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Autore: Wendy_88    14/11/2016    3 recensioni
Secondo posto al contest "Alone on a Valentine's day" indetto da EleCorti sul forum Efp.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Tai si era pentito di aver condiviso quel dannato appartamento con Yamato.
Sarebbe dovuto andare come tutti i ragazzi normali che frequentano l'università in un dormitorio.
Come aveva fatto anche Sora. Già. La sua Sora.
Era innamorato di lei da praticamente una vita.

Ma lei stava con Yamato ormai da qualche anno.
Ed era proprio lei la causa del suo ripensamento a stare in quella casa.

Ormai li sentiva a qualsiasi ora del giorno ma soprattutto della notte.
Si sentivano tutti i minimi rumori più insignificanti dalla stanza dell'amico.
E immaginare lei sopra di lui che stava godendo era sempre insopportabile come la prima volta.


Tai ogniqualvolta succedeva rimaneva nella sua stanza sforzandosi di non farci caso, tra un film o la musica alta del suo iPod alle orecchie.
O cercando di dormire, cosa praticamente impossibile.

Come del resto lo era anche studiare.
Infatti è quello che stava cercando di fare da più di mezz'ora.
Leggeva e rileggeva quella frase iniziale del testo di filosofia ma niente.
Niente poteva distrarlo come gli ansimi dei due amici nella stanza accanto.
Possibile che quella ragazza tanto tranquilla ai suoi occhi, a letto fosse invece così selvaggia.
Decise di chiudere il libro e si buttò sul letto mettendosi un cuscino in faccia.

Ma fu subito distratto dal campanello.
Chi poteva essere alla porta?
Si alzò di scatto e dirigendosi verso la porta d'ingresso notò passando davanti alla camera di Yamato, che i due non avevano sentito il campanello visto che continuavano a divertirsi.
O forse avevano fatto finta di non sentirlo.

Quando aprì la porta rimase esterrefatto.
Con gli occhi sgranati e un espressione sconvolta continuava a guardare la sagoma dietro la porta.
-“Che ti prende Tai? Hai per caso visto un fantasma?”
La voce di Sora lo fece rinvenire.
Ma se Sora era davanti a lui, chi diavolo c'era nella stanza di Yamato?
-“Tai ti decidi a farmi entrare?”
-“Si ecco.. io.. non..”
Ma non lo fece finire di parlare che entrò comunque dirigendosi verso la stanza di Yamato.
-“Sora aspetta, che ci fai qui?”
Cercò di alzare leggermente la voce, ma non capiva nemmeno lui perché.
Voleva avvisare l'amico ma allo stesso tempo voleva che la sua Sora sapesse quello che Yamato stava facendo alle sue spalle.
Forse era egoismo. O forse no.
-“Che vuoi che ci faccia qui? La lezione è finita prima e visto che oggi è San Valentino volevo fare una sorpresa a Yamato.”
Estrasse un pacco di cioccolatini a forma di cuore dalla borsa e sorridente si precipitò ad aprire la porta della camera di Yamato non curante della sorpresa che invece gli avrebbe fatto lui.
-“Aspetta!”
Ma l'avvertimento di Tai non servì a nulla.

Sora aveva già aperto la porta e aveva fatto cadere a terra i cioccolatini.
Trovare il suo ragazzo nudo sopra una bionda nuda non era di certo tra le cose che si aspettava di vedere.
-“Sora aspetta. Fatti spiegare!”
Yamato che stava cercando di coprirsi col lenzuolo di seta blu notte, e Rina che si apprestava a rivestirsi con aria quasi soddisfatta.
A che scena raccapricciante stava assistendo? Doveva andarsene subito.


Con gli occhi umidi si girò per andarsene.
Ma Yamato la bloccò prendendola dal braccio incurante di ciò che aveva appena fatto.
​-
“Sora lascia che ti spieghi!”
Gli occhi di Sora erano un misto tra rabbia e incredulità.
Lo sguardo contrito del suo ormai ex ragazzo le faceva pena.
​-
“Spiegare? Spiegare cosa? Qual'è la scusa? Sei inciampato per sbaglio nella sua vagina o cosa?"
​-
“Ecco, vedi, Rina attraversa un periodo allucinante volevo starle vicino come amico. Invece.. invece è successo!”
​-
“Ma quanto sei dolce! Ho dimenticato che sei un ragazzo sensibile e generoso.”
​-
“Ah ti prego non fare così.”
-
“Ah adesso sarebbe colpa mia. Basta. Ho sentito già abbastanza. Me ne vado.”
​-
“Sora.. io ti amo!”
​-
“Ho represso un conato di vomito. E ogni secondo che ti guardo la situazione peggiora.”
-
“Ok. ok. ok. Perchè adesso non ti calmi e ti richiamo dopo?”
​-
“Non ti disturbare!”
​-
“Sora non è colpa mia se tu in questi anni hai sempre cercato la scusa per non fare nulla con me!”
Shplafff! Il rumore di uno schiaffo echeggiava nella stanza.
​-
“Mi fai schifo Yamato!”
Sora era paonazza dalla rabbia. Ne aveva abbastanza.
Ricacciò indietro le lacrime prima di andarsene sbattendo la porta d'ingresso, ma Tai che aveva assistito a quel siparietto melodrammatico senza proferire parole, le corse dietro.

Non appena la raggiunse si guardarono intensamente come solo due migliori amici sapevano fare.
Sora si sciolse nell'abbraccio dell'unica persona di cui si fidava in quel momento.
​-
“Sora mi dispiace. Io non sapevo nulla.”
​-
“Lo so. Il tuo sguardo quando mi hai vista alla porta non era quello di uno che voleva nascondermi la verità. Ma di quello che mi credeva nella stanza con lo stronzo."
Tai abbozzò un sorriso e asciugò le lacrime della rossa.
​-
“Ho bisogno di stare da sola!”
L'amico capì subito e annuì.
Sora lo ringraziò con lo sguardo per averla capita e corse verso casa.

