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Autore: Vanessa1995    15/11/2016    1 recensioni
In questa storia Rhaegar è sopravvissuto alla battaglia con Robert, il quale invece ha perso la vita nello scontro. Anche Lyanna era sopravvissuta e aveva sposato Rhaegar.
Molti anni dopo l'inizio del suo regno, Rhaegar si trovava ad affrontare una terribile crisi finanziaria ed era costretto a cercare una moglie per Aegon che potesse aiutare la corona e dargli i soldi di cui necessitava. La scelta cadde su Anna, la figlia di Jaime Lannister e di Myranda Belmur. La ragazza non era per nulla contenta del matrimonio, ma decise di accettare il fidanzamento. Tuttavia la storia sembrava destinata a ripetersi quando il principe Jon si innamorò della futura moglie del fratellastro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Lyanna Stark, Nuovo personaggio, Rhaegar Targaryen
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Cari lettori, brutte notizie questo potrebbe essere i penultimo capitolo, ma più probabilmente il terzultimo. Siamo, quasi, giunti alla fine e iniziò a ringraziarvi tutti in anticipo, sopratutto la mia adorata beta e Joanna. I veri ringraziamenti li faremo alla fine. Un bacio.

Il giorno del processo si stava avvicinando per Lyanna Stark e Ned non aveva ancora trovato un modo per scagionarla dalle accuse rivolte dal marito. Non sapeva bene che pesci pigliare e temeva che avrebbero finito per condannare sua sorella. Il processo si sarebbe tenuto, in base da quanto deciso da Rhaegar, nel Grande Settembre di Baelor e c’era una grande moltitudine di persone ammucchiate là dentro.

La maggior parte si trovava seduta su delle panche, altri invece stavano in piedi. Tutti attendevano l’inizio del processo e davanti a loro, subito sotto alla scala che portava alla statua del Guardiano, c’era un lungo tavolo dove si sarebbero seduti Rhaegar, i membri del Consiglio Ristretto e il Grande Septo. Il re entrò dentro al tempio, seguito dagli altri membri della cosiddetta giuria.

Si sedettero sulle sedie dietro al tavolo. Quel giorno il sovrano aveva un’aria terribilmente seria e indossava dei vestiti di colore nero. I suoi lunghi capelli erano legati in una coda bassa e i suoi occhi fissavano la gente presente. Fece un cenno con la mano e il portone dietro ai presenti si aprì. Due guardie trascinarono all'interno dell'edificio Lyanna.

Quel giorno le avevano permesso di mettersi un elegante abito di colore azzurro. I suoi capelli erano stati abilmente pettinati in un’acconciatura tipica delle dame del Sud, seppure il fratello dubitava che ciò l’avrebbe aiutata a salvarsi dalla condanna. La portarono davanti al tavolo e la gente iniziò a borbottare.

Secondo molti di loro si meritava quello che le stava succedendo ed erano in pochi dalla sua parte. Vide i Lannister presenti in mezzo alla folla: Myranda e Jaime. La donna appariva quasi scocciata e per nulla contenta di trovarsi lì; invece suo fratello aveva un’espressione neutrale ed era difficile stabilire cosa gli stesse passando per quella testolina bionda.

Nei mesi precedenti, Rhaegar aveva iniziato a trattare i Lannister con tutti i riguardi. Tutti e tre i fratelli avevano sempre più potere e Tyrion aveva preso il posto rimasto vacante di Stannis. Fino a quel momento l’aveva ricoperto il Varys, però qualche mese prima il sovrano aveva deciso che il nano dovesse ricoprire quel ruolo, lasciando all'eunuco solo quello che già possedeva.

Cersei si stava preparando, invece, alle nozze con Oberyn Martell e non pareva molto contenta all'idea di dover andare a Dorne. Invece Jaime, almeno per ora, non aveva ancora beneficiato dell’improvvisa e ingiustificata generosità del Targaryen. Tuttavia, probabilmente, era solo questione di tempo e prima o poi anche lui avrebbe goduto di un pezzo della torta.

C’erano moltissimi testimoni contro sua sorella, persino due uomini che affermavano di essere stati suoi amanti. Il fatto che avessero ottenuto il perdono del re gli face venire il sospetto che fossero stati corrotti. Per ultima venne a testimoniare Anna Targaryen. La vide entrare nel tempio con indosso un vestito di colore arancione.

Il suo pancione era di grandi dimensioni, addirittura sembrava più grande di uno normale di sette mesi. I suoi capelli erano stati lasciati sciolti. Si piazzò davanti al tavolo e iniziò l’interrogatorio. A fare le domande era sempre stato il Septo, tranne qualche eccezione. L’uomo si chinò verso la donna e fece la prima.

