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Autore: RebyDO    27/11/2016    0 recensioni
Isaac vuole farla finita ma decide di leggere un libro prima di farlo, un libro che gli aprirà gli occhi.
"Apri il tuo cuore, qualcuno verrà, qualcuno verrà anche per te, ma devi aprire il tuo Cuore"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Isaac Lahey, Scott McCall
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito il biondo si alzò la mattina fradicio di sudore a causa di un nuovo incubo, ormai viveva a casa del suo Alpha da un pezzo. Questa mattina però aveva deciso, aveva deciso di farla finita, si era stufato di sentirsi debole, inutile, si era stufato di sentirsi un peso. Non aveva intenzione, però, di farla finita in un posto qualunque, voleva farla finita dove il suo incubo era iniziato. Nella sua testa c'era un immagine precisa di ciò che doveva accadere, Isaac sarebbe morto incatenato alle catene che l'avevano condannato. Quella mattina si era svegliato presto, era riuscito a procurarsi dello Strozza lupo così, la pugnalata che si sarebbe auto inflitto sarebbe stata sicuramente mortale. Preparò una borsa con dentro alcune lettere e oggetti, tutto quello che aveva di importante, in fondo erano poche cose, un quaderno, una coppa, la maglia della squadra di lacrosse e un libro, quello che gli aveva aperto gli occhi. Non l'aveva mai finito perché "aveva paura per quel coniglio" questa era la sua scusa ma la verità era che lo stava leggendo con sua mamma prima che lei morisse, voleva finirlo e poi finirsi. Prese tutto, ma si dimenticò un oggetto, un oggetto a lui molto caro, era un libro di scuola, era un libro di Scott. Voleva portarlo con se per ricordare per sempre quello splendido ragazzo dai capelli castani e dagli occhi profondi. Si avviò camminando lentamente lungo la via verso la sua casa degli orrori, c'era tanta gente, ragazzi che uscivano per andare a scuola, genitori e bambini, uomini e donne che andavano a lavoro. Tutti che l'osservavano. Per un minuto era come se il mondo si fermasse, guardasse Isaac camminare e gli dicesse con occhi tristi che stava facendo la cosa giusta. In realtà la gente lo guardava perché non era più tornato da quelle parti dopo la morte del padre, e lui lo sapeva, aveva paura che qualcuno di quelle persone potesse seguirlo e poi fermarlo, ma non era di loro che si sarebbe dovuto preoccupare. Scott lo stava seguendo, aveva dei sospetti a riguardo, lo seguiva passo passo fino a quando, il ragazzo, è entrato dentro casa. Li Isaac aveva chiuso la porta a chiave. Il biondo vece un giro della casa ricordando tutti i momenti, quelli belli passati con sua madre e quello brutti passati con il padre. Il rivide tutti, nessuno escluso. Quando lo spingeva giù dalle scale, quando gli lanciava i bicchieri, quando lo scaraventava contro il muro. Alla fine arrivò nella sala delle torture. Sistemo affianco a lui il libro ed il pugnale intriso di Strozza lupo. Si lego mani e piedi strette come gliele legava il padre. Prese il pugnale, lo puntò sullo stomaco, stava per spingere dentro il suo corpo l'arma quando si ricordò del libro. Lo prese non delicatezza aprì dove si trovava il segnalibro. Lesse l'ultima frase della pagina "ed Edward rimase solo" Si rese conto che forse il libro parlava di lui, lui era rimasto solo insieme a tanta gente. un po come Edward, il coniglio, rimasto solo anche se insieme a lui c'erano tante bambole. Continuò a leggere. il suo stomaco era in fiamme, aveva dello Strozza lupo in circolazione ma non gli importava, "«non penserai, mi auguro», disse infine la bambola «che qualcuno ti comprerà» ancora una volta Edward restò zitto. «Chi viene qui cerca bambole o bambine, non conigli» ora era c'erto parlasse di lui. "«ho chiuso con la speranza»" «anch'io» rispose il giovane "Finché un giorno al crepuscolo, poco prima di chiudere il negozio, Lucius Clarke, mise un'altra bambola sullo scaffale accanto a lui" Isaac rimase perplesso. Un'altra bambola, poteva significare qualsiasi cosa. Forse non era giunto il suo momento. "«sono vecchia sai» [...] «Chi sa chi mi prenderà ora, qualcuno verrà, verrà sempre qualcuno» disse la vecchia bambola. «a me non mi importa se nessuno verrà mai a prendermi» disse il coniglio «ma è terribile! Se la pensi così che senso ha andare avanti?»" « nessun senso, tanto vale uccidersi» penso il giovane. per un attimo stava pensando di non finire il libro ma poi lesse: "«Apri il tuo cuore» gli disse gentilmente «qualcuno verrà, qualcuno verrà anche per te. Ma devi aprire il tuo cuore»." Isaac si chiese se fosse possibile, realmente, continuare a vivere amando qualcuno, vivere d'amore. Allison, il suo grande amore l'aveva persa per sempre. Ed ora? Ci sarebbe stata qualcun'altra? O qualcun'altro? Senti urlare da fuori il suo nome, ormai lo strozza lupo lo stava uccidendo ma, decise che non era giunto il suo momento, che anche se quella bambola aveva detto che non sarebbe stato mai comprato, Edward viene scelto, viene scelto, dalla bambina, ormai donna, che l'aveva perduto anni fa, Edward non si sarebbe rotto in mille pezzi, Edward si è rotto tante volte ma è sempre stato aggiustato. Ed Isaac, Isaac poteva essere aggiustato, anche se tutto diceva il contrario. Proprio in quell'istante Isaac si accorse che c'era un motivo semplice se aveva portato il libro di Scott, lui era follemente innamoramento del moro. Cosi, appena sentì di nuovo chiamare il suo nome urlo, ed il moro arrivo in men che non si dica. Scott abbraccio il ragazzo ma Isaac aveva scoperto la verità. Lo baciò. Lo baciò dicendosi che aveva aperto il suo cuore, che aveva tolto quel lucchetto che aveva messo il padre. Scott ricambiò, anche lui era innamorato follemente di quel sensibile,dolce e affascinate ragazzo. Tutto era una favola, non poteva durare allungo quel bacio infatti Isaac perse i sensi. Quando si risvegliò era nel letto dell'amato con il suo libro affianco. Lo prese, e chiamò Scott che inizio a leggere l'epilogo "«C'era una volta un coniglio di porcellana che era amato da una bambina. Il coniglio partì per un viaggio in mare e cadde fuori bordo e fu salvato da un pescatore. Fu seppellito sotto la spazzatura e dissepolto da un cane. Viaggio allungo insieme ai vagabondi, e per un breve periodo lavorò come spaventapasseri. C'era una volta un coniglio che amava una bambina e la vide morire. C'era una volta un coniglio che ballò per le vie di Memphis. La sua testa fu spaccata in una tavola calda e rimessa insieme da un riparatore di bambole. E il coniglio giurò che non avrebbe mai più commesso l'errore di amare. C'era una volta un coniglio che ballava in un giardino insiema alla figlia della donna che lo aveva amato all'inizio del suo viaggio. La bambina piroettava e faceva dondolare il coniglio. A volte andavano così veloce che sembrava volasserò. A volte sembrava che avessero entrambi le ali C'era una volta -oh, una volta meravigliosa- un coniglio che ritrovò la strada di casa»" A legger la fine del libro Scott aveva capito tutto e li, su due piedi baciò il biondo che tanto, tanto amava. Isaac aveva finalmente quello di cui aveva sempre avuto bisogno: aveva aperto il suo cuore e non l'avrebbe più chiuso.
   
 
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