Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: Poetessia    16/11/2016    3 recensioni
Benedict Cumberbatch e Tom Hiddleston, dopo essere stati contattati dai rispettivi agenti, si ritrovano insieme nello studio di Brad, rampante regista che insiste per averli nel cast del suo nuovo film: egli è però molto reticente a svelare i dettagli sulla pellicola e ciò che la riguarda, arrampicandosi agli specchi per non dare risposte definite. Che c'entri il fatto che si tratta di un regista di film pornografici?
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Fan fiction ad altissimo contenuto di demenzialità, che non vuole né prendersi gioco degli attori né dei fans, ma solo scherzare bonariamente. Perciò, cari lettori, lasciate da parte la serietà e prendetela per ciò che è: una celia.
P.S.: nonostante il titolo, non farò riferimento a tematiche erotiche, sesso o simili, perciò è aperta a ogni tipo di pubblico.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un colpo di nocche sordo si infranse contro la porta: Brad alzò la testa con un sorriso.
«Avanti!» invitò gioviale: un uomo sulla quarantina alto e slanciato, con la fronte leggermente alta, fece capolino.
«Buongiorno, professor Cumberbatch!» salutò Brad con entusiasmo, alzandosi per stringere la mano all'uomo, che rise con sincera ilarità.
«"Professore"! Ho insegnato per solo un anno in vita mia» minimizzò «Via, via, mi chiami Ben»  suggerì affabile con una stretta decisa, accomodandosi sulla poltrona davanti alla piccola scrivania.
«Tra poco dovrebbe arrivare il coprotagonista» annunciò Brad con un sorriso «Ha già idea riguardo al film? Di cosa si tratta...» lasciò la frase in sospeso, rivolgendo a Benedict un'occhiata interrogativa. L'altro alzò le spalle.
«No. Ad essere onesto il mistero dietro a questo film mi ha incuriosito.»
"E anche la paga promessa" pensò tra sé, evitando di esternarlo per cortesia.
«Cosa sa?»
«Il mio manager mi ha telefonato parlandomi di questo film riguardo a cui sapeva poco o quasi niente, che il regista insisteva per avere me...» spiegò lui con la sua voce profonda, continuando a glissare sul discorso monetario.
«Ecco, sì, ci tengo moltissimo» affermò Brad con entusiasmo «Esigo lei, e non ho alcun problema a trattare, in caso il film non fosse di suo gusto.» Concluse serio.
Un lieve colpo alla porta li interruppe, destando in Benedict una curiosità sincera: che si trattasse del coprotagonista citato prima?
Un altro attore, a spanne suo coetaneo, fece capolino. Benedict sorrise divertito.
«Sei tu il coprotagonista allora!»
«Signor Hiddleston, buongiorno!» lo salutò Brad con un sorriso sincero, porgendo anche a lui la mano «Prego, si sieda.»
«Spero possiate scusare il mio ritardo» si giustificò lui, prendendo posto «Purtroppo ho trovato una fan particolarmente entusiasta che non voleva lasciarmi andare.»
«Sappiamo tutti che ami sguazzare nel tuo oceano di fangirls, Tom» ridacchiò Benedict «Non che io sia da meno» lo anticipò.
«È appunto di questo che voglio parlarvi» si intromise con cortesia Brad «Ma prima devo farvi una domanda.»
I due attori lo guardarono incuriositi, mentre l'uomo sembrava faticare a scegliere le parole esatte per porla.
«In che range di età si collocano le vostre fangirls?»
Un'espressione di perplesso stupore dipinse i volti dei due, che iniziarono a riflettere.
«Nel senso, sono molto giovani, sono maggiorenni...?» incalzò Brad.
«Be', sì, sono giovani» ruppe il silenzio Benedict «Ragazze in età da college, perlopiù, ma ci sono anche donne che hanno circa la mia età...» proseguì incerto, temendo di risultare troppo vanesio.
«Anche donne più grandi, ma sono più rare» aggiunse Tom «O meglio, hanno un modo di porsi meno entusiastico, quindi passano in secondo piano.»
Brad sorrise.
«Bene. Grazie, era importante per me saperlo.»
