Jung Hoseok amava Park Jimin sin da quando era piccolo. Sin da quando lo aveva visto per la prima volta, sapeva che sarebbero diventati amici. Il problema fu quello che successe dopo. Si sentiva strano con lui, come se fosse più speciale dei pochi amici che aveva. La voglia di abbracciarlo aumentava sempre più. Una notte sognò anche di baciarlo. La risposta a tutto era evidente: così, all'età di dodici anni, capì di essere gay, e di avere una cotta per il suo migliore amico Jimin. A distanza di cinque anni, è ancora innamorato perso di lui. Non passa giorno che non pensa a lui sorridendo e non passa notte in cui accarezza il cuscino immaginando che sia lui. Ne ha provato a parlarne con il suo hyung Jin, ma nessuno lo può consolare, il dolore che prova quando pensa che Jimin non è suo è enorme. Un giorno però succede qualcosa di strano: Hoseok, come ogni giorno, passa a prendere Jimin per andare a scuola insieme. Il più piccolo sembra freddo, timido più che altro. "Devo dirti una cosa hyung.." dice ad un certo punto, fermandosi, tutto rosso in viso. Hoseok preoccupato si ferma anche lui e si gira verso il migliore amico. È preoccupato, non lo ha mai visto così, è strano. "Io..io penso di esser- sì, di essere...gay." dice alla fine buttando fuori quello che sempra un peso più che una parola. Gli occhi di Hoseok si illuminano, luccicano quasi. Jimin si aspettava una reazione diversa (schifata magari??), e quando lo vede felice rimane perplesso. Il più grande si avvicina a lui e lo stringe forte fra le sue braccia. Uno di quegli abbracci calorosi che solo lui sapeva dare. "Sai..credo di esserlo anche io."