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Autore: Mayfly    18/11/2016    2 recensioni
Sherlock è un diciassettenne annoiato appassionato di crimini e chimica a cui non piace la scuola. John è un ragazzo abbastanza intelligente che aspira a diventare medico. Si renderanno conto della reciproca esistenza l'uno dell'altro in una situazione piuttosto divertente e nascerà così una bellissima e profonda amicizia.
Teen!lock. Johnlock.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"...perciò ragazzi nella metonimia utilizziamo un nome o una parola per indicarne un'altra..." Il professore sembrava annoiare tutti quell'ultima ora del venerdì mattina, anche il nostro Sherlock,  che sempre più irritato dalle palline di carta lanciategli dal compagno dietro di lui, un certo Philip Anderson, sbuffava e cercava ogni modo possibile per uscire da quella situazione noiosa, fastidiosa e, a sua detta, inutile. 
In effetti a cosa poteva servire una figura retorica a un diciassettenne aspirante consulente investigativo? 

"...ad esempio in questa frase: 'leggiamo Dante', usiamo una metonimia, perché per 'leggiamo Dante' noi intendiamo  'leggiamo le opere di Dante' per forza...non si possono mica leggere le persone!" Il professor Cestello (o forse era Castello? Sherlock non se lo ricordava) continuava imperterrito ad annoiare la classe, blaterando cose che  obiettivamente non servivano a un emerito cavolo; un particolare in quell'ultima frase di Cestello/Castello c'era fece arrabbiare il nostro povero Sherlock esasperato a più non posso.
"Non esatto." Disse il moro con voce baritonale e visibilmente irritata.
"Come?" Rispose il professore dal dubbio nome.
"Ho detto non esatto." Ora l'aspirante consulente investigativo aveva alzato la voce e scandito con durezza ogni parola. 
"Che cosa c'è di non esatto in quello che ho appena detto signor Holmes? Pensa di saperne più di me in italiano? Me lo dica e così sarò sollevato di riposarmi per un po' e lasciare che faccia lei." Ora l'uomo era irritato quanto Sherlock.
"Beh, sicuramente non annoierei la classe con tutte queste cose inutili e talmente noiose che il signor Anderson per svegliare il suo unico neurone ha dovuto lanciarmi palline di carta tutta l'ora..." Il professore stava per dire qualcosa ma fu interrotto da Sherlock che dopo una piccola pausa continuò ad articolare il suo discorso con voce fiera e divertita, mentre la classe ascoltava e ridacchiava sommessamente. 
"Quello che c'è di non esatto, oltre alla sua grammatica ovviamente, è che si può leggere nelle persone. È solo lei che dice che non si può signor Cestello!" Pronunciò queste parole con una tale enfasi da rapire tutta la classe, a parte Anderson e Sally Donovan, loro lo snobbavano, lui li umiliava.
Nemmeno il professore sembrava tanto rapito.
"Io sono Cevelli! Lei signor Holmes non passerà un secondo di più in questa classe! Esca immediatamente!" Cevelli (ah, allora è così che si chiamava) era più furioso che mai: i suoi occhi scuri sembravano iniettati di sangue, i suoi  pochi e corti capelli erano rizzati e sembrava che quell'orribile maglione a collo alto grigio che portava dovesse strapparsi sotto la tensione degli scarsi muscoli dell'esile professore. Il moro faceva spesso irritare la gente (la maggior parte del tempo apposta)ma questa volta aveva esagerato. 

"Con molto piacere, signor Cevelli, ma prima avvalorare la mia tesi: si possono leggere le persone. È solo lei che è stupido, lei è come tutti gli altri, un noioso comunissimo essere umano che guarda ma non osserva. Per esempio: lei si chiama Simone Cevelli, nubile, gay, amante della ginnastica extracurriculare con l'insegnante di matematica il signor Foretti, con il quale a giudicare dai due differenti dopobarba che ha addosso è stato ieri, sicuramente ha dormito da lui, visti i pantaloni, del signor Foretti che ha indosso. Dorme poco, le sue occhiaie mal celate dietro a quegli occhiali dalla spessa montatura la tradiscono, e temo che la loro natura derivi direttamente dalla mia deduzione precedente. Ha una macchia arancione alla destra del suo maglione di dubbio gusto morale, deduco che  abbia bevuto distrattamente del succo d'arancia durante il cambio d'ora, e che non l'abbia finito. Continua a guardare la macchinetta delle bevande qua fuori, perciò o l'ha finito e ne desidera un altro, oppure non ha potuto  gustarselo a pieno... la causa potrebbe essere sia il suo amico di palestra sia il suono della campanella. Penso sia più probabile la campanella però: a giudicare dai leggeri schizzi ad alta velocità sulla sua mano, credo proprio che l'abbia fatto cadere, teoria avvalorata dal laghetto arancione giusto qui fuori, e se qualcuno non si è lasciato andare proprio in mezzo al corridoio credo proprio che la sua origine sia il suo succo d'arancia. Devo continuare signor Cevelli?" Sherlock aveva un sorrisetto malizioso e sembrava soddisfatto delle sue deduzioni, aveva umiliato pubblicamente il suo noioso professore di Italiano che aveva un'espressione facciale a metà fra schifata, sorpresa e imbarazzata.

Nelle risa generali della classe spiccó la voce di un ragazzo biondo che siedeva infondo alla classe:"Straordinario!"
Il professor Cevelli non tornò più in quella scuola e a quanto pare dovette troncare con il suo amante, che come reazione si rasó i capelli a zero. (Che colpa ne avevano quei poveri capelli??)

I due ragazzi furono sospesi: uno per essersi preso gioco dell'insegnante, l'altro per averlo incoraggiato dicendo: Straordinario!"

E fu così che Nacque l'amicizia più bella e straordinaria di tutti i tempi.  




Angolo dell'autrice
Grazie a tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui! Questa fic è derivante dalle mie deliranti lezioni di italiano, perciò non fateci troppo caso...cooomunque questo primo capitolo è piuttosto corto perché è una specie di prologo della storia (i capitoli veri e propri dopo questo saranno più lunghi) ma è un episodio divertente che mi sono immaginata immedesimandomi in uno Sherlock diciassettenne ed annoiato dalle metonimie.
Mi  farebbe molto piacere se commentaste (o criticaste;)) giusto per sapere cosa  ne pensate....alla prossima!
-Mayfly
   
 
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