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Autore: Lumos and Nox    25/11/2016    5 recensioni
Raccolta di sfumature della coppia Jarida, tutte ambientate in diversi AU.
#1 Red Passion [Vampire!AU]
#2 Black or White: Elinor Dumbroch, pur consapevole della sua vicina partenza, voleva vedere la sua figlioletta appiopiata a uno stupido rampollo bianco di una stupida famiglia potente del vicinato.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Frost, Merida
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Red Passion



Red is the ultimate cure for sadness.
Bill Blass



Quando la preda comparve nel luogo prestabilito, un moto di eccitazione serpeggiò nel branco.
Sembrava di buona qualità, con quei suoi colori così vividi, ed era da tanto, tanto tempo che non mangiavano.
Jack dovette impiantarsi le unghie nei polsi svuotati per trattenersi ed evitare l'ennesima occhiata di rimprovero di Hiccup. Nello stesso istante, Rapunzel procedeva nella sua trappola. Era sempre la prima a entrare in azione, se si escludeva ovviamente la formulazione delle varie strategie di attacco di Hic- fosse stato per Jack, si sarebbero già lanciati addosso e ora si starebbero gustato il loro meritato pasto... a quell'immagine, la gola gli bruciò, come se fosse già inebriata da quel gusto tanto desiderato.
Ma l'addetto alle strategie era Hiccup e tutti i suoi piani si erano fatti decisamente più cauti da quanto gli Hunters avevano ridotto in polvere Astrid. E da quando il loro branco si era diviso per attirare meno l'attenzione di quei bastardi dei loro nemici, anche Rapunzel era rimasta senza un partner. Questo li rendeva meno passionali, probabilmente.
Certo, Rapunzel era brava, nessun dubbio al riguardo. Era lì, sotto di loro, nella radura. Mentre parlava e cantava, con voce lieve, i suoi capelli color oro sembravano illuminare l'intera notte, quasi più di quanto potesse fare la Madre Luna, lì sul cielo a fissarli. La preda ci stava cascando ancora una volta, arrancava verso Rapunzel completamente persa, il respiro, Jack poteva sentirlo da lì, mozzo e irregolare.
Rapunzel era brava- e lui aveva talmente fame che gli sarebbe anche bastato che lei saltasse subito all'attacco, tutto sommato- ma rimaneva priva di passione. La vera passione, ricordo della loro vecchia natura, era qualcosa di raro nella loro specie. Gli occhi di Jack scattarono verso gli alberi opposti a loro, ma subito ritornarono sulla radura quando il canto di Rapunzel si fece più alto.
La frenesia tornò a ribollirgli nelle vene ormai svuotate, tanto da fargli spiccare un salto verso uno dei rami più bassi. Hiccup si limitò ad appoggiarsi cautamente al tronco dell'albero, senza però distogliere lo sguardo dalla scena.
«E non dirmi che per me è tardi ormai, è tardi ormai...»
Mentre la preda sfiorava i suoi capelli color d'oro, color della luce, la dolce canzone della ragazza sfumò nei fruscii del bosco.
Jack quasi non attese il segnale di Hiccup. Si lanciò giù verso la radura, il bastone che seguiva i movimenti del vento. In un attimo, arrivò sulla preda e attuò il suo compito: divertirsi con lui fino a che non fosse stato evidentemente sfinito. Era così, da quando erano diventati un branco di quattro. Hiccup, esperto di quelle creature, pianificava tutto, quasi volesse addestrarle; Rapunzel le attirava con quella sua voce dolce e i suoi capelli color oro, mentre lui doveva divertirsi, farle soffrire fino a che non fossero state prossime alla morte. Non oltre, però. Quello era il compito di qualcun'altro.
Rapunzel si scostò in una piroetta dorata che Jack nemmeno notò. Salutò la preda con una risata allegra e poi colpì. Il bastone sfrecciò con tale violenza da provocare un colpo d'aria nei dintorni- forse anni prima lo avrebbe anche sentito. Andò a sfracellarsi sulle gambe della preda, colpendo tutto ciò che poteva essere colpito. La preda emise un gemito disperato, ma Jack non vi prestò più attenzione di quella che riservava al suo branco (poteva sentire i loro sguardi fissi su di lui) o alla vita della foresta. Calpestò con forza la caviglia destra della preda e l'eccitazione salì quando avvertì l'osso frantumarsi sotto di lui. Alcune schegge raggiunsero perfino parte del bastone, che Jack mulinò contro il torace della preda. La loro gustosa cena scivolò a terra con un lamento patetico, a cui lui rispose con altri colpi, sul busto e sulle spalle. Non ci volle molto perché l'odore del rosso si insinuasse nella radura, forte e penetrante, diecimila volte più dolce della voce di Rapunzel.
Fu a quel punto che Hiccup lo fermò, alzando appena la voce. «Direi... direi che può bastare, Jack».
Lui e Rapunzel gli si affiancarono, mentre aspettavano trepidanti l'ultimo passo prima del loro meritato cibo. Non mangiavano da così tanto...
Le foglie degli alberi davanti a loro stormirono e Merida balzò giù, il mantello che ondeggiava a seguirne la caduta assieme ai capelli di quell'unico, meraviglioso colore.
Fu rapida. Si avvicinò alla preda con cipiglio deciso, incoccò, la corda dell'arco che si tendeva assieme a tutto il loro branco. La freccia sibilò giusto un attimo nell'aria, facendola tremare. Poi si conficcò con un rumore sordo nel cervello della preda, proprio in mezzo ai suoi occhi, all'improvviso vacui.
Hiccup annuì una singola volta, con un mezzo sorriso, per poi avventarsi sulla preda, seguito da Rapunzel. Presto i capelli della ragazza non sarebbero stati solo color dell'oro; forse, se fosse stata fortunata, si sarebbero sporcati leggermente, di sangue. Le punte sarebbero diventate arancione, quasi rosse. Essere rossi era di buon auspicio, a parere di Jack. Un colore così bello. Lo squarciare di carne strappata inondò subito la radura, assieme al profumo inebriante del sangue. Jack lo inspirò a pieni polmoni, ma non si mosse subito per divorare la sua parte di umano. Si inumidì le labbra e i canini, fissando Merida che riponeva l'arco. Jack ne riconosceva a memoria i movimenti, e quelli erano un po' più affrettati del normale. Anche lei non aspettava altro che poter sentire nuovamente il succo rosso degli uomini scorrere giù per la sua gola.
Merida alzò gli occhi dalla faretra e intercettò il suo sguardo. Gli mostrò la lingua con fare ribelle. Jack rispose con una boccaccia ma, senza attendere una risposta, si chinò sulla preda, le ginocchia che si bagnavano in chissà che tipo di organi. Con lo stomaco che gli ribolliva, affondò le mani a coppa nel ventre squarciato dell'uomo, raccogliendo quanto più sangue potesse. Si rialzò e si avvicinò a lei, porgendoglielo.
Merida chiuse gli occhi e arricciò il naso come faceva sempre quando rideva. Poi fece leva sulle braccia di Jack e si accucciò verso le sue mani. Prima di bere, gli morse un poco i polsi, giocando, e Jack sorrise, per poi arrivare a ridere quando lei cominciò a trangugiare con ben poca eleganza quel cibo prelibato.
Sentendosi presa in giro si sollevò, il sangue che creava una mezza luna dalle labbra fino alle guance, confondendo i suoi spruzzi con le lentiggini. Lo stomaco di Jack gorgoliò, un po' per la fame, un po' per il desiderio. Merida sorrise e Jack si aspettò che lo baciasse per dargli il sangue che aveva in bocca- non c'era niente di più vivo che assaporarlo direttamente dal proprio partner. Ma la ragazza, cogliendolo alla sprovvista, spinse con forza la sua testa giù, sulle sue stesse mani, facendo schizzare il sangue ovunque. Le loro risate si persero nella radura e divennero ancora più alte quando cominciarono finalmente a divorare come si doveva ciò che era rimasto dell'umano.
Era questo che li distingueva dal resto del loro minuscolo branco. Nonostante neanche loro fossero più umani da secoli, avevano passione. Era rimasta una scintilla di vita, in loro, che Hiccup e Rapunzel quasi non avevano più.
E osservare come Merida assaporasse a lungo il sangue, passandoselo da una guancia all'altra prima di mandarlo giù, faceva quasi pensare a Jack che essere un figlio della notte, un vampiro, potesse avere un significato, con lei.



