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Autore: Ella_Sella_Lella    17/05/2009    3 recensioni
‘I sorrisi del mio passato esistono ancora.
Prima o poi tornerò’.

Dedicato a chi (Come me) ama più i ricordi che il presente ...
Spero che vi piaccia ...
Recensite ... Anche negative(Tenterò di mantenere il controllo)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Our Love'
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Happy or Sad memories?
Happy or Sad memories?

Quella mattina, lei aveva ricevuto una lettera, che non aveva avuto il coraggio di leggere, così si era rintanata nel suo solito pensatoio, mentre lui quella mattina, aveva deciso che avrebbe finalmente guardato nel cuore di quella ragazza così simile a lui.

“Vuoi parlare un po’ con me?” disse sorridente, sedendosi di fianco a lei, per tutta risposta lei lo ignorò, anche se era un impresa ignorare quei grandi zaffiri, “So cosa pensi … Perché dovrei parlare con uno che parla di se anche meno di me?” aggiunse lui, sempre sorridente, lui aveva splendidi capelli oro, un sorriso lampadina, molte ragazze svenivano al suo fascino, ma lei era sopra questi stereotipi, più o meno.

Sospirò, poi tornò a guardare la maestosa croce d’oro, che era situata sull’altare. “ Vuoi ignorarmi tutto il giorno?” ricominciò lui, non era un ragazzo d molte parole, ma quel giorno era stranamente chiacchierone,  ma se lo era, poche scocciare qualcuno che amasse parlare. La ragazza, dai capelli colore dei frutti di bosco, sussurrò: “Ricordi … Parliamo di ricordi!”aveva finalmente ceduto, ai giochi psicologici del ragazzo, al quale nel sentire quelle parole, gli si illuminarono gli occhi, poi chiese: “Chi inizia?”, la ragazza lo fulminò con lo sguardo, poi disse: “Io parlo e tu ascolti!”, il ragazzo sorrise.

“Cosa ti fanno più male i ricordi tristi o i felici?” domandò lei, contraddicendo la sua teoria di poco prima, il ragazzo fissò il pavimento, poi con un tono malinconico disse: “I felici! Quelli fanno male, non tornano più … I tristi li dimentichi!”, la ragazza rimase incredula, quello spocchioso biondino, la pensava uguale a lei, l’idea non cambiava di una virgola.

“Anch’io … Ho questo pensiero … Ma la mia infanzia è piana di tristi ricordi. Però alcuni, erano la luce nel oscurità. Mio padre era la mia luce, su mio padre potevo contare sempre … Ora che lui non c’è più …” disse, mentre dai suoi occhi grigi, si accumulavano le lacrime, lui disse: “Tu vivi di ricordi, solo dei belli, ripensandoci ti senti confortata, ma quando usi un ricordo poi …” anche dai suoi occhi nascevano lacrime amare, di chi di ricordi belli ne sapeva molto, la ragazza lo abbracciò poi bisbigliò: “Non stai meglio … Stai peggio … E tendi a chiuderti tutto dentro!” , lui accarezzò i lunghi e setosi capelli di lei, poi disse: “Il ricordo più bello che ho, sono io, che porto il tè nell’ufficio di papà, che la mamma aveva preparato. Mio padre mi scompigliava i capelli, mentre mia madre ci guardava sorridente dal’uscio della porta!”, la strinse più forte, lei sorrise malinconica, poi disse: “Il ricordo a cui tengo di più … Ero malata è mio padre si era preso un giorno per stare solo con me, a metà del pomeriggio, per due ore abbondanti, poté venire anche mia mamma, parlammo, mi raccontarono storie della loro adolescenza …” cadde in singhiozzi.

“Provi più dolore nel ricordare il sorriso di tua madre o la tua casa che bruciava?” chiese lei a tradimento, “La prima!” disse lui, guardandola negli occhi, “Anch’io provo più dolore nel ricordare il sorriso di mio padre che il giorno in cui, ho visto il suo cadavere!” disse lei asciugandosi le lacrime, poi aggiunse: “Ma senza questi felici ricordi … Io … Noi saremmo persi vero, Ryan?”, Ryan, con i suoi grandi occhi annui, mentre anche lui catturava le sue lacrime, “Si Pam, saremmo persi in un mare di caos!” disse lui abbracciandola.

Quel giorno Pam aveva ricevuto una lettera da sua madre, quella notte aveva fatto le valigie e la mattina era partita senza proferir parola con nessuno. Aveva lasciato solo un biglietto, per Ryan. Questo stupì tutti. Sul messaggio c’era scritto solo …

‘I sorrisi del mio passato esistono ancora.

Prima o poi tornerò’.

Chi sa se sarebbe tornata, ma a Ryan in fin dei conti non importava sarebbe tornata, importava che fosse Felice.

   
 
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