Ho fatto un sogno.
   Era da un po’ che non ne facevo, a dire il vero, ed ecco che invece stanotte è successo. La cosa più assurda è che si trattava di un incubo. Non che sia davvero assurdo fare incubi, intendiamoci. E, se devo essere proprio sincera, non era nemmeno un incubo come lo intenderebbe la maggior parte della gente. Solo che… beh, non era il mio ideale.
   Ero a scuola – nel sogno, intendo – e stavo rivivendo a grandi linee la giornata di ieri, con me che impazzivo a furia di girare per il liceo come una trottola nell’epico ed estenuante tentativo di trovare Rosalya. Invece, oltre ad essere (s)vestita in lingerie come la più grande delle battone, mi imbattevo in Castiel, che mi prendeva in giro con il suo solito modo di fare strafottente e poi… eh, e poi mi sono venuti i brividi, perché quel maledetto – sempre nel mio sogno, preferisco specificarlo – mi faceva un complimento. Succede di rado, ma a volte capita; soprattutto nell’ultimo periodo, dal momento che i nostri rapporti stanno più o meno migliorando – o è solo una mia impressione? Comunque sia, il problema è un altro, e cioè che nel sogno non si limitava a quello. Anzi, mi diceva qualcosa di davvero carino, qualcosa che solo Kentin avrebbe tutto il diritto di dirmi, ecco. Come se non fosse bastato, mentre lo diceva, Castiel assumeva un’espressione dolce, quasi sognante, ed arrossiva. Cioè… bleah.
   Solo in un’altra occasione ho visto arrossire Castiel – sul serio, questa volta – e fu quando comprai per lui le corde nuove per la chitarra. Già quella volta la cosa mi spiazzò al punto da farmi disorientare, mettendomi i brividi addosso, per l’appunto. Nel sogno, però, le cose erano un tantino diverse perché… come posso dire… era come se lui fosse attratto da me… innamorato, temo… e quel che è peggio è che sembrava che io ricambiassi quei sentimenti. Tanto che, mentre mi prendeva il viso fra le mani per baciarmi, io non opponevo alcuna resistenza.
   Dio è grande, comunque, perché mi sono svegliata – di soprassalto – giusto un attimo prima che ciò accadesse. Mi sono sentita sporca. Razionalmente mi rendo conto che non ho motivo di reagire in questo modo, perché i sogni non possono essere controllati, e che quindi non ho tradito Kentin con un altro. Tuttavia, non posso fare a meno di pormi una straziante domanda: perché proprio Castiel?! È… destabilizzante. Un po’ come se Batman sognasse di baciare il Joker.
   Ora, vista la mia proverbiale intelligenza, spero solo che oggi, a scuola, io non rimanga a fissare quel capellone per tutto il tempo, magari destando preoccupazione nel mio povero Kentin. Soprattutto, spero che il mio non fosse in alcun modo un dannatissimo sogno premonitore.