Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: JeiBieber_Smile    13/11/2016    3 recensioni
Non tutti conoscono Justin Bieber, ma tutti conoscono The Storm. Riesce a padroneggiare l'aria, l'acqua e la natura con facilità, infondo è stato scelto per poter aiutare il mondo.
Ma cosa pensate farà quando incontra lei, una goffa ragazza dagli occhi verdi, da cui non riesce a stare lontano?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter One || 01.
The Storm.
Chapter One - "Un nuovo vicino?"

Picchiettai le unghie laccate di giallo sul banco impaziente, aspettavo con ansia il suono della campanella per correre a casa. La signorina White , una donna di oltre sessant'anni che insegnava biologia, era davvero una rottura. Cominciava a parlare senza mai fermarsi, non ti dava nemmeno il tempo di prendere appunti. Ci credo che non è sposata, mi dissi, sbuffando per l'ennesima volta.
"Lei cosa ne pensa, signorina Smith?" mi girai verso Kelly, la mia compagna di banco. Guardava la signorina White con gli occhi persi, come sempre non stava seguendo.
"Be', mi tocca appuntarlo, signorina Smith. Non è la prima volta che non segue" la professoressa si avvicinò alla cattedra di legno e prese il registro, per poi scriverci sopra qualcosa. "Intende darmi spiegazioni?" si accigliò, posizionando i suoi occhiali sulla punta del naso per poterla vedere bene. Ma non è uguale? Ha la gobba più il suo naso che il gobbo di Notre Dame. Ridacchiai tra me e me per lo stupido pensiero, ricevendo un'occhiataccia da parte della prof.
"E lei cos'ha da ridere, signorina Myers?" esultai mentalmente non appena sentii la campanella, per poi fiondarmi fuori dalla classe e sussurrare un 'nulla' alla professoressa quasi impercettibile. Il rosso acceso degli armadietti mi fece girare per un momento la testa. In tutti gli istituti erano blu, perché alla 'Loyola High School' dovevano essere rossi?
Sospirai per poi cominciare a camminare velocemente lungo il corridoio, i miei fratelli sarebbero tornati a casa alle due e mezza ed era già l'una e quaranta. Sperai mentalmente di non incontrare Charly, la mia migliore amica. Le volevo bene, certo, ma proprio in quel momento andavo di fretta e non potevo fare tar..
"Hei! Reb!" mi sentii chiamare e mi maledii mentalmente. La voce acuta di Charly mi fece girare di scatto e subito mi imbattei nei suoi occhi verdi. L'abbracciai istintivamente, ci conoscevamo da quando mi ero trasferita dall'Inghilterra e da allora non ci eravamo più lasciate. Eravamo due opposti.
Lei, bionda con gli occhi verdi e con un fisico perfetto, la pelle chiara e una famiglia perfetta.
Io, mora con gli occhi un po' marroni e un po' verdi, mezza tappa e con un famiglia.. be', meglio non parlarne.
"Charly, devo scappare" le diedi un bacio su entrambe le guance, per poi correre lungo il corridoio e uscire.
"Se hai bisogno di me chiamami!" urlò per farsi sentire, così che un po' di gente la guardò stranito. Ridacchiai, Charly sapeva sempre farsi riconoscere.
Dovevo ancora abituarmi all'aria calda di Los Angeles, anche se eravamo in aprile si stava già bene a mezza maniche. Indossai un giacchetto in pelle prima di saltare in sella e sfrecciare verso casa. Posai la mia Ducati rigorosamente rossa nel garage, per poi correre in cucina e mettermi ai fornelli.
Finalmente, a casa, anche se ero sola. Da quando la mamma si era ammalata, papà faceva i doppi turni e stava pochissimo a casa. Io e mio fratello gemello eravamo gli unici ad occuparci di casa, ma avendo cinque fratelli piccoli era più che impossibile fare tutto da soli. Così, dopo aver poggiato una pentola colma d'acqua sul fornello per cuocere la pasta, cominciai a levare un po' di cose che le miei piccole pesti avevano lasciato in giro.
Il quadernone dei disegni di Ryley.
L'astuccio con i pennarelli di Zackary.
Un mezzo biscotto che stava mangiando Alyssia, o lo stava mangiando Breanna?
Solo Mirabelle e Johnny non lasciavano mai nulla in giro, erano due angioletti.. fino a un certo punto.