« Allora, principessa Anna, per prima cosa vi ricordo che siete al cospetto degli dei e non potete mentire. » peccato che altri invece lo avevano fatto, purtroppo.

« Lo so bene. » rispose la bionda. Appariva pallida e forse erano vere le voci secondo le quali da mesi non stava molto bene.

« Ottimo, iniziamo: principessa Anna, che voi sapiate, la regina Lyanna ha mai avuto un amante? » quella domanda l’aveva ripetuta chissà quante volte e la risposta era sempre stata…

« No. » all'uomo ci volle qualche secondo per comprendere quello che lei aveva detto, forse perché sempre abituato fino a quel momento a sentire "sì".

« Come avete detto? » pure il Septo pareva alquanto incredulo.

« Ho detto no, la regina Lyanna, che io sappia, non ha mai avuto un amante. » vide un’espressione di gratitudine apparire sul volto della sorella, seduta in prima fila con le guardie ai lati.

« Ne siete proprio sicura? » chiese incerto sul da farsi. Insomma, perché non poteva semplicemente crederle?

« Sicura, come il cielo è azzurro. » affermò decisa la Lannister.

« Ehm... bene. » rispose l’altro un po’ in imbarazzo.

« L’infedele qui è il re. » accusò la giovane, provocando non pochi bisbigli tra il pubblico presente. Tutti erano sconvolti da quell'affermazione, sebbene in fondo avrebbero dovuto aspettarselo. Purtroppo, la testimonianza della bionda non servì ad aiutare molto la Stark e il processo venne rimandato alla settimana successiva.

Era certo che la principessa sapesse più di quanto dicesse e voleva perciò parlarle assolutamente. Il problema era che non restava mai da sola, era sempre insieme alle sue dame di compagnia o con la sua guardia personale. Loras, non lo era più, essendo stato sostituito da un uomo molto fedele a Rhaegar. Il Tyrell venne costretto a passare da Anna alla principessa Vysenia.

Impossibile trovarla da sola, sempre con qualcuno appresso che la controllava a vista. Alla fine, dopo un mese, riuscì finalmente a farle avere un messaggio dove le chiedeva di vederla nel giardino, all'ingresso del labirinto. Quella sera sul tardi si presentò sul posto e non ci volle molto prima che arrivasse anche lei. Portava un mantello di colore nero e teneva il cappuccio sul capo.
« Volevate parlarmi? » chiese. Annuì piano in risposta.

« Voglio che mi dite tutto quello che sapete a proposito di mia sorella e Rhaegar. » l’ammonì. La bionda tirò un sospiro.

« Va bene, vostra sorella è innocente, ma il re vuole sbarazzarsi di lei e ha corrotto i finti testimoni. » rispose confermandogli quello che già sospettava da tempo.

« Chi è l’amante del re? » domandò.

« Sono io. » sbatté le palpebre incredulo a quella rivelazione.

« Come avete detto? » credeva di aver capito male, doveva aver capito male.

« Sono io e se ragionate, dati gli eventi degli ultimi mesi, è abbastanza evidente. » notò. Certo, considerando che la tenevano come una sorta di prigioniera e la controllavano, impedendole di avere molti contatti con gli altri. « Non ho altra scelta, lui mi ricatta. » aggiunse a sua discolpa.

« Vi ricatta? » doveva capire meglio questa storia, se desiderava trovare una soluzione e salvare la lupa.

« Minaccia di dire la verità su mio figlio Rhaegar. » spiegò.

« Vostro figlio? Perdonatemi, però credo di non capire... » osservò perplesso.

« Anni fa ci fu una festa a palazzo. Aegon si trovava dai miei cugini Baratheon e io quella sera bevvi molto. Non ricordi bene i dettagli di quella sera, so solo che la mattina dopo, quando mi sono svegliata, ero a letto con Rhaegar. » raccontò. « In seguito scoprì di essere incinta e riuscì a convincere mio marito che il bambino era suo, tuttavia era del sovrano, che perciò mi ricatta. Minaccia di dire a tutti la verità e di rovinare mio figlio dichiarandolo illegittimo. » possibile che avrebbe avuto il coraggio di fare una cosa del genere a suo nipote, o meglio, a suo figlio?

« Avrebbe il coraggio di fare questo a suo figlio? » domandò sorpreso.

« Temo proprio di sì. Non me la sono sentita di mentire al processo, sebbene in realtà non posso fare nulla per aiutare vostra sorella, mi dispiace. » si scusò dispiaciuta.

« Non è colpa vostra, anzi siete stata l’unica che ha tentato di aiutarla. » notò.

« Temo però che questo non servirà molto per salvarla. » osservò. Su questo temeva che avesse ragione.

« Perché pensate che voglia sbarazzarsi di lei? » chiese.

