16/11/2016
0 recensioniTutto così monotono, così grigio..
Il paesaggio al di là del finestrino, spoglio, senza vita; i sedili vuoti, una calma sfinente; la musica nelle cuffiette, così lontana; le solite facce, diverse ogni giorno eppure così ugualmente inutili: un vecchio la cui vita forse ha già abbandonato il corpo, una madre con il piccolo in braccio.
Madre...
Così concentrata a guardare le notifiche sul cellulare da non accorgersi che il figlio che non voleva si sta sporcando con il biberon.
Due liceali le cui voci seppur lontane appaiono quasi distinguibili..parlano animatamente, pare che un post sui social abbia scatenato la loro indignazione.
Frivoli.
Una ragazza poco più avanti guarda un episodio di The Big Bang Theory sul suo Mac; carina, minigonna, camicetta dalla scollatura abbondante, temperatura esterna che sfiora gli zero gradi.
Ipocrita.
Giudizio affrettato? No, quando mai un giudizio affrettato non ha espresso la realtà? Mai. Ipocrita.
Sono un pesce fuor d'acqua. Forse. Forse è soltanto un'illusione che ho costruito per sentirmi migliore..
Migliore di chi? Non di quelli, di qualcun altro, qualcuno che vorrei conoscere, qualcuno che vorrei essere..
Il suono incessante delle rotaie mi distrae, è quasi una melodia..
Eppur mi son scordato di te,
Non le ho detto di noi
Gocce. Il paesaggio oltre il finestrino d'un tratto ha un altro aspetto, malinconico quasi.. Pioggia. Una bellezza profonda, che entra nelle ossa, raccogliendo tutta l'inutilità di cui crediamo di farci carico e se la porta via, lasciandoci soli di fronte alla nostra miserabile esistenza.
Una ragione vera non c'è
Lei era bella
Ed eccola lì, bella..
Una chioma ricciuta e rossa, uno spiraglio tra due sedili. Smeraldi. Lentiggini. Il cuore manca un colpo.
Che diavolo sta succedendo?
E in faccia ai maligni e ai superbi
Il mio nome scintillerà
In preda al panico gli occhi si muovono freneticamente in quel frammento di immagine alla ricerca di qualcosa di conosciuto. Una macchia blu. Una scritta gialla. Finalmente.
Fitzgerald.
Fitzgerald.