Driin. Driin.


Mi avvicinai alla porta per aprirla e una mandria piuttosto che bambini mi gettò praticamente per aria. "Che si mangia? Che si mangia?" chiese Breanna, cominciando a saltellare mentre si levava lo zainetto di violetta. Ridacchiai osservandola, due ciocche di capelli castani le fuoriuscivano dalla treccia, gli occhi azzurri le luccicavano. Continuava a saltellare assieme a Zackary. Lei aveva sei anni mentre Zackary ne aveva otto, però entrambi andavano molto d'accordo. "Pasta con le zucchine, è da una vita che non la mangiate" risposi, levando lo zainetto anche a Mirabelle e Jhonny, i gemellini di quattro anni.

"Ma l'abbiamo mangiata due settimane fa!" si lamentò Alyssia. Incrociò le braccia al petto e corrugò le sopracciglia in segno di disaccordo, era praticamente la mia fotocopia anche se io avevo dieci anni in più.
Essere la più grande aveva i propri vantaggi, ma nella mia famiglia portava solo tanti svantaggi.
Ero io la donna di casa dato che mamma era in ospedale, quindi toccava a me cucinare, pulire, rassettare, prendermi cura della famiglia e della casa. Non avevo mai tempo per me, per frequentare uno sport o per uscire con un ragazzo. Però amavo i miei fratelli, li amavo così tanto e mi stava bene così. Tanto sarebbe durato tutto ancora per poco, mamma stava finendo i cicli di chemioterapia e a breve sarebbe tornata a darci una mano.
"Come sta la mamma?" mi chiese Jhonny, tirandomi il jeans. Mi abbassai e gli accarezzai il viso dolcemente. "Sta bene,-" mentii, sentendo una morsa prendermi il cuore. "-dopo la chiamiamo, va bene?" annuì e gli baciai la fronte, per poi scompigliargli i capelli dorati.
"Bambini, venite a sedervi che si mangia!" urlai, portando gli ultimi piatti a tavola.
In men che non si dica, tutti e cinque i piccoli si sedettero a tavola. Stranamente, nessuno di loro stava bisticciando. Dopo aver fatto una breve preghiera cominciammo a mangiare tutti insieme, senza però tre colossi importanti della famiglia.
La mamma, papà e Ryley.
"Ryley quando torna?" mi chiese Zack con la sua vocina dolce.
"Penso per le sette, ora è a lavoro." gli sorrisi, per poi imboccare Mirabelle, che da sola proprio non voleva saperne di mangiare.
Io e Ryley eravamo gemelli, anche se lui era nato otto minuti prima di me. Per cui, tecnicamente, era lui il più grande. Tra noi c'era stata sempre una perfetta sintonia. Riusciva a capire subito quando qualcosa non andava, avevamo gli stessi gusti, le stesse passioni.. Era il mio migliore amico e una delle persone che più amavo. Era la mia roccia e senza il suo supporto non riuscivo ad andare avanti. Sopratutto in quella situazione.
"A chi va una fetta di dolce?" chiesi ai bambini, non appena finirono di mangiare. Urlarono tutti e cinque all'unisono, infatti sobbalzai. "Okay, okay ho capito" ridacchiai, guardando tutti e cinque finché non si zittirono. Presi un po' della torta avanzata e la misi nei piattini, in quel po' di tempo libero che avevo mi piaceva imparare a Breanna ed Alyssia a cucinare. Mirabelle era ancora troppo piccola, ancora qualche anno e avrei trascinato anche lei.
"Sono stata bravissima" Alyssia parò con la bocca piena ricevendo una mia occhiataccia. Deglutì e continuò dicendo "Però è buonissima" con i suoi occhioni verdi.
Mi addolcii immediatamente, non potevo essere arrabbiata con loro. Anche se non mi ascoltavano e spesso facevano cose che sono ineccepibili alla mente umana, erano pur sempre i miei piccoli amori.
Quando finirono di mangiare la torta lavai piatti e posate e posai tutto al proprio posto. Volevo lasciargli un po' di tempo libero, perché poi avrebbero dovuto cominciare i compiti e lì sarebbe stata un'altra lotta. Il mio motto era: falli svagare per un po', ma ricorda che sei tu il capo. Così andai di sopra con Jhonny e Mirabelle, li feci addormentare come ogni pomeriggio e andai in camera mia.
Venni accecata dalla luce proveniente dalla finestra, che avevo proprio di fronte. Non appena i miei occhi si abituarono, mi girai intorno. Le pareti pitturate di un verde chiaro davano un aspetto più calmo alla stanza. Sulla destra avevo  l'armadio rosa tenue con sotto il letto, le cui coperte erano rigorosamente verdi. Sul lato opposto alla stanza avevo una scrivania e sulla scrivania delle mensole dove poggiavo i miei libri di scuola. Gli altri libri, li avevo in una libreria rosa chiara affianco alla scrivania. Sospirai, notando le coperte ancora sfatte e il disordine sulla scrivania. Dover preparare cinque bambini a prima mattina mi portava via un sacco di tempo.
Come ogni pomeriggio, mi ritrovai a rifare il letto e a mettere a posto i libri e i fogli sparsi per la scrivania. Dopodiché, ci poggiai sopra i libri che mi sarebbero serviti per studiare. L'indomani avrei avuto un test di contabilità ed ero abbastanza preoccupata.
Decisi che avrei studiato dopo aver fatto fare i compiti ai miei fratelli, almeno così avrebbero potuto giocare lasciandomi un po' sola.
"Chi ha da fare i compiti?" chiesi sorridendo ai tre bimbi sul divano, tutti e tre alzarono la mano. Perfetto, studierò stasera. Pensai. "Allora cominciamo, su"
Spensi la TV e presi gli zainetti dei tre bimbi.
Sul diario di Alyssia c'era scritto che doveva fare la comprensione di un testo di inglese e due pagine di matematica.
Zack doveva leggere una pagina di storia e degli esercizi inerenti.
Breanna doveva leggere una pagina di italiano e fare dei vero o falso.
"Bene, cominciamo." esordii, cominciando a guidare ognuno di loro nei propri compiti.