« Immagino che voglia essere libero di risposarsi e spera che questo accada il più resto possibile. » rispose lei. Quindi appena sua sorella sarebbe morta avrebbe sposato lei? Molti Targaryen avevano avuto più di una moglie; seppure quella tradizione non era stata abrogata, da molti anni non accadeva che uno di loro con già una moglie si risposasse, a meno che questa non fosse già morta, naturalmente.

Difficilmente sarebbe riuscito a convincere il Septo e il Consiglio Reale a lasciarlo sposare per la seconda volta, mentre lo era già con sua sorella. Se per questo, non glielo avrebbero permesso neppure più di vent'anni prima, quando era sposato con la povera principessa Elia. Bisognava trovare una soluzione per salvare la Stark e non sapeva come.

Fortunatamente a questo ci pensò la leonessa che riuscì a convincere il Targaryen a scagionare la moglie. Lyanna fu costretta a rinunciare al matrimonio per unirsi alle septe. Lo divenne due settimane dopo e assistette alla cerimonia insieme alla sua famiglia. Due settimane passarono e Anna si trovava nella sua stanza intenta a chiacchierare con una delle sue dame di compagnia e la guardava ricamare.

« Lyanna ha avuto quello che si meritava. » esclamò.

« Provo pena per lei, messa da parte come un oggetto vecchio. » notò di rimando voltandosi verso la finestra presente nella sua stanza e osservando il cielo nuvoloso.

« Anni fa ha rubato il marito a Elia. » commentò.

« Fu amore il loro, o almeno così mi hanno sempre detto. » iniziava a credere che non fosse esattamente così, in fondo Lyanna non voleva sposare Robert e lui desiderava ardentemente un terzo figlio per avere le sue famose tre teste di drago, o per lo meno era quello che la gente aveva detto per giustificare il suo gesto.

« Certo, come no. » rispose l’altra, poco convinta. In quel momento avvertì un calcio allo stomaco e posò una mano sul ventre gonfio, coperto dalla stoffa del vestito giallo, e lo accarezzò teneramente. « Va tutto bene? » chiese la dama preoccupata. Mancava poco alla nascita del bimbo, anzi sarebbe potuto nascere da un momento all'altro, siccome il termine della gravidanza era ormai scaduto.

Eppure, nonostante ciò, il piccolo principe - o la piccola principessa - doveva essere un po’ timido, poiché una settimana dopo non era ancora nato. Si stava preparando per andare a letto quando sentì una forte fitta al basso ventre. Si piegò in avanti e posò una mano sul materasso del letto, poi ne avvertì un’altra ancora più forte.

« Ah, ah! » urlò spaventata. « Cedric, aiutatemi! » aggiunse, girando attorno al letto e mettendosi seduta su di esso, per poi stendersi sopra e appoggiare la schiena contro lo schienale del letto. Lanciò un altro urlo e si chiese dove diavolo fosse finito Cedric; era la sua guardia personale e avrebbe dovuto sentirla di sicuro considerando che strillava ed era sempre fuori dalla sua stanza.

Dopo un po’, entrò precipitosamente nella sua stanza Pycelle che le si avvicinò e le passò una mano sul capo.

« Andrà tutto bene principessa Anna, state tranquilla. » disse incoraggiante. Poi si rivolse a una delle sue dame che li aveva raggiunti. « Lady Gloria ci siamo. Correte in cucina, fate bollire dell’acqua calda e cercate dei panni puliti. » ordinò in preda all'agitazione. Se fosse accaduto qualcosa alla madre o al piccolo gliela avrebbero fatta pagare cara.

La donna fece come le aveva detto e si precipitò fuori dalla stanza, per poi tornare qualche minuto dopo con tutto l’occorrente. Non ci volle molto prima che arrivasse anche Myranda, che insistette per assistere al parto e stare al fianco di sua figlia, cosa che purtroppo le altre tre volte non aveva potuto fare perché era sempre lontana.

Passò il tempo a incoraggiare la primogenita e ad accarezzarle la fronte per asciugarle il sudore. Il parto si dimostrò da subito non dei più semplice, perché la creatura sembrava in realtà non avere molta voglia di venire al mondo. La madre e il maester stavano faticando non poco. Lei era in preda ai dolori e l’altro non poteva che darle il latte di papavero per alleviarglielo, per quanto possibile.

Era l’alba quando finalmente l’uomo poté vedere la testolina scura che si era decisa a uscire. A quel punto non passò molto prima che il bimbo fosse tra le braccia di Gloria, che provvedette a pulirlo. Anna scoprì con suo grande dispiacere che era un altro maschio, tuttavia sentì un’altra fitta e scoprirono che c’era anche un secondo piccolo...


   
 
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