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Autore: Florafairy7    29/11/2016    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TROPPE, TROPPE EMOZIONI

I ragazzi fermarono la navicella fuori al cancello di Alfea, era passata da poco l'ora di pranzo.

"Beh, ragazzi, più tardi vedrò Avalon, vedremo se potremo lavorare su quei libri ora che abbiamo il ciondolo." Disse Flora, le ragazze salutarono i propri ragazzi.
Flora andò da Brandon e chiese, cercando di non incontrare il suo sguardo:

"Potresti darmi il ciondolo?"

"Cosa? Ah, sì, il ciondolo, certo, il ciondolo... eccolo." Balbettò lui, tirò fuori dalla tasca il cuore della natura e lo porse alla sua amica.

"Grazie, anche per averlo tenuto." Disse lei con un cenno della testa, lui abbozzò un sorriso.
Non si dissero altro, Flora salutò distrattamente Helia e lasciò la navicella con le sue amiche.

I ragazzi tornarono a Fonterossa in silenzio, o almeno non dissero nulla di abbastanza interessante da attirare l'attenzione di Brandon.
Lasciarono la navicella nell'hangar e tornarono nelle proprie camere, mentre andavano Helia chiese ai suoi amici:

"Se mio nonno mi chiede perché abbiamo saltato le lezioni cosa dico?"

"Che... siamo andati sulla Terra per dare una mano a Bloom a fare una di quelle cose che fanno i terrestri sulla Terra..." Rispose Nex inarcando le labbra, Helia guardò gli altri, Sky annuì e disse:

"In una maniera più credibile, ma di' qualcosa del genere."

I ragazzi si salutarono e si avviarono ognuno nelle proprie stanze, prima di andare Helia fermò Brandon e Sky si fermò con lui, al contrario, su ordine di Brandon, Logan tornò subito in camera.

"È successo qualcosa?" Chiese Brandon con aria seccata.

"Non lo so, dimmelo tu, è successo qualcosa in quel palazzo? Flora era strana, e tu anche." Rispose Helia, non amava i giri di parole.

Brandon rifletté per un secondo e con fare un po' sfacciato disse:

"Beh, ci siamo introdotti in un palazzo reale, abbiamo rubato un gioiello di inestimabile valore e potremmo finire in guai molto seri. No, Helia, non è successo proprio niente." Concluse con sarcasmo, Helia assottigliò gli occhi, poco convinto.

"Tenevi tu il ciondolo, perché? È successo qualcosa alla magia di Flora al contatto col gioiello?" Chiese ancora lo specialista dai capelli corvini, nel frattempo Sky rimaneva in silenzio.

"Tenevo il ciondolo perché nel caso ci avessero scoperti avrebbero trovato me in possesso del gioiello rubato. Credi davvero che sarei stato così sciocco da farlo tenere a lei? Andiamo, Helia! Ora, io direi di tornarcene nelle nostre stanze e lasciar perdere tutto questo... queste inutili discussioni, diciamo così. Riposati, Helia, ti farà bene." Gli disse dandogli delle pacche sulla spalla. Helia sembrò infastidito da quel gesto, si limitò solo a replicare:

"Bene, ci vediamo stasera a cena." Così il ragazzo girò sui tacchi e raggiunse la sua stanza.
Sky guardò il suo amico come se volesse rimproverarlo, Brandon sospirò ed entrambi si avviarono per raggiungere la loro stanza.

"Brandon, queste discussioni con Helia devono finire." Disse Sky con espressione seria, il suo amico sbuffò e replicò:

"Ha iniziato lui."

"Davvero hai tenuto il ciondolo per paura che scoprissero Flora?" Chiese Sky guardandolo, Brandon continuò a fissare il pavimento, poi alzò lo sguardo verso di lui e rispose:

"Beh, è ovvio, cosa potevo fare? Se mai qualcuno ci avesse scoperti, e stava per succedere, almeno non sarebbe finita nei guai. Per una cosa che non moriva dalla voglia di fare, tra l'altro."

"È stato gentile da parte tua."

Brandon non rispose ma sentiva il peso dello sguardo del suo amico su di lui, Sky ci rinunciò e cambiò argomento:

"Lascia perdere, abbiamo... anzi, hai un altro problema."

Brandon alzò gli occhi al cielo:

"Che succede ancora?"

"Si tratta di tuo fratello."

"Che cosa ha fatto?" Chiese Brandon fermandosi improvvisamente e col viso scuro, Sky si fermò con lui e rispose:

"Diciamo che non sta molto simpatico ai ragazzi."

"E come mai?"

"Ha fatto un po' di discussione con Nex, e Timmy crede che ci stia provando con Tecna. E non piace ad Helia perché dice che per colpa sua le ragazze hanno infranto il regolamento magico. Vedi, mi hanno chiesto di non farlo venire più con noi."

"E tu che cos'hai risposto?" Domandò Brandon, molto deluso e dispiaciuto.

"Che ti avrei parlato." Rispose Sky allargando le braccia, Brandon non disse nulla, Sky aggiunse:

"Brandon, ascolta, lo sai che cerco sempre di..."

"... no, Sky, va bene."

"Brandon..." Ma il suo amico lo fermò con un gesto della mano:

"... va bene, sta' tranquillo, non è certo colpa tua."
Sky sembrava dispiaciuto ma Brandon non aggiunse altro, i due amici tornarono in camera e lì c'era Logan che li aspettava.
Logan notò l'espressione di suo fratello e disse:

"E adesso cosa c'è?"

Brandon guardò Sky e questo capì subito così si scusò e lasciò la stanza.

"Sky mi ha detto che hai avuto problemi con i ragazzi." Disse Brandon incrociando le braccia, con aria severa.

