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Autore: Angel_R    18/05/2009    6 recensioni
Gabriella, dopo vari trasferimenti, arriva ad Albuquerque, dove incontra la studiosa Taylor, la pianista Kelsi, e l’amante della danza Martha. Troy è il capitano della squadra di basket e il ragazzo più ammirato della scuola. Sharpay è la Regina di Ghiaccio alla quale non si deve mai dire di ‘no’, mentre Ryan, suo fratello gemello, si rifugia sempre nel suo posto preferito, il teatro… Sembra tutto normale, ma se Troy non fosse carino e gentile? E se Gabriella non lo vedesse di buon occhio? E se Sharpay non amasse il teatro ma i pom-pon? E se Ryan non fosse morbosamente attaccato alla sorella? E se… e se volete saperne di più… leggete!! Questa è la mia primissima long, quindi recensite in tanti!! Anche i commenti negativi sono ben accetti, servono a migliorare, sempre che non siano offensivi… Grazie in anticipo!!^^.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 39: E' tutto perfetto.








La palestra era piena di persone, ma una spiccava (come al solito) su tutte: Sharpay.
Per l'occasione aveva indossato un vestito color oro che si allacciava dietro al collo, stretto in vita e che ricadeva morbido fino a terra. Poco sopra la gonna spiccava un vistoso fiocco dello stesso colore del vestito.
Nel complesso le stava bene, le slanciava la figura, ma era un po' troppo esagerato...
Era attaccata al braccio di un ragazzo della squadra di basket, del quale non conoscevo neanche il nome.
Passò poco tempo prima che ogni coppia si perdesse tra la marea di gente che affollava sia la pista da ballo che i tavolini posti attorno ad essa.
"Sembri una bambina in un negozio di caramelle", mi disse Troy alzando la voce per sovrastare la musica. "Ti si sono illuminati gli occhi".
Mi girai verso di lui. Dovevo ammettere che col vestito nero e la camicia bianca che si era messo per l'occasione... era... wow!! Non c'erano davvero altre parole per descriverlo.
E quello non era un giudizio di parte, infatti molte teste femminili si erano girate nella nostra direzione quando eravamo entrati nella sala.
"Mi piace questa atmosfera, è romantica".
"Bene, allora andiamo", disse prendendomi per mano.
"Dove?".
"Come dove? A ballare, no?".
"Ballare?".
"Non vorrei sconvolgerti troppo, ma è questo quello che si fa ad una festa".
"Lo so, è solo che non pensavo lo sapessi fare".
"Infatti è così, ma non credo siano in molti qui quelli che frequentano scuole di ballo o cose del genere, quindi non ho niente da perdere, no?".
Lo fissai qualche secondo poi lo seguii all'interno della pista.
Certo, Troy non era proprio quel che si definisce un ballerino, e tanto meno lo ero io, ma mi stavo divertendo, e quello era ciò che davvero importava.
Dopo circa venti minuti ci sedemmo attorno ad un tavolino lasciato vuoto dai precedenti occupanti.
"Non pensavo potesse starci tutta questa gente qui dentro", dissi guardandomi attorno.
"Già, ma alla fine tutto riesce sempre alla grande".
"Come sono stati gli altri balli?".
"Normali, direi. Musica normale, gente normale, cibo normale".
"Quindi quello a cui sto partecipando è un ballo normale?".
"No".
"Cosa c'è di diverso?", chiesi curiosa.
"Tu".
"Wow! Che scoperta", dissi sorridendo.
"Ah, sai cosa intendo".
"No, dimmelo tu".
"Sei impossibile".
