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Autore: Montana    22/11/2016    4 recensioni
Cinque sensi per cinque prime volte (più una) per Rose e Scorpius.
E poi lei era diventata tutto, e tutto era diventato lei.
[Questa storia partecipa al contest "We love new generation! [edite e inedite]" indetto da Shanna_GriftherinEvil sul forum di EFP]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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• Vista

La prima volta che l'hai vista avevate sei anni. Era una di quelle noiosissime cene del Ministero a cui tuo padre ti portava spesso, quelle che passavi a mangiare tartine e a giocare a rincorrervi con i tuoi amici Zabini e Nott. 
Lei era una bambina minuta, con una massa di capelli rossi e due occhi blu come l'inchiostro che qualche giorno prima avevi rovesciato sulla pergamena di tuo padre. Le mancavano due incisivi ma sorrideva comunque, vantandosi con chiunque le capitasse a tiro del fatto che suo fratello più piccolo non fosse stato portato alla cena. Tu non capivi cosa ci fosse di tanto entusiasmante, anzi, avresti dato tutte le tue tartine per poter essere a casa a dormire anziché lì.
Doveva essere una bambina strana, non avevi affatto voglia di farci amicizia anche se era carina. Così eri tornato a correre dietro a Nott.


• Udito

La prima volta che hai sentito davvero la sua voce è stata durante il tuo primo viaggio verso Hogwarts. Zabini e Nott, più grandi di te, ti avevano lasciato da solo in uno scompartimento ma subito erano arrivati lei e suo cugino, Albus Severus Potter, a rallegrare il tuo viaggio.
Aveva una voce calda e piuttosto grave, non stridula come quella delle altre ragazzine della sua età. Non avevi ricollegato a lei la bambina di quella sera finché non aveva commentato, con un sorriso soddisfatto, il fatto che al fratello minore mancassero ancora due anni prima di entrare ad Hogwarts. 
Aveva parlato incessantemente per tutto il viaggio, sembrava quasi non prendesse fiato, e ti era subito stato chiaro perché il cugino avesse cercato disperatamente qualcuno con cui dividerla nel lungo tragitto in treno. Ti erano subito stati simpatici, avevi diviso con loro i tuoi Zuccotti e tu ed Albus vi eravate scambiati uno sguardo soddisfatto, nei cinque minuti di silenzio che le erano occorsi per mangiarli.


• Olfatto

La prima volta che il suo profumo ti ha invaso le narici eravate di nuovo sull'Espresso, di ritorno dalle vacanze di Natale del quarto anno.
Sapevi com'erano le feste a casa Potter-Weasley, avevi avuto occasione di partecipare e anche se ero rimasto alla Tana solo due giorni te n'eri tornato a casa con un mal di testa da record; non ti eri stupito affatto, quindi, quando l'avevi vista fare capolino nello scompartimento solitario in cui ti eri sistemato, elemosinando un po' di quiete e portando due profonde occhiaie come prova della sua sofferenza.
Si era addormentata di colpo, col capo appoggiato alla tua spalla, e quando ti eri girato per dirle qualcosa eri stato letteralmente investito dal suo profumo. Sapeva di quel nuovo shampoo alla vaniglia di cui tanto aveva parlato a te ed Albus, di pergamena e di quel profumo caldo e avvolgente che avevi imparato a riconoscere come quello della Tana. Profumo di caminetti accesi, di biscotti appena sfornati e di lenzuola pulite.
Ancora non sai per quanto sei rimasto immobile a respirare il suo profumo, lo stesso che qualche mese dopo avresti sentito nella tua Amortentia, rendendoti conto di essere regalmente fregato. 


