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Autore: _AreyC    22/11/2016    1 recensioni
"Preparalo e se perderà, ti ucciderò Jack. Nel modo più doloroso e lento possibile" Guardò dritto negli occhi il ragazzo nella gabbia e gli sorrise "Ci vediamo stasera, Angelo della morte."
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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"E questa sarebbe la star per la prossima serata?" Il vecchio grugnì infastidito pulendosi il naso sporco con la manica del cappotto palesemente troppo costoso per un uomo con un aspetto del genere "Ma se non ri regge neanche in piedi." Il ragazzo accanto a lui tremava così tanto che, dato che era piuttosto mingherlino, sembrava cadesse a terra da un momento all'altro "I-In realtà.. H-Ha ferito d-due u-uomini prima d-della cattura.. I-Il capo d-dice c-che è molto p-promettente e.."
"Sentiamo, quale sarebbe il tuo potere? Farci morire di noia? HEY TU!" Rise sguaiatamente sbattendo le mani contro le sbarre fredde della cella "FACCI VEDERE COSA SAI FARE!"
"S-Signore n-non è consigliato p-provocarlo c-così i-io.." Il giovane era bianco e tremava ancora di più, sembrava stesse per svenire.
"ALLORA? IL GATTO TI HA MANGIATO LA LINGUA? O SEI COSì STUPIDO DA NON FARTI VEDERE? TI HO DETTO ESCI FUORI!" Ma l'ombra nera dentro la gabbia non si mosse facendo infuriare ancora di più il vecchio "GUARDA CHE NON CI METTO NIENTE A PIANTARTI UNA PALLOTTOLA IN FRONTE! Cazzo, ne hai preso uno problematico?!" ringhiò verso il ragazzo, poi tornò ad urlare verso l'oscurità "SEI RITARDATO PER CASO?! NON CAPISCI QUELLO CHE CAZZO TI SI DICE?! DICCI, CI SEI NATO COSI' MONGOLO?!"

 

"Avete già pensato ad un nome?" l'infermiera sorrise posando il piccolo fagottino tra le braccia dell'uomo che lo strinse a se impassibile "E' davvero un angioletto, ha pianto a malapena un minuto e poi si è calmato in un istante!" Il suo viso si fece cupo "Mi dispiace davvero per sua moglie sigor Murray, abbiamo fatto tutto il possibile: aveva perso troppo sangue.." Ma ormai aveva smesso di ascoltare, tutta la sua attenzione era rivolta verso il bambino che aveva tra le braccia. pensò trattenendo un sospiro, sfiorò delicatamente la sua testa con le labbra e chiuse gli occhi trattenendo il respiro. Quando li riaprì trovò l'infermiera a fissarlo con compassione "Per il nome si può aspettare ancora qualche giorno sa? Non c'è fr.." "Angel" sussurrò deciso osservando il bambino che dormiva sereno tra le sue braccia "Il suo nome è Angel"

 

Qualcosa nell'angolo della gabbia si mosse, ma ancora non si vedeva niente e il vecchio signore stava perdendo totalmente la pazienza. "Sei un incapace, Jared! Dovrei ucciderti e basta."
Il ragazzo trattenne il respiro per qualche secondo, poi deglutì con forza "I-Il mio n-nome è J-James, signore."
"Ciò non cambia il fatto che se entro cinque minuti non mi mostri cosa sa fare quel mostro ucciderò sia te che lui! Sbottò furente estraendo una pistola dalla tasca posteriore dei pantaloni.
"Il c-capo n-non gliela f-farà passare l-liscia"
"Beh posso sempre dire che hai cercato di liberarlo e che io, da bravo protettore dell'azienda, ho provato a fermarti" ghignò sputando per terra accanto aipiedi del ragazzo "Adesso mostrami cosa sa fare e non deludermi"
James arcollò leggermente verso la cella estraendo il teaser dalla tasca della giacca, cosa che fece ridere compiaciuto il vecchio "Allora non sei così rammollito come pensavo!"
Il ragazzo sospirò leggermente poi allungò un braccio tra le sbarre, verso l'oscurità della cella. Per qualche secondo ci fu il silenzio più assoluto, poi un gemito squarciò l'aria e una figura emerse dal buio.

 

<..Un tragico incidente dove hanno perso la vita tre persone: Thomas Murray, vedovo da poco che lascia solo un bambino di pochi mesi e due giovani sposini, Roman e Alisom Clovent che..> La signora spense la televisione sospirando e guardò il nipotino che dormiva beato nella culla. "Ci sei rimasto solo tu, Angel" sussurrò mentre una lacrima le solcava il viso. Il marito la guardò dolcemente e le lasciò un bacio sulla guancia abbracciandola "Andrà tutto bene Mary"
"Ma noi siamo già vecchi, John! Se dovessimo morire e lui restasse solo.."
"Sarebbe abbastanza forte da cavarsela, tesoro. Dopotutto è figlio di sua madre." La donna non poté non sorridere ammirando il bambino che aveva appena aperto gli occhi "Sono proprio come i suoi..."

