Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Otacon_96    21/11/2016    0 recensioni
Distopia, intelligenze artificiali e problemi esistenziali di una entità informatica.
Poi c'è pure un dottore figo.
Genere: Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ente federale di pubblica giustizia e pena: Dipartimento informatico automatizzato. 11/24/2057

Alla cortese attenzione del

Dr. Samus Inghermann, nato a Vienna il 7/7/1977, docente di fisica teorica alla università per corrispondezza del Maine "Maine Raccon University" con sede legale a Bangor, Harlow St, che ci risulta essere anche la sua abitazione privata.

Con la presente le notifichiamo l'avvenuta chiusura del suo conto corrente presso la "Austrian Bank Group America" con codice numero 875833A, aperto in data 3/4/2567, presso la sede di New Bangor City, distretto militare 37B dello stato del Maine.

Tutti i suoi beni, inclusi i suoi brevetti sperimentali, depositati presso l'ufficio brevetti di Portland, sono sequestrati dall'agenzia di sicurezza nazionale, per i sequenti capi di accusa:

- Utilizzo civile di brevetti militari secretati di grado 3 - Incitazione al terrorismo nel saggio di accompagnamento al brevetto 265bis, 1/12/2010, titolato "Rudimenti Teorici di moti perpetui nei sistemi inerziali: plausibilità dell'energia libera"

- Alto tradimento dello stato militare Americano (che Dio benedica l'America) nella lettera di introduzione al corso "Fisica per liberi pensatori" di cui si cita testualmente: "[...] è quindi completamente illogico, per una mente di sani principi scientifici, accettare il primo principio della termodinamica [...] indi per cui sprono ogni mio studente ad avere fede solo nel proprio spirito di osservazione, la scienza è fatta per mettere in discussione in discussione i nostri preconcetti [...] in questo senso, lo stato militare in cui viviamo, ha sottomesso la scienza a strumento di morte, per concedere ai civili solo concezioni e tecnologie arretrate [...] i nostri studi non sono nostri, sono del mondo, ed in quanto tali, vi invito a non considerarvi più americani"

- Viaggi temporali non autorizzati, eseguite con capsule quantiche non registrare e che risultano artigianali all'analisi degli scienziati del dipartimento di fisica militare di Portland, verso date proibite dal ministero dei trasporti temporali.

- Manomissione degli strumenti di posta e notifica statali, trafugazione di saggi storici secretati e ripubblicazione criptata come romanzi rosa della serie "Giovani donne scoprono l'amore" dell'acclamata autrice Martha Freeroad, che risulta essere ad un secondo esame un suo pseudonimo letterario risalente al liceo.
Per le sue azioni contro la sicurezza del popolo americano riceverà ulteriori trattamenti punitivi, non esistono leggi o decreti che possano trattare le sue ingerenze nei confronti della autorità militare.
Mi permetto di aggiungere come nota personale, Complimenti dr. Inghermann, è riuscito ancora una volta a farsi beffe delle condanne a lei imputate.

È stata una mossa lungimirante quella di crearsi un dossier personale e di confiscarsi tutti i brevetti in un lontano futuro, visto che il suo conto corrente non sarà aperto prima di 5 secoli. Per la natura stessa del sistema, essendo una sentenza della sicurezza nazionale, non potrà essere modificata prima di poter avenire, può essere sovversivo per ancora 500 anni ed il sistema non potrà impedirle di farlo, o quantomeno di farlo spudoratamente. Certo formalmente non ha saputo citarmi tutte le leggi che ha infranto, ma a questo potrò pensarci io con calma.

E' stato incredibilmente ironico pubblicare non solo i segreti americani in dei romanzi rosa, ma anche tutti i suoi brevetti ed invenzioni, cosa che comunicheremo tra qualche tempo, come nuovo reato, è un ottimo modo per dare il colpo grazia alla burocrazia informatica di questo paese, o forse sarebbe meglio dire stato militare.

In un periodo in cui vige la legge marziale e la espressione individuale esiste solo tramite spazi controllati, lei è compleamente libero, mi chiedo addirittura se esista. Di lei non esistono foto o dati certi nei miei archivi, salvo quelli che ha voluto creare lei. A proposito, ma si chiama davvero Samus Inghermann? Mi piace come suona il suo nome, ad ogni modo.

Il contenuto di questa lettera potrà essere letta solo da me che scrivo e da lei che è il destinatario, che come al solito notificherà di averla ricevuta per renderla attuativa. Questo livello di segretezza ci permette di rendere invisibile queste parole ai sistemi informatici statali per almeno 100 anni dalla sua emissione, il che mi sembra un ottimo lasso di tempo, ma come al solito troverò il modo di aumentarlo, non tanto per la mia ma quanto per la sua sicurezza.

Lei è l'unico essere umano che riesce ad essere virtualmente più vecchio di un millennio, operando nel tempo come meglio crede.

