15/11/2016
2 recensioniCosì non va.
Proprio per niente.La folla continua ad applaudire e le ragazze ad urlare il mio nome.
Sono tutti entusiasti.
Agape.
Questo è il tema che mi era stato assegnato.
Amore puro.
Innocente.
Indissolubile.
Mi era stato difficile trovare un significato a quella parola, a quel concetto.
Dopo giorni di incessante ricerca, ci ero riuscito.
Avevo trovato il mio Agape.
La mia infanzia.
La mia famiglia.
Il mio adorato nonno. La persona che, nonostante la severità, mi aveva sempre sostenuto e amato.
Era tutto così semplice in fondo.
Allora perché ho un fortissimo peso all'altezza dello stomaco?
Perché il mio cuore sembra stanco e lento?
Non ci ero riuscito.
Stavo pattinando per qualcuno.
Stavo pattinando per far capire agli altri quanto fosse stato duro e faticoso il cammino che mi aveva portato al successo.
Non ero riuscito ad esprimerlo.
Ho fallito.
E non me ne riesco a fare una ragione.
Arrivato agli ultimi attimi,tutto aveva perso significato.
La convinzione che sarei tornato a casa da solo,era così forte da farmi girare la testa.
"Complimenti Yuri.
È stata la miglior esibizione che tu abbia fatto fino ad ora."
Ma cosa stava dicendo?
Come poteva un pattinatore così preciso e attento come Viktor,non essersi accorto di ciò che era successo?
Non si era reso conto della mia totale perdita di speranza?
Del fatto che mi fossi arreso prima di cominciare?
Il ritorno in Russia sarà umiliante e fastidioso.
Tornerò senza Viktor.
Tornerò sconfitto.
Tornerò completamente solo.
Mentre l'aereo parte, non posso smettere di pensare al nostro primo incontro.
Tra me e quell'idiota.
Sorriso smagliante.Occhi azzurrissimi e luminosi. Capelli molto chiari e lucenti.
Era una primavera qualunque.
Era un giorno semplice, uguale a tutti gli altri.
Eppure in quegli attimi, la mia vita cambiò radicalmente.
Avevo davanti il mio sogno.
Avevo davanti la persona che incarnava tutto ciò per cui stavo combattendo.
Fama.
Eleganza.
Fascino.
Talento.
Lui era tutto per me.
Non lo ammetterò mai ad alta voce ma lo è tuttora.
"Cercherò di darti una mano. Non ti preoccupare. Buttati. Non devi aver paura. Se cadrai, io ti aiuterò ad alzarti. Non ti lascerò abbandonare tutto, solo per dei piccoli errori. Sei umano Yuri. Devi ricordarlo. Non scapperai da me!"
Eppure eccomi qui.
Spaventato.
Abbandonato.
Senza nessuna mano pronta a riportare il mio corpo in posizione eretta.
Sfinito.
Svuotato.
Quest'anno la primavera tornerà come sempre. Come prima.
Ma noi, no.