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Autore: Giulss_    20/11/2016    1 recensioni
Come sarebbe stato il primo ballo di Belle French e Rumple Gold, se i due si fossero conosciuti alle superiori?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Allora, premetto che non ho la minima idea del perché io, alle dieci di sera, mi sia messa a scrivere una cosa del genere -  e non ho nemmeno idea di come sia venuta (lascio a voi ogni giudizio) - quindi non cercate di trovarci un senso perché non credo ce l’abbia, almeno non al di là della storia stessa.
Se vi va di farmi sapere cosa ne pensate, siete sempre i benvenuti.
Detto ciò,
Buona lettura!
Giulia.

 
Care to dance, Mrs. French?

Nella sua stanza, Belle French si stava guardando allo specchio.
Nonostante avesse speso quasi due ore a prepararsi, sperava di poter modificare da capo a piedi l’immagine che vi vedeva riflessa.

Ciò che non riusciva a vedere era che il risultato era davvero mozzafiato: indossava un abito giallo, a vita alta e lungo, con una gonna in tulle ed una scollatura a cuore, che le calzava a pennello e ne risaltava il fisico slanciato e delicato al tempo stesso, accompagnato da un paio di scarpe col tacco; aveva raccolto i capelli in una treccia laterale, che le cadeva sulla spalla destra e si fermava poco sopra la scollatura del vestito; infine, aveva optato per un rossetto rosso ed un velo di ombretto d’orato e l’immancabile mascara.

Era bellissima, tanto quanto una principessa di quelle favole che, da piccola, amava, eppure non se ne rendeva conto. Ma quando si parla di andare al ballo della scuola col proprio “principe azzurro”, non è facile essere sicure di se stesse.

Così, era rimasta immobile, davanti allo specchio, sperando di poter scomparire e senza accorgersi effettivamente dello scorrere del tempo, finché qualcuno non aveva suonato al campanello.
“Oddio, eccolo” pensò, chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo.

“Tesoro, Rumplestiltskin è arrivato!” la avvertì sua madre, dal salotto. Dal tono di voce, era evidente quanto poco lo approvasse: in fin dei conti, non godeva di certo di una buona reputazione a scuola e Belle lo sapeva bene, ma sapeva anche che sotto quello strato di sarcasmo e acidità si nascondeva dell’altro, ne era certa. Lo aveva provato lei stessa, nei mesi in cui si erano frequentati. Non c’era solo la bestia che vedevano tutti gli altri, era solo una maschera sotto la quale si nascondeva un bravo ragazzo, provato dalle cattiverie subite, che cerca solo un modo per proteggersi e proteggere chi gli sta a cuore.

Dopo essersi ripetuta una decina di volte che sarebbe andato tutto bene, Belle si diresse verso il salotto, raggiungendo i suoi genitori e Rumple. Mentre scendeva le scale, si accorse di aver immediatamente catturato l’attenzione del ragazzo e non poté far altro che sorridere, imbarazzata. “È proprio bello”, disse fra sé e sé. Indossava uno smoking blu scuro, perfetto per il suo fisico asciutto, seppur in netto contrasto col nocciola degli occhi. I capelli, tirati indietro con un po’ di gel, lo rendevano ancora più affascinante del solito.

“Sei bellissima” le disse, sorridendo, appena lei lo ebbe raggiunto.
Belle si sentì avvampare. “Grazie”, rispose, con un filo di voce, mentre lui le prendeva la mano, per poi portarsela alle labbra e stamparvi un baciamano d’altri tempi.

Dopo i soliti convenevoli e le solite raccomandazioni da parte dei genitori, Belle e Rumple s’incamminarono verso la limousine che li attendeva fuori l’ingresso di casa French.
 

Mano nella mano, entrarono nella palestra della scuola, attrezzata a sala da ballo, dove già si trovavano altre persone, che si alternavano tra balli in pista, chiacchere tra amici e il piano bar.

“Ehi, ragazzi, siete arrivati!” disse David, che fu il primo ad accorgersi della loro presenza. Dopo un breve scambio di battute, al quale, poi, si aggiunse anche Mary Margaret, la sua ragazza, l’attenzione di Belle venne attirata da una canzone che iniziava a risuonare nella sala. ‘Beauty and the beast’, di Celine Dion e Peabo Bryson.

“È proprio bella questa canzone”, esclamò, incrociando lo sguardo del suo accompagnatore.

Dapprima, Rumple sembrò incerto sul come comportarsi, poi con un inchino, inginocchiandosi sulla gamba sinistra, portò la mano destra poco sopra la sua testa, all’altezza del petto di Belle, e, guardandola negli occhi, le chiese:
“Mi concede questo ballo, signorina French?”
 
 
 
  
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