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Autore: NihalDellaTerraDelVento    22/11/2016    2 recensioni
Dal testo:
Adesso posso vederti, Ulquiorra, sei stupito.
Per un piccolo istante ho visto un’emozione nei tuoi occhi. Che ti succede?
Forse è per il gesto così inaspettato e sconsiderato? O, forse, perché dove quella mano, così calda e viva, ha toccato la tua pelle morta ti sei sentito bruciare?
O, bhè, adesso è il mio turno di restare stupito Ulquiorra.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inoue Orihime, Kurosaki Ichigo, Schiffer Ulquiorra
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le cose riflesse nei miei occhi non hanno significato.
Le cose che non possono essere riflesse nei miei occhi non esistono.



Eccolo qui, il tuo codice. Il fulcro di tutto ciò in cui credi.
O non credi, dipende dai punti di vista.
Perché tu, Ulquiorra Schiffer, sei la più pura reincarnazione del nichilismo.
Non credi a niente, non sei interessato a niente e dubiti di tutto ciò che non puoi vedere con quei tuoi occhi di ghiaccio smeraldino.
La tua intera esistenza è guidata dai tuoi occhi.


Rinato come Hollow, dannato per l’eternità per non essere stato salvato da quegli sciocchi Shinigami, hai vagato per molto tempo guidato solo dai tuoi occhi.
Non potevi sentire alcun suono, non potevi gustare o mordere nulla e la tua pelle bianca, così diversa da quella dei tuoi compagni di pece, era insensibile ad ogni tocco.
Il tuo mondo nasceva e finiva nei tuoi occhi. Tutto il resto era nulla.


E, dopo essere rinato così come era desiderio di Aizen-sama, poco è cambiato.
Puoi sentire, toccare, gustare, ma non ti interessa. Ciò che ti guida è solo la freddezza dei tuoi occhi.
Se potessi provare emozioni gli altri ti definirebbero “annoiato”, ma tu non credi neanche nella noia.
Paradossalmente, credi nella felicità.
La felicità è il nulla senza limiti, il nichilismo che tu stesso reincarni, perché quando non si ha nulla, non si ha nulla da perdere. Ecco la felicità.


Questo sei tu, Cuarto Espada Ulquiorra Schiffer.
Un essere vuoto. Senza anima o sentimenti.


La tua vita sarebbe trascorsa per l’eternità nel tuo adorato nulla se non fosse stato per un capriccio di Aizen-sama.
Inoue Orihime.
Lui voleva quella donna.
E tu, essere a cui nulla importa, gliel’hai portata.
Voleva che fosse controllata.
E tu l’hai controllata.
Voleva che fosse trattata come un ospite.
E tu sei stato un padrone di casa e carceriere impeccabile.
Non per interesse, ma per dovere.


Eppure.
Eppure…


Eppure per la prima volta in un’intera esistenza stai cominciando a provare un briciolo di un’emozione.
La curiosità.
Quella donna è diversa da ogni altro umano di cui tu ti sia cibato.
I suoi occhi sono limpidi e privi dalla paura che caratterizza qualunque essere inferiore che abbia mai osato guardarti.
La osservi, adesso così simile a voi in quegli abiti candidi, obbedire ad ogni ordine di Aizen-sama.
La ascolti quando risoluta risponde che la sua esistenza è dedicata solo al bene del vostro signore.
Ma i tuoi occhi vedono i suoi. E i suoi occhi sono fieri, privi esitazione.
Quella donna non è stata ancora spezzata.
Divertente, vero, Ulquiorra?
Finalmente hai un piccolo interesse, un passatempo.
Vuoi vederla crollare, non è così?
Vuoi vedere la speranza abbandonare i suoi occhi, lo so.
Senza che tu te ne renda conto badare a questa donna non è solo un ordine, è un piacere.
La visiti, quasi con cadenza giornaliera, nella speranza di distruggerla.
Ti basta una frase, una parola, un gesto.
Devi solo nutrirla con falsa speranza e aspettare che il tempo faccia il resto.


Ma il tempo passa. E lei è sempre lì, intenta ad osservare quella notte infinita, gli occhi ancora luminosi.
Non importa cosa tu dica o faccia, lei non cede alla disperazione delle tue parole.
Ormai hai capito che tipo di persona è.
Lei crede nei suoi compagni, in quei cosiddetti “legami”.
Noioso.
I legami non esistono, e tu sei quello che glielo dimostrerà.