La nostra attenzione fu attirata da un movimento poco distante da noi, davanti al tavolo sul quale erano state messe le bibite e un'enorme terrina per il punch di frutta.
Sharpay stava parlando con un ragazzo, lo stesso col quale stava ballando poco prima.
Facevo fatica a sentire ciò che si dicevano, ma dai loro movimenti sembrava stessero litigando.
Il ragazzo l'afferrò per un polso e lei, cercando di liberarsi, urtò involontariamente il tavolo, facendo barcollare la terrina. Dopo qualche secondo, sia Sharpay che il suo accompagnatore si ritrovarono ricoperti di punch dalla vita in giù.
Tutti attorno a loro si bloccarono e li fissarono stupefatti.
"C-cos'hai combinato, idiota?!", ringhiò lei.
"Sei stata tu a fare questo disastro, stupida oca!".
Gli occhi di Sharpay si dilatarono tanto da sembrare due palline da tennis, si fece avanti di poco e tirò uno schiaffone al ragazzo per poi fissarlo con odio.
Si girò e uscì furiosa dalla palestra, lasciando tutti i presenti interdetti e a bocca aperta.
Senza neanche pensarci mi alzai e mi avvia verso il centro della pista, dove tutti ormai avevano ripreso a ballare e a chiacchierare.
"Dove vai?", mi chiese Troy.
"Devo cercare Kelsi, torno subito".
Trovai la mia amica appartata in un angolo assieme a Ryan, il quale, dopo avermi chiesto cosa fosse successo, voleva andare di corsa a cercare la sorella, ma io lo fermai convincendolo a rimanere.
"Non ho tempo per le spiegazioni, ma ho bisogno dell'abito blu che mi avevi fatto provare prima", chiesi a Kelsi in modo che nessuno oltre a lei mi sentisse.
Mi guardò un po' confusa, ma annuì e mi condusse nel magazzino della palestra che, per l'occasione, era diventato il guardaroba.
Una volta che ebbe trovato la sua borsetta, mi porse il sacchetto col vestito. La ringraziai e mi avviai verso l'uscita della sala.
Vagai per un po' nei corridoi, fino a quando non sentii il rumore del getto dell'acqua che usciva da un lavandino nel bagno delle ragazze.
Aprii la porta e vidi Sharpay intenta a cercare di togliere almeno parte delle macchie del punch.
"Non credo servirà a molto", dissi.
"Che ci fai tu qui?", chiese guardandomi furibonda.
"Niente, volevo solo.. ecco...".
"Taglia corto, Montez, se non l'hai notato sono impegnata in questo momento".
"Volevo darti questo", le dissi porgendole il sacchetto.
Guardò all'interno e vide il vestito. "Non ho bisogno della tua carità".
"Fai come vuoi, io ho solo cercato di fare una buona azione", dissi uscendo dal bagno, ma feci immediatamente dietrofront riaprendo la porta. "Ah, e quello dovrebbe essere riportato in teatro, quindi se vuoi farmi il favore di ridarmelo...".
"Non è tuo?".
"No, Kelsi me lo aveva prestato, ma non l'ho messo".
"Perchè no? Ti sarebbe stato bene, e Troy lo avrebbe adorato".
Possibile che tutti dicessero la stessa cosa?
"Avevo già comprato questo", dissi indicando l'abito che indossavo.
"Perchè devo sempre pensare a tutto io?", chiese Sharpay avvicinandosi a me e afferrandomi per un polso.
"Dove mi stai portando?", chiesi mentre mi trascinava per i corridoi della scuola.
"Odio chi fa troppe domande".
"E io odio chi non risponde".
Mi lasciò solo quando fummo giunte davanti agli spogliatoi femminili della palestra.
"Entra prima che ci veda qualcuno", mi disse.
"Cos'hai intenzione di fare? Se i miei amici non mi vedono tornare entro mezz'ora mi verranno a cercare, sai?".
