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Autore: Diana924    22/11/2016    1 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.





Schuester non era stato felice di udire gli sviluppi, non era stato per niente felice si disse Blaine mentre sedevano sul treno.
Lui avrebbe preferito l’aereo ma secondo Kurt non c’erano voli per Zurigo che arrivassero in tempo, meglio in treno, erano sicuri di arrivare inoltre sapevano a colpo sicuro dove andare. Rachel secondo lui era vicina ad un crollo emotivo, bastava vedere come si agitava sulla sedia e Thad … Thad stava rivedendo tutti i vecchi filmati alla ricerca di indizi in maniera quasi ossessiva. Non poteva capire come si sentisse ma intuiva che non fosse una bella sensazione, l’ispanico non aveva detto nulla ma aveva perso il bersaglio che inseguiva da anni e c’era una malinconia di cui non riusciva a comprendere l’origine.
<< Dovremmo parlare >> sussurrò a Kurt, erano vicini al confine con la Svizzera e quello era il momento più adatto, ora o mai più si disse, dovevano parlare di così tante cose.
<< Andiamo dove non potranno ascoltarci >> propose Kurt prima di scrivere un messaggio su un post it e lasciarlo davanti a Rachel che li guardò con aria assente, aveva tanto a cui pensare, e così lui pensò Blaine. Cooper … Cooper aveva tradito tutti e non sapeva ancora il motivo, lo aveva visto chiaramente attendere Sebastian e aveva visto il bacio tra i due e come fossero saliti a bordo, forse quella era solo una strategia, uno stratagemma di suo fratello per incastrare Sebastian, e una parte di lui lo credeva ancora, quella parte che ancora considerava Cooper Anderson un eroe e non un traditore e un assassino.

<< Se vuoi saperlo nessuno di noi ha mai sospettato di Cooper e durante la telefonata Schue ha negato più volte che fosse una sua idea, non è un suo piano, tutta la CIA era convinta che Cooper fosse morto, mi dispiace così tanto Blaine >> furono le prime parole di Kurt non appena trovarono uno scompartimento libero, o meno popolato degli altri.
<< Non … non volevo parlare di questo, non ora almeno >> replicò lui, c’era una questione più importante ai suoi occhi di Cooper e soprattutto più urgente. Si erano baciati due volte, o meglio lui aveva baciato Kurt ma l’altro non aveva dato alcun cenno di disappunto, la prima volta aveva persino ricambiato ma poi non ne aveva più voluto parlare e quello lo feriva. Poteva comprendere perché Kurt lo avesse tenuto a distanza per tutto quel tempo sebbene provasse qualcosa per lui, non era un mestiere facile il suo e doveva aver visto diverse cose brutte, eppure non riusciva ad accettarlo, non ora che anche lui faceva quella vita, temporaneamente ma comunque Kurt era ancora il suo partner.
<< E allora … oh Blaine, è complicato. Se ci fossimo incontrati in altre circostanze sarebbe stato diverso. Ti avrei notato sicuramente perché non passi inosservato nonostante quello che credi ma poi … ho fatto delle cose di cui non sono fiero e forse non te lo avrei detto per proteggerti, tu avresti voluto saperlo e alla fine ti avrei raccontato tutto e tu saresti fuggito. È … succede a tutti, alla fine fuggono e non gliene faccio una colpa. Però tu … tu mi piaci davvero Blaine ma tutto questo è più grande di entrambi e per la prima volta non so cosa fare >> tentò di spiegargli Kurt.
Lo capiva pensò Blaine, capiva bene perché l’altro non volesse ma lui non gli stava chiedendo una relazione lunga, quella era un sogno quasi irrealizzabile, ma solo di stare insieme per il tempo necessario e poi vedere se potevano durare. Era stupido e infantile ma non voleva rinunciare a quello che avevano anche se a pensarci bene era pochissimo ma non voleva sprecarlo in rimpianti e occasioni mancate, non più.
<< Io non fuggirei, non voglio fuggire e … non so cosa accadrà dopo e non voglio pensarci, voglio solo godermi il momento, sarà da stupidi ma ho bisogno di te, ora. Non tra un’ora, un giorno o un mese, ma ora >> replicò Blaine e questa volta fu Kurt a cercare le sue labbra. Si godette il bacio come se avessero tutto il tempo del mondo, assaporando le sue labbra e inebriandosi del profumo dell’altro, sceglievano sempre i posti meno opportuni e i momenti assolutamente inopportuni per baciarsi ma non gl’importava, lui stava baciando Kurt e Kurt stava baciando lui ed era quello ciò che realmente importava.

<< La prossima volta dobbiamo trovare un posto migliore >> scherzò Kurt quando si separarono prima di tirare fuori dalla tasca il suo passaporto.
<< Conosco un locale a New York, fanno dei buoni hamburger ed è un ambiente discreto, se hai una missione a New York, o vuoi vedere la città noi … potremmo andarci, sai … per passare una serata insieme … ma conosco anche altri locali >> disse sperando di non balbettare troppo, tutto quello era assurdo, folle e troppo da film per i suoi gusti ma gli piacendo moltissimo.
<< Mi piacerebbe, pensavo di prendermi una pausa quest’anno e … spero che tu abbia con te il passaporto perché siamo arrivati alla frontiera >> lo avvisò Blaine facendolo sorridere, ecco di cosa doveva preoccuparsi in quel momento si disse Blaine.
<< Io … è nella valigia >> ammise imbarazzato poco prima che l’altro gli sorridesse.
<< Allora dobbiamo andare, e quando arriviamo a Berna tieni d’occhio il tabellone, Rachel si occuperà di trovarci una macchina se necessario … e se perdiamo Harwood per strada non sentirti colpevole >> gli sussurrò Kurt prima di rubargli un ultimo bacio e allungandogli la mano prima di voltarsi in direzione del loro vagone facendolo sorridere.