"Sciocchezze." Logan fece spallucce ma Brandon si accigliò e replicò, alzando la voce:

"No, Logan, non sono sciocchezze! Questi sono i miei amici!"

"Beh, i tuoi amici ce l'hanno con me e non è colpa mia, è così difficile crederlo? È ovvio... la colpa è sempre mia! Qualsiasi cosa sbagliata, qualsiasi discussione, la colpa è mia, no?"

"Non ho detto questo."

"E invece sì! Oh, Brandon, tu non sai quanto sia frustrante essere tuo fratello!" Esclamò Logan con rabbia.

"Frustrante? Logan..."

"È così! Sono io quello che sbaglia sempre! Sono io quello che frequenta cattive compagnie! Sono io quello che fa discussione! Sono io! E non sei mai tu!"

"Okay, senti, non è colpa mia se hai fatto le scelte che hai fatto!" Replicò Brandon alterandosi.

Logan alzò gli occhi al cielo sbuffando e disse:

"Ecco, lo vedi? Ed è frustrante, Brandon, perché ho fatto tutto con le mie mani e tu... niente! Perché tu no? Perché tu hai fatto le scelte giuste e io no?!"

Brandon ne fu dispiaciuto, si calmò e si avvicinò a suo fratello dicendogli:

"Logan, ascoltami, tra di noi non è una competizione, non devi paragonarti a me."
Gli mise una mano sulla spalla ma Logan si scostò, Brandon disse:

"Siamo due persone diverse, e abbiamo fatto scelte diverse. Forse tu sei stato troppo avventato ma non è troppo tardi per far cambiare direzione alla tua vita."
Logan lo guardò, col viso scuro.

"E... ci sarebbe la possibilità che questa direzione combaci con la tua? Perché... sono solo, Brandon, e tu sei tutto quello che mi resta."
Brandon rimase senza parole, sorrise e abbracciò suo fratello.

"Tu non sei solo, e non lo sarai mai, mi hai capito? Non ti lascerò mai da solo."

Brandon sentì una strana sensazione, un bruciore nel petto, era molto che il suo cuore non era tanto vicino a quello di suo fratello.
Quando si allontanarono entrambi distolsero lo sguardo, Logan disse:

"Non ti creerò problemi coi tuoi amici, sta' tranquillo."

"Va bene, grazie." Replicò Brandon. "Che mi dici di Helen?"

"Fin quando non piacerò a sua madre non c'è storia, e per ora ci siamo presi una pausa."

"Si risolverà tutto, vedrai."

"Lo spero." Sosprò Logan, Brandon gli sorrise.

Nel frattempo ad Alfea Flora si preparava per incontrare il professor Avalon, non aveva detto nulla da quando avevano lasciato la navicella e le ragazze cominciavano a preoccuparsi.
Erano tutte in salotto mentre la porta di Flora era socchiusa, la ragazza si stava legando i capelli mentre era di fronte allo specchio e sentì:

"Non voleva farlo, e noi l'abbiamo obbligata." Era la voce di Bloom.

"Dobbiamo parlarle, è chiaro che è sconvolta." Diceva invece Musa.

"Aisha, magari prova a parlarci tu, se andiamo tutte si sentirà accerchiata." Proponeva Tecna.

"Ora meglio se la lasciamo andare da Avalon, stasera le parlo con calma prima della cena." Concluse Aisha.

Flora guardò il suo riflesso nello specchio.

"Ah, ragazze, sapeste..." Sospirò angosciata la ragazza. Prese le sue cose, prese il ciondolo e lasciò la stanza. Quando le ragazze la videro si zittirono, lei disse:

"Vado da Avalon."

"Va bene, ti aspettiamo per sapere novità." Sorrise Bloom, Flora ricambiò quel sorriso ed uscì.
La fata percorse i corridoi di Alfea con la testa piena di pensieri e raggiunse la classe del suo professore.
Bussò ed entrò senza aspettare che lui potesse risponderle, sapeva che non l'avrebbe fatto.
Quando entrò Avalon era seduto alla sua cattedra correggendo dei compiti mentre le ultime luci di quel giorno gli facevano compagnia, l'autunno ormai si era fatto strada e le giornate erano sempre più corte.

"Professore?" Chiamò Flora, lui alzò gli occhi da quei compiti.

"Flora, ciao, scusami, ero molto preso."

Flora ridacchiò:

"Non si scusi, non fa niente."

"Bene, andiamo di sopra, cercheremo di analizzare i flussi magici..."

"Professore..." Lo fermò Flora, lui inclinò la testa con aria interrogativa, lei continuò: "... ho con me il cuore della natura."

Avalon sgranò gli occhi dalla sorpresa e dalla gioia:

"Finalmente! Ho analizzato quei testi e quel ciondolo sarebbe la chiave di tutto! Ce l'hai qui?"
Flora lo tirò fuori e lo mantenne per la catenina d'oro, il professore lo sfiorò con le dita mentre lo ammirava.

"Lascia perdere i flussi magici per oggi, abbiamo altro da fare."

Flora sorrise contenta, Avalon spostò dalla cattedra tutti i compiti corretti e da correggere, poi si rivolse a Flora:

"Aspettami qui, torno fra un secondo."
Lei annuì e il professore uscì di fretta.
Flora guardò il ciondolo ancora una volta, poi si forzò a distogliere lo sguardo. Il cuore della natura era come un magnete, quel rubino la costringeva a guardarlo e sentiva dentro di sé molte emozioni; ma guardando di fuori pensò che molto probabilmente quelle emozioni non erano affatto causate dal rubino.

"Eccomi qui!" Esclamò Avalon entrando e Flora si girò verso di lui, il professore aveva con sé una pila di libri e li poggiò sulla cattedra.
Flora si avvicinò alla cattedra e Avalon aprì il primo libro, sfogliò in fretta le pagine per arrivare all'ultima.

