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Autore: SoledadBaskerville    19/11/2016    0 recensioni
Da sempre, Nemesis è conosciuto come il regno del terrore. Un regno in cui le Tenebre governano incontrastate da oramai tre generazioni. Dopo la misteriosa scomparsa di re Kevin, il trono passerà a Kaito, suo primogenito e signore indiscusso delle forze oscure. Ma cosa accadrà quando, il giorno della sua incoronazione, i suoi occhi incroceranno quelli puri ed innocenti della bella Tea, sarta del villaggio ed una delle poche persone in cui è ancora rimasta la Luce, sotto quel tetro cielo perennemente rosso di Nemesis. E cosa accadrà quando suo fratello Len, suo totale opposto e nemesi, si innamorerà corrisposto della bella sarta? In tutto questo, che ruolo avrà Akito, il braccio destro di Kaito e suo primo ministro? A sorreggere Nemesis sono i tre grandi poteri, ma in quel caso chi è il detentore del potere del Neutro, e forse più instabile di Tenebre e Luce? kaito e Len hanno un altro fratello? Cosa farà Luki, fratello di Tea, per salvare la sorella dalle grinfie del re? Se vi ho almeno un pò incuriositi vi invito a seguirmi e recensire. Questa storia può anche essere considerata uno spin-off di Soledad le origini delle forze oscure, per chi la conosce. Vi aspetto!
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Tea sente un altro rumore, e capisce di non essere più sola. Allarmata, prende le forbici, che intende utilizzare come arma di difesa, e va verso la porta della sartoria. Con i tempi che corrono a Nemesis, non è improbabile che si tratti di un ladro. Un'ombra fugace, l'ennesimo rumore. Tea si fa forza e segue quello strano figuro, sino a quando questi non si ferma accanto ad un muretto. Tea punta le forbici. " chi diavolo sei?! " Dice allarmata. La figura si muove e lei, spaventata, cade a terra. Quando riapre gli occhi...  " Non è possibile!  " Dice sconcertata. La gatta bianca miagola, e guarda la ragazza con in bocca un pezzo di pesce, probabilmente trovato nei rifiuti. Tea si rialza. " Dio mio Fiocco di neve! Mi vuoi far morire di paura? " Rimprovera la gatta. Questa, dopo alcuni minuti, riprende la sua passeggiata notturna, mentre Tea ritorna alla sua sartoria, scuotendo la testa. Fiocco di neve ormai, è la gatta di tutti gli abitanti del suo villaggio. E' una splendida persiana con due magnifici occhi azzurri, ed è una vera coccolona. La bruna si risiede al tavolo di lavoro, riprendendo a cucire. Finalmente, riesce a terminare il vestito. E' davvero stupendo. E' un ampio abito color azzurro oltremare, che lascia scoperte le spalle ed è ornato da varie perline e pailettes. La giovane va davanti allo specchio, fingendo di essere una principessa. Guarda l'abito. Quanto le piacerebbe averne uno simile. A volte invidia quelle gran dame che le commissionano quei magnifici vestiti. All'improvviso però, mentre lei è immersa nei suoi pensieri, le luci si spengono.

" Si, quel vestito è perfetto per te. Chissà come ti starebbe se lo indossassi ". Le dice qualcuno. Dannazione, chi è entrato in sartoria senza che lei se ne accorgesse? Probabilmente è un malintenzionato, perchè lei non conosce questa voce! La bruna si maledice mentalmente, e soprattutto maledice la sua sbadataggine nel chiudere la porta a chiave! La fortuna sembra girare dalla sua parte, le forbici sono ancora sul tavolo. Lei le afferra e le punta al misterioso proprietario di quella voce. 

" Non ho soldi, ma ho un paio di forbici, e non esiterò ad usarle se sarò costretta! Vattene via e chiudiamo la faccenda ". Dice seria, nonostante la sua mano tremi per la paura che lei prova. Ma sorprendendola, la misteriosa persona afferra le forbici, che Tea cerca di tenere in mano, ma decisamente con fatica. Trema di paura, e ora? Quella persona sembra più forte di lei. Infatti riesce a disarmarla, buttandole a terra le forbici ed afferrandola per un polso. Sono molto vicini, e lei lo percepisce. Questo profumo... non pare appartenere a qualcuno che lei conosce. Poi le passa nella mente l'incontro con il principe dai capelli biondi. Che sia il suo profumo? E' dunque lui il proprietario della voce? Riflette, ma all'improvviso sente che la misteriosa persona ha messo la mano libera sulla sua schiena, attirandola a sè. 