"Fino ad ora non ho mai ucciso nessuno, e non ho intenzione di macchiare la mia fedina penale proprio con te".
"Entra li dentro e togliti il vestito", mi ordinò indicando la porta dello spogliatoio.
Non mi lasciò il tempo di replicare e mi spinse all'interno della stanza.
"Senti, dato che il mio vestito è rovinato e tu ne hai due puliti, mi devo arrangiare, quindi muoviti che non ho tutta la serata da perdere qui dentro".
"Ma perchè devo togliermi il mio? Mettiti quello blu".
"Non mi piace il blu, voglio quello bianco che hai addosso".
"Tu vuoi che io metta quello blu, vero?".
"E perchè dovrei mai?".
"Perchè tu non sei quella che sembri".
"Guarda che io non sono Troy e non pensare di poter cambiare chiunque col solo battito delle tue lunghe ciglia, tesoro".
"Non intendevo farlo, non mi interessi sotto quel profilo, sai?".
"Ah! Piantala Gabriella, ti vuoi cambiare o no?".
Era la prima volta che mi chiamava per nome, e la cosa mi impauriva un po'. Le presi il sacchetto di mano e mi infilai dentro la cabina per cambiarmi.
Dopo che ebbi infilato il vestito, uscii di nuovo e Sharpay mi fissò per qualche secondo.
"Dove nascondevi quelle gambe?", chiese inarcando un sopracciglio. "Adesso capisco perchè Troy mi ha piantata per te".
"Sharpay...".
"Stavo scherzando", tagliò corto lei. "Lo so che tra me e lui non c'era amore come fra voi due. Era solo una cosa di interesse e di sesso, nient'altro. Quindi vedi di non fare cavolate e di non lasciartelo sfuggire, saresti una stupida".
Dettò ciò entrò nella cabina e ne uscì poco dopo indossando il mio vestito bianco.
Le stava abbastanza bene, ma, dato che era più alta di me, a lei stava un pò più corto.
"Ti sta bene".
"Già".
"Prima hai detto la parola 'amore'... tu credi davvero che...".
"Certo. Anche un cieco si accorgerebbe della luce che brilla negli occhi del tuo bel principe da quando state assieme... o da quando mi ha mollata... Beh, poco importa", disse scrollando le spalle.
Le sue parole mi colpirono. Di certo non avrei mai creduto che la persona a dirmi quelle parole sarebbe stata proprio Sharay Evans.
"Senti, mi dispiace per tutto quello che è successo fra noi da quando sono arrivata qui".
"Davvero? A me no. Mi sono divertita a vedere fin dove potessi arrivare con te, anche se alla fine hai vinto tu. Ma io, in fondo, mi sono consolata subito tra le braccia di qualcun altro, no?", chiese voltando la testa da un'altra parte.
"Io, non...".
"Non fare quella faccia! Sono perfettamente cosciente della reputazione che ho in questa scuola. Sono quella facile, quella che andrebbe con chiunque pur di farsi notare".
"Non ti da fastidio?".
"No, non più ormai, anche perchè io so di non essere così, quindi mi basta".
"Cos'è successo con quel ragazzo prima?".
"Ah, voleva portarmi nel ripostiglio dei bidelli, e, credimi, non voleva di certo chiacchierare. Ma, quando gli ho detto che piuttosto che andare con lui mi sarei buttata giù dal tetto della scuola... ha iniziato ad insistere".
"Mi dispiace".
"Non fa niente, ormai è andata. Comunque ci conviene muoverci da qui, o i tuoi amici ti verranno a cercare davvero".
Uscimmo dallo spogliatoio e ci fermammo davanti alla porta della palestra.
"Entriamo insieme?", chiesi guardandola.
"Sì, tanto ormai non ho più niente da perdere".
"Grazie mille per la tua generosità", dissi inarcando un sopracciglio.
"Ehi, siete qui", disse qualcuno alle nostre spalle.