"Lascia parlare il cuore. Ecco fatto." Disse Avalon parlando tra sé, fece cenno a Flora e lei gli passò il ciondolo. Avalon lo fece dondolare sul libro aperto, i caratteri si illuminarono. Il professore chiuse gli occhi e il ciondolo s'illuminò, Avalon, tenendo ancora gli occhi chiusi, porse la mano a Flora e lei gliela diede, quando il professore gliela strinse Flora sentì una fitta nella testa, strinse gli occhi. Sentì un calore nel petto, prese un respiro. Avalon mormorò qualcosa che a Flora sembrò linguaggio magico antico, poi il libro si palesò sotto gli occhi della fata: lettere cominciavano ad apparire componendo parole, e le parole componevano frasi.
Avalon aprì gli occhi e quando vide le pagine sorrise soddisfatto e meravigliato, la guardò e le disse con un sorriso:

"Oh, Flora, non avrei mai pensato di riuscire a spezzare questi incantesimi mentre ero ancora ad Alfea! Sono il professore più felice del mondo, e il più fortunato ad avere allieve come te!"

Flora sorrise, non aveva mai visto il suo professore tanto contento. Sapeva che Avalon era un mago molto potente e molto colto e, mettendosi nei suoi panni, dopo tutti gli studi fatti, capì che quell'occasione per lui doveva davvero essere qualcosa di speciale.

"Ne sono felice. Allora, scopriamo cosa c'è scritto?"

Avalon sedette alla sua cattedra, Flora prese una sedia e sedette con lui.

"È un manoscritto." Constatò la ragazza, Avalon annuì:

"Già, ed è molto antico, probabilmente risale al tempo in cui esistevano altre keimerine."

"Prima che Linphea fosse quella che è adesso?"

"Esatto."

Flora rimase tutto il pomeriggio col professore ed insieme studiarono le pagine del manoscritto.

Nel frattempo, a Fonterossa Sky e Brandon si allenavano insieme, Sky si fermò e, col fiato grosso, disse:

"Okay, ora mi dici che ti succede."

Brandon replicò scuotendo la testa:

"Non mi succede niente."

"Secondo te ti conosco davvero così poco?"

Brandon sospirò sapendo che il suo amico aveva ragione, poggiò la punta della spada a terra e disse:

"Non posso dirtelo."

Sky alzò un sopracciglio:

"Non puoi... dirmelo? Sono il tuo migliore amico!"

"Lo so, ma... se non lo dico posso far finta che non sia successo nulla."

"Brandon, che hai combinato?" Chiese Sky con una punta di preoccupazione nella voce, il suo amico lo guardò con aria colpevole.

Flora rimase con Avalon per il resto del pomeriggio, lui sapeva molte cose e le sue conoscenze furono fondamentali per poter decifrare le frasi complesse di quel misterioso manoscritto.
Il cuore della natura era poggiato sulla cattedra e tra una cose e l'altra Flora ci gettava uno sguardo attratta dalla pietra, era come se le trasmettesse delle vibrazioni, era come se il suo cuore e la sua magia fossero attirati da quella pietra preziosa.

"È davvero incredibile." Disse Avalon passando delicatamente il dito sul disegno al centro della pagina

"Questo vuol dire che non abbiamo ancora finito?" Chiese Flora temendo la risposta del professore, lui la guardò:

"Oh, no, Flora, questo è solo l'inizio."

"Sì, ma come faremo? Vymarna mi ha esiliata da Linphea." Replicò la fata, Avalon ci pensò un attimo, poi disse:

"Troveremo un modo, stasera stessa parlerò con la preside per..."

"Non può farlo!" Si affrettò a dire Flora, Avalon la guardò con aria sorpresa, Flora, un po' titubante, aggiunse:
"La preside Faragonda non può sapere che abbiamo il ciondolo, o almeno non ora."

"E come mai?" Chiese Avalon storcendo le labbra.

"Beh... diciamo che abbiamo preso questo ciondolo senza il permesso del suo proprietario..." Rispose la fata distogliendo lo sguardo, Avalon sgranò gli occhi per la sorpresa.

"Flora! L'avete...? Non posso crederci! Come avete potuto fare una cosa del genere?!" Esclamò poi, furioso.

"La regina Agata non ce l'avrebbe mai concesso! E lei sa quanto sia importante questo ciondolo per tutto questo, non potevamo aspettare, e ora abbiamo anche capito che la questione è più urgente di quanto credevamo!" Provò a giustificarsi Flora, estremamente mortificata.
Avalon si alzò e, camminando avanti e indietro, rifletté, poi, tenendosi la mano sul mento, disse infine:

"Il fatto è che la nostra questione è davvero urgente, se la regina Agata chiedesse il gioiello indietro sarebbe la fine... ma sono il tuo professore, non posso coprirti per una cosa del genere."

"Professor Avalon, la prego, ne va della Dimensione Magica." Lo pregò Flora scattando in piedi, Avalon la guardò, storse le labbra, e poi disse:

"E va bene, ma solo perché abbiamo davvero bisogno di questo ciondolo o sarebbe la fine."

Flora tirò un sospiro di sollievo, Avalon aggiunse:

"In fondo ne sei la legittima proprietaria, non è proprio un furto."
Flora gli si avvicinò e con un sorriso gli disse:

"Professore, la ringrazio infinitamente."

"Sei una mia studentessa e hai bisogno di me, ma una cosa come questa non dovrà succedere mai più."

"Glielo prometto."

"Bene." Sorrise Avalon, "E ora sarà meglio andare, è quasi ora di cena, racconta alle tue amiche quello che abbiamo scoperto."