 

Il signore squadrò il ragazzo inginocchiato nel bel mezzo della cella: era certamente molto forte e sarebbe stato in grado di sopportare diversi incontri. I capelli biondo cenere cadevano sporchi e spettinati sulla fronte e da sotto di essi spuntavano due occhi di un colore meraviglioso, indefinito. A primo impatto brillavano come due zaffiri, poi si notava un luccichio smeraldo che ti ci faceva perdere dentro.
"Oh questo si che piacerà molto alle signore" Ghignò il vecchio "E' decisamente un bel bocconcino, non credi James?"
Il povero ragazzo arrossì, sempre più spaventato "S-Si s-signor Klains.."
"Allora? Questa abilità speciale?"
"Stia a vedere.."

 

Il bambino non aveva dato loro nessun problema, anzi cresceva sempre più forte e affezionato. Dormiva sempre tranquillo nella sua camera e non era mai successo niente, ma una notte, la notte prima del suo sesto comoleanno tutto cambiò. Un forte boato ruppe il silenzio notturno e dei singhiozzi lievi aleggiavano nell'aria. Mary si svegliò e si catapultò nella camera urlando il nome del nipote che, terrorizzato, stava in un angolo con le braccia intorno alle ginocchia. 
La nonna gli si inginocchiò accanto e portò dolcemente una mano tra i suoi capelli "Tesoro" sussurrò accarezzandoglieli "Tesoro cosa è.." Il respiro le si mozzò in gola quando sollevò leggermente lo sguardo, a malapena sentì il marito che entrava trafelato nella stanza "Mary... Oh santo cielo! Ma quelle sono.."
"Si John" lo guardò sconvolta "Lo sono"

 

James diede un'altra scossa al ragazzo, ma non successe niente allora il signor Klains, spazientito, decise di prendere in mano la situazione e sparò un colpo di pistola appena sopra la testa del prigioniero. Quando realizzò cos'era appena successo inciampò nei suoi stessi piedi e spalancò la bocca in un urlo muto.
Da dietro la schiena del ragazzo, squarciando l'aria, si erano innalzate e poi strette intorno al proprio corpo come uno scudo delle maestose ali bianche talmente grandi da occupare quasi tutta la cella.
James deglutì allontanandosi e aiutò il vecchio a rialzarsi "C-Che ne p-pensa?"
"Meriti un aumento, Johnny" sorrise mostrando i denti gialli e cariati "Hai fatto un ottimo lavoro"
"E' James" auaaurrò il ragazzo a denti stretti.

 

"ANGEL MURRAY QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON VOLARE IN CASA? JOHN! NON INCORAGGIARLO!" Il signore rise afferrando il nipotino per i piedi e tirandolo giù "Forza Ang, fai il bravo o la nonna non ti darà il gelato"
Il bambino, che ormai aveva raggiunto i dieci anni,arricciò il naso e mise su il broncio più tenero che poteva "Ma mi prudono le ali! Ho bisogno di volare" John sospirò accarezzandogli dolcemente la testa "Devi solo aspettare stasera tesoro, quando non ci sarà nessuno in giro ti accompagneremo fuori e potrai volare anche tutta la notte. Ma non possiamo rischiare che ti vedano"
Angel abbassò lo sguardo "Sono un mostro, vero?" Tirò su col naso trattenendo le lacrime, Mary lo sentì e si avvicinò velocemente pulendo le mani nel grembiule da cucina "Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere! Sai che non è così" Il suo sguardo si addolcì "Sono gli altri ad essere cattivi, tesoro. Loro non capirebbero che persona speciale sei."
John appoggiò una mano sulla spalla della moglie "Tua nonna ha ragione campione, non lasciare mai che gli altri definiscano chi sei: solo tu puoi farlo." Angel si asciugò gli occhi e sorride ai due "Vi voglio bene"
"Anche noi tesoro" Mary gli baciò dolcemente la fronte "Ora andiamo o il gelato si scioglierà, mio piccolo Angioletto."

 

"Lo voglio nell'incontro di stasera!" Il vecchio strofinò le mani tra loro con un sorrisetto stampato sul viso, giàsi immaginava tutti i soldi che gli avrebbe fruttato quel ragazzo. "Chiaro? Stasera"

"M-Ma signor K-Klains n-non è p-pronto" balbettò il ragazzo cercando di convincerlo.
"Beh allora che aspetti? Preparalo! Ti ho detto che lo voglio stasera! Dopodomani è il compleanno della mia passerottina e voglio farle un regalo degno di una principessa! Un incontro con lui mi frutterà così tanti soldi da sistemarmi una vita intera!" Rise battendo le mani "Preparalo e se perderà ti ucciderò, Jack. Nel modo più lento e doloroso possibile" Guardò dritto negli occhi il ragazzo nella gabbia e sorrise "Ci vediamo stasera, Angelo della morte." 

 

 

Hi :3

Ho visto angel nell'ultimo film di X Men e mi ha subito affascinato come personaggio, ho voluto immaginarmi una sua realtà.
E' la seconda storia che pubblico e sono davvero taaanto emozionata.
Tengo davvero ai vostri pareri, non trattenetemi e scrivetemi cosa ne pensate.
Alla prossima!

Ari:3

  
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