Non appena entrò nella sua stanza del dormitorio fu contenta di non trovare Kaori la sua compagna di stanza.
Non voleva vedere nessuno in quel momento ne tantomeno dover dare spiegazioni.

Appena si avvicinò al letto e vide la foto sul comodino che la ritraeva in braccio a Yamato il conato di vomito si fece sentire di nuovo. E d'istinto prese la cornice con la foto e la scagliò contro il muro.
Vedendo quel vetro infrangersi provò quasi gusto.
E l'istinto irrefrenabile di continuare a rompere le cose che gli ricordavano il biondo riprese.

Prese altre cornici sparse per la stanza che fecero la stessa fine della prima.

Poi aprì il baule in vimini posto all'angolo della stanza e prese l'album di colore rosso in velluto che conteneva le foto dell'ultimo periodo con Yamato.
Strappò tutte le foto di questi due anni che la ritraevano avvinghiata a lui.
“Chissà da quando mi tradisce”.
"Quella zoccola ha continuato a guardarmi con aria soddisfatta per tutto il tempo”.
“Dalla faccia di Tai non era la prima volta che li sentiva”.
​"
Bastardo schifoso!”
“Due anni della mia vita buttati al vento”.
​"
Sono sicura che adesso che possono farsi vedere alla luce del sole saranno felici”.
​L
e lacrime ormai le scorrevano copiose sul viso.

E chi si aspettava che quel San Valentino le avrebbe fatto una sorpresa del genere.
“Se la professoressa di economia domestica non ci avesse dato il resto della giornata libero per festeggiare io non avrei mai scoperto che mi tradiva”.
“E forse avrebbe continuato a farlo per chissà quanto tempo, forse per il resto della mia vita”.
“Possibile che questo peso immenso sul petto mi faccia sentire come se avessi un lottatore di sumo seduto sopra?”
“I maschi sono delle merde, non hanno un cuore e nemmeno un'anima. Certo non tutti, ci saranno pure le eccezioni, ma la maggior parte lo sono”.

Si soffermò in una foto dove oltre a loro due c'era anche Tai.
In quello scatto lei guardava sorridente alla sua sinistra Yamato, che a sua volta guardava in direzione di alcune ragazze che erano passate in quell'istante, ed erano venuti i loro fondoschiena a fare da sfondo alla foto.
​"
Sono stata sempre cieca, che razza di persona avevo accanto”.

E poi appunto alla sua destra c'era Tai.
Con lo sguardo amorevole stava fissando proprio lei.
​Q
uel ragazzo riusciva a tranquillizzarla anche tramite una foto.
Era sempre stato così.
Anche quando litigava per delle banilità con sua madre o con lo stesso Yamato, quando prendeva un brutto voto a scuola, quando le partite di tennis andavano male, quando a Digiworld aveva momenti di cedimento o per qualsiasi altra cosa che la faceva stare male, era Tai quello a farla rialzare.

Ed era sicura che anche questa volta sarebbe stato lui il suo salvatore in quella brutta storia.
“Sono sicura che pur di difendermi si sarà azzuffato con Yamato al suo rientro in casa”
Un piccolo sorriso le uscì a quel pensiero.

Pulì il pavimento dai cocci di vetro e dalle foto strappate, si infilò il pigiama turchese a pois e si adagiò sul letto.
Aveva passato un brutto San Valentino.
Un San Valentino pieno di lacrime.
​Ed
era stanca. Ma adesso doveva voltare pagina.

Prese il telefono e mandò un messaggio a Tai.
Una parola, Sei lettere: “GRAZIE!”
Si sentiva di ringraziarlo.
Non era un grazie di circostanza.
Non era un grazie occasionale.

Era bensì un Grazie veritiero ed eterno per esserci sempre stato.
E da domani avrebbe cercato di ricambiare, di esserci per lui.
Si era sempre preoccupata di farsi aiutare e consolare, e non si era mai resa conto di essere stata quasi egoista nei suoi confronti.
Chiuse gli occhi, cercando di reprimere le ultime lacrime.
“Domani sarà un altro giorno. Non ci saranno ne Yamato ne il San Valentino. Ma sarà un Giorno migliore”.




Note dell'autrice:



Fanfiction= un'opera scritta dai fan prendendo come spunto le storie o i personaggi di un'opera.

Ho scritto questo per far capire a determinate persone che nella fanfiction non bisogna scrivere esattamente le cose come stanno.
Cioè.. se io prendo spunto dai personaggi in questo caso di Digimon, non è che per forza devo parlare di una battaglia o di Digiword.
Se non scelgo nè un raiting rosso nè un genere come l'azione non vedo perchè dovrei parlarne.
Oppure..... non è che per forza il carattere di un personaggio deve essere tale e quale a quello dell'anime in questione.
Altrimenti che fanfiction sarebbe.
Continuiamo a vedere gli episodi e addio fandom.

Scusate lo sfogo.
E grazie a chi legge (capisce) e recensisce le mie fanfiction.

Detto questo spero di essere riuscita a centrare il tema del contest a cui come ho scritto sopra sto partecipando.
Il tema era appunto il San Valentino.
Non un San Valentino felice ma un San Valentino drammatico e in solitudine (e vabbè ho inserito la parte iniziale con Tai perche non posso farne a meno di citarlo nelle mie storie xD).
Il prompt che ho scelto tra le opzioni è appunto il tradimento.
E questo è quello che è uscito.. xD

Alla prossima!!!!
Wendy

  
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