"Va bene." Disse Flora, stava per andare ma Avalon la fermò:

"E, Flora." Lei si girò di nuovo verso di lui, "Questo manoscritto... ehm... l'autore si firma N., e accenna alla sua conoscenza in quanto spirito immortale dell'inverno. Credevo volessi saperlo."

Flora rimase immobile per un attimo, poi si costrinse a reagire e disse:

"Come...?"

"Lo sai che ho studiato molto, e so perfettamente come nasce una keimerina."

"Oh..." Fu tutto quello che Flora riuscì a dire, abbassò lo sguardo, Avalon le mise una mano sulla spalla e le disse:

"Va tutto bene, credevo solo ci tenessi a saperlo. Sarà un modo per te per conoscerlo, è pur sempre tuo..."

"... Non lo dica, la prego." Lo interruppe lei con gli occhi lucidi, "Ma grazie per l'informazione."

"Devi essere forte, Flora. Sei una fata molto potente. E hai tra le tue mani un potere che ancora non realizzi. Mi raccomando, e per qualsiasi dubbio non esitare a venire da me, va bene?"

"Va bene, la ringrazio, professore." Sorrise Flora.
In quell'istante la porta fu aperta e i due si girarono verso essa.

"Stella!" Esclamò Flora vedendo la sua amica, lei sorrise e replicò:

"Non ti vedevamo arrivare. Buonasera, professor Avalon."

"Buonasera, Stella. Flora, raggiungi le tue amiche, ci vediamo domani."

Flora annuì, prese il ciondolo dalla cattedra e raggiunse Stella dopo aver salutato il professore.

"Sei praticamente scomparsa, ti stavamo aspettando per scendere, io ho fatto tardi così è toccato a me fare il giro della scuola per venire a cercarti!" Spiegò Stella mentre lei e Flora si avviavano in sala da pranzo.

"Sì, beh, il ciondolo ha funzionato. Ha palesato le pagine del libro e abbiamo scoperto così tante cose, ora vi racconto tutto." Replicò l'amica.

Flora e Stella raggiunsero le altre e sedettero con loro.

"Finalmente!" Esclamò Musa, Stella disse:

"Ma è possibile che nella tua testa ci siano solo musica e cibo?!"
Le altre risero, poi Aisha chiese:

"Allora, Flora, avete scoperto qualcosa di interessante?"

"Ho delle importanti notizie." Rispose Flora, le altre le fecero cenno di proseguire, curiose. "Bene, dunque, il cuore della natura ha palesato le pagine nascoste dall'incantesimo, e in quelle pagine c'era scritto che il cuore della natura appartiene alle keimerine. In particolare c'è un cuore della natura per ogni keimerina, un qualcosa di predestinato, per così dire. Questo è l'ultimo, e io sono l'ultima. Questo è il mio cuore della natura."

"Ma è fantastico, è fatta!" Esclamò Bloom allegramente, Flora la frenò:

"Non esattamente. Il cuore della natura non è un semplice ciondolo, ha il potere di equilibrare la magia delle keimerine, non permette ad una parte del potere di contrastare l'altra, e poi lega la keimerina alla terra."

"Potresti essere solo un pizzico più chiara?" Chiese Stella con una smorfia, Flora rispose:

"Il cuore della natura è legato alla keimerina, e la lega al cuore di Linphea. Una keimerina è una custode dell'Inverno, una custode di una parte del pianeta. Oltre a questo, il ciondolo ha la capacità di stabilizzare il potere, è come se lo contenesse per la keimerina, le permette di rimanere in equilibrio."

"Fantastico! Equilibrerà la tua magia." Esclamò Bloom, Flora scosse la testa:

"Vedi, il fatto è che c'è un rito da compiere su Linphea per legare la keimerina al suo cuore della natura e mediante esso legarsi al pianeta, senza di questo i poteri del ciondolo non... funzionano. E io su Linphea non posso più metterci piede, o almeno non per ora."

"Dire che siamo sfortunate è poco." Commentò Stella, nessuna aggiunse nulla. Poi la fata del sole splendente si illuminò come se le fosse appena venuta un'idea.

"Hai un'idea?" Chiese appunto Musa, speranzosa.

"Che? Ma no! Flora, allora, raccontaci di te e Avalon..." Disse Stella puntando il dito verso l'amica, Flora alzò un sopracciglio, le altre la guardarono, sorprese.

"Avalon e me niente, ma cosa ti viene in mente?!"

"Oh, andiamo, vi ho visti, vicini, la sua mano sulla tua spalla..." Insinuò ancora Stella, Flora si alzò di scatto e, con rabbia, disse:

"Stella, sei una sciocca! Come ti viene in mente una cosa del genere?! Sai benissimo che amo Helia e non immaginerei mai di essere accanto a nessun altro!"

Stella fu spiazzata da quella reazione, e come lei tutte le altre. Aisha disse:

"Flora, Stella stava solo scherzando, non devi prendertela..."

Flora prese un respiro, poi disse:

"Perdonatemi, ma torno in camera, è stata una giornata un po' pesante." 
Così andò via lasciando le altre senza parole.

S'incamminò per i corridoi di Alfea e raggiunse la sua camera, appena ci arrivò chiuse la porta e si gettò sul letto con la pancia all'aria guardando il soffitto.
Non riusciva a smettere di pensarci, non poteva smettere di pensarci.
Erano state dolci, e piene di emozione, quelle labbra.
Doveva smettere di pensarci.
Era stato solo un diversivo, e doveva pensare a tutto quello come un semplice diversivo. Ma non ci riusciva. Il suo cuore aveva battuto così velocemente, le sue ginocchia avevano tremato. Era stato così inaspettato, ma era stato forte.
Doveva smettere di pensarci. Brandon non aveva provato nulla e lei non doveva ingigantire una cosa tanto piccola e insignificante. Helia era l'amore della sua vita, era il suo compagno di viaggio, la capiva e la conosceva, Helia era perfetto per lei e lei lo amava.

