15/11/2016
3 recensioniTi amo baka usagi
Non ce la faceva più: doveva dirglielo. Doveva farle sapere quanto lo stava facendo uscire fuori di testa quell’idiota di un coniglio. E ora che erano soli, aveva finalmente l’occasione di confessarglielo.
L’aveva fatta aderire al muro, facendola sussultare, facendole cadere la busta di carta con dentro delle mele e del pane. La giovane Alice, difatti, guardava quell’uomo che lei definiva testa di alghe, con gli occhi sgranati. Che aveva in mente di fare? Non poté fare a meno di chiedersi.
“Ti amo, stupido coniglio!” ecco: l’aveva detto tutto d’un fiato, puntando i suoi occhi miele in quelli neri della giovane.
Alice sgranò gli occhi; così non era la sola che provava quello strano sentimento, chiamato amore. Si sentì rincuorata, poiché pensava che il giovane Gilbert la odiasse. Un ghigno si dipinse sul suo volto: ora toccava a lei parlare.
“Non hai capito. Ti amo anch’io, idiota”disse con un tono che poteva sembrare freddo e distaccato, ma che non lo era per niente.
Ora toccò a lui sgranare gli occhi, poiché non credeva a ciò che avesse appena sentito. I loro occhi s’incrociarono, come attratti l’uno dell’altro; i loro visi – inconsciamente – si avvicinarono sempre più, accorciando le distanze e le loro labbra si dischiusero pronte ad accogliersi a vicenda in un passionale bacio. Alice affondò le mani, che erano coperte dai guanti, nei neri capelli del giovane, mentre Gilbert sfiorava con le dita il ventre della fanciulla.
Ancora e ancora le loro labbra s’incontrarono in un passionale baci cui nessuno dei due voleva porre fine. Era tutto così perfetto e sublime. Gil avrebbe voluto andare oltre, ma non poteva; non lì almeno.
Quando le aveva sollevato la gamba, alzandole la veste, tornò alla realtà: erano in vicolo buio nel bel mezzo di una città, non potevano andare oltre.
“Non qui, continuiamo stasera”disse con una voce rauca a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Andiamo. Oz ci starà aspettando” continuò, staccandosi completamente da lei.
Alice era rimasta in silenzio. La verità era che era senza parole, perché, per la prima volta in vita sua, aveva sperimentato una nuova emozione che le provocava un battito accelerato del suo cuore.
Non rispose: si limitò a seguire il giovane dai capelli neri. Sapeva, però, che dopo avrebbero continuato ciò che avevano appena interrotto.
Note dell’autrice: salve! Ho appena finito di vedere Pandora Hearts e ieri mentre vedevo un amv mi è venuta l’ispirazione per questa breve flashfic. Spero vi piaccia. A presto.
L’aveva fatta aderire al muro, facendola sussultare, facendole cadere la busta di carta con dentro delle mele e del pane. La giovane Alice, difatti, guardava quell’uomo che lei definiva testa di alghe, con gli occhi sgranati. Che aveva in mente di fare? Non poté fare a meno di chiedersi.
“Ti amo, stupido coniglio!” ecco: l’aveva detto tutto d’un fiato, puntando i suoi occhi miele in quelli neri della giovane.
Alice sgranò gli occhi; così non era la sola che provava quello strano sentimento, chiamato amore. Si sentì rincuorata, poiché pensava che il giovane Gilbert la odiasse. Un ghigno si dipinse sul suo volto: ora toccava a lei parlare.
“Non hai capito. Ti amo anch’io, idiota”disse con un tono che poteva sembrare freddo e distaccato, ma che non lo era per niente.
Ora toccò a lui sgranare gli occhi, poiché non credeva a ciò che avesse appena sentito. I loro occhi s’incrociarono, come attratti l’uno dell’altro; i loro visi – inconsciamente – si avvicinarono sempre più, accorciando le distanze e le loro labbra si dischiusero pronte ad accogliersi a vicenda in un passionale bacio. Alice affondò le mani, che erano coperte dai guanti, nei neri capelli del giovane, mentre Gilbert sfiorava con le dita il ventre della fanciulla.
Ancora e ancora le loro labbra s’incontrarono in un passionale baci cui nessuno dei due voleva porre fine. Era tutto così perfetto e sublime. Gil avrebbe voluto andare oltre, ma non poteva; non lì almeno.
Quando le aveva sollevato la gamba, alzandole la veste, tornò alla realtà: erano in vicolo buio nel bel mezzo di una città, non potevano andare oltre.
“Non qui, continuiamo stasera”disse con una voce rauca a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Andiamo. Oz ci starà aspettando” continuò, staccandosi completamente da lei.
Alice era rimasta in silenzio. La verità era che era senza parole, perché, per la prima volta in vita sua, aveva sperimentato una nuova emozione che le provocava un battito accelerato del suo cuore.
Non rispose: si limitò a seguire il giovane dai capelli neri. Sapeva, però, che dopo avrebbero continuato ciò che avevano appena interrotto.
Note dell’autrice: salve! Ho appena finito di vedere Pandora Hearts e ieri mentre vedevo un amv mi è venuta l’ispirazione per questa breve flashfic. Spero vi piaccia. A presto.