In due ore, tutti e tre riuscirono a finire tutti i loro compiti. Ero soddisfatta di come stavano crescendo, erano davvero bravi a scuola tutti e tre ed era bellissimo sentire i complimenti dei professori quando c'erano i colloqui.
Mi gettai a peso morto sul divano affianco ad Alyssia, ero stanchissima eppure avevo ancora un sacco di cose da fare. Presi il cellulare tra le mani per vedere l'ora, quando mi arrivò un messaggio.
Da: Pazza.<3
'Avrai un nuovo vicino!'

Corrugai le sopracciglia per poi ridacchiare, Charly era la prima a sapere tutto di tutti. Era una vera e propria pettegola, ma non una di quelle pettegole cattive. Semplicemente, se una cosa era troppo brutta o umiliante se la teneva per sé. Anche se a me, da migliore amica, diceva sempre tutto.

A: Pazza.<3
'Come fai a saperlo?'

Da: Pazza.<3
'L'amica di mia mamma che lavora in un'agenzia immobiliare mi ha detto che la casa affianco alla tua è appena stata venduta ad una famiglia del Canada.'

Sorrisi per il suo essere così innocente, sapevo benissimo che non gliel'aveva detto l'amica della mamma ma era stata lei a chiedere, dato che la casa affianco alla mia era sfitta da ormai un paio di anni.

A:Pazza.<3
'Uhm..te l'ha detto lei, o gliel'hai chiesto tu di proposito?'

Da: Pazza.<3
'Forse gliel'ho chiesto.. ma che importa? Ho sentito dire che uno dei loro figli è un gran figo, sai che bello? Possiamo spiarlo da camera tua.'

