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Autore: _Reve Baggins_    13/11/2016    0 recensioni
Lui non si mosse, si irrigidi solamente, magari per la paura. Troppa paura per quel piccolo essere. O perlomeno, avrebbe dovuto essere piccolo, per Sophia, invece, era magnificamente immenso.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Lei lo vide, era immobile in quella stanza buia, circondato da sbarre di ferro; rinchiuso da sbarre di ferro. 
Avrebbe voluto avvicinarsi per toccarlo, per sapere cosa si provasse facendo scorrere il palmo della mano sopra quel manto apparentemente soffice, per capire cosa lo rendesse così unico. 
Però solo quella vista la intimoriva.
Due perle di uno strano color giallo erano fisse sui suoi occhi, e la osservavano stanchi, spenti, rassegnati. Non cercavano aiuto, solo un po’ di pace. 
Allora lei cominciò ad avvicinarsi. Ad ogni passo compiuto, il timore che quella creatura potesse farle del male, svaniva.
Il braccio si allungò solo quando a dividerli vi erano le sbarre di ferro, la mano si aprì ed affondò le dita in quella delicata pelliccia.

Erano delle voci fondate, dunque, quelle che sentiva quasi ogni giorno provenire dalla bocca di chiunque.
“È vera pelle, pura e morbida!”
Quella mattina, la bambina, si era precipitata nella piccola struttura di legno con la speranza di trovarne alcuni, così da poterli osservare da vicino. 

Lui non si mosse, si irrigidi solamente, magari per la paura. Troppa paura per quel piccolo essere. O perlomeno, avrebbe dovuto essere piccolo, per Sophia, invece, era magnificamente immenso.
Una targhetta con su scritto “Kleine Wolf*” si trovava appesa in alto tra le sbarre, ma di quelle due parole solo “Wolf” le era chiara. Avere la conferma di chi si trovasse davanti con una scritta, messa li senza alcuna cura, solo per identificare l’ennesimo animale catturato. Non era piacevole.
Pian piano che le carezze si facevano più regolari, decise di mettersi a sedere.
Non capì perché ce ne fosse solo uno in quella triste stanza, ne si alzò per andare a cercarne altri. Rimase seduta, continuando ad accarezzare quel soffice manto, mentre il lupo rimaneva rannicchiato in un angolo. Sembrava più rilassato, ogni carezza seguiva un respiro.-

Sei tutto solo, mi dispiace.

-Ingenuamente si scuso per una cosa fondamentalmente irrilevante data l’attuale situazione. Però lei l’attuale situazione non la conosceva. Le raccontarono qualcosa solo per placare una curiosità che stava diventando piuttosto insistente.

“Holland, perché togliete il pelo agli animali? Ma fa male? Io non ho mai visto un lupo senza pelo…
E poi non ha freddo?”

Le disse che lo facevano per loro, per non fargli soffrire il caldo e che si nascondevano perché si vergognavano.
Dire che non gli crebbe è scontato, per questo motivo si trovava li.
Quel lupo solitario, rinchiuso in una gabbia ed etichettato, sembrava la prova che quanto detto da Olanda fosse solo una bugia.
Perché non era contento? Lo facevano per lui, per il caldo!
Alzò il viso per dare un’occhiata alla serratura, osservandola nell’indecisione più totale. 
Aprirla o no? Se lo avesse fatto scappare ed Olanda aveva ragione, gli avrebbe fatto un torto. In alternativa…sarebbe solo fuggito.
Fermo le carezze e si abbassò per poterlo guardare in quei due occhi dallo strano color giallo.-

Appena sentirai più fresco, verrai a trovarmi?

-Il lupo la guardò, si girò dal lato opposto e chiuse gli occhi.

Sophia non vide più quel lupo, chiese parecchie volte ad Olanda se l’avesse visto ed ogni volta era sempre la stessa risposta: “Si sta nascondendo.”
Anche quella piccola casa tutta di legno rimase vuota, niente più sbarre di ferro. Trovò solo un oggetto per terra in un angolo della stanza. Un po’ rovinato, solo qualcosa era ancora visibile.-

Kleine Wolf. Magari era il tuo nome.




Note Very Importanti
 *Kleine Wolf sta (o dovrebbe visto che l’olandese non lo parlo e c'è il traduttore che mi assiste.) per “Piccolo lupo” in olandese, appunto. 
Siamo nel 1613. Gli olandesi approdano nell’ancora prematura NewYork, e fondano un insediamento per il commercio di pellicce. 
**Sophia è il mio personale OC di NewYork City.
   
 
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