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Autore: BlackVanilla    25/11/2016    2 recensioni
Ace + Gwennie + stanza buia
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ace? Dove sei?”
“A letto…perché?”
“E’ andata via la corrente, tutte le luci dell’albergo non funzionano. Di conseguenza non vedo dove sono e dove sei tu…insomma non vedo niente!”
“Ehm…ferma lì, vengo a prenderti”
Un suono tremendo riempì la stanza, successivamente si udì quello che sembrava il grido disperato di un maiale mentre veniva sgozzato.
“Oddio che succede??? Ace? Stai bene?”
“Sì…cioè, insomma…ho sbattuto il ginocchio su qualcosa di estremamente duro…”
“Scusa ma non puoi usare il tuo fuoco? Tipo torcia…”
“E se poi incendio tutto? Non è mica tanto grande qui…”
“Non esagerare…basta una fiammella!”
“Ma ci sei anche tu…se dovessi combinare un pasticcio ti metterei in pericolo…”
“Sei davvero dolce…grazie di pensare sempre anche a me. Tuttavia rimarrò qui in piedi nel nulla per tutta la notte se non facciamo qualcosa! E poi ho una grandissima fiducia in te!”
“Hai ragione…ci provo, eh!”
Un leggero flash illuminò la stanza per un paio di secondi.
Poi tornarono buio e silenzio.
Troppo silenzio.
“Ace?”
“Lo senti anche tu?”
“Che cosa?”
“Questo delizioso profumo di cibo!”
“Ehm…in verità no…ma ha importanza in questo momento?”
“Beh, se proviene dalla cucina, alla quale si arriva per il corridoio, significa che fiutando potrei riuscire ad avvicinarmi a te!”
Gwennie rise di cuore, “Aspetta dai, provo ad avvicinarmi io…mi basterà camminare piano!”.
“No!”, il tono del ragazzo era stranamente duro, “Cioè...preferisco che tu stia lì ferma, okay?”
La ragazza rispose incerta che andava bene.
Sentendo il tono sommesso che la compagna aveva usato, Ace ritenne opportuno di spiegarsi meglio mentre cercava goffamente di raggiungerla.
“Scusa se sono stato brusco…ma non voglio assolutamente che tu sbatta contro qualcosa come ho fatto io…o che ti faccia male in qualsiasi altro modo, capisci? Insomma, io…”
“Grazie Ace”, non era necessario farlo finire, si sentiva davvero commossa ed enormemente grata al pirata per tutto l’affetto che le faceva capire di provare nei suoi confronti, era una cosa che la faceva stare davvero bene e le regalava un motivo in più per alzarsi dal letto al mattino.
Un tonfo sordo provenne all’improvviso dalla parte più lontana della camera da letto distogliendo la giovane dai suoi pensieri romantici.
“Cosa diavolo è questa roba? Sembra stoffa elastica…”
“Ehm…credo siano i miei collant neri…quelli che ieri avevo indossato sotto gli shorts, ricordi? Li ho ritirati oggi dalla lavanderia e li avevo riposti sul comò. Ciò significa che sei dalla parte opposta rispetto alla porta d’entrata, ovvero dove sono io!”
Ace imprecò.
Il pirata decise di riprovare con il fuoco, sarebbe bastato controllarlo per non incendiare tutto l’albergo, no?
Che ci voleva?
Per lui che era Pugno di Fuoco, controllare una fiammella in una stanza ricoperta di legno, stoffa e tappeti piuttosto vecchi quindi più facilmente infiammabili, avrebbe dovuto essere stato un giochetto, no?
Prendendo un bel respiro, il ragazzo si impegnò al massimo: creò una splendida sfera di fuoco, era arancione e gialla, alcune fiammelle bianche sprigionavano una luce incredibile, il movimento rotatorio che la muoveva riusciva a farla sembrare un autentico gioiello.
“Ma è bellissima!”, Gwennie abbandonò il suo posticino accanto allo stipite della porta per raggiungere il ragazzo.
Sul volto del giovane c’era l’espressione più concentrata che lei gli avesse mai visto, rimaneva sempre decisamente carino, perfino le lentiggini che la ragazza già adorava normalmente, sembravano più marcate ad affascinanti.
Uno davanti all’altra, erano entrambi ipnotizzati dalla calda luce del fuoco ammaestrato.
“Sei davvero bravissimo”, sussurrò lei avvicinando piano la mano verso la sfera luminosa.
“Fai attenzione, eh!”, non la smetteva mai di preoccuparsi per lei?
Proprio in quel momento, la luca elettrica fece il suo ritorno illuminando completamente la stanza e il corridoio: Gwennie guardò delusa Ace mentre faceva sparire il globo infuocato.
“Non dirmi che adesso ti dispiace!”, la prese in giro ridendo.
“Beh, un pochino sì…stavo iniziando a divertirmi nell’immaginare a cosa saresti potuto andare ancora addosso!”, scoppiò a ridere di gusto mentre lo abbracciava con affetto.
Il ragazzo finse di essere offeso e mise il broncio.
Stando al gioco, lei gli fece voltare il viso verso il suo e gli diede un tenero bacio sulle labbra: come ad un bambino al quel viene dato il giocattolo che tanto aveva desiderato, lui non riuscì a trattenere un sorriso felice.
Come era solare Ace, nonostante il suo carattere non così semplice da capire e le ferite lasciategli in eredità dal famoso padre mai conosciuto, Gwennie non lo aveva mai visto realmente abbattuto o depresso, al contrario si dava sempre un motivo per vedere il lato positivo in ogni cosa.
“Sono perdonata?”, rise ancora, “dai, andiamo a mangiare prima che gli altri ospiti dell’albergo spazzolino via tutto!”.
La giovane fece per incamminarsi verso la porta, ma la mano di lui la prese per il polso costringendola a fermarsi, confusa guardò Ace dritto negli occhi per capire cosa gli prendesse.
Lui la tirò verso di sé, passandole un braccio attorno alla vita, mentre con l’altra mano le sollevava piano il mento, “Se finirà il cibo, potremmo anche andare a mangiare da un’altra parte più tardi…che ne dici?”.
Il bacio che si scambiarono poco dopo fu davvero pieno di amore, tenerezza e passione, Gwennie aveva sfiorato con le dita il braccio di lui, quasi per doversi sorreggere da tanto impeto.
Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto qualche tempo dopo, quando la mano crudele del destino li avrebbe separati per sempre, tra lacrime e perle rosse disperse su un certo acciottolato chiazzato di sangue, perle rosse appartenute ad una collana che non sarebbe mai potuta essere più riparata.  
 
 
Un salutone a tutti i miei lettori! ^.^
Come state carissimi, tutto bene?
Sniff, sniff…scrivendo questa shot mi sono un po’ commossa…Ace, povero caro!
Bando alla tristezza, aspetto i vostri commenti in tante belle recensioni!
Alla prossima!
Un abbraccione!
Vostra
BlackVanilla
   
 
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