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Autore: iaia_86    16/05/2009    4 recensioni
Sono qui, seduto su una sedia. Nella mano tengo una fotografia, che ci ritrae.
Cosa nasconde l'espressione impassibile di Sai? Quali sono i pensieri che lo tormentano quando non è accanto alla persona che ama?
Partecipante al Contest "Sai in Pairing" indetto dal Forum 'Il Tempio di Sai'.
Genere: Romantico, Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Sai
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Turnin' Japanese Ecco la storia che ha partecipato al Contest "Sai in Pairing". Sono orgogliosamente arrivata Quinta su Quindici partecipanti ed essendo questa storia un esperimento, sono più che contenta del risultato ottenuto ed anche del giudizio ricevuto da Princess21ssj, la giudice nonché sacerdotessa del Forum 'Il Tempio di Sai' che ha indetto il Contest. Alla fine della storia c'è la traduzione della canzone che ho usato, 'Turnin' Japanese' degli Incubus.


Partecipante al contest 'Sai in Pairing'



Turnin' Japanese.






I've got a picture,
Of me and you.
You wrote 'I love you',
I wrote 'me too'.
I sit and stare at it, there's nothing else to do.




Sono qui, seduto su una sedia. Nella mano tengo una fotografia, che ci ritrae.

Adoro scattare fotografie, riesco a cogliere bene sentimenti ed emozioni, anche se spesso non sono in grado di comprenderli. Al contrario di ciò che succede per i miei dipinti, riesco sempre a dare un nome agli scatti che faccio. Con una macchinetta fotografica in mano tutto sembra più facile da sopportare, anche la tua assenza.
Questa foto ci ritrae; il tuo ghigno enorme, la mia smorfia che dovrebbe rappresentare un sorriso. So che non mi riesce molto bene sorridere, ma in quello scatto ero veramente felice. Ancora non sapevo che avrei sofferto, che sarei rimasto solo qui ad aspettare il tuo ritorno.
All'angolo in basso a destra della foto c'è una dedica. E' la tua grafia, potrei riconoscerla in mezzo a mille. E' così selvaggia e vi trapela tutta la tua libertà.
'Ti amo' sono le parole scritte in bianco sulla carta rigida. Senza pensare, prendo la prima penna che trovo vicino a me. E' gialla.
Faccio attenzione a come scrivo le lettere di risposta a quella dichiarazione.
'Anche io' è ciò che adesso si legge, anche se forse è tardi per dirtelo. Avrei dovuto farlo quando potevo guardarti negli occhi, vedendo come si sarebbero allargati per la sorpresa della mia confessione.
Ora sono seduto qui e fisso questa immagine; non c'è null'altro che io possa fare in questo momento.



Oh it's in color,
Your hair is brown.
Your eyes are hazel,
And soft as clouds.
I often kiss you when there's nothing else around



Ho anche la versione in bianco e nero, ma quella che sto guardando è la foto a colori.
Ho scelto questa perché così posso quasi percepire le tue ciocche castane che ondeggiano, mosse dal vento che tirava quella giornata, osservare l'ambra dei tuoi occhi che sembra ancora volermi rapire, proprio come un tempo. La tua figura sembra soffice come una nuvola, ora che non posso averti qui con me. Non so cosa darei per potermi stringere a te, per sentire ancora il tuo profumo selvatico ed il sapore dei tuoi baci passionali.
Spesso mi ritrovo a baciare questa fotografia, quando sono sicuro che nessuno sia intorno. Mi fa illudere di poter avere la tua bocca piena tra le labbra e le mani sul mio corpo. Anche se so che il tempo che prima trascorrevamo insieme ora lo passi con lui, io non riesco a lasciarti andare.