Caro diario,
Non riesco a smettere di pensarci. E ci ho provato.
Di cosa parlo? Eh, beh, non è mica così facile. Non riesco nemmeno a dirlo, non ho il coraggio di scriverlo.
L'importante è sapere dentro di me che io amo Helia, più di tutto.
Ma c'è questa vocina... questa fastidiosa vocina nella mia testa che mi dice che io sono cambiata, e che Helia non mi conosce più.
Ma forse sto solo ingigantendo tutto, perché io alla fine sono sempre la stessa, e sono la ragazza di Helia.
Dovrò ricordarmi di rileggere questa pagina, mi farà bene...

In quel momento Flora fu interrotta da Aisha che entrò in camera, Flora chiuse il suo diario e lo poggiò sul comodino mentre Aisha sedette sul letto, accanto a lei.

"Flora..."

"... Aisha, lo so, ho esagerato, e mi dispiace molto, è solo che..."

"... Lo so che sei turbata, ed anche le ragazze lo sanno. Abbiamo notato come stavi oggi, so che quello che hai dovuto fare per te è stato troppo e ci dispiace averti messa in condizione di farlo. Sta' tranquilla, okay? Sappiamo che..."

"... No, Aisha, voi non sapete proprio niente." La interruppe Flora, Aisha la guardò sorpresa e chiese:

"Di cosa parli? Non capisco."

Flora prese un respiro, poi rispose:

"È successa una cosa oggi in quel palazzo."

Aisha poggiò la sua mano su quella di Flora.

"Flora, mi sto preoccupando, mi dici cosa succede?"

Flora esitò, poi, in un mormorio appena udibile, rispose:

"Brandon mi ha baciata."

"BRANDON CHE COSA?!"

Flora si affrettò a zittire la sua amica poggiandole una mano sulla bocca.

"Shh! Non deve saperlo nessuno!"

Quando la fata dei fluidi fu finalmente libera dalla presa della sua amica, ad un tono forzatamente più basso, disse:

"Flora, come Brandon ti ha baciata? Ma è impazzito?! Ma che gli è preso?! Io non..."

"... Aisha, Aisha..." Cercò di calmarla Flora, "... il fatto è che eravamo nella camera della regina, stavo facendo l'incantesimo per aprire la stanza dei gioielli e stavamo per essere scoperti, e allora mi ha baciata, e quando quella cameriera è entrata ci ha solo presi per dei ragazzi che cercavano un posto tranquillo... è stato solo un diversivo."

Aisha rimase in silenzio per un momento, l'ansia di Flora era alle stelle, Aisha prese un respiro e finalmente disse:

"È stato solo un diversivo, non devi sentirti in colpa, insomma, non significava nulla, non era un bacio vero." Guardò la sua amica in attesa di una risposta, la conosceva.

"Sì, ma..."

"Hai provato qualcosa." Aisha scosse la testa, Flora disse:

"Beh, forse... io... Aisha, mi sento così confusa, io... non so più nulla! È stato così... così... io amo Helia, lo amo, e questa cosa non deve assolutamente mettersi fra noi due. È stato solo un diversivo e Brandon non ha provato nulla!"

"Provi qualcosa per lui?" Chiese Aisha ignorando l'ultima parte del discorso della sua amica, Flora la guardò ma non rispose.

A Fonterossa Sky e Brandon stavano tornando in camera loro dopo aver cenato, Sky non ne poté più così disse:

"Non puoi non dirmelo, sono il tuo migliore amico! Sei stato strano per tutto il tempo stasera..."

"Sky, è complicato..."

"È per quello che sta succedendo con Helia? O per quello di cui mi hai già parlato?"

Brandon lo guardò, Sky sospirò:

"Okay, allora c'entra Flora... mi dici cosa è successo? Avete discusso per quanto riguardava il furto alla regina?"

"Anche, ma non è questo il punto..."

"E allora qual è, Brandon?" Chiese Sky, ormai esasperato.

"L'ho baciata." Rispose Brandon di getto, Sky rimase a bocca aperta.

"Tu... che cosa?! Ma sei impazzito?! Che accidenti ti è saltato in mente?!"

"Shh! Vuoi farti sentire da tutta la scuola?!" Lo richiamò Brandon, poi aggiunse:

"L'ho baciata, ma solo perché stavano per scoprirci e ci serviva un diversivo, eravamo nella stanza della regina."

"Oh, beh, allora le cose cambiano..." Borbottò Sky tranquillizzandosi, Brandon storse le labbra e disse:

"Tu dici?"
Sky lo guardò, meno tranquillo. Brandon disse:

"Non deve saperlo nessuno, va bene? Flora non ha provato nulla, è stato solo un diversivo."

"E quello che hai provato tu, allora?"

"Dovrò tenermelo per me, e tu non lo dirai ad anima viva, me lo prometti?"

"Te lo prometto, ma..."

"... ma niente, questa storia finisce qui. Non è mai successo, e per Flora non ha valso nulla, è anche inutile ripensarci."
Con questo Brandon chiuse la questione e lui e Sky tornarono in camera loro senza dire altro.

Quella sera Flora dormì a malapena, erano successe troppe cose e le emozioni che si affollavano dentro di lei in maniera confusa non le permettevano di tenere gli occhi chiusi.
Il giorno dopo le ragazze andarono insieme a lezione, prima di entrare in classe Flora chiese scusa a Stella per la sua reazione della sera prima, la sua amica la rassicurò del fatto che non se l'era presa... troppo.
Dopo le loro lezioni le ragazze andarono insieme a pranzo e quando finalmente sedettero Stella propose alle sue amiche:

"Credo che dovremmo vedere i ragazzi, dobbiamo spiegare loro la faccenda del ciondolo."

