Titolo:
CHocolatH
Part: 1 di 1
Beta: il Mio Xsiano <3
Ship: Piton/Harry [deo
é.é]
Raiting:
pg
Avvertimenti:
Pre-Slash
Note:
27 Dicembre, la proprietaria di una delle mie chiappe oggi compie gli
anni ^^.
Da Harry a Lucius: Tesò, sai io chi sono e come la penso
… contando che mi sono
rovinata le vacanze perché a scuola, mentre scendevo con la
Sciore per mano, ho
incontrato Piton in fondo alla rampa. Ci siamo bloccati tutti e due e
fissarci
in cagnesco, mentre la Sciore era bella sorridente. Poi lui ha
continuato a
camminare e la Sciore è andata a vedere se c’era
ancora in giro per il piano,
però alla fine mi ha trascinato su di peso perché
la m ia faccia non prometteva
nulla di buono, io volevo scendere da altre scale ma lei mi ha detto
che lui lo
avrebbe fatto, infatti così fu… ed io alla fine
mi sono presa ugualmente il mio
amato tè senza avere uno scontro verbale con lui u.u.
Ora… capisci
quanto
ti voglio
bene. Ti conviene, perché ci è mancato poco che
rimettessi é.é.
Ps: la Sciore ci ha visto benissimo un’altra persona al posto
di Harry ma che
ci somiglia abbastanza e tu sai chi (visto che manco sta persona sta in
buoni
rapporti col Pipi ==). Visto che abbiamo intenzione, io e lei, di fare
la
stessa cosa, Piton a parte, ad un nostro prof <3. Poi la
fantasia della
Sciore è partita ed ecco qua, mi ha dato metà
trama della storia, ovvi al
soggetto non erano Harry e Ron e Nev, ma (in ordine) io, lei, Shabry e
Kiki.
DISCLAIMER:
Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di
proprietà di JK Rowling e
di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di
lucro, né
intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.
ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono
MAGGIORENNI,
immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi
nome e riferimento
a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.
»
CHocolatH
Erano
in piedi davanti alla porta, si erano dovuti
mettere i mantelli pesanti, visto il freddo che faceva nei sotterranei.
Scatoline alla mano.
Ron schioccò la lingua - Mi rispiegate cosa diavolo ci
facciamo davanti alla
porta di Piton, e sottolineo di Piton, con in mano dei cioccolatini? -
Harry roteò gli occhi - Lo so Ron, è strano.
Molto. Ma a noi non interessa quel
gargoyle -
- Già - intervenne Neville - Siamo qui per un pensierino al
professor Adàm -
- Ma non è tanto questo che mi spaventa - storse il naso Ron
- Quando il fatto
che lo chiamate per nome -
In effetti, quando si parlava del professor Adàm, gli occhi
di Neville si
trasformavano in cuoricini.
- Eheh... ricordati che sei fidanzato Nev! - lo punzecchiò
Potter.
- Per Merlino! Se Blaise sapesse che sono qui con una scatola di
cioccolatini
in mano e la sto per dare ad un insegnante anziché a lui... -
- Ti stuprerebbe - finì Harry per lui - Conoscendo Zabini -
L'altro alzò le spalle - Si. Molto probabilmente si -
- Ohhhh bando alle chiacchiere - sbottò Ron - Se dobbiamo
fare questa cosa
facciamola il prima possibile -
Era tanto strano che degli alunni volessero regalare dei cioccolatini
ad un
loro insegnate? No, se si contava il fatto che il suddetto quando
poteva li
faceva uscire all'aperto. Forse però la capatina nei
sotterranei se la potevano
risparmiare, peccato che il professor Adàm, quel giorno,
aveva un colloquio con
Piton per discutere su una pozione e anche per fare due chiacchiere,
visto che
Adàm era quasi logorroico e Piton quasi un buon ascoltatore.
L'idea era venuta ad Harry, che da bravo Grifondoro voleva ricambiare
la bontà
di Adàm, visto che era diventato il suo professore preferito
da quando, quella
volta, lo salvò dalla furia di Piton... così si
risparmiò di dover passare i
suoi giorni a pulire calderoni. E poi Adàm insegnava Difesa
contro le Arti
Oscure, la materia preferita di Harry. Così, con la
chiacchiera, era riuscito a
convincere anche i suoi due amici a collaborare - bhe, Nev gli era
quasi
saltato in braccio quando gli illustrò la sua trovata... Ron
era stato un
pochino meno contento - e, con l'aiuto del buon Dobby, erano riusciti
ad
arrivare senza problemi alle cucine e a preparare dei cioccolatini con
le loro
manine.
Harry constatò che se non si sarebbero sbrigati ad entrare,
Ron avrebbe aperto
le scatole e se li sarebbe fatti fuori, i cioccolatini, visto che
l'avevano
dovuto immobilizzare e minacciare per far si che non si mangiasse tutto
l'impasto.
Si sfidarono ad un duro duello di morra cinese per decidere chi doveva
bussare...
ma ebbero il sospetto che Nev avesse perso apposta per poter essere il
primo...
almeno era questa l'idea che si erano fatta vedendolo saltellare.
Qualche istante dopo, la porta venne aperta e il professor
Adàm si presentò in
tutta la sua allegria, con un bel sorriso stampato sul volto.
- Che sorpresa ragazzi. Come mai da queste parti? - ma non diede tempo
di
rispondere - Ma prego, entrate pure -
Piton storse la bocca; quello era il suo studio!
