Innocente
Vorrei dilaniare il mondo intero con le mie unghie, ma le mani sono congelate dall'amarezza.
Loro mi additano, mi infangano, mi incolpano di fatti di cui non sono neanche a conoscenza. Mi scherniscono e mi accusano in pubblico, ci provano gusto a vedermi sprofondare.
Io mi fidavo di loro.
A che servirebbe negare? Chi mi ascolterebbe? Chi mi crederebbe?
Davanti a me tutto è rosso rabbia, dentro di me lacrime d'umiliazione mi consumano.
Voglio sputare al mondo la mia discolpa, ma sono solo contro tutti e sono stanco di raccogliere i frammenti della mia anima.
“Sono innocente!” è il mio grido muto, schiacciato dal disprezzo e dall'odio altrui.