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Autore: sistinte00    19/11/2016    0 recensioni
Ormai era diverso tempo che Hayato Gokudera aveva iniziato a nutrire dei sentimenti diversi dalla normale amicizia per quel fissato del baseball di nome Takeshi Yamamoto, per questo quella richiesta lo spiazzò non poco.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ormai era diverso tempo che Hayato Gokudera aveva iniziato a nutrire dei sentimenti diversi dalla normale amicizia per quel fissato del baseball di nome Takeshi Yamamoto, per questo quella richiesta lo spiazzò non poco.
-Senti Gokudera, avrei un problema con l’ultimo argomento di matematica, non è che potresti darmi una mano uno di questi giorni?
-Se proprio ci tieni, fissato del baseball-gli rispose il ragazzo cercando di nascondere il più possibile il viso arrossato dall’imbarazzo.
-Allora ti va bene domani a quest’ora qua su sul tetto? Sai ho gli allenamenti…..
-Come ti pare…
Quella notte, nell’attesa del pomeriggio seguente, il povero Gokudera fece un po’ fatica ad addormentarsi, troppo concentrato su come si sarebbe dovuto comportare con quell’idiota.
 
La giornata scolastica passò in fretta, senza intoppi, anche se Hayato aveva la testa altrove, non sapeva se essere emozionato all’idea di passare un intero pomeriggio con quel ragazzo, o essere in completo panico, così decise di mantenere la sua classica espressione con Yamamoto, inespressiva!
Poiché non aveva nulla da fare in quelle 2 ore che dividevano la fine delle lezioni con l’inizio di quella privata che avrebbe dovuto dare, e Tsuna era occupato con Reborn, Gokudera decise di andare a vedere gli allenamenti di baseball (chiaramente senza farsi notare da nessuno, cosa avrebbero pensato?!).
Takeshi era veramente bellissimo mentre giocava, con il vento che gli scompigliava leggermente i capelli e quegli occhi nocciola che brillavano di luce propria ogni qualvolta lanciava la pallina a una velocità impressionante oppure quando ancora la colpiva con una forza inaudita. Infatti, su quel campo Yamamoto era in grado di sprigionare una forza che Hayato non avrebbe mai potuto immaginare, solo in quel momento il ragazzo si rese conto davvero perché era innamorato di quell’irrimediabile idiota, oltre che essere di una bellezza da togliere il fiato, quel ragazzo era in grado di sorprenderti in qualunque modo, a parole e a gesti.
Tempo di quei pensieri e l’allenamento era finito, tutti gli atleti erano entrati negli spogliatoi e Takeshi aveva notato con la coda dell’occhio la presenza dell’altro, senza però rendergliene atto; Gokudera era sgattogliolato sul tetto della Nanimori.
Non dovette aspettare molto, perché nel giro di un quarto d’ora l’altro era già lì pronto a iniziare la sua lezione di ripetizioni.
-Ok, spiegami bene qual è il punto che non capisci-disse Gokudera con una calma che sorprese anche lui stesso.
-Umm, vediamo….ecco, esattamente qui- gli rispose Takeshi indicando con il dito la parte che gli creava una lacuna.
-Capito, vediamo cosa posso fare- continuò l’altro prendendo in mano una matita e iniziando a scrivere formule e numeri su un quaderno.
 
-Adesso ti è chiaro?-gli domandò Gokudera dopo avergli spiegato per la terza volta la stessa cosa
-Sì, penso proprio di sì- gli rispose Yamamoto sfornando uno dei suoi classici sorrisi spacca coronarie.
-Alla buon ora!-aveva aggiunto l’altro, che in fondo non era così dispiaciuto del fatto che per colpa della sua tonteria, avessero passato tutto il pomeriggio insieme, e ora si era fatto il tramonto.
-Scusami tanto…-aveva proferito il ragazzo a testa bassa-è solo colpa mia se hai perso tutto il pomeriggio per una cosa così stupida…
Merda, adesso cosa faccio? Si sentirà in colpa…certo che io ogni tanto posso tener il becco chiuso-stava pensando Gokudera- aspetta, lo so!
-Dai, non importa, tanto non avevo nulla da fare…e poi, ti dirò, non è stato così male-come avesse fatto a trovare il modo di dire quelle cose solo Dio lo sapeva.
-Davvero?! Va beh, proverò a sdebitarmi in un qualche modo.
Io una mezza idea ce l’avrei…-stava pensando Gokudera quando Yamamoto si alzò per sedersi di fianco a lui, si avvicinò al suo viso e gli posò un casto bacio sulle labbra. Seppur in modo fugace, Hayato era riuscito a sentire tutta la morbidezza e il calore delle labbra dell’altro.
Quando Takeshi si staccò lo guardò, sorridendo, in attesa di una risposta( anche se si aspettava una bomba dritta in faccia)ma dovette ritirare il sorriso
-Gokudera, c’è qualcosa che n-non fece in tempo a finire la frase che Hayato gli si era fiondato addosso alla ricerca quasi disperata delle sue labbra.
-Non sai da quanto aspettavo questo momento…-gli disse a fior di labbra prima di dargli un bacio mozzafiato, di quelli che non dimentichi molto facilmente e che vorresti che durassero per sempre.
Rimasero lì, tra l’abbracciato e il non, con le schiene appoggiate al muro, a guardare il tramonto, loro unico testimone.
 
-Ah, Dera…ti ho visto oggi pomeriggio al campo di baseball…-
-Come!?
   
 
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