Adàm fece segno ai ragazzi di accomodarsi, ma loro
declinarono gentilmente con
somma gioia di Piton. Così, l'insegnate si
appollaiò sulla cattedra
dell'insegnante di pozioni con assoluta disinvoltura, nel mentre Piton,
dietro
alla cattedra sulla sua sedia, aveva ripreso ad esaminare dei documenti
che
dovevano essere i passaggi della pozione.
- Cosa possiamo fare per voi? -
Harry sperò che Nev si fosse ricordato il promemoria che gli
aveva detto di
stamparsi bene in testa: non sbavare! Tuttavia, il timido Grifone era
immobile
con un sorriso ebete in faccia. Harry gli diede una gomitata alle
scapole.
- Oh... ehm... - Nev balbettava ed era tutto rosso in faccia. Harry
pensava che
se Blaise lo avesse visto così se lo sarebbe mangiato. -
Ehm... ecco... io-n..
noi -
- Ti senti poco bene Neville? - domandò Adàm
preoccupato.
- Eh? Oh, nono - scosse la testa così forte che ebbe un
capogiro - Volev...
le... noi -
Stava quasi per pigolare per l'imbarazzo. Ma la cosa che
infastidì Ron fu il
bel commento di Piton - Tzè, che schifo - appena mormorato
ma perfettamente
udibile nel silenzio della stanza.
- Quello che Neville sta cercando di dire, professor Luv è
che noi abbiamo un
regalo per lei - intervenne così il rosso.
Luv parve perplesso, così Harry si affrettò.
- Ehm... cioccolatini - e porse la scatola all'insegnante - Fatti da
noi - Dio
che imbarazzo dire una cosa del genere in presenza di Piton!
- Mmmh - confermò Ron.
- Oh, che carini! - sorrise di cuore - Guarda Severus. Cioccolatini! -
- Ho sentito professor Luv - biascicò velenoso questi.
Eppure, quando si girarono e Adàm li accompagnava alla
porta, Harry era sicuro
di aver visto il labbro inferiore di Piton tremare. E si
sentì strano, come una
morsa allo stomaco.
Ma no, pensò, sicuramente si stava trattenendo dal ridere
senza ritegno.
Ma quella morsa non accennava a diminuire.
~*~
A cena non toccò quasi nulla, troppo impegnato a cercare di
capire cosa fosse,
era tentato di parlarne con Hermione, ma aveva paura che l'amica si
sarebbe
dilungata in chissà quali teorie.
Arrivato al Dormitorio, gettò un occhio sul suo letto e vi
trovò un
cioccolatino che doveva essere scivolato via nella furia e
nell'incompetenza di
fare una scatola con fiocco come si deve. Lo prese e
l'osservò per un po',
arrivando a fissarlo come se fosse veleno o qualcosa che potesse
mordere.
Alle undici i suoi compagni spensero le luci e lui avrebbe tanto voluto
avere
qualcosa di abbastanza pesante da darsi in testa, così
magari si addormentava!
Dopo mezz'ora che si rigirava sul letto, e non riuscendo a calmarsi,
Harry
scattò in piedi e con un gesto veloce e seccò,
prese il cioccolatino e,scalzo,
iniziò a correre.
Quando arrivò nei sotterranei, aveva il fiatone e non aveva
la più pallida idea
di quello che stava per fare.
Bussò alla porta.
Fissò il cioccolatino nella sua mano assottigliando gli
occhi - Tutta colpa
tua! - Oppure era colpa della sua vena da Grifondoro?
Piton gli aprì la porta con una faccia di chi avrebbe
scatenato le pene
dell'inferno se chiunque l'avesse disturbato l'avesse fatto per una
sciocchezza, e quando vide il moretto sulla soglia iniziò a
decidere da che
tortura partire.
- Potter - sputò - Cosa vuo.. -
Prima che potesse finire, Harry tese la mano con sopra poggiato il
cioccolatino
infame. La testa bassa, gli occhi che guardavano la muffa che si stava
piano
piano impadronendo del pavimento e la battaglia persa col rossore che
gli
imporporava le guance.
- Giuro che non è avvelenato –
specificò.
Dopo un attimo di smarrimento, con un gesto quasi meccanico ed incerto,
l'insegnate si decise a prendere quel piccolo gesto di... di cosa?
Quando Harry si accorse di non avere più il lieve peso sul
palmo della mano, si
costrinse a sparire dalla vista di Piton il più veloce
possibile, biasciando un
piccolo buonanotte.
Piton rimase con la porta aperta per metà notte, in piedi
lì, immobile, con lo
sguardo fisso dove era sparito il Grifondoro e con in mano, tra due
dita, il
cioccolatino.
~*~
Il giorno dopo, quando Piton restituì i compiti corretti
sulla ricerca di
alcune radici e i loro benefici e non, fece un appunto a quello di
Potter
all'ultimo momento.
- Le consiglio di leggerlo bene e di migliorare, almeno decentemente -
e poi
glielo diede.
Harry non ci fece caso, era normale che Piton si divertisse a fare i
suoi
commentini velenosi e sarcastici, quello che non si aspettava fu
ciò che lesse;
il suo compito era senza correzioni, come se fosse tutto esatto e di
solito
Piton trovava errori anche dove non c'erano, ma in fondo al tema, nella
sua
grafia fitta, Piton aveva scritto;
Mi
piace fondente e alla
menta, non al latte e fragola. E' pregato di rimediare il prima
possibile.
Harry sorrise, annotandosi di rintracciare Dobby il prima
possibile.
»
Fine