Anime & Manga > Binan Kōkō Chikyū Bōei-bu Love!
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Autore: LorasWeasley    25/11/2016    1 recensioni
AU [IoRyuu] Sequel di "Coinquilini"
"Io era abbastanza preoccupato.
Quando il suo ragazzo sarebbe tornato gli avrebbe fatto una bella sfuriata, dopo essersi accertato della sua incolumità, certo.
Ma l’avrebbe sentito! Gli aveva fatto perdere un intero pomeriggio per stare in ansia per lui, un pomeriggio nel quale poteva fare un sacco di cose. Tipo cercare una soluzione per sfruttare la stanza di Ryuu ormai inutilizzata o controllare online i suoi investimenti finanziari.
Mentre controllava nuovamente il cellulare, senza trovare nessun nuovo messaggio o una qualche chiamata, sentì dei rumori provenienti dalle scale del condominio.
Si precipitò ad aprire la porta.
Ryuu stava salendo lentamente le scale, era completamente bagnato e stringeva convulsamente un fagotto al petto."
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Io Naruko, Ryuu Zaou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Giornate di pioggia'
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Sequel di "COINQUILINI"

Ciao!
L'avevo detto che avevo in mente un continuo per quella OS di prima, si doveva pur sempre trovare una soluzione al problema irrisolto di Io, no?
Ahahahah bè, spero che vi piaccia anche questa. Sempre perchè ci sono troppe IoRyuu in giro e quei due le meritano. Soprattutto dopo la seconda stagione.
Alla prossima, Deh