***

La stazione di Berna era caotica quando arrivarono, erano un gruppo abbastanza vistoso pensò Blaine, inoltre lì faceva freddo, non troppo come aveva temuto ma faceva freddo.
<< Come facciamo a sapere se sono qui? >> chiese mentre Kurt controllava qualcosa e Rachel era impegnata con l’ipad.
<< I voli, bisogna controllare quali voli arrivano qui a Berna, gran parte degli acquirenti saranno rimasti nei pressi di Parigi, o almeno in Europa, basta fare un controllo incrociato, uomini come Montgomery e Thompson sono strettamente controllati da almeno cinque intelligence >> gli spiegò Thad, stava pensando a qualcosa di personale si disse Blaine, qualcosa che lo turbava ma che sembrava deciso a voler tenere per sé.
<< E …. Se fossero a Zurigo? Dovranno comunque passare lì per i soldi, se non hanno già provveduto a trasferire tutti i soldi su un altro conto >> replicò Kurt mentre lui si lasciava sfuggire un sospiro esasperato, era tutto così complicato eppure nei film era facilissimo.
 << Ho controllato il volo, è arrivato correttamente a … Zurigo, poi lì si intravede nelle telecamere di sicurezza e poi si perdono le loro tracce, dobbiamo comunque andare lì, secondo voi quanti saranno quelli che li raggiungeranno? >> chiese loro Rachel, era quello il momento della verità pensò Blaine.
<< Tutti, il doppio S è un’arma potentissima, è un’arma e una droga e tutti la vorranno, è un po’ come il falcone maltese, tutti lo cercano ma non sanno esattamente cosa sia >> intervenne Kurt e Blaine sorrise ammirato.
<< Con la differenza che ora tutti sanno cosa sia, dobbiamo solo trovare il loro albergo, o dove alloggiano e sperare che non lascino anche la Svizzera >> disse lui e vide gli altri guardarlo ammirato.
<< Ha uno chalet fuori Zurigo, sufficiente per ospitare tutti i suoi ospiti per il tempo necessario >> intervenne Thad lasciando tutti senza parole, era un’informazione che l’altro aveva condiviso solo all’ultimo momento e nel tono della voce c’era qualcosa che non convinceva Blaine fino in fondo.
<< E tu come lo sai? E soprattutto perché lo dici solo ora? >> lo interrogò Rachel cercando di controllare il timbro della voce.
<< Io … io lo so e basta, meglio che non ti faccia troppe domande Berry. Non rivelo mai le mie fonti, e specialmente questa volta … preferisco non parlarne a meno che non sia strettamente necessario, e intendo questione di vita o di morte, sia chiaro >> fu la risposta di Thad che questa volta evitò di guardare tutti negli occhi preferendo fissare il muro di fronte a loro, c’era qualcosa che non voleva rivelare e a lui stava bene così, non doveva nemmeno essere così importante ragionò Blaine. C’era qualcosa a cui non aveva pensato ma che era evidente ed era altrettanto evidente che Thad non ne avrebbe parlato di sua spontanea volontà se non a missione terminata.

<< Come vuoi, ma prima o poi dovremmo saperlo, io mi occupo dei voli, Rachel di trovare una macchina a noleggio e … Blaine, fa attenzione, Cooper con te parlava spesso? >> gli chiese Kurt, l’ultima volta che lui e Cooper si erano parlati era stato al Ringraziamento a casa dei loro genitori, quasi un anno fa, per Natale si erano limitati a farsi gli auguri via biglietto e ora che ripensava bene Cooper gli aveva rivelato di essere innamorato di una persona speciale ma si era rifiutato di aggiungere altro limitandosi a sorrisi enigmatici.
<< Non … ci siamo visti all’ultimo Ringraziamento e accennò al fatto che frequentava qualcuno, più una cosa buttata là che una vera notizia, mi chiedo come possa essergli venuta in mente un’idea simile? Io … io credevo di conoscerlo, ho modellato la mia vita perché lui fosse orgoglioso di me e ora … devo parlare con lui, quando lo troviamo lasciami cinque minuti con lui per parlargli >> disse, sapeva che era un’idea assurda e pericolosa ma doveva vedere Cooper e soprattutto doveva sapere perché. Perché avesse deciso di tradire, perché si fosse innamorato di Sebastian e perché volesse tutto quello, doveva sapere.

<< Ho trovato una macchina, abbiamo poco tempo e mentre siamo in viaggio elaboreremo un piano che riguardi tutti e quattro, sarebbe opportuno avvertire Schuester ma meglio farlo cinque minuti prima per evitare che blocchi la missione >> annunciò loro Rachel.
Quella notte avrebbe saputo tutto si disse Blaine prima di uscire dalla stazione, doveva solo avere pazienza e poi avrebbe scoperto tutto quello che riguardava quella brutta, brutta questione.





ecco, abbiamo avuto un po' di Klaine e ora ci stiamo avvicinando allo scontro finale. In quanto a come i nostri abbiano trovato i possibili treni ... fidatevi di una che si è progettata un tour dell'Europa partendo da Lisbona fino a Cracovia, tutto in treno

   
 
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