Bloom la guardò con un sorrisetto e le disse:

"Wow, Stella, è davvero una buona idea... ma non è che vuoi solo vedere Brandon?"

"E cosa c'è di male se posso avere due piccioni con una fava?" Replicò la principessa, le altre risero.

"Mi occupo io di avvertire i ragazzi." Si offrì Tecna che in un secondo aveva già preso il cellulare.
Dopo pranzo le ragazze tornarono in camera, Flora spinse Aisha in camera sua di fretta e chiuse la porta.

"Che ti succede?!" Chiese Aisha sconvolta per il modo di fare della sua amica, l'aveva praticamente sequestrata.
Flora, ancora con le spalle appoggiate alla porta chiusa, rispose:

"Non posso vedere Helia. O Brandon."

"Oh, accidenti, Flora..." Sospirò Aisha.

"Aisha, non posso! Con Brandon è così imbarazzante! E con Helia... oh, mi sento terribilmente in colpa, ho baciato un altro ragazzo!"

"Flora, non hai baciato un altro ragazzo, è stato lui che ha baciato te."

"Devo dirglielo." Concluse Flora, Aisha sgranò gli occhi:

"Sei matta?! No, tu non dici un bel niente."

"Devo dire ad Helia ciò che è successo o rischio di morire soffocata dai sensi di colpa."

"Flora, per favore, ascoltami, se riveli tutto ad Helia sarà tutto ancora più complicato. Per un insignificante bacetto metti a rischio la tua relazione con lui, la sua amicizia con Brandon e la tua amicizia con Stella, vuoi davvero farlo?"

Flora ci rifletté, poi disse:

"Ma se è stato insignificante allora nessuno ci darà peso, perché è stato insignificante."

"Flora, tu vuoi proprio che io ti faccia certe domande, eh? È stato davvero insignificante per te?"

"Per me?" Flora alzò entrambe le sopracciglia, Aisha annuì e Flora rispose:

"Beh... ovvio che sì. È stato insignificante, certo. Io amo Helia, Aisha, e questo non cambierà."

"Bene, Flora, allora segui il mio consiglio e dimentica questa faccenda. Fa' finta che non sia successo nulla."

"Perché non è successo nulla."

"Esattamente."

"Bene."

"Bene."

Flora guardò la sua amica come se quella discussione non fosse davvero finita.

"Flora, stai bene?" Chiese allora Aisha.

"S-sì, sto bene... ora devo vedere Avalon, ci vediamo dopo." Disse Flora con aria un po' affranta, stava per andare ma poi si fermò.

"Aisha."

"Sì?"

"Grazie, ti voglio bene."
Aisha si alzò, le andò in contro e l'abbracciò dicendo:

"Ti voglio bene anch'io."

A Fonterossa i ragazzi si stavano allenando tutti insieme, mancava poco agli esami di metà semestre e dovevano essere pronti.
Sky e Brandon, come sempre, si allenavano in coppia insieme.
Nel momento in cui Brandon stava per toccare Sky con la spada fu distratto da Timmy che chiamò l'attenzione di tutti dicendo:

"Ragazzi, abbiamo novità."

Tutti si girarono verso di lui, allora il ragazzo continuò:

"Tecna mi prima mi ha inviato un messaggio, scusate ma ho dimenticato di avvertirvi: le ragazze ci vogliono lì fra poco, pare che ci sia una cosa importante di cui vogliono parlarci."

"C'entrano Flora e il ciondolo?" Chiese Nex che già si aspettava che ci fosse una qualche complicazione.

"Non lo so, ma credo di sì." Rispose Timmy, "Helia, ne sai niente?"

Helia storse le labbra e pensoso rispose:

"No, non sento Flora da ieri... credo che mi avrebbe avvisato se ci fosse stata qualche novità."
Sky notò un sorrisetto sul volto del suo migliore amico, ma non gli disse nulla. Parlò invece rivolto a tutti:

"Beh, non ci resta che andare ad Alfea più tardi per scoprire di cosa si tratta."

Tutti furono d'accordo e tornarono ad allenarsi, Sky dovette richiamare l'attenzione del suo compagno:

"In guardia, e smettila!"

"Di fare cosa?" Chiese lo scudiero, con un sopracciglio alzato, Sky scosse la testa.

Ad Alfea il professor Avalon aveva portato Flora in cortile per farle fare un allenamento pratico, come aveva già fatto qualche sessione prima, doveva passare da una forma all'altra della sua magia per combattere i nemici che Avalon le poneva davanti.

"Andiamo, Flora, più veloce!" La incitò il professore mentre la fata si divincolava tra i vari ostacoli.
Flora si fermò e colpì la creatura creata da Avalon, poi passò alla sua forma di keimerina e attaccò un'altra creatura.

"Bene! Concentrati, non annullare la trasformazione!"

Flora cercò di concentrarsi per mantenere la sua forma, eliminò due creature con un solo colpo, poi le sue ali svanirono e la sua trasformazione si annullò.

"Non fare quella faccia, stai facendo molti progressi." Le disse Avalon notando la sua espressione afflitta.

"Sì, lo so, non è questo che mi preoccupa."

"E cosa allora?" Chiese il professore, Flora distolse lo sguardo.

"Oh, capisco, cose da ragazze... beh, ho un consiglio per te: non tenere separate la tua magia e le tue emozioni."

"Non è il contrario? Non devo cercare di non farmi influenzare dalle mie emozioni?" Chiese Flora, confusa. Avalon ridacchiò e rispose:

"Ma certo che no. Flora, la magia è emozione, la magia viene da dentro, come potresti mai separarla dalle tue emozioni? Non sforzarti di tenere separate due cose che dovrebbero stare insieme. E, tornando su questo argomento, per il Charmix? Hai deciso cosa fare? Ne avresti bisogno."