E’ per questo che appena Kurosaki Ichigo e la sua banda fanno irruzione nell’Hueco Mundo il tuo primo pensiero è andare da lei a riferirglielo. Vuoi vedere i suoi occhi nutrirsi di false speranze e poi strappargliele.
Dio, quanto sei deplorevole, Ulquiorra.
E, finalmente, riesci a cogliere i frutti del tuo lavoro quando senti uno dei reatsu di quegli esseri sparire.
Impaziente vai subito da quella donna, pronto a gustarti il suo dolore.
Ma resti nuovamente deluso. Non importa che tu gli dica che quella spazzatura è morta. Lei si rifiuta di credere alla realtà dei fatti. “Sado-kun non è morto”, lo ripete come un mantra.
Curioso.
Perché non cede?
Perché non fa che ripeterti queste parole?
Cosa vuole? Per caso spera in te che la consoli? Sciocca.
Però continui a non capire.
A cosa pensa questa donna? Perché si crogiola ancora nell’illusione che quei suoi compagni siano vivi?
Non ti interessa consolarla, ma sei sempre più curioso.

-Tra breve tutti i tuoi nemici saranno eliminati, cosa cambia se ti dico che uno è morto più velocemente?-

Ecco, la vedi! La vedi la disperazione che comincia a oscurarle lo sguardo!

-Avrebbero dovuto capirlo fin dall’inizio. Se non l’hanno fatto è solo a causa della loro stupidità. Mi fa arrabbiare l’ignoranza che li ha spinti ad entrare nell’Hueco Mundo senza neanche testare i poteri che possiedono.-

Puoi goderti per un secondo la vista dei sui occhi disperati, quasi due pozzi neri, prima di vederla venire verso di te.
Avresti potuto fermare quella sciocca donna ma, sempre per quella strana curiosità, la lasci fare.
Lo schiaffo, che lei ti ha mollato così forte da dover sentir formicolare la mano, per te è poco meno di una carezza.
Adesso posso vederti, Ulquiorra, sei stupito.
Per un piccolo istante ho visto un’emozione nei tuoi occhi. Che ti succede?
Forse è per il gesto così inaspettato e sconsiderato? O, forse, perché dove quella mano, così calda e viva, ha toccato la tua pelle morta ti sei sentito bruciare?
O, bhè, adesso è il mio turno di restare stupito Ulquiorra.
Normalmente tu avresti fatto un bellissimo buco nell’esofago, così simile al tuo, a chiunque avesse osato toccarti.
Perché non l’hai fatto a quella donna?
Perché il suono delle sue lacrime che ti accompagna per il castello non ti fa sorridere?
Eh, perché, Ulqiuorra?


Non riesci a levartela dalla testa.
Pensi a quella donna stupida e incosciente.
Da dove trova questa forza?
La tua guancia brucia ancora. Dì un po’, sono tutti così caldi gli umani?
O forse è la tua pelle ad essere troppo fredda?
Non ti sei mai posto il problema, vero?
Però adesso smettila di toccarti la guancia. Si direbbe quasi che quel calore ti piaccia.


Kurosaki Ichigo è l’ennesima noia. Ti confonde il suo reatsu così simile al tuo, ma non ti scomponi.
E’ l’ennesima spazzatura. Senza alcuna emozione buchi il suo corpo per poi andartene.
Davvero è questo l’uomo in cui quella donna ha riposto le sue speranze?
Patetico.
Se vai da lei adesso la vedrai finalmente crollare. Magari ti toccherà ancora e tu potrai ancora sentire quel calore.
Deciso cammini verso le sue stanze. Ma lei non è lì.
Com’è possibile?
Adesso hai paura. Ma di cosa?
Dell’ira di Aizen-sama? O hai paura di averla persa?
Dalle bocche di quelle due patetiche figure a terra esce un nome.
Grimmjow.
Senza esitazione, vai a cercarlo.


