Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Schuester
non era stato felice di udire gli sviluppi, non era stato per niente
felice si
disse Blaine mentre sedevano sul treno.
Lui avrebbe
preferito l’aereo ma secondo Kurt non c’erano voli
per Zurigo che arrivassero
in tempo, meglio in treno, erano sicuri di arrivare inoltre sapevano a
colpo
sicuro dove andare. Rachel secondo lui era vicina ad un crollo emotivo,
bastava
vedere come si agitava sulla sedia e Thad … Thad stava
rivedendo tutti i vecchi
filmati alla ricerca di indizi in maniera quasi ossessiva. Non poteva
capire
come si sentisse ma intuiva che non fosse una bella sensazione,
l’ispanico non
aveva detto nulla ma aveva perso il bersaglio che inseguiva da anni e
c’era una
malinconia di cui non riusciva a comprendere l’origine.
<<
Dovremmo parlare >> sussurrò a Kurt, erano
vicini al confine con la
Svizzera e quello era il momento più adatto, ora o mai
più si disse, dovevano
parlare di così tante cose.
<<
Andiamo dove non potranno ascoltarci >> propose Kurt
prima di scrivere un
messaggio su un post it e lasciarlo davanti a Rachel che li
guardò con aria
assente, aveva tanto a cui pensare, e così lui
pensò Blaine. Cooper … Cooper
aveva tradito tutti e non sapeva ancora il motivo, lo aveva visto
chiaramente
attendere Sebastian e aveva visto il bacio tra i due e come fossero
saliti a
bordo, forse quella era solo una strategia, uno stratagemma di suo
fratello per
incastrare Sebastian, e una parte di lui lo credeva ancora, quella
parte che
ancora considerava Cooper Anderson un eroe e non un traditore e un
assassino.
<<
Se
vuoi saperlo nessuno di noi ha mai sospettato di Cooper e durante la
telefonata
Schue ha negato più volte che fosse una sua idea, non
è un suo piano, tutta la
CIA era convinta che Cooper fosse morto, mi dispiace così
tanto Blaine >>
furono le prime parole di Kurt non appena trovarono uno scompartimento
libero,
o meno popolato degli altri.
<<
Non … non volevo parlare di questo, non ora almeno
>> replicò lui, c’era
una questione più importante ai suoi occhi di Cooper e
soprattutto più urgente.
Si erano baciati due volte, o meglio lui aveva baciato Kurt ma
l’altro non
aveva dato alcun cenno di disappunto, la prima volta aveva persino
ricambiato
ma poi non ne aveva più voluto parlare e quello lo feriva.
Poteva comprendere
perché Kurt lo avesse tenuto a distanza per tutto quel tempo
sebbene provasse
qualcosa per lui, non era un mestiere facile il suo e doveva aver visto
diverse
cose brutte, eppure non riusciva ad accettarlo, non ora che anche lui
faceva
quella vita, temporaneamente ma comunque Kurt era ancora il suo partner.
<< E
allora … oh Blaine, è complicato. Se ci fossimo
incontrati in altre circostanze
sarebbe stato diverso. Ti avrei notato sicuramente perché
non passi inosservato
nonostante quello che credi ma poi … ho fatto delle cose di
cui non sono fiero
e forse non te lo avrei detto per proteggerti, tu avresti voluto
saperlo e alla
fine ti avrei raccontato tutto e tu saresti fuggito. È
… succede a tutti, alla
fine fuggono e non gliene faccio una colpa. Però tu
… tu mi piaci davvero
Blaine ma tutto questo è più grande di entrambi e
per la prima volta non so
cosa fare >> tentò di spiegargli Kurt.
Lo capiva
pensò Blaine, capiva bene perché
l’altro non volesse ma lui non gli stava
chiedendo una relazione lunga, quella era un sogno quasi
irrealizzabile, ma
solo di stare insieme per il tempo necessario e poi vedere se potevano
durare.
