Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Hikari_Henko    28/11/2016    1 recensioni
Lovino Vargas rivela le doti di un ottimo studente,anche se si dimostra sufficiente verso la lingua spagnola. Per questo gli viene affidato un tutor, Antonio, il quale sarà pure il suo unico amico, l'unico con cui poi rivelerà le atrocità del proprio passato e, creando un forte legame con lui, proverà ad affrontarle.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Lovino, mira!- disse lo spagnolo alzando gli occhi smeraldo al cielo notturno. Gli si rifletteva la galassia su quelle pupille nere, pece. Il suo volto candido veniva accarezzato dall’aria, che giungeva dalle alture.
-Cosa vuoi che me ne freghi, bastardo?- disse, come era suo solito rispondere in tono acido. Però Lovino non era affatto un cattivo ragazzo, e Antonio lo sapeva molto bene.
Erano nel loro piccolo orto dietro la scuola. Il loro orto. Dove tempo prima la loro storia ebbe inizio.
  • -
Una quindicina di studenti del secondo anno, selezionati dai professori per alcune lacune scolastiche, vennero radunati in un’aula. Tra essi si trovava uno studente, di origini italiane, caratterizzato da un ricciolo bizzarro.
Poco dopo che tutti arrivarono, entrarono altri studenti, questa volta del quarto o quinto anno. Uno di loro prese la parola e descrisse i motivi per i quali erano stati tutti radunati lì. Era un bel giovane, abbronzato, coi capelli di un profondo castano scuro. Due occhi verdi che risaltavano da Dio tra le ciocche, intrecciavano gli sguardi di chiunque.
-…quindi questi ragazzi avranno il compito di farvi da tutor, ovvero nel seguirvi negli studi al fine di migliorare il vostro andamento scolastico. Ora chiamerò il nome dello studente e il tutor al quale è stato assegnato e dopo ciò tornerete alle comuni lezioni. Quindi, Oscar Queen con …- e proseguì in questo modo, sino al termine di ogni studente, tranne uno. E chissà chi era.
L’italiano lo guardava storto. Non gli andava proprio.
-Quindi a me rimani tu, Lovino Vargas?- si avvicinò a lui col suo fare sorridente, come suo solito.
-Bene, vedo che sai leggere!- rispose lui con una piccola smofia. Fece per alzarsi e allontanarsi, ma il ragazzo lo fermò.
-Il primo incontro è oggi pomeriggio, nell’orto.- disse in fretta e furia, per poi salutarlo con un cenno del capo e allontanarsi di corsa.
-…ma è coglione? EHY COME- ma era troppo tardi, l’altro si era già allontanato. –Bah, manco il nome mi dice… che efficienza… e uno così dovrebbe aiutarmi?
Sbuffò per un po’ lungo la strada del ritorno in aula. Appena entrò nessuno lo salutò, nessuno lo guardò o gli parlò. Era solo.
Concluse le lezioni, come gli era stato chiesto, si recò nell’orto, dove non aveva mai osato avventurarsi. Finita scuola solitamente tornava subito a casa.
Giunse in quel luogo, molto grande. Però non vedeva il tipo abbronzato.
-Ma che bastardo… torno indietro va…- nemmeno a finire la frase che l’iberico spuntò fuori da alcuni cespugli.
-Oh, bueno! Sono contento che tu sia venuto, Vargas.
-Chiamami per nome,… se mi chiami Vargas mi sento mio nonno.
Antonio fece una risatina, per poi guidare l’italiano nel centro dell’orto dove aveva disteso un grande telo dove potevano poggiarsi per studiare.
-Ah a proposito… il mio nome è Antonio, Antonio Fernandez Carriedo.
-Ma tipo nome più semplice no eh? Quanto tempo sono rimasti all’anagrafe i tuoi?
-Sei simpatico lo sai?
Lovino aveva degli occhi bellissimi per Antonio. Non erano marroni, ma neppure verdi, come se avessero formato un unico colore e che fosse racchiuso in due piccole sfere.
-Quindi la tua materia calante è lo spagnolo… strano, sei italiano, e lo spagnolo ha praticamente le stesse origini… ma non importa, siamo qui per imparare.
Lovino lo fissava, ma non ascoltava quel che diceva “Tutte stronzate” si ripeteva “Quando finisce sto coglione”
-…e quindi per casa dovrai scrivermi un testo, su quello che vuoi…
-Cos- aspetta, ho perso il filo…su cosa dovrei scriverlo? Dammi un input almeno!
-Mh parla della scuola, di quello che ti piace fare…
-Ma io non so come farlo in spagnolo…
-E chi ti ha detto di farlo in spagnolo? Portamelo per domani in una lingua che tu sappia decifrare e andrà benissimo. Puoi andare, per oggi è finita.
“Solo?” si domandava. Prese le sue cose, fece un cenno di capo e si avviò: - Ma… rimani qui?
-Questa è casa mia!- rispose con un luminoso sorriso.
-Ah, sei proprio un barbone, come avevo immaginato- e se ne andò, lasciandosi lo spagnolo dietro.
Per la via del ritorno, penava un po’ a quel ragazzo bizzarro. A quei suoi occhi, alle sue labbra carnose e ai suoi capelli riccioluti. Arrivato a casa, corse in camera sua e non uscì fino al mattino successivo. Aveva paura.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Hikari_Henko