" una così bella ragazza non dovrebbe vivere in un posto come questo. Tu sei adatta a fare la regina ". Le sussurra poi all'orecchio. Lei riesce a divincolarsi da quella presa e ad accendere le luci. E rimane sconcertata da chi si trova davanti. " Che caratterino! Per essere una di questi volgari insetti ne hai di forza ". Ghigna lui, quasi in modo spavaldo.

" Insetti? " Dice lei, pur non avendo la forza di ribattere. Che cosa ci fa il neo re di Nemesis li, nella sua sartoria, in piena notte? E perchè lei l'ha scambiato per il principe dai capelli biondi, del cui non sa neanche il nome? 

" Beh, tu sei diversa. E' per questo che sono venuto qui. Tu meriti di meglio ". Fa lui, rigirando le forbici nella sua mano sinistra, ma senza togliere lo sguardo dalla giovane sarta, che lo guarda un pò intimidita.

" Cosa c'è dietro? Voi della famiglia reale non avete mai fatto nulla per niente, o sbaglio? ". Chiede lei, recuperando dopo alcuni secondi la parola. Il loro sguardo si incrocia di nuovo. Lui sogghigna. Aveva ragione, è lei la donna giusta per lui. 

" Tu pensa ad obbedire. Non vuoi cambiare vita? Non sei stanca di lavorare sempre e solo per gli altri? " detto questo, raccoglie il vestito, che era finito a terra. " Non vorresti altri cento abiti come e più belli di questo? ". La provoca deliberatamente, mentre lei cerca di non rispondere, ma rimane interdetta. Ma che cos'è, una proposta? fa cenno di no con la testa e tenta di riprendere il vestito. 

" no grazie, ma preferisco vivere come ho fatto fino ad ora. Conosco la fama della famiglia reale. Tiranni spietati che non esitano a schiacciare il popolo per i propri interessi, dico bene? ". La paura sembra essere svanita. Ecco la vera Tea. Ecco le tenebre del suo cure. La rabbia. La rabbia per come lei e questo " branco di insetti " sono trattati. Questi sono i pensieri di Kaito, che continua a fissarla. Dopo alcuni secondi, le lancia il vestito. 

" Avanti, provalo " le dice solo. Tea lo guarda sorpresa. Cos'è che le ha chiesto? Di provare un abito destinato ad una cliente?

" Cosa? " Chiede, credendo di aver capito male. Ma ha capito benissimo, perchè Kaito ripete l'ordine, e con un tono che, decisamente, non ammette repliche. Senza aggiungere altro, la giovane sarta obbedisce, andando in un'altra stanza per mettersi l'abito. Non si accorge, però, di essere spiata da Kaito. Lui decide di trattenersi, deve giocare d'astuzia se vuole farla cedere. Non può certo entrare nell'altra stanza mentre lei si sta ancora cambiando, anche se lo vorrebbe. Dopo alcuni minuti, la giovane ha terminato di mettersi il vestito, ma la cerniera non ne vuole sapere di salire. Tea sbuffa pesantemente: ma perchè tutta questa farsa? A che pro farle indossare un abito che lei non si potrebbe permettere nemmeno tra mille anni? Cos'è, un nuovo sistema di umiliazione? Ivece, il ragazzo dai capelli blu decide di intervenire. Entra nella stanza senza neanche bussare. Tea si volta di scatto, nervosa. 

" Il fatto di essere il re non vi da l'autorizzazione ad entrare nella stanza di una donna senza bussare! " Protesta, tutta rossa in faccia dall'imbarazzo. Lui non sembra ascoltare le sue proteste, e le allaccia il vestito. Per qualche secondo, le sue mani sfiorano la schiena di lei, ed è come se una scossa elettrica attraversasse entrambi. Lei è sempre in imbarazzo, lui invece pensa che non riuscirà a controllarsi per molto. Quella ragazza lo sta provocando troppo! Anche se, probabilmente, lei nemmeno se ne rende conto. Le mette le mani sulle spalle rimaste scoperte, e la fa voltare verso lo specchio. 

" Ti vedi? Sei bellissima, questo vestito sembra fatto apposta per te. Perchè tu sei diversa, altro che una di quelle dame noiose. Tu vuoi il potere, vuoi la gloria. E con me li potrai avere ". Tea si volta, confusa. Ma dove vorrà arrivare con quelle allusioni? 

