Rarity era impegnata a tessere un abito fisso a un manichino. Un'aura azzurrina circondava l'ago, mentre il volto era tirato con lo sguardo concentrato sul lavoro.
Erano ore che stava lavorando, anzi giorni. Aveva iniziato una settimana prima, e nelle ultime tre notti aveva dormito e mangiato a malapena. Ma non le importava, doveva finire entro oggi.
Strinse il filo roseo un'ultima volta, prima di avvicinarlo e spezzarlo con i denti. Si allontanò di qualche passo per osservare il suo lavoro, e sorrise.
Sul manichino era posta una piccola giacca verde prato, con uno smeraldo luccicante posto alla spaccatura sul petto. Dal retro partiva una gonna corta rosea con un paio di strisce verticali blu scuro, con un fiocco rosa sul fianco. 
Rarity si asciugò il sudore con uno zoccolo. Normalmente sarebbe corsa a pulirsi con oli delicati, profumi e altre cose eleganti, ma stavolta il pensiero non le passò nemmeno per la mente. Era un giorno importante.
"Sweetie! Puoi venire!" Disse alzando di poco la voce. Aveva impedito alla sorella di entrare nella sua stanza per l'intera settimana, per farle una sorpresa.
"Finalmente! Cosa c'era di tan..." La puledra si bloccò entrando nella camera, lo sguardo fisso sull'abito appena cucito dalla sorella. Era cresciuta in soli cinque anni, e ora era alta quasi come Rarity.
Sweetie Belle si avvicinò lentamente al vestito. Gli occhi ridotti a fessure e la bocca aperta in un'espressione di sorpresa. Con lo zoccolo accarezzò il tessuto della gonna, che al suo tocco sembrava delicato come una nuvola.
"E' bellissimo..." Riuscì a mormorare, mentre le lacrime iniziarono a scendere dalle guance. Sorrideva. 
Rarity sorrise. Le parole della sorella erano miele per le orecchie. Poi prese qualcosa dal comodino.
"E c'è un'altra cosa..." Mormorò facendo levitare davanti alla giumenta un cofanetto di legno chiaro con decorazioni dorate. Sweetie lo prese e lo aprì.
Dentro stava un gioiello d'oro a forma di fenice dalle ali spalancate, con sottili diamanti a formare le piume, e un rubino scintillante come occhio. Il tutto era circondato da un'anello dorato. Sweetie Belle lo guardò con stupore.
"Rarity... No..."
"Prendilo." Rispose la sorella con fermezza.
"Ma la mamma l'ha donata a te prima di..." Si interruppe, spostando lo sguardo a terra per alcuni secondi. "Tu ci tieni a questa spilla."
"Si, ci tengo moltissimo." Disse la stilista accarezzando il prezioso gioiello con lo zoccolo. Era l'ultimo regalo di sua madre. "Ma tengo di più a te."
Illuminando il corno, Rarity sollevò la spilla dal suo cofanetto, e la posò sul petto della sorella. Questa la guardò risplendere alla luce del sole che entrava dalla finestra, e le vennero le lacrime agli occhi. Si gettò verso l'alta, abbracciandola.
"Grazie Rarity."
Le due si strinsero per alcuni secondi, beandosi di quel contatto fraterno. Poi la più grande si staccò.
"Ora vieni. Ti insegnerò qualche trucchetto per la tua prima notte di nozze." Disse con un sorriso malizioso. Sweetie Belle arrossì.






Le persone veramente generose non sono quelle che danno molto ma che danno qualcosa a cui tengono.
-Sandro Montalto








Angolo del Sangue Nero
Eeeee
Ho finito gli elementi della domenica!
Finalmente!
Stavolta ho messo anche una citazione, che non nego che mi ha dato l'idea.
Ma non osate pensare che mi fermo agli elementi dell'armonia!
Muahahahahahahah!!!!