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Autore: ravnos92    14/11/2016    0 recensioni
Mattia e Guido sono due ragazzi amici fin da quando erano bambini. Ora hanno diciassette anni e devono confrontarsi con il quinto anno del Liceo, con gli amori giovanili e con quello che entrambi provano l'uno per l'altro. Riuscirà la loro amicizia a rimanere in piedi?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Universitario
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Il rumore di quella sveglia era insopportabile. Suonava tutti i giorni tranne il Sabato e la Domenica e voleva dire solo una cosa: è ora di andare a scuola.

Sopra il letto della sua camera dormiva Mattia che, allungando il braccio, mise a tacere dopo tre brevi, ma non meno insopportabili, bip metallici la sveglia regalatole da sua madre. Si, alla madre di Mattia piacevano gli oggetti di una certa età e mentre quasi tutti i ragazzi della stessa età di suo figlio usavano lo smartphone come sveglia, lei comprò una vecchia sveglia metallica a suo figlio perchè, cito testualmente, "il rumore di una vera sveglia ti sveglia veramente".

Mattia si alzò dal letto come fosse un moribondo e si trascinò verso il bagno nella stanza affianco alla sua. Appena superato l'uscio della porta scattò improvvisamente verso il bagno, afferrò la maniglia della porta, la aprì e la chiuse subito dietro di sè.

"Stavolta ti ho fregata!" pensò Mattia spalle alla porta ricordando di come ogni mattina sia la sorella a fregare lui.

Si avvicinò al lavandino, girò la manopola dell'acqua fredda e si sciacquò il viso con entrambe le mani. Ancora scosso dalla batosta decise di ripetere l'operazione e si sciacquò un'altra volta. Afferrò lo spazzolino elettrico, cosparse la testina di dentifricio, lo mise in bocca e lo azionò lasciandosi coccolare dalle vibrazioni. Una volta finito mise tutto nelle posizioni di partenza e aprì la porta del bagno.

urlò sua sorella.

replicò Mattia.

La sorella sbuffò, alzò le spalle ed entrò in bagno chiudendo la porta.

disse Mattia avvicinandosi di proposito alla porta del bagno in modo da farsi sentire da sua sorella. E ci riuscii.

Dopo il piccolo battibecco scese giù in cucina e trovò sua madre intenta a preparare la colazione.

chiese la mamma sorridendo mentre cercava un paio di tazze da latte.

La madre si mise a ridere sonoramente. I litigi in quella casa erano all'ordine del giorno.

disse la madre ridendo mentre porgeva la tazza piena di latte a Mattia.

sbuffò Mattia.

La porta del bagno si aprì e scese la sorella.

disse Mattia ad alta voce sperando di punzecchiare la sorella.

replicò la sorella.

finì la madre mentre porgeva l'altra tazza di latte a Emma.

Guido era l'amico di infanzia di Mattia. I due si erano conosciuti dodici anni fa al parco giochi del quartiere, quando entrambi avevano cinque anni. Da allora non si sono mai separati e nonostante i litigi, le incomprensioni, e le lotte per le ragazze sono rimasti amici. Tanto da definirsi "l'uno il migliore amico dell'altro".

Mattia finì di bere la tazza di latte, si alzò, ringraziò la madre, fece un gestaccio a Emma la quale ricambiò con una linguaccia e corse subito in camera sua per prepararsi.

Suonò il citofono.

chiese la madre di Mattia.

augurò la madre chiudendo il citofono.

Mattia nel frattempo era quasi pronto. Andò in bagno, prese la prima spazzola che vide e cominciò a sistemarsi i capelli cercando invano di domare il ciuffo ribelle. Mentre sbuffava perchè il ciuffo non si piegava come voleva passò Emma davanti la porta che si appoggiò al muro guardando il fratello alle prese con i capelli. Entrò in bagno, passò dietro Mattia e prese una delle sue spume per capelli.

disse Emma.

Mattia si girò verso la sorella e abbassò la spazzola in segno di resa.

disse Emma sorridendo.

Mattia bofonchiò qualcosa di incomprensibile.

disse Mattia a bassa voce cercando di non incrociare lo sguardo di Emma. Sapeva che guardandola negli occhi lei si sarebbe messa a ridere e a ripetergli che senza di lei, lui non avrebbe la minima speranza di poter uscire con un qualcosa che assomigli a una acconciatura ma bensì con un'informe ammasso di capelli sistemati alla meno peggio.

Mattia rientrò in camera sua lasciando Emma in bagno libera di sistemarsi per la scuola, afferrò lo zaino e scese di nuovo giù.

gridò Mattia cercando di farsi sentire da sua madre.

Attese un momento ma non udì risposta. Attese ancora e finalmente sentì qualcosa.

disse la madre intenta a raccogliere le robe da stendere dalla lavatrice nello sgabuzzino.

Mattia aprì la porta d'ingresso. La chiuse dietro di se e scese giù per le scale. Arrivato al piano terra vide davanti al portone d'ingresso del suo condominio Guido intento a messaggiare con il suo nuovo Samsung Galaxy 7. Aprì il portone, lo chiuse e si avviò verso l'amico.

disse Mattia afferrando la spalla dell'amico stringendola affettuosamente.

rispose Guido poggiando la sua mano sul fianco dell'amico avvicinandolo a se per salutarlo.

I due si misero in cammino verso il Liceo che frequentano per la prima giornata del loro Quinto anno.

 

   
 
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