Era stupido e infantile ma non voleva rinunciare a quello che avevano
anche se
a pensarci bene era pochissimo ma non voleva sprecarlo in rimpianti e
occasioni
mancate, non più.
<< Io
non fuggirei, non voglio fuggire e … non so cosa
accadrà dopo e non voglio
pensarci, voglio solo godermi il momento, sarà da stupidi ma
ho bisogno di te,
ora. Non tra un’ora, un giorno o un mese, ma ora
>> replicò Blaine e
questa volta fu Kurt a cercare le sue labbra. Si godette il bacio come
se
avessero tutto il tempo del mondo, assaporando le sue labbra e
inebriandosi del
profumo dell’altro, sceglievano sempre i posti meno opportuni
e i momenti
assolutamente inopportuni per baciarsi ma non gl’importava,
lui stava baciando
Kurt e Kurt stava baciando lui ed era quello ciò che
realmente importava.
<<
La
prossima volta dobbiamo trovare un posto migliore >>
scherzò Kurt quando
si separarono prima di tirare fuori dalla tasca il suo passaporto.
<<
Conosco un locale a New York, fanno dei buoni hamburger ed è
un ambiente
discreto, se hai una missione a New York, o vuoi vedere la
città noi … potremmo
andarci, sai … per passare una serata insieme …
ma conosco anche altri locali
>> disse sperando di non balbettare troppo, tutto quello
era assurdo,
folle e troppo da film per i suoi gusti ma gli piacendo moltissimo.
<< Mi
piacerebbe, pensavo di prendermi una pausa quest’anno e
… spero che tu abbia
con te il passaporto perché siamo arrivati alla frontiera
>> lo avvisò
Blaine facendolo sorridere, ecco di cosa doveva preoccuparsi in quel
momento si
disse Blaine.
<< Io
… è nella valigia >> ammise
imbarazzato poco prima che l’altro gli
sorridesse.
<<
Allora dobbiamo andare, e quando arriviamo a Berna tieni
d’occhio il tabellone,
Rachel si occuperà di trovarci una macchina se necessario
… e se perdiamo
Harwood per strada non sentirti colpevole >> gli
sussurrò Kurt prima di
rubargli un ultimo bacio e allungandogli la mano prima di voltarsi in
direzione
del loro vagone facendolo sorridere.
***
La
stazione
di Berna era caotica quando arrivarono, erano un gruppo abbastanza
vistoso
pensò Blaine, inoltre lì faceva freddo, non
troppo come aveva temuto ma faceva
freddo.
<<
Come facciamo a sapere se sono qui? >> chiese mentre Kurt
controllava
qualcosa e Rachel era impegnata con l’ipad.
<< I
voli, bisogna controllare quali voli arrivano qui a Berna, gran parte
degli
acquirenti saranno rimasti nei pressi di Parigi, o almeno in Europa,
basta fare
un controllo incrociato, uomini come Montgomery e Thompson sono
strettamente
controllati da almeno cinque intelligence >> gli
spiegò Thad, stava
pensando a qualcosa di personale si disse Blaine, qualcosa che lo
turbava ma
che sembrava deciso a voler tenere per sé.
<< E
…. Se fossero a Zurigo? Dovranno comunque passare
lì per i soldi, se non hanno
già provveduto a trasferire tutti i soldi su un altro conto
>> replicò
Kurt mentre lui si lasciava sfuggire un sospiro esasperato, era tutto
così
complicato eppure nei film era facilissimo.
<< Ho
controllato il volo, è arrivato
correttamente a … Zurigo, poi lì si intravede
nelle telecamere di sicurezza e
poi si perdono le loro tracce, dobbiamo comunque andare lì,
secondo voi quanti
saranno quelli che li raggiungeranno? >> chiese loro
Rachel, era quello
il momento della verità pensò Blaine.
