia, però Giulia rispose alle domande delle forze dell' ordine dicendo che voleva scherzare. La faccenda finì lì.

Il telefono di casa squillò, il ragazzo rispose senza pensarci su, poi rabbrividì guardando fuori dalla finestra, dietro il vetro c'era la ragazza, che lo guardava con occhi privi di emozioni, disse solamente "Domani guardati le spalle". La chiamata si interruppe e la ragazza scomparve così come era arrivata.

Marco non seppe che fare, ma di una cosa era sicuro. Quella cosa non era Giulia, e quella stessa cosa lo voleva morto, prese un coltello dalla cucina e lo infilò dentro una tasca del giubbotto. Si rimise al computer e cercò stavolta se esistessero rituali per scacciare quel mostro, ne trovò uno. Si preparò quindi i materiali per attuare quel esorcismo. Prese una grossa mazza da cricket, il rituale prevedeva infatti lo stare a stretto contatto con l'entità, ma siccome l'entità stessa era molto pericolosa da sveglia, Marco decise che la avrebbe stordita e dopo esorcizzata.

Finiti i preparativi era notte inoltrata, il ragazzo si impose di mangiare qualcosa, infatti, nonostante avesse un nodo allo stomaco, sarebbe dovuto essere in forze per il giorno dopo. Avrebbe posto la parola fine a quel mostro, si mise a letto e pregò, pregò quanto più potè, aveva paura, ma c'e l'avrebbe potuta fare, ne era convinto.

 

Autore

Mi scuso se non ho pubblicato per molto tempo, e mi scuso anche se questo racconto è un po' più piatto del precedente, detto ciò spero che vi possa essere piaciuto lo stesso. Spero inoltre di pubblicare più frequentemente.

   
 
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