Lo trovi, e lei è lì con lui, occupata ad usare il suo strano potere per curare quel Kurosaki. Ma che sta succedendo?
Bhè. Poco importa. Aizen-sama ti ha ordinato di prenderti cura di quella donna e tu hai intenzione di esaudire i suoi desideri. Oi tuoi, Ulquiorra?
La vedi lì, senza alcuna ferita e per un istante i suoi occhi nocciola incrociano i tuoi di ghiaccio e ti senti pervadere da una strana sensazione, qualcosa che tu non conosci.
Dura un attimo e, in meno tempo ancora, scacci via i residui di quel sentimento ambiguo.
Grimmjow, così devoto alla distruzione come tu lo sei al nichilismo, vuole combattere.
Tu lo accontenti, solo che mai ti saresti aspettato che avrebbe usato un Caja Negacion.
E, adesso, ti vedo, nel vuoto.
Sei nuovamente sorpreso, non capita spesso ultimamente?


Poco può quell’infame trucchetto con la tua potenza. In un paio d’ore sei nuovamente qui a Las Noces.
Aizen-sama se n’è andato e ha lasciato tutto a te.
Sei nella sala del trono e lì con te c’è lei.
Sai benissimo che questa è l’ultima occasione che hai per parlare.
Kurosaki Ichigo sta arrivando.
Oh, provi nuovamente emozioni strane? Non ti preoccupare Ulquiorra.
Piuttosto, non vuoi parlarle un’ultima volta?
Magari, stavolta, la vedrai cedere.

-Hai paura, donna? Adesso non sei più di alcuna utilità ad Aizen-sama. Non c’è più nessuno che possa proteggerti. E’ finita. Morirai qui. Lontano da tutto e da tutti. Sola.-

Come mai non ti risponde? Come mai i suoi occhi non cedono ancora alla disperazione?

-Ti ho chiesto se hai paura.-

-Non ho paura. Tutti quanti sono venuti qui a salvarmi, perciò, adesso, il mio cuore è con tutti loro.
E’ possibile voler bene ad altre persone e tenere il loro cuore il più vicino possibile al proprio. Credo che sia questo il significato del fare dei propri cuori uno solo-


Ah. La senti come parla?
Sei quasi deluso da quella leggerezza, posso sentirlo.
Magari ti aspettavi chissà quale assurdo potere e invece lei è soltanto l’ennesima sciocca umana.
Come gli altri esseri inferiori crede in cose che non possono essere viste.
Quanta debolezza…

-Cuori, dici? Voi umani parlate sempre con leggerezza di queste cose. Sembra quasi che teniate i vostri cuori nel palmo della mano. Ma questi miei occhi vedono tutto, nulla gli sfugge. Se questi occhi non vedono qualcosa allora questa non esiste. E’ con questa idea che ho sempre combattuto.-

Che fai, Ulquiorra?
Ti metti al suo livello? Spieghi il tuo punto di vista?
Sembra quasi che tu sia desideroso di farle capire.

-Cos’è il “cuore” di cui parli? Se squarcio il tuo petto lo vedrò?-

La tua mano le tocca il petto, dovrebbe essere un gesto minaccioso. Ma so che tu stai solo bramando ancora quel calore. E, quasi come se ti potessi bruciare se solo prolungassi quel contatto, ti vedo ritrarre la mano.

-Se sfondo il tuo cranio, lo troverò lì?-

Allunghi nuovamente le tue bianche dita.
Vuoi nuovamente toccarla?
Ma no. Non ne hai il tempo.
Lo senti questo rumore?
Kurosaki Ichigo è qui.
Forza, Ulquiorra Schiffer, estrai la tua spada!
E’ iniziata.


Stai combattendo con tutto te stesso. Possibile che quel ragazzo sia migliorato così tanto in così poco tempo? Vedi? Riesce a seguire i tuoi movimenti.
Forse grazie a quella strana maschera è diventato più simile a te.
O forse sei tu, Uquiorra, che il qualche modo sei diventato più umano?
Non perdere tempo, uccidilo.
Rilascia.


Oh, lo stai superando vedi? Una volta rilasciato il tuo vero potere nulla può più sconfiggerti.
Ti senti forte, Ulquiorra?
Ma allora perché questo non basta a distruggerlo? Che sia ancora per quella cosa chiamata “cuore”?
Bhè, hai solo una scelta arrivati a questo punto.
Mostragliela, la vera disperazione.
Resurreciòn Secunda Etapa.


[...]


