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Autore: _pirate_    17/05/2009    3 recensioni
una ragazza prigioniera, un uomo a cui è stata rubata l'anima, ispirata a un'antica leggenda del centro america
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOUR LIFE IS MINE

Mi ero sempre domandata perché mi tenesse segregata in casa.

Non che la cosa mi dispiacesse, ma mi sarebbe piaciuto, a volte, poter vedere le stelle senza dovermi nascondere ogni volta dal suo sguardo indagatore. Mi sentivo una reietta, colpevole di aver fatto qualcosa di molto brutto e pareva che a lui piacesse farmi sentire così.

Una volta gli avevo domandato il motivo della mia esclusione forzata dal mondo. Era una sera calda di inizio estate e il cielo era così bello, sembrava il set di una di quelle leggende che mia madre era solita raccontarmi da bambina: quel giorno più che mai sentii il bisogno di libertà.
Bruciava sulla mia lingua in modo inusuale e mi faceva sentire stranamente male. Pensai che non ci sarebbe stato niente di male nel fare una domanda, quindi mi decisi.

Era fredda la sua risata. Non era come quella dell’altra gente del mio popolo, in cui scorreva sangue di lupo, e io mi sentivo sempre molto a disagio quando rideva: - Perché la tua vita mi appartiene-

Non mi sembrava un buon motivo, non ricordavo di avere mai fatto nulla in vita mia che potesse compromettere la mia libertà; quindi raccogliendo tutto il coraggio nel mio cuore, mi decisi a chiedergli altre spiegazioni.

Il fuoco del falò bruciava davanti a noi, potevo sentire sulla mia pelle le minuscole gocciole di sudore che scivolavano dalla mia fronte. Silva, invece, era avvolto in una coperta di cuoio e tremava, dondolandosi avanti e indietro; quando una scintilla sfuggiva dal controllo del fuoco, lui indietreggiava, come se essa fosse una bestia selvatica e potesse fargli molto male.

-Ti ho salvato la vita e quindi ora essa mi appartiene-

Mi domandai con ingenuità a che cosa potesse servire un’altra vita a un uomo che già ne possedeva una. Non avevo neanche preso in considerazione il fatto che probabilmente Silva non ne aveva una. Che probabilmente una maledizione gliela aveva portata via molti anni prima, che quasi sicuramente la sua vita non aveva più niente per essere chiamata tale, poiché apparteneva ad un altro, fino al momento in cui aveva trovato una bambina… ME.
  
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