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Autore: samek    18/05/2009    2 recensioni
Ti guardi attorno spaesato. Sei lì, a quella festa organizzata dai Malandrini, insieme ad una manciata di altri selezionatissimi Serpeverde. Nemmeno sai perché tu ci sia andato, non avresti dovuto [...]D’un tratto, però, tutti quei pensieri non hanno più importanza... Sirius sta scendendo le scale che portano ai Dormitori tenendo le sue iridi di graffite puntate su di te e lasciandoti senza fiato...
(Per il compleanno di shinu)
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breathless

Questa ficcina è un regalo per la mia nuova protetta, la dolcissima Marta (alias shinu) *__* Tesoro, ci siamo conosciute relativamente da poco, ma mi hai conquistata sin da subito con la tua simpatia unica ed il tuo innegabile talento. Sono onorata che tu abbia scelto me come beta e felice di averti conosciuta! Spero che questo pensierino ti piaccia…Buon compleanno, cucciola e cento di questi giorni!!!

Come al solito ringrazio la mia insostituibile beta, Narcissa63, per il lavoro come sempre favoloso ^__^

Breathless

Cosa ci fai
In mezzo a tutta
Questa gente
Sei tu che vuoi
O in fin dei conti non ti frega niente
Tanti ti cercano
Spiazzati da una luce senza futuro.
Altri si allungano
Vorrebbero tenerti nel loro buio
Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perché ti tiene su soltanto un filo, sai.*