Era Troy. Ci raggiunse e ci squadrò per qualche secondo. "Voi due vi siete cambiate e... siete insieme".
"Wow! Non ti sfugge niente, eh Bolton?", disse sarcastica Sharpay.
"Simpatica come al solito, Evans".
"Ah!".
"Ah!".
"Che dialogo intelligente, ragazzi", mi intromisi.
"Non credo si possa fare altro con lui".
"Non credo si possa fare altro con lei".
Lo dissero all'unisono e io scoppiai a ridere, cosa che, poco dopo, fecero anche gli altri due.
La porta della palestra si aprì e ne sbucarono fuori Ryan e Kelsi.
"Va tutto bene? Vi stavamo cercando", disse il ragazzo preoccupato.
"Tranquillo, eravamo qui", gli rispose tranquilla Sharpay.
Ryan le passò un braccio intorno alla vita. Lei sembrava imbarazzata, ma vedevo che, nonostante tutto, quel gesto d'affetto le faceva piacere.
Rientrammo tutti in palestra dove ci riunimmo agli altri.
La serata trascorse allegra e senza altri colpi di scena, e Sharpay rimase con noi per quasi tutto il tempo.
Certo, nessuno era perfettamente a suo agio con lei e viceversa, ma ci divertimmo ugualmente.
Ad un certo punto cominciarono i lenti. Tutte le coppie scesero in pista a ballare.
"Mi piace questo ballo", mi sussurrò Troy ad un orecchio.
"Chissà perchè", dissi sorridendo. "Ti va di uscire da qui?".
"Adesso?".
"Sì".
"Ma perderemo la fine del ballo e l'incoronazione del re e della regina".
"La festa sta per finire, non ci perderemo niente di importante". Misi su il broncio 'cucciolo bastonato' ormai collaudato col tempo.
"Andiamo". Troy non resisteva quando facevo in quel modo.
Avvisammo i nostri amici e, dopo aver preso la mia borsetta, uscimmo dalla scuola.
"Perchè sei voluta andare via? Pensavo ti stessi divertendo".
"Infatti è così, però mi andava di fare due passi, tutto qui".
"Dì la verità, volevi stare sola con me".
"Non ti montare la testa".
"E tu non dire bugie, lo so che sono irresistibile", disse mettendomi un braccio intorno alla vita e stringendomi a se.
Eravamo arrivati nel giardino dietro la scuola. Quel posto era legato a molti ricordi, e l'essere li me li fece tornare tutti alla mente.
A quanto pare anche a Troy fece lo stesso effetto, infatti mi abbracciò stretto.
"Questa scena mi sembra di averla vissuta anni fa, ormai", disse all'improvviso.
"Già, e sono accadute molte cose. Troppe direi. Sarebbe stato tutto più facile se avessimo capito prima quello che stava accadendo".
"Beh, ormai l'importante è che adesso siamo qui, insieme e, soprattutto, senza litigare, no?".
Mi voltai per guardarlo in faccia e lo baciai. In quel bacio cercai di dire tutto ciò che non riuscivo ad esprimere a voce.
Le parole che Sharpay mi aveva detto all'interno dello spogliatoio mi rimbombavano in testa in continuazione.
Dopo quelle che mi sembrarono ore, non sentimmo più la musica provenire dalla palestra e le prime auto stavano lasciando il parcheggio.
"Il ballo è finito", dissi con un po' di tristezza. Non avrei voluto che quella serata finisse.
"Già, ma non ho voglia di tornare a casa".
"Neanche io. Facciamo un giro", dissi staccandomi da Troy e dirigendomi verso la scuola.
"Cosa vuoi fare? Non possiamo entrare".
"Non dirmi che adesso hai paura".
Per tutta risposta mi sorpassò e attraversò il portone. Raggiungemmo il tetto poco dopo.
Era strano essere lassù a quell'ora di notte. L'oscurità rendeva tutto più pauroso e affascinante allo stesso tempo, e si vedevano le luci che illuminavano la città.