«Come mai ha specificato "fangirls"?» domandò Tom «Insomma, capisco che riscuotiamo un buon successo non solo nel senso strettamente attoriale, ma non siamo una boyband.»
Benché mantenesse un rigido contegno inglese sembrava piccato. Benedict sorrise accomodante.
«È business» decretò serio «È inutile girarci intorno, l'aspetto conta, e io e te -com'è che hai detto? mi è piaciuta quell'espressione- "riscuotiamo successo non solo in senso attoriale".»
«Non fraintendetemi, ho molto bisogno delle vostre abilità di attori» disse Brad quasi grave «Se avessi in testa un film mirato a un target di ragazzine avrei chiamato gli One Direction. No, ho bisogno di voi.»
Calò un breve silenzio, rotto presto da Benedict: «Ci può spiegare in cosa consiste il film, allora?» domandò cortese e curioso.
«È un film sperimentale» spiegò Brad con entusiasmo «È molto improntato su una ricerca di mercato avvenuta tramite i social network.»
«Tipo?» Tom sembrava meno diffidente e molto più interessato di poco prima.
«Io e un gruppo di persone fidate abbiamo condotto una ricerca riguardo a cosa vorrebbe la gente» spiegò lui gesticolando un poco con le mani «Attraverso tendenze, hashtag, condivisioni. E voi siete gli uomini perfetti per me.»
«Quindi» indagò Tom «Sarà una specie di... film per la gente? Con dialoghi basati sulle tendenze attuali, argomenti più "chiacchierati" e simili?»
Brad sembrò in difficoltà.
«Non esattamente» ammise, alzandosi «Venite, vi mostro il set.»
«Il set?» Benedict si corrucciò «Siamo in una casa privata, come può esserci un set?»
«Come ho già detto è un film sperimentale» spiegò Brad, conducendoli lungo un corridoio a passi ampi «Budget minimo, zero effetti speciali, o postproduzione, o se va tutto bene neanche montaggio. Tutto ridotto all'osso, concentrato esclusivamente su di voi.»
«Mi piace» si lasciò sfuggire Benedict con aria compiaciuta, mentre uno squillo di cellulare li interrompeva.
«È il mio» annunciò Brad, alzando un dito per scusarsi e allontanandosi.
«A me per niente» confessò Tom «Troppi misteri, troppe lodi e non so a te, ma a me ha proposto una paga da capogiro. E recito nei blockbuster, eh.»
«Anch'io sono stato ingolosito dalla paga» ammise Benedict «Secondo te cosa possiamo rischiare?»
«Uno snuff» azzardò Tom, palesemente preoccupato «Io non ne ho intenzione se si tratta di una cosa così.»
«Mi sembra improbabile che la gente voglia un porno con torture» lo contraddisse Benedict «Con noi due come protagonisti, poi.»
«Io gliene parlo.»
Nonappena Brad chiuse la comunicazione, Tom lo fronteggiò con fermezza.
«Senta, non voglio apparire scortese, ma ci sono cose che non mi tornano.»
Brad sembrò sul punto di interromperlo, ma Tom proseguì.
«Numero uno: le continue risposte elusive. Non ci ha detto di cosa parla il film, qual è la casa di produzione, nulla di tutto ciò. Numero due: il set in una casa privata. Numero tre: le sue lodi quasi eccessive. Numero quattro...»
Brad sospirò, alzando le braccia in segno di resa.
«D'accordo, vi spiego tutto. Volete tornare nel mio ufficio, in modo da sedervi?»
«Non è il caso» mediò Benedict, incuriosito dalla lieve ombra d'ansia che aveva velato il viso del regista.
«Bene» annunciò Brad «Si tratterebbe di un film per voi insolito. Non so neanche io come catalogarlo, perché sarebbe qualcosa di... be', sì, sperimentale.»
Benedict fu colto da un pensiero improvviso.
«Mi scusi, ma come ha detto di chiamarsi? A ben pensarci il suo nome non mi è nuovo.»
«Brad. Brad Armstrong.»
Tom corrugò la fronte.
«Lei è Brad Armstrong della Wicked Pictures?» si informò Benedict.
L'uomo annuì.
«Il regista di film porno?»
 
  
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