La sua mania per l'altro sesso mi fece scoppiare a ridere. Una cosa che proprio amava, erano i ragazzi. Anche se non era fidanzata aveva molti pretendenti, infondo era una delle ragazze più carine della scuola e i ragazzi facevano veramente la fila per poterle chiedere di uscire.
L'unico che però realmente desiderava era Bryan, della quinta C. Era innamorata di lui da anni, e l'unica volta che uscì con lui mi raccontò i dettagli per un mese intero. O lo era del suo fratellastro? Uhm, quella ragazza cambiava idea in men che non si dica e sinceramente non sapevo chi preferisse.
I miei pensieri vennero interrotti dal pianto di Mirabelle, che probabilmente si era svegliata.

A: Pazza.<3
'Mirabelle piange, continueremo la nostra conversazione un'altra volta AHAHAH.'

Inviai il messaggio e, senza nemmeno aspettare una sua risposta, salii in camera dei gemellini. Adesso piangevano entrambi. Corsi da loro e li presi tra le braccia, cullandoli. Jhonny sulla gamba sinistra e Mirabelle sulla gamba destra. Proprio come faceva papà con me e Ryley quando eravamo piccoli.
"Ho fatto un brutto sogno" Mirabelle tirò su col naso.
"Anche io" rispose Jhonny, passandosi un pugnetto chiuso sugli occhi.
"Qualunque cosa abbiate sognato, adesso ci sono io" li strinsi forte, dando ad ognuno di loro un bacio. Erano i più piccoli di casa e anche i più teneri, mi piaceva un sacco stare con loro e tenerli in braccio ore ed ore.
"Andiamo giù?" chiese Jhonny, così annuii e li poggiai a terra di malavoglia.

Driin. Driin.

Corrugai le sopracciglia sorpresa, chi sarà mai? Pensai. Ryley lavorava fino alle sette e papà sarebbe tornato alle nove, non aspettavo nessuno.
Velocemente scesi le scale con i bimbi, per poi lasciarli in salotto mentre mi avvicinavo alla porta. "Un minuto!" urlai, sistemando i capelli ormai scompigliati.
Non appena aprii, socchiusi la bocca dallo stupore. Di fronte a me avevo un ragazzo, alto circa un dieci centimetri in più a me. I suoi occhi color nocciola mi presero da subito, e giurai di sentire un brivido lungo la spina dorsale non appena mi imbattei in quello sguardo. Sembrava anche lui, sorpreso quanto me.
"Ehm, posso esserti utile?" gli chiesi, sentendomi avvampare. Ma stiamo scherzando, Rebecca? Posso esserti utile? Non sei una commessa, svegliati.
"Oh, ci siamo appena trasferiti.. mia madre vorrebbe sapere se..ahm, se volevate venire a prendere un caffè da noi" finì la frase nell'esatto momento in cui Mirabelle cominciò a correre e Alyssia a rincorrerla per tutto il salotto.
"Che devo fare con Cartoonito? Voglio vedere Disney Channel, dammi il telecomando!" urlava Alyssia, esasperata. D'altra parte, Zack e Breanna litigavano perché Bre gli aveva fatto fare il ruolo di Tania invece di Ken mentre giocavano con le Barbie.
Jhonny, dal canto suo, stava seduto a terra a giocare con le costruzioni.
"Dicevi?" mi girai un momento verso il ragazzo, per poi correre immediatamente in salotto. "Mirabelle! Fermati immediatamente!" Mirabelle continuò a correre. "Mirabelle!" urlai ancora, per poi prenderla non appena passò al mio fianco. Cominciò a divincolarsi.
"Voglio vedere Cartoonito, voglio vedere Cartoonito!" continuava a dimenarsi.
"Sta ferma" la presi da sotto le braccia. "Se stai ferma, ti porto in camera mia a vedere Cartoonito" annuì contenta, per poi dare il telecomando alla sorella.
"Zack, ma tu sei Tania ed io Barbie!" mi girai verso Breanna, passandomi una mano tra i capelli. Che avevo fatto per meritare tutto quello? C'era un ragazzo bellissimo davanti a me, e dovevo fare una figura simile a causa delle urla dei miei fratelli. Erano stati tutto il tempo buoni. Coincidenza? Non penso proprio.
"Non è bello per un ragazzo fare la donna, sai, piccolina?" il biondo si avvicinò a mia sorella. "Io quando gioco con la mia sorellina faccio sempre Ken" lo osservai con le braccia avvolte attorno al corpicino di Mirabelle e un sorriso sul volto, sembrava molto premuroso.
"Si ma i ragazzi non sono bravi a scegliere i vestiti" Breanna si imbambolò a guardarlo, effettivamente aveva fatto quell'effetto anche a me.
"Be', prova a fargli fare Ken e poi mi dici se non è bravo a scegliere i vestiti, okay? Me lo prometti?" Breanna annuì, così che passò Ken a Zack. Mirabelle era rimasta attaccata al mio collo mentre Alyssia alle mie gambe.
"Vedo che sei impegnata, adesso" rivolse un'occhiata fugace alle bambine, per poi sorridermi. E che sorriso.
"Quando si è da sole è sempre così" ridacchiai, poggiando giù Mirabelle che corse di sopra in camera mia, mentre Alyssia si avvicinò a Breanna e Zack.
"Sei da sola?" chiese, così che annuii. "Oh, ma allora loro sono i tuoi.." lasciò la frase in sospeso, ridacchiai e scossi la testa.
"Ho solo diciannove anni" ridacchiai ancora, sentendo le guance avvampare nuovamente.
Sorrise anche lui e per un paio di secondi rimanemmo in silenzio. Fu in quell'arco di tempo che analizzai il suo corpo: portava un paio di jeans strappati che cadevano stretti alle caviglie, una maglia a mezze maniche nera e delle Supra rosse. Aveva il fisico asciutto e le braccia completamente ricoperte da tatuaggi.
E i tatuaggi, in un ragazzo, erano il mio debole.
"Sono Justin" il ragazzo di fronte a me interruppe il silenzio creatosi, portandomi a riallacciare i nostri sguardi. Oh, di nuovo. Il mio povero cuore.
"Rebecca" sorrisi imbarazzata, porgendogli la mano che afferrò in un secondo. Che ti eri preparato?
"Allora dirò a mia madre per un'altra volta" annuii. "E' stato un piacere conoscerti, Rebecca" Il mio nome, sussurrato da quella voce, era così armonioso.
In poco meno di un secondo uscì di casa e andò via, tornando a casa sua. Mi appoggiai alla porta ancora stupita da ciò che era appena successo.
E quegli occhi, oh i suoi occhi.. non volevano più uscire dalla mia testa. Quegli occhi color nocciola, un nocciola tanto acceso, con qualche punta d'oro e di ambra, anche di verde. Mi stavano letteralmente facendo scoppiare la testa.
Decisi di scrivere un messaggio a Charly, doveva assolutamente sapere ciò che era appena successo.