 
Sorpresa



Pioveva. Esattamente come quel giorno di quasi un anno prima.
Proprio come quel giorno Ryuu era fuori mentre il temporale infuriava.
L’unica cosa differente era Io, che continuava a camminare velocemente per casa con il cellulare in mano e lo fissava insistentemente ogni tre secondi.
Ryuu non rispondeva alle sue chiamate, non era uscito con la macchina e non si era neanche portato l’ombrello.
E Io era abbastanza preoccupato.
Quando il suo ragazzo sarebbe tornato gli avrebbe fatto una bella sfuriata, dopo essersi accertato della sua incolumità, certo.
Ma l’avrebbe sentito! Gli aveva fatto perdere un intero pomeriggio per stare in ansia per lui, un pomeriggio nel quale poteva fare un sacco di cose. Tipo cercare una soluzione per sfruttare la stanza di Ryuu ormai inutilizzata o controllare online i suoi investimenti finanziari.
Mentre controllava nuovamente il cellulare, senza trovare nessun nuovo messaggio o una qualche chiamata, sentì dei rumori provenienti dalle scale del condominio.
Si precipitò ad aprire la porta.
Ryuu stava salendo lentamente le scale, era completamente bagnato e stringeva convulsamente un fagotto al petto.
Io si era ripromesso di urlargli contro, ma l’unica cosa che uscì dalle sue labbra fu il suo nome in un sospiro di sollievo.
Ma Ryuu non sembrò neanche sentirlo, troppo concentrato nel fagotto di coperte che stringeva tra le braccia.
Io si indispettì e, mentre il suo ragazzo entrava in casa senza neanche rivolgergli un minimo sguardo, parlò un po’ più forte –Hai idea di quanto mi sia preoccupato?
Solo a quel punto Ryuu alzò lo sguardo e lo fissò sbattendo più volte le palpebre, come se si rendesse conto della sua presenza solo in quel momento.
-Scusa- biascicò infine riabbassando lo sguardo sulla sua principale preoccupazione –Mi si è scaricato il telefono. Stavo correndo a casa, non pensavo di fare così tardi, ma poi…
Lasciò la frase spezzata a metà.
-Poi cosa?- Domandò Io avvicinandosi, era abbastanza curioso ma anche preoccupato, con Ryuu poteva aspettarsi di tutto.
Ryuu sospirò e decise di mostrarglielo invece di spiegare.
Lentamente, con una mano districò quell’ammasso di coperte bagnate mentre con la l’altra continuava a tenerle saldamente contro il suo petto.
Io trattenne il fiato, strabuzzò gli occhi e fece un passo all’indietro quando una testolina ricoperta da capelli viola spuntò.
-C… Cosa… Cosa hai fatto, Ryuu?- Balbettò preoccupato.
-L’ho trovato- rispose semplicemente l’altro –Stavo prendendo fiato in un vicolo coperto a due isolati da qui, quando ho sentito dei lamenti provenire da dentro uno dei cassonetti della spazzatura. Pensavo fosse un cane o un qualsiasi altro cucciolo e invece…- Alzò lo sguardo su di lui –Non potevo lasciarlo li! Avrei avuto i sensi di colpa per tutta la vita.
Io ci lesse la disperazione in quello sguardo, non poté quindi fare a meno di afferrarlo per la nuca e stringerselo addosso.
-Va bene, hai fatto bene. E’ giusto così.
Il bimbo iniziò a muoversi e divincolandosi nelle coperte riuscì a uscire un piccolo braccio, alzò la sua mano paffuta e afferrò una ciocca bagnata dei capelli di Ryuu.
Si mise a tirarla e iniziò a ridere, divertito da questo suo nuovo gioco.
La sua lieve risata si diffuse per l’appartamento e fece trattenere il fiato a entrambi i ragazzi.
Poi Ryuu rise e iniziò a coccolarlo sedendosi sul divano, mentre Io li fissava stupito. Non aveva mai visto Ryuu  in quelle vesti, ma lo trovava stupendo.
-E ora che facciamo?- Domandò infine –Dovremo portarlo in un orfanotrofio o…-
-No!- Rispose in fretta il rosa alzando su di lui uno sguardo quasi terrorizzato –No…- disse più lentamente.
-Ryuu…- cercò di ammonirlo Io, ma il ragazzo lo interruppe nuovamente.
-Vivrebbe una vita triste e in gabbia, io lo so bene. Se non ci fosse stata mia nonna quando i miei genitori sono morti non voglio nemmeno immaginare dove sarei oggi… L’ho salvato, ma adesso non puoi chiedermi di condannarlo.
Io sospirò frustato, poi si sedette al suo fianco –Guarda che non è per niente facile crescere un bambino…
Ryuu sorrise divertito –Mi piacciono le sfide. E piacciono anche a te, o non avresti iniziato questa relazione con me- gli fece l’occhiolino.
-Ah-ah. Divertente.
Il rosa sorrise di nuovo, poi tornò serio immergendo i suoi occhi marroni in quelli grigi dell’altro.
-Ti amo, Io. Ti amo più di qualsiasi altra persona abbia mai amato. Grazie a te ho perso l’interesse per qualsiasi altra ragazza, non ho nessuna intenzione di dividermi da te e, può essere una cosa banale, ma so che passeremo tutta la vita insieme. E voglio una famiglia con te, quindi… Perché non iniziare da adesso?
Io era sotto shock. Gli occhi sbarrati e le labbra socchiuse. Ryuu non gli aveva mai detto esplicitamente nulla di tutto questo. Alla fine erano due ragazzi molto timidi e sapevano quello che provavano l’uno per l’altro senza bisogno di parole.
Ma quel discorso sconvolse completamente Io.
Non riuscì ad articolare una risposta, semplicemente afferrò il suo viso con entrambe le mani e lo baciò.
Lo baciò a fondo e con lentezza, esprimendogli tutto il suo amore.
Si staccarono quando Io iniziò a mugugnare sulle labbra dell’altro una serie di “ahi, ahi, ahi”.
Ryuu, riaprendo gli occhi, si accorse che il bambino aveva afferrato con forza le ciocche di capelli del suo ragazzo e aveva iniziato a tirarle verso di se, divertendosi un sacco.
Sorrise intenerito a quella scena, poi disse un’ultima frase che avrebbe convinto totalmente Io.
-E comunque, la stanza l’abbiamo! E non sarà più uno spreco d’affitto!
Io gli lanciò un’occhiataccia, poi rispose semplicemente –Tu hai avuto davvero una brutta influenza su di me.
Infine spinse le braccia in avanti e afferrò il bambino, facendolo uscire dal bozzolo di coperte bagnate che ancora lo ricopriva.
-E vatti a cambiare che sei tutto bagnato- disse al suo ragazzo mentre si alzava e si avviava in cucina, sempre con il bambino in braccio –Io gli cerco qualcosa da mangiare.
Il bambino fece dei versetti contenti, come se avesse capito quello che aveva detto il ragazzo.
Ryuu sorrise di nuovo, davvero felice di tutto quanto.
Quando quella mattina si era alzato non avrebbe mai pensato che, nell’arco di poche ore, la sua vita sarebbe cambiata così tanto.
Si alzò per andarsi a cambiare, proprio come gli aveva detto Io, ma la sua voce lo bloccò prima che riuscisse a raggiungere la loro stanza.
-Io ho accettato- né susseguì un rumore di pentole che si rovesciavano al quale Ryuu non volle indagare –Ma non ti farò viziare questo bambino.
Il rosa fece uno sbuffo.
Era ovvio che l’avrebbero cresciuto senza fargli mancare mai nulla, viziandolo. Ma era anche più che certo che sarebbe stata più colpa di Io che sua.

[1110 parole]
  
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