Luci psichedeliche pulsano con insistenza, tingendo la Sala Comune Grifondoro di un'aura spettrale, mentre numerosi corpi di ragazzi e ragazze si accalcano in un piccolo spazio, per ballare. Ti guardi attorno spaesato. Sei lì, a quella festa organizzata dai Malandrini, insieme ad una manciata di altri selezionatissimi Serpeverde. Nemmeno sai perché tu ci sia andato, non avresti dovuto, ma quando quella mattina tuo fratello ti ha lanciato di nascosto un invito incantato, a forma di gru, - soffiandoci sopra e facendolo svolazzare sopra la tua testa, finché non l’hai acchiappato come fosse un boccino – per poi regalarti un piccolo sorriso…beh, semplicemente non hai resistito.
D’un tratto, però, tutti quei pensieri non hanno più importanza... Sirius sta scendendo le scale che portano ai Dormitori tenendo le sue iridi di graffite puntate su di te e lasciandoti senza fiato. Il suo corpo scultoreo è fasciato da una canottiera nera e pantaloni di pelle in tinta, che lo stringono in modo a dir poco indecente. Ti dici che ad un uomo non dovrebbero stare così bene i capelli lunghi e che un aristocratico inglese non dovrebbe avere la pelle tanto abbronzata perfino d’inverno…ma lui è proprio così ed è bello da star male. Non ti stupisci affatto che tutti lo osservino ammaliati e si scostino al suo passaggio, neanche fosse Mosè che divide le acque del Nilo, mentre ti viene incontro. E’ davvero ironico che un tale esempio di perfezione sia stato ripudiato dalla famiglia Black, che non cerca altro che quella.
-Ma come cazzo ti sei vestito, Reg?- sbuffa con una smorfia, a mo' di saluto, non appena ti raggiunge. Prima che tu abbia il tempo di replicare, senza tanti complimenti agguanta l’orlo del maglione che indossi e te lo sfila, per poi afferrare il collo della tua camicia e separare i due lembi con uno strattone, facendo saltare quasi tutti i bottoni ed esponendo buona parte del tuo torace eburneo.Con la stessa malagrazia ti strappa via le maniche, mentre tu lo guardi allibito ed infine scompiglia i tuoi capelli, prima perfettamente pettinati, facendo sì che ti ricadano su gli occhi.
E puoi solo fissarlo trucemente, scuotendo il capo per scostare quelle ciocche dalla tua fronte, prima che ti abbracci in vita attirandoti a sé: -Balla, Regulus!- urla al tuo orecchio, nel tentativo di sovrastare il volume altissimo della musica.
E tu lo fai. Lo fai perché è l’unico modo che sin da piccoli vi è stato concesso per stare fisicamente vicini. Lo fai perché è da quando ha lasciato casa vostra, cazzo sono già due anni, che non puoi sentire il suo calore.
Ti schiacci contro di lui, seguendo il ritmo ipnotico ed erotico della musica, infischiandotene altamente di chi vi sta intorno. Probabilmente la maggior parte della gente nemmeno sa che siete fratelli. Di solito ci mettete talmente tanto impegno nell’ignorarvi, che sentendo il vostro cognome pensano siate cugini o giù di lì e, d’altronde, non siete gli unici Black all’interno di Hogwarts.
Ballate ancora ed ancora, ad un ritmo sfrenato ed incuranti di tutto e tutti, fino allo sfinimento, quasi che da quello dipendesse la vostra vita. Le vostre membra si ricoprono di una sottile patina di sudore ed il respiro di Syr, che s’infrange contro la curva della tua gola, ti fa tremare. Il suo profumo è familiare ed inebriante proprio come lo ricordavi e ti da le vertigini. Ti aggrappi alle sue spalle, come per non cedere ad un mancamento e le graffi leggermente, facendolo sussultare.
Sirius rialza il capo incontrando i tuoi occhi ed all’improvviso li copre con una mano, come se il tuo sguardo fosse troppo intenso da sostenere, e riesci a percepire il suo fiato sulla tua bocca, mentre continuate a danzare.
Le persone attorno vi osservano affascinate e più di una cerca d'infilarsi tra voi per ballare con tuo fratello o con te, ma lui regolarmente la scaccia, stringendoti con una possessività che sa di capricci infantili.
Vi prendete una pausa solo quando l’arsura vi secca la gola e Syr ti guida verso il tavolo del buffet, offrendoti da bere. Una ragazza si avvicina e cerca di convincerlo a concederle un ballo, ma lui la liquida con un secco: -Non mi va, sono distrutto- che non ammette repliche. Eppure ti permette a malapena di consumare il tuo drink, prima di trascinarti nuovamente in pista.
-Credevo fossi stanco- obietti, inarcando un sopracciglio, mentre già ti ritrovi a cingergli il collo.
-Ah, sì?- ti risponde con il suo sorriso malandrino, che fa venire a chiunque una gran voglia di strapparglielo via a morsi ed in quel momento sembra dire “Ero stanco per lei”.
E poi tutto diventa confuso, c’è solo la musica che vi scorre nelle vene, i vostri corpi accaldati che si strusciano in una danza licenziosa e le luci intermittenti che gettano su tutto un velo d’irrealtà, mostrando il mondo un fotogramma dopo l’altro, come fosse un film…
Molto più tardi ti riaccompagna al tuo Dormitorio, nascondendo entrambi con un Mantello dell’Invisibilità preso chissà dove. Vi scoprite solo quando arrivate davanti all’ingresso della tua Sala Comune.
-Stai bene vestito così- sussurra, accarezzandoti le braccia nude –Manca ancora qualcosa, però…- aggiunge, sfilando un oggetto dalla propria tasca e chinandosi su di te per allacciartelo al collo.
E’ una catenina d’oro bianco, con attaccato un ciondolo in filigrana a forma di corona. Un cimelio poco appariscente, ma molto fine, che rifulge mitemente adagiato sul tuo petto.
-Perché?- non puoi fare a meno di chiedere, confuso.
-Perché nonostante tu continui ad ignorarmi, non ho dimenticato che oggi è il tuo compleanno…Piccolo Re*- rivela, premendo con un indice la corona sul tuo torace.
Finalmente ti rendi conto che, anche se probabilmente nessuno a parte voi lo sa, quella festa era organizzata in tuo onore.
Sirius ti guarda intensamente, come quando eravate piccoli e sgraffignava di nascosto delle burrobirre dalla dispensa per poi dividerle con te, dicendoti: “Sarà il nostro piccolo segreto” in quel modo ruvido, tutto suo, di dimostrarti affetto.
E chi se ne frega se stanotte ha rovinato la tua camicia preferita e ti ha fatto smarrire un pullover che costa una piccola montagna di galeoni. Chi se frega persino se domani tornerà tutto come prima, perché d’ora in poi indosserai sempre quella collanina e solo voi saprete ciò che vi lega.
Sarà il nostro piccolo segreto.
Syr ti scompiglia i capelli con una delle sue mani grandi e forti, prima di allontanarsi con la sua tipica andatura scanzonata.
E’ normale che ti lasci sempre senza fiato?

FINE.

*La frase d’introduzione è tratta da “Piccola Stella senza Cielo” di Ligabue.
Il nome “Regulus” significa “Piccolo Re”.

   
 
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