Tiro fuori un'altra foto, è una tua foto. Sei accucciato sul pavimento, con una felpa larga il cui cappuccio ti nasconde parte del viso. Posso riconoscerti anche così, grazie ai segni rossi che hai sulle guance. Ricordo ancora il giorno in cui tornasti a casa con gli stampi; mi convincesti ad aiutarti a passarvi sopra il colore, perché fatto da un artista sarebbe stato meglio. Quando ti vidi con quei triangoli che partivano dagli zigomi, mi sentii così orgoglioso del mio addestratore di cani, che non potevo immaginare che questa tua conquista si sarebbe trasformata nella mia condanna.



I've got your picture,
I've got your picture,
I'd like a million of you all round my cell
I want a doctor,
To take your picture,
So I could look at you from inside as well.



Mi alzo repentinamente e mi dirigo verso la camera da letto. Mi blocco a fissare le lenzuola sfatte. Ho lasciato tutto esattamente com'era quando sei andato via; se mi avvicino riesco a distinguere la tua essenza, che mi pervade rendendomi malinconico. Perché sei andato via? Vedo la maglia del tuo pigiama nell'angolo, vicino alla sedia su cui probabilmente volevi lanciarla. Ho sempre denigrato il tuo innato disordine, ma ora vorrei solamente che tornassi a spandere tutto ciò che ti appartiene in questa casa che sembra fredda senza di te.
Raccolgo l'indumento e me lo porto al petto, poi afferro una cornice dal comodino e mi sdraio sul letto, proprio nel punto in cui c'è ancora la conca lasciata dal tuo corpo. Da un cassetto prendo una scatola, contiene altre foto, nostre, tue, mie. Quest'ultime me le hai scattate tu. Si nota la differenza ma non è importante. Ciò che conta è il pensiero.
Lancio gli scatti in aria e lascio che ricadano circondandomi completamente.
Vorrei che al posto di pezzi di carta fotografica ci fossero milioni di te tutto intorno a me, e probabilmente ancora non basterebbe.
Potrei mangiare una tua immagine, così anche l'interno del mio corpo potrebbe bearsi della tua vista. Devo chiedere ad un dottore se si può fare.



I'm turning Japanese,
I think I'm turning Japanese,
I really think so.



Osservo i 'te' che mi sorridono, quelli imbronciati ed ogni piccola sfumatura delle tue espressioni e non posso fare a meno di pensare al fatto che sembro essere diventato un tipico giapponese, quelli con la macchina fotografica sempre al collo che immortalano anche il momento apparentemente più insignificante della propria ed altrui vita. Non avrei mai pensato di poter provare tutti questi sentimenti. Solo fino a qualche anno fa la mia apatia non mi permetteva di socializzare, né di riuscire a farmi apprezzare dagli altri.
Poi sei arrivato tu, ed è cambiato tutto. Ti voglio qui vicino a me. E' così strano quando tu non mi sei accanto.



You've got me turning up,
I'm turning down,
I'm turning in,
I'm turnin out;



E' come se mi alzassi ed abbassassi, mi riempissi e mi svuotassi.



I'm turning Japanese,
I think I'm turning Japanese,
I really think so.



Sto diventando giapponese, lo penso veramente. Forse questo era l'ultimo gradino per il mio ritorno alla realtà, ma è doloroso quando non sei con me.



No sex,
No drugs,
No wine,
No women,
No fun,
No sin,
No you-
No wonder it's dark.
Everyone around me is a total stranger,
Everyone avoids me like a psyched lone ranger.
Everyone.



Niente sesso, niente droghe o alcol. Nessuna donna o uomo riesce a farmi dimenticare ciò che abbiamo vissuto insieme. Non c'è divertimento, né peccato che valga la pena di essere commesso se tu non ci sei. Non c'è da meravigliarsi se tutto intorno è buio, se chiunque mi sta accanto sembra un completo estraneo anche se lo conosco da anni. Tutti mi evitano come se fossi folle, e forse lo sono veramente perché la tua mancanza mi fa stare male. Ho bisogno di te nella mia vita, torna da me.

