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Autore: Crystal25396    15/11/2016    1 recensioni
Che non ci si possa smaterializzare all’interno dei confini di Hogwarts è un particolare che chiunque abbia mai letto “Storia di Hogwarts” conosce. Eppure quella mattina, qualcuno vi era riuscito.
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Dal secondo capitolo:
Quando Hagrid, dopo aver bussato, ottenne il permesso di entrare, i due trovarono il preside seduto alla sua scrivania, che li osservava dietro i suoi occhiali a mezzaluna.
«Oh, Hagrid! Qual buon vento ti porta? Qualche problema o questione che vorresti discutere sul tuo nuovo incarico?»
«No signore. Non ho problemi con quello, ma con questo qui» rispose Hagrid facendo cenno allo strano tizio col cravattino, che si stava guardando attorno incuriosito, con un’espressione innocente e bambinesca sul volto.
Quando si rese conto che l’attenzione era rivolta tutta verso di lui, l’uomo fece un profondo inchino verso il preside, salutandolo con un amichevole «Salve!»
«L’ho trovato vicino al Lago Nero. Credo che abbia qualche rotella fuori posto…»
«Ehi!» esclamò l’uomo con aria imbronciata.
«…e che sia un Babbano.»

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Cross-over Harry Potter / Doctor Who
La storia può essere letta anche da chi non ha mai visto Doctor Who.
Genere: Fantasy, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Remus Lupin, Rubeus Hagrid, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 1
L’uomo in Tweed
 
 

«Oh andiamo, cosa c'è che non va, ora?» chiese picchiettando con il dito sullo schermo mobile, mentre tutto attorno a lui vibrava incessantemente.
«Non capisco... Perché non capisco?!»
Si spostò di qualche passo portando con se lo schermo, premendo poi qualche pulsante sulla console.
«Di solito mi piace non sapere, è intrigante e non capita quasi mai, ma ora sta diventando fastidioso e-»
Un violento scossone lo fece indietreggiare e cadere seduto sull'unica sedia presente.
«E va bene. Non volevo arrivare a tanto, ma l'hai voluto tu.» sentenziò tornando improvvisamente in piedi e girando attorno all'enorme console circolare. Azionò alcune leve, girò un paio di rubinetti che una persona qualunque avrebbe giurato appartenessero al lavandino di un bagno - poiché d'acciaio e contrassegnati dal bollino dell'acqua calda e dell'acqua fredda- e mise infine mano ad una leva molto più grande delle altre.
Dovette metterci parecchia forza e utilizzare entrambe le mani prima di farla scattare. Quando finalmente ci riuscì, la colonna al centro della console si arrestò, la stanza smise di essere colta da improvvisi scossoni e il rumore assordante che prima riempiva l'aria cessò di colpo.
«Finalmente!» esclamò l'uomo sistemandosi con ampi movimenti le bretelle che fino a quel momento teneva abbassate.
«Allora, vediamo un po' cos'è che ti ha disturbata così tanto...» disse prendendo la giacca di tweed che aveva poggiato sul corrimano che circondava la postazione di quell'enorme sala comandi.
La infilò velocemente, con un saltello superò i due scalini che lo separavano da quella che aveva tutta l'aria di essere l'uscita e l'aprì.
Quando si affacciò, l'uomo si ritrovò ad osservare un enorme lago dalle acque scure.
«Cos'è, un parco?» si chiese uscendo del tutto, guardandosi poi attorno. Accanto al lago c'era un'enorme foresta, mentre dall'altro lato un sentiero conduceva ad una capanna non molto distante. Il resto del paesaggio gli era nascosto dalla collina ai cui piedi sorgeva la modesta abitazione.
«Qui non c'è niente, perché tutta questa confusione per-»
Non fece in tempo a terminare la frase, che una folata di vento, accompagnata da un rumore stridente che avrebbe riconosciuto fra mille, lo fecero voltare di scatto.
Quando si rese conto di ciò che stava succedendo era già troppo tardi: la macchina da cui era appena uscito era sparita, lasciando al suo posto un grande vuoto.
«No. No. NO!» gridò correndo nel punto ove prima aveva parcheggiato.
Si agitò sul posto guardandosi attorno, prendendo con foga un oggetto di metallo dal taschino interno della giacca, azionandolo, facendo illuminare la punta verde. Quando si accorse che non c'era più niente da fare, piegò le ginocchia e si strinse nelle spalle, guardandosi attorno spaesato.
«O-O-Ok... Ok…» balbettò con voce tremante.
«E adesso?»










***
Angolo dell’autore
 
Questo primo capitolo è molto breve, lo so, ma mi serviva solo come introduzione alla storia.
Confermo ciò che ho detto all’inizio del capitolo, e cioè che la storia può essere letta anche da chi non ha mai visto Doctor Who. Se le cose all’inizio vi sembreranno un po’ confuse, tranquilli: tutto verrò chiarito a suo tempo e spero con questa storia di incuriosirvi e spingervi ad iniziare questa fantastica serie.
Per quelli che invece conoscono Doctor Who ho una richiesta: vi prego, se trovate che il Dottore sia OOC ditemelo. Se c’è una cosa a cui tengo particolarmente è la coerenza con i personaggi e le storie originali, quindi se qualcosa non vi torna ditemelo senza neanche pensarci.
Stessa cosa ovviamente vale per Harry Potter, ma come molti di voi sapranno, rimanere IC con il Dottore è molto, ma mooolto più complicato.
 
Passiamo ai dati tecnici e generali della storia: pubblicherò un capitolo a settimana, possibilmente il martedì, e per il momento prevedo un totale di circa 16 capitoli, 6 dei quali già scritti e solo da revisionare. Insomma, per una mesata state tranquilli che il capitolo ci sarà (salvo ovviamente problemi personali, ma cercherò con tutta me stessa di non farli capitare).
Inoltre, ho già in mente cosa accadrà nei prossimi capitoli e l’avere un libro (Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban) come punto di riferimento, mi aiuta ad andare più veloce nella stesura.
 
Ora un piccolo sfogo personale che se volete potete anche evitare di leggere:
ci ho pensato su a lungo e so che non avrei dovuto farlo, considerato che ho ancora due long ferme dall’era dei tempi… Ma non riesco ad andare avanti e questa mi è venuta in mente di botto alcuni giorni fa: sentivo il bisogno di scriverla e pubblicarla, almeno il primo capitolo.
Fine sproloquio.
 
Ringrazio chiunque abbia scelto di inoltrarsi in questa storia e chiunque decida di seguirla.
E ripeto: se trovate qualche personaggio OOC ditemelo, è importante per me. Se poi volete dirmi anche cosa ne pensate della storia, che vi piaccia o che vi faccia schifo, io non posso che esserne felice :3
Ora chiudo, che queste note sono più lunghe del capitolo.
Alla settimana prossima!
 
-Crystal-
   
 
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