" No, non voglio soldi, gloria o potere. Voglio solo che il popolo venga trattato con rispetto, e non peggio di bestie ". Fa lei, e lo pensa davvero: lei non è fatta per il lusso, l'unico suo desiderio è che la sua gente sia trattata con il rispetto dovuto, anche se è dai tempi di re Kevin che ciò non avviene. Come può aspettarsi che lo faccia il figlio?

" Lascia perdere quel branco di insetti... pensa a te stessa ora. Pensa a te come mia regina. E' molto meglio che fare la paladina della giustizia ". Lei rimane un pò interdetta e confusa, non riesce a rispondere, anche se vorrebbe rifiutare. Lei regina di Nemesis? E' una cosa assurda. Lei che è solo una umile sarta? E che, tra l'altro, non condivide le idee della famiglia reale. E questo, anche Kaito lo dovrebbe aver capito. Non riesce a capire, come mai le ha chiesto una cosa simile? I suoi pensieri vengono interrotti da una strana sensazione di calore.  Sente caldo, molto caldo. Ma come mai? Di solito c'è sempre così freddo. Sposta lo sguardo, e si accorge solo ora che Kaito le sta baciando il collo. Vorrebbe sottrarsi, ma come? Il suo corpo sembra non rispondere ai comandi della testa. 

" No... non voglio. Rifiuto ". Dice, riferendosi sia al fatto di diventare la regina di Nemesis, sia alla piega che la situazione sta prendendo. Fa per spostarsi da lui, deve allontanarsi il prima possibile prima che succeda qualcosa della quale si pentirà. Ma lui è più svelto e le blocca i polsi dietro la schiena, impedendole la fuga e quasi facendole male.

" Credi che mi importi se tu rifiuti o accetti? Io sono il tuo re, e mi devi obbedire " ribatte lui, per poi slacciarle nuovamente la cerniera del vestito. Lei cerca di spostarsi. Si sente inquieta, la piega che la situazione ha preso non le piace assolutamente. Sente che non deve andare così. " O vuoi che ti rinchiuda in una delle prigioni del castello per avermi puntato quelle forbici? " Conclude lui, facendola voltare e guardandola. Lei abbassa lo sguardo, massaggiandosi legermente i polsi doloranti per quella presa così salda. Lo sa che sarebbe capace di farlo, di trovare il minimo appiglio per chiuderla nelle segrete e torturarla. Tuttavia, non può nemmeno lasciargli fare ciò che gli pare, quando lo fa sul suo corpo. Si allontana di qualche passo. 

" Non mi interessa! Ho detto che non voglio accettare. Noi due abbiamo idee molto diverse su cosa significa governare un regno. E men che meno intendo soddisfare i capricci di un re che forse dovrebbe imparare cosa vuol dire rispettare le persone e cosa significa un no! ". Dice lei, riprendendo il controllo di sè stessa. Come se una strana luce dentro di lei l'avesse fatta reagire. Kaito, offeso da quel comportamento, la afferra per un braccio facendole anche male, per poi spingerla sul letto e cadendo su di lei. La ragazza cerca di alzarsi, ma non ci riesce.

" Te l'ho detto. Ciò che voglio, io me lo prendo. E in questo momento, io voglio te, hai capito? " Le dice, alterato, per poi tentare di toglierle l'abito. Lei, intuendo le sue intenzioni, grida. Ma lui, arrabbiato, le da uno schiaffo. Lei comunque non smette di opporre resistenza, e cerca di divincolarsi. Ma quando sente una mano di lui sotto la gonna del vestito e toccarle le gambe, la assale il panico. Ed ora cosa fa? Sembra una situazione senza via d'uscita. Ma non era certo così che lei si era immaginata la sua prima volta. Non piange solamente per orgoglio. Non vuole farsi vedere debole ed indifesa. Non ora. Ma non può fare a meno di tremare. 

Luki è a casa. Sta dormendo, ma un sogno si affaccia alla sua mente.


Una donna piange disperata. E' caduta a terra. Un soldato prende in braccio un bimbo, che è in lacrime, esattamente come la madre. " No! Il mio bambino no! Lasciatemelo vi prego! ". Grida la giovane, spaventata. Ma una guardia la spinge a terra, mettendola a tacere.