N.d.A.
Qui Nox, con una nuova raccolta. Mi vergogno un poco di non star riprendendo le mie long, ma la mia vita e il mio stile stanno cambiando profondamente- e credo che questa shot ne sia un po' la conferma.
Passando alla shot, si tratta, come spero si sia capito, di una Vampire!AU. In un certo punto della loro vita, tutti e quattro i Big Four sono stati morsi o hanno contratto questa sorta di maledizione, insieme ad altri personaggi, come Astrid e Flynn. Non so se si possa parlare propriamente di evil!Big Four, a voi l'ardua sentenza. Ho cercato di attutire il dark della vicenda con delle scene piuttosto leggere nella coppia, anche al fine di dimostrare che in qualunque angolo di oscurità può nascere un sentimento.
Per quanto riguarda i personaggi, Merida è stata morsa da Mor'du, che, anziché essere un orso, era un vampiro; Jack invece è stato morso in un'epoca molto successiva a lei e a Hiccup, da un barbone che lo aveva salvato dalle acque gelide. Piccola curiosità, in questo headhcanon, i morsi riescono a diventare vampiri solo reagendo al morso e finendo per divorare loro stessi il loro carnefice. Anche per questo il branco prende molte precauzioni.
Bene, ci si vede tra domenica e lunedì per il prossimo aggiornamento, che sarà stavolta ambientato in un preciso periodo storico.
Recensioni sempre molto gradite, specie in uno stile di prova come questo
Baci,
Nox

  
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