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Autore: eleCorti    24/11/2016    4 recensioni
Ultima chiamata per il volo diretto a Londra... ecco la tanto attesa chiamata. Mark guardò per l’ultima volta l’entrata dell’aeroporto, ma di lei nessuna traccia. Sbuffò e prese il suo trolley, pronto a dirigersi verso il gate.
“Mark! Aspetta!” una scarica di adrenalina lo pervase. Si voltò: Strawberry stava correndo verso di lui. Le sorrise di rimando. Aveva sperato fino all’ultimo che la sua ragazza arrivasse in tempo e finalmente era giunta lì.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo addii e partenza




 
Triste: ecco com’era quella sera la giovane Strawberry Motomiya. Il giorno dopo il suo ragazzo – Mark Ayoyama – sarebbe partito per Londra per studiare gli animali codice rosso in via d’estinzione. Anche se, tempo fa, avevano suggellato quella promessa, quel finto matrimonio, era lo stesso sconsolata, poiché non poterlo più vedere tutti i giorni, non poter più uscire con lui, non poter più stargli accanto, faceva male e assai.
Sospirò. Come poteva impedirgli di realizzare questo suo sogno? Non poté fare a meno di chiedersi, mentre si rigirava nel letto. Era notte fonda e lei non riusciva a dormire; era troppo agitata. No, non poteva. Non sarebbe stata una buona fidanzata se gli avesse tarpato le ali. Doveva avere fiducia che tutto sarebbe andato per il meglio e che il loro rapporto non sarebbe cambiato.
Con questi pensieri, la giovane ex mew mew si addormentò. Domani sarebbe stata una giornata pesante e lei doveva essere nel pieno delle energie per affrontarla.


 
****

 
Ecco: come sempre, Strawberry era in ritardo. Come sempre, la sua pigrizia aveva prevalso e non aveva sentito la sveglia. Ma oggi non poteva, non doveva assolutamente arrivare in ritardo. Dopo essersi svegliata di colpo, si era infilata senza alcuna esitazione sotto la doccia per poi uscirne subito dopo.
Mentre indossava il suo vestito preferito, con i fiorellini, e cercava di mettersi il campanellino che – tempo fa – le aveva regalato Mark, fissò l’orologio appeso al muro: erano quasi le tre, Mark tra poco sarebbe partito. Era in super ritardo, doveva sbrigarsi.
Prese la borsa, si mise le scarpe, salutò i suoi ed uscì di casa. Ryan la stava aspettando fuori. Ieri gli aveva chiesto il passaggio e, solo dopo che lei gli promise che avrebbe fatto degli extra, il giovane acconsentì alla richiesta.
“Sei in ritardo” le fece notare con poca gentilezza. Era più di un’ora che la aspettava in sella alla sua moto sportiva ed era più che spazientito.
“Scusa, non ho sentito la sveglia” si giustificò lei come fanno i bambini, mentre s’infilava il casco e saliva dietro Ryan.
“Sei sempre la solita...” asserì, con un tono quasi annoiato.
“Per favore sta zitto e parti! Sono in stramega ritardo!” s’imbufalì lei.
Ryan, senza obbiettare, sgommò diretto verso l’aeroporto di Haneda. Aveva capito che era meglio starsi zitto se non voleva litigare. Adorava di solito punzecchiarla, ma quella volta si fece da parte.


 
****



 
Che fine aveva fatto Strawberry? Non poté fare a meno di chiedersi il giovane Mark. Ormai il suo volo stava per partire – avevano già chiamato l’imbarco – e non poteva attendere oltre. Ma come poteva andarsene senza salutare la sua ragazza? No, non poteva farlo. Decise di aspettare ancora un po’.
“Senti ma hai notizie di Strawberry?” domandò a una ragazza che andava in classe con lei.
“No, mi spiace. Sono ore che provo a chiamarla, ma niente. Mi dà la segreteria” ripose la giovane con un tono triste.
“Ah... grazie lo stesso” perché la sua gattina non si faceva vedere? Si domandò, ormai preso dalla tristezza.
Ultima chiamata per il volo diretto a Londra... ecco la tanto attesa chiamata. Mark guardò per l’ultima volta l’entrata dell’aeroporto, ma di lei nessuna traccia. Sbuffò e prese il suo trolley, pronto a dirigersi verso il gate.
“Mark! Aspetta!” una scarica di adrenalina lo pervase. Si voltò: Strawberry stava correndo verso di lui. Le sorrise di rimando. Aveva sperato fino all’ultimo che la sua ragazza arrivasse in tempo e finalmente era giunta lì.
“Mark!” gli si buttò letteralmente addosso, affondando il viso nel suo torace.
“Perdonami... io...” non poté finire il suo discorso, poiché Mark le aveva messo due dita sulle labbra.
“Tranquilla è tutto apposto. L’importante è che tu sia qui” le sorrise calorosamente, facendola sciogliere come neve al sole.
“Oh Mark” arrossì come un peperone, mentre accorciava sempre più le distanze.
Un bacio suggellò il loro addio. Mark, poi, scappò via, poiché stavano chiudendo l’imbarco.
Lei rimase lì a fissare il vuoto. Si era ripromessa di essere forte, di superare il tutto con serenità, ma la verità era che era già scoppiata. Rimase lì da sola, mentre tutti gli amici di Mark se n’erano già andati.
“Si è fatto tardi, dobbiamo andare” Ryan – stanco ormai di aspettarla fuori – le mise una mano sulla spalla, facendola sussultare.
“Sì... hai ragione...” rispose, come riportata alla realtà, ma tuttavia con un’aria assente.
“Coraggio vedrai che, nemmeno te ne renderai conto, il tempo passerà e il tuo Mark sarà di nuovo al tuo fianco!” le disse sempre con quella sua aria provocatoria. Era felice poiché quel ragazzo finalmente se n’era andato, ma non sopportava vedere Strawberry in quel modo.
“Sì, hai ragione...” non si arrabbiò, anzi era d’accordo con quello che aveva appena affermato il suo amico.
Se ne andò con lui con un umore decisamente migliorato, poiché era convinta che il tempo sarebbe trascorso in fretta e che mai il suo Mark si sarebbe allontanato da lei. Forse aveva fatto male, ma avrebbe dovuto ascoltare quella piccola voce interiore che le diceva che nulla sarebbe andato come previsto.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: salve! Allora... torno su questo fandom dopo mesi. Da dove è nata questa long? Ho letto da poco il manga e leggendo la fine mi è venuta in mente questa storia. Spero vi piaccia e chiedo scusa se uso i nomi italiani, ma siccome in questo manga sorprendentemente vengono usati i nomi italiani – tranne per gli attacchi delle ragazze – non sono riuscita ad assimilare quelli giapponesi.
Spero di aggiornare presto, se non mi faccio viva è perché l’ispirazione non è di casa. Ma... per essere sempre aggiornati sui miei aggiornamenti (scusate il gioco di parole) vi consiglio, se volete, di mettere mi piace alla mia pagina facebook, che trovate andando sul mio profilo accanto all’icona della posta – troverete appunto l’icona con il logo di facebook, cliccateci sopra e si aprirà la mia pagina –. A presto.    
Ps: titolo e rating potrebbero essere soggetti a variazione. 
   
 
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