<<
Tutti, il doppio S è un’arma potentissima,
è un’arma e una droga e tutti la
vorranno, è un po’ come il falcone maltese, tutti
lo cercano ma non sanno
esattamente cosa sia >> intervenne Kurt e Blaine sorrise
ammirato.
<<
Con la differenza che ora tutti sanno cosa sia, dobbiamo solo trovare
il loro
albergo, o dove alloggiano e sperare che non lascino anche la Svizzera
>>
disse lui e vide gli altri guardarlo ammirato.
<< Ha
uno chalet fuori Zurigo, sufficiente per ospitare tutti i suoi ospiti
per il
tempo necessario >> intervenne Thad lasciando tutti senza
parole, era
un’informazione che l’altro aveva condiviso solo
all’ultimo momento e nel tono
della voce c’era qualcosa che non convinceva Blaine fino in
fondo.
<< E
tu come lo sai? E soprattutto perché lo dici solo ora?
>> lo interrogò
Rachel cercando di controllare il timbro della voce.
<< Io
… io lo so e basta, meglio che non ti faccia troppe domande
Berry. Non rivelo
mai le mie fonti, e specialmente questa volta … preferisco
non parlarne a meno
che non sia strettamente necessario, e intendo questione di vita o di
morte,
sia chiaro >> fu la risposta di Thad che questa volta
evitò di guardare
tutti negli occhi preferendo fissare il muro di fronte a loro,
c’era qualcosa
che non voleva rivelare e a lui stava bene così, non doveva
nemmeno essere così
importante ragionò Blaine. C’era qualcosa a cui
non aveva pensato ma che era
evidente ed era altrettanto evidente che Thad non ne avrebbe parlato di
sua
spontanea volontà se non a missione terminata.
<<
Come vuoi, ma prima o poi dovremmo saperlo, io mi occupo dei voli,
Rachel di
trovare una macchina a noleggio e … Blaine, fa attenzione,
Cooper con te
parlava spesso? >> gli chiese Kurt, l’ultima
volta che lui e Cooper si
erano parlati era stato al Ringraziamento a casa dei loro genitori,
quasi un
anno fa, per Natale si erano limitati a farsi gli auguri via biglietto
e ora
che ripensava bene Cooper gli aveva rivelato di essere innamorato di
una persona
speciale ma si era rifiutato di aggiungere altro limitandosi a sorrisi
enigmatici.
<<
Non … ci siamo visti all’ultimo Ringraziamento e
accennò al fatto che
frequentava qualcuno, più una cosa buttata là che
una vera notizia, mi chiedo
come possa essergli venuta in mente un’idea simile? Io
… io credevo di
conoscerlo, ho modellato la mia vita perché lui fosse
orgoglioso di me e ora …
devo parlare con lui, quando lo troviamo lasciami cinque minuti con lui
per
parlargli >> disse, sapeva che era un’idea
assurda e pericolosa ma doveva
vedere Cooper e soprattutto doveva sapere perché.
Perché avesse deciso di
tradire, perché si fosse innamorato di Sebastian e
perché volesse tutto quello,
doveva sapere.
<<
Ho
trovato una macchina, abbiamo poco tempo e mentre siamo in viaggio
elaboreremo
un piano che riguardi tutti e quattro, sarebbe opportuno avvertire
Schuester ma
meglio farlo cinque minuti prima per evitare che blocchi la missione
>>
annunciò loro Rachel.
Quella
notte avrebbe saputo tutto si disse Blaine prima di uscire dalla
stazione,
doveva solo avere pazienza e poi avrebbe scoperto tutto quello che
riguardava
quella brutta, brutta questione.
ecco,
abbiamo avuto un po' di Klaine e ora ci stiamo avvicinando allo scontro
finale. In quanto a come i nostri abbiano trovato i possibili treni ...
fidatevi di una che si è progettata un tour dell'Europa
partendo da Lisbona fino a Cracovia, tutto in treno