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Autore: Moiraine    16/11/2016    1 recensioni
"Sei come perso in un mondo che dovresti conoscere alla perfezione, ma che purtroppo non riconosci più... E il brutto è che solo tu sei in grado di salvarti, quando ti perdi dentro te stesso..."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi capitano mai quei momenti in cui non sapete minimamente cosa fare della vostra esistenza? E non parlo dei momenti della durata di qualche secondo, quelli che basta che scuoti la testa e non ci sono più... Ma di quei periodi che si protraggono per giorni, o addirittura per mesi interi... Quando senti che tutta la tua intera esistenza non ha senso e ti continui a chiedere per quale motivo sei vivo. Non hai obiettivi, e se li avevi adesso ti sembrano privi di significato, qualcosa per il quale non vale più  la pena di combattere. Ti senti vuoto... Come il guscio da cui una lumaca è appena stata estirpata con violenza. Sembra non esista più niente in grado di emozionarti, ma vivi comunque sperando in cuor tuo che accada qualcosa che ti porti nuovamente a respirare "aria pulita", perché ti senti come se fossi stato sotterrato sotto tre metri di terra. Vuoi sentirti nuovamente il cuore libero, leggero, così com’eri abituato a sentirlo in passato; ma purtroppo hai lasciato agli altri, ad estranei, la capacità di perturbare il tuo equilibrio... E sembra impossibile farlo tornare nuovamente alla sua normalità. Ti continui a dire che è normale, che è così che va la vita... Ci sono le esperienze belle e quelle brutte... Ma non riesci a trovare qualcosa per il quale valga la pena di reagire. Non hai nessuno stimolo... Certo lo faresti per le persone che ti amano e che giorno dopo giorno ti vedono chiuderti sempre di più all’interno di questo guscio che ti stai costruendo da solo, ma non è una motivazione vera e propria. Non è qualcosa che riesce a riempirti davvero. Hai bisogno d’altro, ma non riesci a capire cosa sia... Vorresti far qualcosa, non restare con le mani in mano a girarti continuamente i pollici, ma finisci sempre con il passare ore intere a fissare il nulla, senza neanche accorgerti del tempo che è passato. E sei stanco di questa situazione... Sei stanco di vivere così, perché capisci che stai sprecando tutto. Ma non basta questa consapevolezza a farti smuovere. Hai bisogno di qualcosa di nuovo... Ma la tua vita non ti permette di guardarti intorno... Sei come perso in un mondo che dovresti conoscere alla perfezione, ma che purtroppo non riconosci più... E il brutto è che solo tu sei in grado di salvarti, quando ti perdi dentro te stesso... Sei solo. Anche se intorno hai persone che si preoccupano per te, sei solo... Loro non possono capirti e il loro aiuto non riesce a raggiungerti... Vorresti scappare da te stesso e dal tuo guscio, e finisce che passi le serate a bere, ma lentamente ti rendi conto che soltanto affidandoti alla tua forza puoi riuscire a riemergere... Non riesci a vedere ciò di cui hai bisogno, ma la realtà è che sei talmente annebbiato e spaventato dal vuoto che hai dentro che non riesci davvero a guardare ciò che ti circonda. E magari non ti rendi conto che la tua felicità è proprio lì, ad un passo dalle dita della tua mano... O forse in cuor tuo speri solo che sia così... Speri solo di avere anche tu il privilegio di essere felice e ti consoli convincendoti sempre più di essere solo troppo scemo per raggiungerlo... Ma la verità è che la felicità non è un privilegio... E non è neanche una meta. È qualcosa che secondo i meandri più oscuri del nostro cuore è stata inventata solo per il semplice gusto di tormentarci, perché ci sembra così impossibile, così lontana... Eppure siamo consapevoli del fatto che basterebbe acchiappare per trenta secondi la mano di qualcuno che ci ama per sentire quel dolce tepore che scalda anche il cuore e fa capire che l’unico motivo per cui viviamo è per sentirci vivi... Per sentire il cuore che batte dentro il petto, sempre più forte, grazie a dei piccoli gesti che riescono a illuminarci anche quando siamo intrappolati nelle nostre stesse tenebre. 
  
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