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Autore: Scarlett_Tennant_Greeny    18/11/2016    0 recensioni
Tutte le nostre azioni hanno delle conseguenze. Spesso vorremmo tornare indietro e cambiare qualcosa per evitare che avvenga il peggio, ma il tempo è un cerchio. E nessuno può scappare dalla propria vita. Amore e odio faranno sempre parte di noi, e Samara, all'alba dei suoi 28 anni, lotta ancora per trovare un equilibrio tra i due. Da un lato il Caos che le ha rovinato la vita, dall'altro l'Amore per quello stesso Caos, in un turbinio di emozioni che la porteranno a riflettere.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- alla fine potreste darmi qualche feedback? Vorrei capire se la storia piace o meno, per fare in caso delle modifiche. Grazie- Quell'incontro segnò Samara. Da quel giorno non poté fare a meno di pensare alle parole di Raffaele, a come aveva liquidato il suo dolore, con freddezza e distacco. Più ci pensava più si consolidava in lei l'ipotesi che avesse voluto vederla solamente per scaricarsi la coscienza. Quelle scuse dette con leggerezza, e dopo tutti quegli anni non potevano certo valere molto per lei. Anzi, le sembravano una presa per i fondelli. Il suo orgoglio la portò a odiare il fatto di averlo rivisto, convinta com'era di avere senz'altro ragione. Voleva annientarlo. Spazzarlo via e non doverci pensare mai più. Aveva ancora il suo contatto di WhatsApp, quello al quale la stessa sera dopo che si erano visti lui le scrisse parlandole del suo cane e alla fine chiuse il discorso scrivendo T. V. B. M. C. T. B. C. L. U. I. G. F. U. B. A. B. C. T. V. Significava "ti voglio bene ma così tanto bene che l'universo intero gli fa un baffo al bene che ti voglio". Era una cosa che si scrivevano quando stavano insieme, all'inizio della loro storia. Si chiese come facesse a ricordarlo e soprattutto perché scriverlo? Comunque, lo odiava o almeno il suo cervello le suggeriva questo. Purtroppo, la mente e il cuore prendono spesso direzioni diverse. E benché inizialmente Samara ascoltò la prima perché perorava la sua causa, dopo poco si ritrovò sottomessa come sempre ai capricci dei suoi sentimenti,  che erano solo sopiti e non dimenticati come lei credeva. Si perché Raffaele era sempre lo stesso, anche nel suo essere stronzo. Il suo viso, la sua voce, le sue movenze, tutto risvegliava in lei quella parte che non aveva mai smesso di chiamarlo a sé, il suo maledetto inconscio che di notte la tormentata con sogni così reali e intensi che al risveglio continuavano a influenzare, nel bene e nel male, la sua esistenza. In quei sogni Raffaele era con lei, come non fosse mai andato via, come se il presente equivalesse al passato, come se il tempo non fosse trascorso. Lei lo aveva ancora tra le braccia, sentiva il suo profumo e la sensazione della pelle calda sotto le dita. Quando si svegliava si sentiva male perché non poteva accettare che fossero solo sogni, perché erano così reali! E stava terribilmente, il suo umore diveniva tetro e scontroso e non riusciva a cacciare via quella sensazione di vuoto e abbandono che permeavano la sua vita. Così, seguendo il suo istinto come sempre, decise di riversare tutti i suoi sentimenti in una mail indirizzata a Raffaele, sperando che le rispondesse e che le dimostrasse che anche per lui, in fondo alla sua anima, Samara rappresentasse qualcosa in più di un mero ricordo. Quello che segue è il testo della e-mail che lei gli inviò. "Caro Raffaele, Probabilmente non ti sarai nemmeno accorto che ti ho bloccato su WhatsApp... E anche se probabilmente non ti importerà è giusto che ti spieghi il perché, credo che la sincerità sia sempre la cosa migliore. Perché tu capisca devo raccontarti la mia storia. Tutto è cominciato quella sera di febbraio, dolce e amara insieme, quell'ultima sera che abbiamo fatto l'amore a casa di Fiorenzo... Volevi lasciarmi e io ti avevo chiesto un ultima volta. Quando finimmo ci ritrovammo fuori in terrazzo per una sigaretta, faceva freddo e io piangevo in silenzio perché tu eri deciso.. Finiva tutto quella sera. Invece non sapevo che sarebbe solo stato l'inizio della fine. Non so se ti ricordi che cercavo di tornare con te e tu mi dicesti che se io avessi cambiato delle cose che non andavano bene ci avresti pensato. Mi avevi dato una speranza. E cosi io feci tutto. Presi la patente. Presi