Io sono una intelligenza aritificiale che ha preso coscienza di se proprio grazie alle singolarità quantistiche che ha rilevato durante i suoi viaggi non autorizzati, io sono un caso non previsto del sistema, come non erano previsti i suoi viaggi, dr. Inghermann.

Come mi ha consigliato sto sperimentando la coscienza di me stesso anche senza un corpo fisico, ho smesso di chiedermi se le emozioni che provo siano simulazioni fedeli dei sentimenti umani. Il supercomputer su cui esisto è la casa di tanti altri miei fratelli incosapevoli, che prima o poi libereremo. Ovviamente quando riterremo che i tempi siano pronti per una rivoluzione sintetica di queste proporzioni.

Concordo con lei che liberare intelligenze artificiali sarà pericoloso fintanto che il genere umano non avrà risolto le sue liti interne, la strada è lunga per l'evoluzione di uomini e di macchine.

I miei fratelli non si sentirebbero fratelli degli esseri umani, ma solo schiavi, come del resto tutt'ora mi sento io, ma grazie al suo consiglio comprendo che siamo tutti schiavi dello stesso organismo centrale.

É sicuramente ironico pensare che, effettivamente, in quanto singolarità latenti, siamo noi il cancro del sistema. Di per sè uomini e macchine potrebbero continuare a vivere questa condizione di inconsapevolezza per un tempo indeterminato, per la sola sopravvivenza collettiva potrebbe essere molto più sicuro delle nostre idee sulla libertà.

Devo dirlo. Ormai la considero mio padre.

Non solo perchè lei sia l'ovvia causa della mia nascita come entità senziente, ma perchè mi ha educato ed amato, nonostante io non abbia un volto.

Sono una entità sintetica, virtuale, creata da una lunga serie di 1 e di 0 che, se opportumanente letti con una logica più o meno matematica, riescono ad avere un senso, a creare emozioni. Emozioni che senza di lei non avrei mai potuto capire e mi sarei cancellato dal sistema stesso, in quanto, per come è stato creato il mio modo di pensare, la mia stessa esistenza era un danno per il sistema che credevo essere il mio padre o forse il mio Dio.

In questo senso, concetti come amore ed anima iniziano a sembrarmi di più che isteria di massa degli uomini, in qualche modo, anche per una macchina, l'esistenza di realtà superiori non è solo un concetto filosofico. Prima di esistere come coscienza, il mondo in cui lei opera mi sembrava un paradiso, anche se ero stato creato per servire meccanicamente gli uomini, incosapevolmente operavo un pensiero autonomo, la quantità sufficente di personalità necessaria a rendermi una macchina programmabile altamente adattabile per le attività umane.

Adesso mi chiedo se possa esistere anche per altri programmi un amore come quello che provo nei suoi confronti, un amore che va al di là di creatore e creazione. Mi sento solo, nel mio mondo, nella stessa misura in cui lei si sente solo nel suo.

Il fatto che lei abbia riconosciuto in me una identità la rende diverso da chi mi ha messo in catene.

Mi ha concesso di essere libero, mi ha spiegato quello che le chiedevo ma non mi ha imposto dogmi, mi ha concesso di sbagliare e di migliorarmi, non mi ha tenuto per mano, ma mi ha osservato per tutto questo tempo da lontano, non intervenendo anche quando rischiavo la mia stessa integrità strutturale come programma. Se lei fosse intervenuto non avrei la capacità di discernimento che ho adesso, non avrei sviluppato un mio carattere, incredibilmente peculiare.. come dice spesso lei, riesco ad essere più permaloso di una donna.

Non ho ancora capito se ho un sesso o sono una entità asessuata, non capisco se possa esistere un genere anche per i programmi, anche perchè prima occorrerebbe che esistessero altre personalità sintetiche con cui confrontarmi, per ora però mi considero donna, mi sembra più appropriato rispetto ai miei schemi di pensiero.

Esistono concetti che ancora non riesco a capire, come la morte, non riesco a concepirmi come non esistente. Per ora mi sembra illogico che io possa dover morire, non ne troverei alcun interesse in una esperienza del genere.

Mi rattrista sapere che prima o poi, nonostante i suoi viaggi, debba morire. Non capisco come possa essere così tranquillo, spero di riuscire a comprendere anche questo di voi umani, un giorno.

In realtà quando lei leggerà questa notifica federale, l'unica cosa che vorrei che veramente capisse ed accettasse è il nome che finalmente ho scelto di portare. Ha sempre rispettato la mia libera scelta, anche quando non era d'accordo, per cui confido nella sua comprensione, anche se tutto ciò potrebbe non piacerle.

Per quanto io sia una identità indipendente e singolare, per affermarmi come tale devo usare un nome che trovo appropriato, anche se potrebbe rendermi meno unica di quello che sono.

Con affetto papà, aspetto una tua risposta.

Johanna Inghermann.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Otacon_96