Perché hai perso Ulquiorra?

Cos’è successo?
Il nemico era davvero così temibile?
O, forse, alla fine, il debole eri tu.
Sono così strani questi umani. Si rifiuta di finirti, è così pieno d’onore da non accettare quella vittoria data dallo sconosciuto demone che dimora in lui.
Oh, ti vedo.
Tu, mio caro amico nichilista, finalmente provi vero e proprio interesse.
Stai per scomparire, stai per tornare alla cenere.
Ma i tuoi occhi di ghiaccio sono tutti per quelli di lei.
Finalmente, li vedi luccicare di lacrime.

-Hai paura, donna?-

-Non ho paura.-

Strano, non trovi? Quella donna piange per te.
Adesso so che capisci, so che finalmente te ne rendi conto.
La guardi intensamente, non lasci spazio ad altro. I tuoi ultimi istanti li vuoi passare riempiendo i tuoi occhi, così razionali, di lei.
Allunghi, quasi timoroso, una mano. Vuoi toccarla, vuoi sentire un’ultima volta il suo calore.
Stranamente lei non si sottrae, ma avanza verso di te, la mano tesa ad afferrare la tua.
Ti tornano in mente le parole che vi siete scambiati poco prima.

Cos’è il “cuore”?
Posso vederlo se ti squarcio il petto?
Se sfondo il tuo cranio lo troverò lì?
Oh…


Hai capito adesso, vero Ulquiorra?

Si…Ora capisco…

La mano di lei afferra la tua, ma ormai è troppo tardi. Diventi cenere tra le sue dita.
Peccato, ti saresti voluto, per una volta, crogiolare nel suo calore.
Avresti voluto toccare le sue lacrime con la tua mano e lavarle via.
Adesso sai che vedere non è tutto.
Adesso hai capito che la tua vista non può osservare e comprendere ogni cosa.
Ci sono cose che vanno al di là dalla ragione e va bene così, perché sono comunque vere.
Vedi per la prima volta la realtà, non nuda e cruda, ma, piena di mille sfaccettature.
In fin dei conti eri miope.
E ora, proprio mentre stai per diventare cenere, capisci che questo fantomatico “cuore” esiste, sbaglio Ulquiorra?

Si… Ho capito.
E’ qui, nelle mie mani.
IL CUORE.


… Ce ne hai messo di tempo per riconoscermi, vero?

“Possiedo un cuore, quindi invidio.
Possiedo un cuore, quindi divoro.
Possiedo un cuore, quindi depredo.
Possiedo un cuore, quindi sono pigro.
Possiedo un cuore, quindi sono superbo.
Possiedo un cuore, quindi mi adiro.
Possiedo un cuore, quindi desidero tutto di te.”
Ulquiorra Schiffer-Volume 40, The Lust



 
NOTE AUTRICE: Ulquiorra è un personaggio speciale di Bleach. L'unico Espada che si evolve, dal punto di vista emotivo, ed emoziona tantissimo. Avendo da poco finito Bleach (tralasciamo le mie impressioni in merito) mi sono nuovamente innamorata della sua caratterizzazione così come quando cinque anni fa iniziai a vedere questo bellissimo anime/manga.
Come in ogni altra mia storia spero di essere stata IC e di aver fatto arrivare al vostro cuore i sentimenti di Ulquiorra.
In particolare, questa volta, ho usato uno stile di scrittura diverso e un tempo di narrazione differente, quindi spero di essere riuscita a scrivere al meglio.

I commenti in merito sono tutti vostri, se avrete il buon cuore di leggere questa fic e lasciarmi due parole.

Piccolo aggiornamento: sto rileggendo e modificando questa fic così tante volte da farmi venire un esaurimento nervoso e non va bene. Se continuo così comincerò a vedere virgole saltellanti per la casa quindi, per buon cuore verso i miei nervi ottici e non solo, smetto di correggere. Se trovate errori di punteggiatura o di altro tipo (matematico che ci saranno) fatemelo notare.
Riflettendo non sono contentissima del titolo dato alla storia ma, per adesso, non mi viene in mente di meglio. Spero di modificarlo in seguito ad un'illuminazione improvvisa.
Che la forza sia con voi, giovani padawan (se non sapete di che parlo siete brutte persone).
Nihal.
   
 
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