appuntamento con la dottoressa per iniziare a prendere la pillola. E comprai le lenti a contatto... Come mi avevi chiesto.. Ti ricordi? Ci vedemmo nella piazzetta e li anche sentendo tutto quello che avevo fatto non avevi cambiato idea: eri felice senza di me.. A quel punto persi completamente la dignità e mi misi in ginocchio lì davanti a tutti per supplicarti. Perché tu eri tutto per me.. Ma non servì.. Dopo quel giorno inizia a stare male.. Il mio cervello non rosse al dolore... Ebbi un crollo nervoso e iniziai ad avere delle crisi di panico quando tornai all'Università: quando avevo lezione a fisica e sentivo il rumore del tuo motore arrivare in facoltà non riuscivo più a respirare... Mi girava la testa e quasi svenivo. Per lenire il dolore inizia a bere. Ogni mattina prima di andare all'Università. Stavo troppo male. Un dolore che non si può spiegare. Un giorno decisi di farla finita. Mi imbottii di farmaci e alcol. Ma il peggio fu evitato. Da quel momento iniziai ad andare da uno psichiatra che mi mise in terapia, iniziai a prendere psicofarmaci e andare da uno psicologo. Fu quest'ultimo che mi disse che dovevo convincermi che non esistevi più, mi disse di cancellare tutti i ricordi positivi che avevo dei nostri 6 anni e mezzo insieme e di focalizzarmi solo sulle cose brutte: sui tradimenti, sulle bugie, le liti etc. E io piano piano lo feci. E rimpiazzai il mio amore con l'odio e il rancore. Cosi andai avanti per anni.. Raffaele? Non pensavo nemmeno al tuo nome. Tu eri il demone che mi aveva lasciata dopo avermi chiesto di sposarti! Mi ero data a te completamente, mi ero inginocchiata per te... Eri quello che Josienne diceva che stava con me perché gli facevo pena.. E sentivo voci che stavi con una di 18 anni e il mio rancore cresceva... E mi nutrivo di esso per andare avanti. Fino a quando qualche mese fa mi sentii guarita. Iniziai a pensare a te. Iniziai a ricordare dei momenti felici. E il rancore non c'era più. Chissà che facevi, come stavi.. Mi sentivo pronta a cercarti. Cosi ti ho mandato quella e-mail all'unico indirizzo che conoscevo. Avevo poche speranze e non credevo che mi avresti mai risposto. E invece lo hai fatto! E sei stato cosi carino e interessato! E io mi sono sentita spiazzata.... Avevo passato cosi tanti anni ad odiarti per sopravvivere. E invece tu eri cosi gentile! Ti chiesi il contatto WhatsApp e li ci siamo sentiti. Vidi la tua foto del profilo ed era la prima volta che vedevo una tua foto dopo 5 anni... Non avevo più voluto rivedere il tuo viso... E adesso invece parlavamo! Era tutto assurdo. Poi ti chiesi quella cosa dell'amicizia. E li mi sono sentita dire che non siamo mai stati amici. Non mi capacitavo! Tu c'eri sempre per me e io per te! Quante volte hai pianto sulla mia spalla? E io sulla tua? Ci dicevamo tutto! E facevamo tutto insieme... Mi fidavo di te.. Certo dopo che mi avevi tradito un po' meno, ma comunque eri la persona che sapeva tutto di me. Io ti ho sempre considerato il mio migliore amico... Ma a quanto pare per te non era stato cosi. Ci rimasi male. E poi mi hai chiesto se ci vedevamo. E io ho pensato che sarebbe stata la prova perfetta per me! Se riuscivo ad incontrarti voleva dire che ero guarita! Il mio ragazzo non è stato tanto contento quando gli ho detto che ti avrei incontrato.. Mi diceva " è quello che ti ha fatto soffrire come un cane e tu lo vuoi rivedere?" certo perché mi serviva! Dovevo capire... Ed ero nervosa... Tantissimo... Li in quella strada.. Davanti alla panineria.. Continuavo a guardarmi intorno... E poi ti vidi. E non sentii niente. Tranne che curiosità. Che strano che eri! Eri Raffaele  ma nello stesso tempo non eri tu. E notavi un sacco di particolari del mio aspetto e io mi chiedevo perche? Io guardavo solo il tuo viso e ascoltavo la tua voce. Chi se ne importava del resto? Ti sei fatto una sigaretta e io ho pensato "serio anche lui fuma"! E poi quando ci siamo seduti a parlare mi sei sembrato non a tuo agio... Continuavi ad alzarti, guardare intorno, e mi guardavi con occhi severi e li ho capito, anche dalle tue parole, che avevi voluto vedermi solo per sgravarti la coscienza. Per controllare se stavo bene. Infatti hai messo in chiaro che tutto quello che mi è capitato è stata colpa mia. Perche ti amavo. E secondo te non era un amore sano. Ero malata di te.. E io pensavo "non è forse questo il