" Zitta! Re Kevin ha ordinato di prendere questo bambino e di portarglielo, e non sarai certo tu ad impedircelo! " La donna si alza e cerca di reagire, ma le viene puntata una spada. Un uomo dai capelli color dell'argento e con un occhio solo la fissa. Le guardie si inchinano, ovviamente sorprese.

" Maestà, che ci fate qui? Potevamo cavarcela da soli ". Mormorano in tono rispettoso, mentre lo sguardo di ghiaccio di lui fa raggelare loro il sangue nelle vene.

" andatevene. Qui ci penso io " Ordina il misterioso uomo, che a quanto pare, è re Kevin, il padre di Kaito e di Len. Prende in custodia lui il bimbo dai capelli rossi e dagli occhi color dello zafiro, simili ai suoi. La donna piange.

" Risparmialo ". Chiede, in lacrime. Lui la guarda, poi guarda il bimbo.

" No, non lo ucciderò. Credo di avere un compito migliore per lui ". Dice, per poi scomparire, così com'è arrivato. 


Improvvisamente, il rosa si desta di soprassalto. Ed ha un presentimento decisamente poco gradevole. Quel sogno è decisamente strano. La donna era sua madre. Ma perchè diavolo ha sognato una cosa simile? E chi diavolo era quel bimbo dai capelli rossi? Perchè assomigliava al braccio destro di Kaito? Si, quell'arrogante di Akito. Cos'ha a che vedere con sua madre? E con re Kevin? Come mai l'ha cresciuto lui? Se lo sono sempre chiesto tutti, in verità. Re Kevin odiava il popolo tanto quanto pare odiarlo kaito, era un toranno spietato. Come mai farsi carico di un bimbo non suo ed addirittura affiancarlo al primogenito? Il ragazzo guarda l'ora. Sono le due della notte. Va in camera della sorella. Non c'è. Non ha mai tardato così tanto, non senza avvertirlo. Come avesse avuto un presentimento nefasto, il rosa scende di corsa le scale e si precipita in sartoria. Sale le scale, sino a giungere alla stanza della sorella, dove a volte rimane per dormire quando ha molte commissioni e deve lavorare sino a tarda ora. Apre la porta di scatto. Inutile descrivere come si presenta la scena: sua sorella spaventata a morte, semi svestita e trattenuta contro la sua volonta da Kaito?? Il re di Nemesis?? Luki non sta troppo a pensarci su, e spinge via Kaito, liberando la sorella, che lo abbraccia forte, spaventata. Infuriato per essere stato interrotto, il ragazzo dai capelli blu sguaina la spada, ferendo Luki. Tea si spaventa, e teme il peggio. Grida terrorizzata notando il sangue.

" questo è un avvertimento: ti sei messo contro il tuo re, e questo affronto lo pagherai con la tua vita. Ma ucciderti qui sarebbe poco divertente ". Sulla faccia del neo re compare un ghigno poco rassicurante. Guarda Tea, che è corsa a soccorrere il fratello. " E tu... non sperare di cavartela così " dice, per poi prenderle il viso tra le mani dopo essersi inginocchiato per poter arrivare alla sua altezza. " Ci rivedremo molto presto, ma la prossima volta non sarai così fortunata ". Detto questo, la bacia e se ne va, sparendo in una ventata d'aria gelida. Tea e Luki sono costretti a chiudere gli occhi per qualche attimo. la ragazza torna ad occuparsi del fratello maggiore. Il rosa pensa che questo è troppo: non permetterà che sua sorella diventi l'ennesimo capriccio di quella famiglia di tiranni. Per qualche motivo, Re Kevin uccise la loro mamma, ma non permetterà che suo figlio faccia del male all'unica persona che ancora gli è rimasta cara. 



Salve a tutti i miei fans ^_^ Vi ringrazio per continuare a seguirmi innanzi tutto, e spero che vorrete continuare a farlo! Come vi sembra questo capitolo? Stavolta l'ho fatto un pò più lungo. Voglio i vostri pareri su! Chi sarà mai il misterioso bimbo del sogno di Luki? Come mai re Kevin decise di crescere Akito, se, come Kaito, considerava i suoi sudditi meno di zero? Cosa farà Luki ora? E Kaito? Si vendicherà dell'affronto subito? Cosa accadrà ora? Beh, aspetto i vostri pareri :D se siete curiosi del seguito, vi aspetto al prossimo capitolo ^_^ Kiss kiss

Soledad Baskerville
   
 
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