"Lo so, ma non ho risolto e credo non risolverò. Dovrò... aspettare che arrivi un altro timore da superare."

"Lo sai che non funziona così." Replicò il professore scuotendo la testa, Flora non rispose.

"Per oggi abbiamo finito, puoi andare. Stasera studierò il libro e cercherò di capire se c'è un modo per legarti al tuo cuore della natura ora che le cose su Linphea sono cambiate. Stasera passa nella mia classe, c'è una cosa che devo farti vedere."

"Va bene, la ringrazio, professor Avalon. Ci vediamo dopo." Salutò Flora tornando dentro.

Il professor Avalon era una persona davvero singolare. Era un mago molto potente e molto colto, conosceva quasi tutto sulla magia, ma c'era dell'altro. Lui sapeva leggere dentro, e forse un po' del merito era della legilimanzia. Ad ogni modo, Avalon mise Flora a pensare, non che non ne avesse già da sé.
Le serviva quel Charmix, ma non poteva prenderselo. 
Da quando aveva scoperto di essere una keimerina erano cambiate delle cose dentro di lei, e lei temeva quel cambiamento.

Quando i ragazzi arrivarono ad Alfea le ragazze li stavano aspettando. Li salutarono e li invitarono ad accomodarsi, Stella fu molto felice di poter vedere il suo ragazzo e sedette contenta accanto a lui.

"E Flora?" Chiese Helia, un po' dubbioso, non l'aveva sentita per tutto il giorno e cominciava a pensare che ci fosse qualcosa che non andava.

"Con Avalon." Rispose Aisha.

"Aspettiamola, starà per arrivare, sarà meglio se vi racconta tutto lei." Disse Bloom.

"Sapevo che c'entravano lei e il ciondolo! Timmy, ho vinto! I miei soldi, prego!" Esclamò Nex con un sorriso, Timmy alzò gli occhi al cielo.

"Qualcosa è andato storto?" Chiese invece Helia, preoccupato. Stella scosse la testa e rispose:

"Ma no, beh, forse sì... diciamo che la situazione è complicata e Flora è un po' nervosetta. Figuratevi che ieri per una semplice battutina su lei e Avalon se l'è presa terribilmente!"

"Lei e Avalon?" Chiese Helia, stranito, le ragazze guardarono male Stella, Aisha stava per dire qualcosa ma la principessa rispose:

"Sì, perché passa tanto tempo con lui e ieri li ho sorpresi mentre erano tanto vicini e Avalon è così affascinante e..." Ad ogni parola il volto di Helia si era scurito di più, Aisha la interruppe:

"... Può bastare, Stella. Helia non darle retta."

"No, aspetta, Stella, dici davvero? Avalon ci ha provato con lei?" Chiese Helia, sconvolto.

"Provato... voglio dire, alla fine la cosa non è così esplicita ma..."

"Stella ma la smetti?!" La rimproverò Musa, Brandon chiese:

"Tu li hai visti?"

"Ti dico di sì." Confermò Stella.

"Razza di..." Brandon non finì la frase per educazione, Helia disse:

"Non ci posso credere, è un insegnante!"

Aisha si alzò e, autoritaria, disse:

"Adesso basta! Stella, non mettere pettegolezzi in giro su cose non vere! Avalon non ci ha affatto provato con Flora, hai solo storto le cose, come fai sempre! Potete stare tranquilli." Disse poi ad Helia e Brandon, Helia notò che Aisha si riferiva anche al suo amico e chiese:

"Scusami, cosa c'entra Brandon?"

"Niente!" Rispose Aisha continuando ad urlare, "Tu non c'entri niente!" Disse poi a Brandon quasi sgridandolo.

In quell'istante la porta fu aperta e Flora entrò.

"Ragazzi, siete già tutti qui? Bene, abbiamo tante notizie da darvi." Disse la ragazza avvicinandosi ai suoi amici, salutò tutti con un saluto generale e non si fermò neanche per salutare il suo ragazzo, sembrava così tanto presa dalle notizie e dalle novità.

"Bene, questo è il punto." Esordì Flora senza incrociare lo sguardo delle due persone che più temeva in quel gruppo, "Ogni cuore della natura è stato forgiato per una keimerina, questo vuol dire che quello che abbiamo è il mio perché è l'ultimo e io sono l'ultima. Il cuore della natura ha il compito di equilibrare la magia delle keimerine e di legarle al cuore di Linphea. C'è un rito che permette tutto questo, che lega la keimerina al suo ciondolo, viene compiuto su Linphea."

"Ma tu non puoi andare su Linphea." Disse Sky.

"Esatto, ecco il nostro problema." Concluse Flora che finalmente si sedette.

"Beh, e allora che facciamo?" Chiese Nex, Helia, con un sorriso speranzoso, disse:

"Krystal mi ha detto che Vymarna le ha concesso un'udienza, sono sicuro che ci darà una mano."

"Ho... dimenticato di dirvi che se non mi lego al mio cuore della natura la mia magia cesserà di esistere." Aggiunse Flora, lievemente affranta.

"Cosa?! E quando pensavi di dircelo?!" Esclamò Aisha, Helia le prese la mano:

"Quanto tempo abbiamo?"

"Ventitré pleniluni di Linphea dal momento in cui si raggiunge l'Enchantix, e facendo i calcoli, dato che su Linphea si verifica un plenilunio ogni due mesi e mezzo circa, abbiamo..."

"Poco più di quattro anni." Concluse Timmy.

"Ma tu hai raggiunto il tuo Enchantix circa quattro anni fa." Constatò Helia, Flora annuì:

"Questo vuol dire che abbiamo davvero poco tempo..."

"Flora, ce la faremo." La rassicurò Bloom, Flora le sorrise.