Mi rotolo nel letto, e la coperta mi si aggroviglia addosso. E' bello vederti ovunque mi giri, è indispensabile per farmi sentire bene.




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La porta si aprì con un tonfo sordo, ed un Kiba affannato entrò velocemente insieme ad Akamaru. Appena fatto un passo all'interno della casa si fermò ad occhi sgranati.
Il caos regnava indiscusso nell'ampio salone, centinaia di sue fotografie tappezzavano ogni angolo disponibile mostrandolo in ogni singola posa ed espressione possibile.
- Saaiiii! Vieni immediatamente qui! -
Dalla porta che dava sull'altra stanza, si affacciò un ragazzo moro, la carnagione pallidissima e gli occhi di un nero penetrante. Lo osservava con sguardo apatico, da cui si poteva notare un leggero sollievo.
- L'hai fatto ancora! Non è possibile che ogni volta che esco di casa tu la riempi di nostre fotografie! Sono uscito meno di mezzora fa per portare fuori Akamaru ed hai fatto un casino indescrivibile. -
- Sono contento che tu sia tornato, mi sei mancato. -
Lo fissò basito, cercando di capire se stesse parlando seriamente o se fosse in vena di scherzi. La sua espressione era immutata, quindi immaginò che dovesse essergli mancato realmente.
-Vieni qui! -
Lo vide avvicinarsi e fermarsi a qualche centimetro da lui. Allungò le braccia per stringerlo in una morsa passionale e poi si ritrovò a sorridere sulle sue labbra.
- Non puoi proprio fare a meno di me, né? -
- Già -
Il baciò fu dolce ed animalesco allo stesso tempo; non lo avrebbe ammesso, ma anche a Kiba era mancato il calore del corpo di Sai.
- Che ne dici se prendiamo la macchinetta e ci facciamo qualche foto? -
Osservò per qualche istante il volto disteso nel solito sorriso che nascondeva i sentimenti del ragazzo, mentre afferrava la macchina fotografica ed ammiccava in sua direzione, per poi ghignare sornione e fare la sua proposta.
- Questa volta cambiamo soggetto, ti va? -
Catturò la sua bocca in un altro bacio e strappò l'apparecchiò dalle sue mani.
Un flash illuminò il loro scambio di effusioni, poi un altro ed un altro ancora.
- Vogliamo spostarci in camera da letto? -
Sai sorrise, e questa volta si recepiva a pieno la malizia di quel gesto.
- Sarà divertente farlo in mezzo alle nostre foto. -
Kiba sgranò gli occhi e nello stesso momento aprì la porta dell'altra stanza.
- No! No anche qui! Non è possibile! -






Traduzione della canzone:


Ho scattato una foto,
di me e te.
Hai scritto 'Ti amo'.
Ho scritto 'Anche io'.
Mi siedo e la fisso non c'è nient'altro da fare.

Oh, è a colori.
I tuoi capelli sono castani.
I tuoi occhi nocciola,
e soffici come nuvole.
Ti bacio spesso quando non c'è niente intorno.

Ho preso la tua foto,
Ho preso la tua foto,
Mi piacerebbe avere milioni di te tutto intorno a me.
Voglio un dottore,
Per prendere la tua foto,
Così che io possa guardarti anche dall'interno.

Sto diventando giapponese,
penso di star diventando giapponese,
lo penso veramente.

Mi fai alzare,
ed io mi abbasso,
mi riempio,
mi svuoto.

Sto diventando giapponese,
penso di star diventando giapponese,
lo penso veramente.

Niente sesso,
Niente droghe,
Niente vino,
Niente donne,
Niente divertimento,
Niente peccato,
Senza te,
Non c'è da meravigliarsi che sia buio.
Ognuno intorno a me è un totale estraneo,
Ognuno mi evita come se fossi un ranger solo ed impazzito,
Ognuno.
   
 
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