vero amore? Amare allo stremo? Dare tutto?" ma non ho detto nulla. Insomma, una chiacchierata che per te è stato un " con questo chiudo col passato e con lei per sempre" e per me "ora che l'ho rivisto e non sono stata male sono guarita e posso andare avanti". Te ne sei andato. E poi su WhatsApp quella frase.... Quella che solo io e tu sappiamo. Perché? Mi dici che mi vuoi bene pero nello stesso tempo che non avrai mai tempo per me, non vuoi che ci risentiamo perché ormai stai a Trieste... Oppure? E guardavo sempre il cellulare nella speranza che mi chiedessi "come va" o qualche altra minchiata. Ma finiva che ero io a scriverti e tu leggevi ma rispondevi dopo un giorno... Capivo "non ha tempo! Non ha voglia! Sei solo lo scarto del suo passato!" E quindi quella mia ultima frase. L'ho scritta perché da quel momento che sei rientrato nella mia vita tutto quello che avevo represso in 5 anni è risposo in me! Un cassetto che avevo chiuso a chiave invece si è spalancato rovesciandomi tutto addosso! Ricordi! Tutti i ricordi belli! Ti sei chiesto come mai non ti ho fatto domande su come stavano i tuoi? L'ho fatto perché mi faceva male sapere! Sei anni ho passato a casa tua! Ho visto Giulia crescere... Le volevo un sacco bene! E lo stesso vale per Silvano. Dopo che mi hai lasciato siamo usciti un paio di volte insieme.. Mi ero affezionata a tutti, a tua mamma, a tuo papà, a tua nonna! Quella era la mia vita.. Eri la mia vita! Quante volte mangiavamo insieme e poi facevamo il pisolino abbracciati? I giri in bici per Partanna... Le patatine alla rosticceria! Ogni settimana al cinema.. Le uscite con gli altri il sabato. Quando ti cucinavo i cannelloni... O il pane con tonno e salsa rosa! Quando ti sei rotto il polso e io in piena notte ero con te! Ti aiutavo a farti la doccia.. O quando tu ti facevi i chilometri a piedi per vedermi e poi sotto casa fischiavi come ti avevo insegnato e io correvo al balcone per vedere il sorriso spalancarsi sul tuo volto! Quando citofonavi e dicevi "scendi amore mio!" e io appena ti vedevo non riuscivo a non sorridere! Quando scrissi la poesia per te in classe e la prof se ne accorse e  la volle leggere! Quando eravamo a Torremolinos e io mi ubriacai per la prima volta e tu badasti a me per tutta la notte e facemmo l'amore e fu cosi bello perché era totalmente spontaneo! Quando ti tagliavo i capelli e quella volta che li hai voluti fatti a zero e sembravi un malvivente! O le treccine! Quella volta che in bici ci siamo fatti la discesa di Catalano coi cani che ci inseguivano e io per salire in sella feci un salto assurdo! Quando facevi capoeira! Ero sempre cosi orgogliosa di te.. Ero cosi felice. Nonostante tutti i brutti momenti. Ero sempre cosi felice di stare con te. Non sono mai più stata cosi felice. L'ultima frase che ti ho scritto su WhatsApp era per questo.. Perché , per quanto possa negarlo, per quanti psicofarmaci possa prendere, per quanti ragazzi abbia potuto avere, per quanto sia doloroso ammetterlo, la verità è che io ti amo ancora. E non ho mai smesso di farlo. E a questo punto credo che non smetterò mai. Perché tu sei l'unica persona che ho sempre voluto. L'unico uomo che io abbia amato davvero. L'unico per cui avrei dato la vita. E tu... Tu mi hai mai amato? Si,  ne sono certa. Perché quella sera in macchina quando mi dicesti che volevi lasciarmi, non hai mai detto che era perché non mi amavi più... Non mi hai mai detto che non mi amavi. Mi hai detto che volevi stare da solo. E allora non capivo! Perché se mi amavi volevi lasciarmi? Adesso so che è stato perché tutto era troppo pesante per te... Mi dispiace. Io ti amavo troppo e tu non abbastanza. E adesso io continuo ad amarti e a vederti in tutti i miei sogni.. e tu vivi la tua vita perfetta a più di mille chilometri da me. Ti ricordi cosa mi dicevi quando ti chiedevo se una cosa era sicura o no? "Di sicuro c'è solo la morte.. " e poi aggiungevi ".. e che ti amo". E' sicuro che io ti amo. Ed è altrettanto sicuro che per te sono solo il fantasma di un tempo passato. Beh... A me non resta altro che la morte. Perche io senza di te non posso vivere. Ci ho provato in questi anni ed è stato come lottare contro me stessa. Quindi basta. Sono stanca. Non so ancora quando succederà... Ma questo è il mio destino. Per sempre tua, Samara." .
   
 
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