Mi affacciai al parapetto per guardare meglio e Troy mi abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Questo vestito ti sta bene, perchè non l'hai messo prima?".
"Perchè è un po'... troppo".
"Nah, non credo proprio, e se te lo dico io devi crederci".
"Certo, mi fido".
"Perchè hai deciso di aiutare Sharpay? In fondo lei non è mai stata buona con te".
"Lo so, ma aveva bisogno di aiuto e mi dispiaceva vederla così. E poi tutti hanno bisogno di una seconda opportunità, dovresti saperlo bene".
"Giusto, hai ragione. Solo tu avresti potuto fare una cosa così".
"No, non è vero".
"Ma sei stata l'unica a seguirla e aiutarla".
"Può essere, ma sono felice di averlo fatto, magari il mio rapporto con Sharpay cambierà... almeno un po'".
"Lo spero. Senti, forse dovremo andarcene. E' tardi, e se ci scoprono qui...".
"No. Non voglio tornare a casa, voglio stare qui, con te".
"Wow, allora non sei l'unica capace di cambiare qualcuno, anch'io ho questo potere. La Gabriella di qualche tempo fa non avrebbe mai detto qualcosa del genere".
"Già, sei bravo Bolton".
"Lo so, lo so".
Il profumo dei fiori che ricoprivano l'intera tettoia impregnava l'aria attorno a noi. Era quasi magico.
"A cosa stai pensando?", chiesi a Troy accoccolandomi tra le sue braccia.
"A questa serata. Non avevo mai trascorso un ballo di fine anno così".
"Così come?".
"Divertendomi con gli amici. Di solito lo passavo seduto da qualche parte a bere e... a puntare qualche ragazza". Disse l'ultima parte a bassa voce. Non lo vedevo in faccia, ma immaginavo che fosse diventato rosso dall'imbarazzo.
"Beh, l'hai detto anche tu, quest'anno c'ero io a fare la differenza. Il tuo mondo e la tu vita sarebbero continuate ad essere tristi e vuoti senza di me".
"Ehi, non ho detto questo".
"Lo so, ma io so leggere tra le righe", dissi quasi ridendo. A volte mi stupivo anch'io di quanto le sparassi grosse.
"Certo, ogni tanto mi dimentico che sei un genio", ribattè. "E anche questa volta hai visto bene".
Iniziò a baciarmi il collo arrivando fino al lobo dell'orecchio. Mi girai verso di lui e mi baciò dolcemente, poi con più passione e le sue mani salirono lungo la mia schiena stringendomi ancora di più, fino a fare aderire i nostri corpi.
Si fermò poco dopo. "Scusa", sussurrò.
"No. Va bene, davvero".
"Sei sicura? Io non vorrei che...".
"Io sì. Mi fido di te, e voglio farlo con te".
Mi guardò negli occhi per qualche secondo.
Volevo che capisse che ero davvero pronta, come non lo ero mai stata. Non sapevo il perchè, ma sentivo di potermi completamente fidare di lui.
Anzi, no, conoscevo il motivo... quello che mi legava a Troy non era semplice affetto, ma... amore.
Un amore che mi bruciava dentro e che quasi non mi faceva respirare.
Non sapevo se Troy provava esattamente la stessa cosa, ma ciò che accadde dopo, mi fece capire che era proprio così.
Questo non perchè fu lui il primo a pronunciare le due parole fatidiche, ma perchè mi trattò in un modo in cui nessun altro era mai stato capace. E lo ringrazio tuttora, per avermi fatto provare emozioni e sentimenti che fino a quel momento avevo solo sognato o immaginato.
Quella sera fu speciale e ancora oggi non mi pento affatto della mia scelta, anzi, mi rendo conto che se non avessi preso quella decisione, me ne sarei pentita per il resto della mia vita.