A: Pazza.<3
'Penso di aver conosciuto il nuovo vicino figo.'

Sorrisi soddisfatta, per poi leggere la sua risposta.
I miei occhi leggevano, sì, ma la mia mente non connetteva.
Stavo ancora pensando a quegli occhi, che mi stavano letteralmente mandando in tilt il cervello.

Image and video hosting by TinyPic
_________________________________________________________________________________________________________________________________
Buonasera, splendori miei.
Dopo tanto tempo di inattività, eccomi di nuovo qua.
Questa fan fiction la sto scrivendo da tipo.. un annetto? Ma non ho mai trovato il coraggio di pubblicarla.
Be', non volevo deludervi rimanendo a metà e lasciandola incompleta.
MA! Dato che ho già scritto ventuno capitoli, ho pensato che il tempo per finirla c'è e di conseguenza.. perché non tentare?
Anche se sembra uguale a molte storie, è solo l'inizio.
Il meglio arriverà molto presto.

Come primo capitolo, che ne pensate?
La nostra Becky ha conosciuto il suo nuovo vicino, ma cosa le nasconde?

Mi aspetto un vostro parere, tesori miei. Mi mancavo tantissimo i vostri commenti, sapete?
Grazie infinitamente per avermi sopportata lol.
Al prossimo capitolo, bellezze.
Much love.
-Sharon.

Seguitemi su Twitter se vi va (chiedete il follow back c:).
Se volete, qui c'è il mio Instagram (chiedete il follow back sotto una foto).
Se volete leggere la mia prima FF, ecco 'Do you believe in love?'
E per leggere la mia seconda FF, ecco a voi 'We Can Fly To Never Neverland'
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: JeiBieber_Smile