• Gusto

La prima volta che l'hai baciata hai sentito il sapore del suo burrocacao alla fragola e poi quello del succo di zucca che aveva bevuto poco prima. Due sapori che uniti erano strani ma nulla ti era mai piaciuto così tanto prima. 
Non sapevi nemmeno come fossi arrivato a baciarla, un attimo prima facevi finta di ascoltarla, incantato dal modo in cui i raggi del sole si riflettevano sui suoi capelli rossi facendoli somigliare a un intrico di fiamme, e quello dopo eccoti con le labbra sulle sue, ecco le vostre lingue che si incontrano con una feroce dolcezza e Merlino, è la sensazione più bella del mondo.
Ti eri ubriacato già alcune volte, ma quella sensazione era più bella, più inebriante, più tutto. Non ti sei nemmeno preoccupato del fatto che eravate sulle scale della torre di Grifondoro e poteva arrivare chiunque e vedervi, no, in quel momento c'eravate solo voi.
Poi vi siete staccati, solo perché non avevate più ossigeno, e ancora col fiatone le hai chiesto perché avesse ricambiato quel bacio. Lei ti ha guardato, rossa in viso e con gli occhi enormi, e ti ha riposto che aveva paura che non l'avresti mai fatto. E allora baciarla di nuovo ti è sembrata la cosa più ovvia da fare.


• Tatto

La prima volta che ti ha preso la mano in pubblico, tornavate da Hogsmade. Stavate insieme da pochi mesi, ma tu eri restio a rivelare la vostra relazione al resto del mondo. Non l'avresti mai ammesso, ma avevi paura che la sua famiglia non ti accettasse; a lei dicevi che volevi godertela il più possibile prima di essere sulla bocca di tutti, cosa che effettivamente sarebbe successa.
Aveva le dita fredde nonostante fosse aprile e la pelle vellutata come una pesca quando ti aveva preso la mano a tradimento, sulla strada per il castello. Tu l'avevi guardata preoccupato, ma non avevi osato ribellarti alla sua stretta, perché sentire quella mano piccola e minuta nella tua era troppo bello. L'avevi stretta forte e le avevi sorriso, pensando che tanto arrivati ad Hogwarts te l'avrebbe lasciata limitandosi ad accarezzarti piano il dorso con le dita, come faceva sempre.
Ma lei non ti aveva lasciato, anzi, aveva stretto ancora più forte mentre entravate nel castello e i primi studenti cominciavano ad accorgersi che c'era qualcosa di strano. Avresti voluto scappare, ma allo stesso tempo non volevi lasciarle la mano (né lei te l'avrebbe permesso, s'è per questo).
Ti aveva trascinato in Sala Grande anche se il tuo io interiore continuava a gridare e tu trattenevi il respiro. Ed era andata molto meglio di quanto ti saresti aspettato.
Vi avevano guardati in pochi, quelli non impegnati a mangiare. In più, avevi letto nelle espressioni soddisfatte dei suoi cugini che loro lo sapevano già tutto, e già da un bel po'. Albus aveva addirittura alzato i pollici nella tua direzione, con quella sua espressione da Cupido deficiente.
Quella sera avevi imparato una grande lezione e preso una decisione: non avresti mai smesso di tenerle la mano.



La prima volta che avete fatto l'amore tutto attorno a te era amplificato.
Sentivi il cinguettare degli uccelli fuori dalla finestra, i cigolii del letto e del pavimento di legno, i sussurri di Rose prima, i suoi gemiti poi, la sua risata e anche la tua.
Toccavi le lenzuola ruvide e fresche, la pelle morbida e calda di Rose, un po' appiccicosa di sudore estivo, il suo continuo tremare piano, i suoi capelli crespi, le sue labbra secche, il materasso un po' sfondato, la cicatrice sulla sua spalla di quella volta che aveva sbattuto contro gli anelli da Quidditch.
Assaporavi le sue labbra, l'unico gusto di cui non ti saresti mai stancato, e quel retrogusto di succo di zucca che percepivi sempre quando la baciavi (che dire, ne era dipendente).
Vedevi i suoi occhi farsi sempre più grandi, le sue guance arrossate, i suoi boccoli color fuoco sparsi sul cuscino, le pareti della sua stanza dove c'erano ancora i ricordi di quando era piccola, i giocattoli e le foto, gli addobbi Grifondoro, vedevi ogni sua singola lentiggine come se fossero grandi come pozzanghere.
Percepivi il suo profumo, sempre quello, forse un po' più intenso, forse un po' più adulto, forse un po' più tuo.
E poi, lei era diventata tutto, e tutto era diventato lei.



Nota dell'autrice:
Questa one-shot non ha nulla a che vedere con la mia raccolta di flashfic, mi sono semplicemente affezionata molto alla coppia e ho seguito l'ispirazione di una serata per scrivere questa storiella.
Nel caso vi piaccia, non esitate a farmelo sapere! :)
  
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