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Fine trentanovesimo capitolo.





Ebbene sì!! Siamo arrivati quasi alla fine!! Il prossimo capitolo sarà l'ultimissimo!! T_T
In verità questa storia sarebbe dovuta terminare al capitolo 38, ma, dato che l'essere sintetica non fa proprio parte della mia persona, si è allungata fino al quarantesimo...



Questo capitolo è un po' lungo, ma non volevo dividerlo in due parti, mi sarebbe dispiaciuto, quindi perdonatemi per la lunghezza... spero che non vi abbia annoiato.
Fatemi sapere come lo avete trovato, mi raccomando!!^^






RINGRAZIAMENTI
:





tati zakki : beh. al tuo commento non posso che rispondere con una parola: grazieeeee!! XD Apparte gli scherzi... grazie davvero per aver recensito e per aver messo la storia tra i preferiti!!^^



mileybest
: come vedi, alla fine, Gabby indossa l'abito blu... :P Eh... ma è così che si fa!! Si deve tenere la suspense!! XD Comunque... hai visto che alla fine Sharpay è comparsa? Magari non come tutti si immaginavano, ho voluto farla un po' più "umana" , ma che mantenesse sempre il solito carattere da... Sharpay...
Se diventano amiche o no, non lo so... Ho voluto lasciarlo un po' così, aperto, ognuno può pensarla come vuole e, magari, nel finale verrà spiagato... vedremo... =P Ciaooo!!^^



lovejero
: a dirti la verità mentre scrivevo pensavo a come mi sarei sentita io se avessi dovuto partecipare al mio primo ballo della scuola (anche se qui non si fa :P).
La piccola anticipazione, come vedi, non è importantissima in questo capitolo, ma è meglio così, non potevo mica mettere qualche frase importante per poi togliervi il gusto di leggere, no? XD Ciaooo!!^^



ciokina14
: weeee anche a teee!! Eheh!! Come vedi alla fine sono riuscita a scrivere il capitolo e a postarlo!! Per fortuna!!
Il primo ballo di Gabby è andato così... spero di averlo descritto bene e di avergli dato la giusta importanza :P
La scena focosa, come la chiami tu, c'è, ma ho deciso di non descriverla come mi hai consigliato tu :P Non sono davvero riuscita a farla... e poi mi sembrava più importante descrivere i sentimenti di Gabriella... Spero che il capitolo ti sia piaciuto ugualmente... Kiss!!^^



Angels4ever
: eh, se nello scorso capitolo le cose andavano veloce... qui hanno ingranato la quinta!! Eheh!! Coppia normale? Non sia mai!! Loro sono e resteranno strani nella loro normalità U_U altrimenti non sarebbero più (i miei) Troy e Gabriella!! XD
Baci!!^^



romanticgirl
: evviva il pessimismo!! Ihih!! Comunque sia è bello sognare, e nessuno può toglierci questa libertà, quindi, che male c'è a farlo ogni tanto? :P
Vabbè, come hai visto, il primo ballo di Gabriella è stato molto speciale, spero di essere riuscita a descrivere situazioni e sentimenti in modo chiaro...Ciaoo!!^^



francesca_22
: beh, non è il mondo ad essere piccolo allora, ma la regione!! Io non sono di Piacenza, ma vivo tra Reggio e Modena, quindi neanche molto lontano da te XD Non so se sia una scuola comune, ma anch'io credevo che la mia scuola fosse l'unica di ragioneria con un corso linguistico... beh, meglio così allora... anche se l'economia la cancellerei dalla faccia della terra, l'abolirei e la farei passare come qualcosa che nuoce gravemente alla salute di noi poveri studenti (si è capito che la odio? :P) U_U
Cooomunque, come vedi Sharpay è presente al ballo (come poteva mancare!), ma non ha creato danni all'interno della "coppia d'oro", anzi, sembra aver portato ancora più certezza in Gabriella...
Quest'ultima il ballo lo passa molto bene, non credi? Ihih!! Spero di aver descritto tutto nel migliore dei modi, se non è così dimmelo pure U_U E per quanto riguarda a quello che succede dopo... beh, direi che non poteva avvenire in un momento migliore... XD
Mi fa piacere di essere stata in grado di descrivere tutto bene nello scorso capitolo, ogni tanto ho la sensazione di non spiegare le cose in modo chiaro, e in queste ultimissime parte, credo che le descrizioni siano le più importanti, perchè cariche di sentimento (ok, mi sto montando la testa =_=' ).
Il finale sarà nel prossimo, e ultimo, capitolo. Sono molto preoccupata per quello... ho paura che non possa piacere, ma cercherò di impegnarmi a renderlo almeno decente... Kisses!!^^






Grazie mille a tutte voi per il sostegno!! spero di isentirvi anche nel prossimo (e ultimoT_T) capitolo!!^^





Arrivederci alla prossima!!^^







Angel_R


  
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