"Aspetta, ma tu non hai ancora un Enchantix come keimerina, il conto alla rovescia non è ancora iniziato." Rifletté Tecna, Flora replicò:

"Non è proprio esatto. Una keimerina è una fata della natura, ed io sono una Enchantix come fata della natura... è come se fossi una Enchantix a metà, il conto alla rovescia è iniziato solo che devo sviluppare l'altra parte del mio potere... secondo Avalon ho bisogno di un Charmix per poter compiere il rito in modo che la magia sia quasi in equilibrio e che non ci vorrà troppo tempo..."

"Beh, un Charmix, che sarà mai? Non devi fare altro che superare un timore, Flora, andiamo!" Esclamò Stella, Flora la guardò ma non rispose.

Ci fu un momento di silenzio durante il quale ognuno raccolse le proprie considerazioni, poi Sky disse:

"Dobbiamo trovare un modo per tornare su Linphea e compiere quel rito. Yana non si è fatta più vedere e temo che questa sia la quiete prima della tempesta... dobbiamo sbrigarci."

Flora si passò una mano tra i capelli con esasperazione, Helia stava per dirle qualcosa ma lei si alzò e prima che lui potesse parlare disse:

"Dovete scusarmi ma ho bisogno di prendere un po' d'aria." 
Gli altri non dissero nulla, qualcuno annuì, Flora si avviò alla porta ma Helia la raggiunse e sottovoce le disse:

"Flora, ma cos'hai?"

"Niente, Helia, ho solo bisogno di prendere un po' d'aria, te l'ho detto." Rispose Flora con lo stesso tono, così lasciò la stanza.
Flora percorse il corridoio a grandi passi mentre si sforzava a non far cadere le lacrime.
Provò una sensazione di sollievo quando finalmente raggiunse la serra, entrò e fu accolta dalle sue piante, si fece strada tra loro e sedette insieme agli anemoni, poi scoppiò in lacrime.
Si lasciò andare, e pianse.
Quante emozioni, quante preoccupazioni, quante paure. Ed era tutto così confuso, così improvviso che le parve un sogno.

Nel frattempo gli altri erano rimasti in camera, Aisha disse:

"Le farà bene stare un po' da sola, ha bisogno di riflettere." Poi lanciò un'occhiata a Brandon che incontrò il suo sguardo, e allora si capirono. Proprio lo scudiero disse:

"Dobbiamo trovare un modo per tornare su Linphea, insomma, dev'esserci un modo per convincere Vymarna, un accordo che potremmo prendere..."

"Ve l'ho detto, Krystal..." Cercò di dire Helia ma Brandon lo interruppe:

"Krystal non ha alcun interesse nel far tornare Flora sul suo pianeta, dobbiamo trovare un'altra soluzione, andare noi su Linphea magari!"

"Brandon, Krystal è mia amica e mi ha promesso che ci darà una mano, io direi di prenderla in considerazione invece. È inutile andare su Linphea, Vymarna non ci riceverà mai." Insisté Helia.

Brandon stava per replicare ma Sky concluse:

"Per ora aspetteremo l'esito dell'udienza concessa a Krystal, nel peggiore dei casi penseremo a qualcos'altro." Guardò Helia, guardò il suo amico, tutti rimasero in silenzio.

I fiori e le piante di Flora la circondarono preoccupati nel vederla in quello stato, le furono offerti bouquets di fiori colorati e carezze da morbide felci.

"Vi ringrazio, siete così dolci." Disse fra le lacrime prendendo l'ennesimo bouquet offertole, lo poggiò a terra accanto a lei e quando alzò lo sguardo si trovò davanti la sua fatina.

"Chatta!" Esclamò e si asciugò le lacrime con la mano, la fatina, preoccupata, chiese:

"Flora, ma che ti succede? Perché piangi?"

"Ma niente, tranquilla... è solo che sento così tante cose, sono così confusa e preoccupata... avevo bisogno di sfogarmi."

"Perché sei preoccupata?" Chiese Chatta sedendosi sul grembo di Flora, lei rispose:

"Per tutta la faccenda di Linphea. Dovrei tornare lì per legarmi ad un ciondolo magico, ma non posso, e se non lo faccio perderò i miei poteri. E anche se potessi, dovrei raggiungere il Charmix e parlare con Helia, e non ho il coraggio di dirgli che non sono più la Flora di cui si era innamorato quando ho ottenuto il mio Charmix per la prima volta..."

"Non sembra esserci via d'uscita... mi dispiace tanto." Replicò Chatta tristemente, poi aggiunse:

"Sicura che non ci sia altro?"

"D'importante? No, non c'è altro, sta' tranquilla." Mentì la sua fata.
Flora rimase nella serra con Chatta per un po' di tempo, stare lì la faceva sentire al sicuro da tutte le battaglie che doveva combattere.
Nel frattempo per i ragazzi fu ora di andare, salutarono le ragazze e, prima che potesse andare, Brandon chiese ad Aisha:

"Te l'ha detto, non è vero?"

"Ma certo che me l'ha detto, sono la sua migliore amica!" Rispose lei con un sorrisetto, Brandon strinse le labbra e le disse:

"So che per lei non voleva dire nulla, quindi ti chiedo il favore di fare finta di niente, va bene?"
Aisha, con aria sorpresa, rispose:

"Va bene, ma... insomma, per lei? Questo..." Aisha non poté finire perché Nex s'intromise e la salutò facendo allontanare lo scudiero, ma qualcosa aveva iniziato a formarsi nella mente della fata dei fluidi.

Flora capì che era ora di andare poiché alcune dature avevano cominciato ad aprirsi, allora si alzò e ringraziò le sue piantine, salutò la sua pixie e chiuse la serra.
Prima di raggiungere le altre passò per la classe del professor Avalon.

"Professore?"

"Flora! Entra, vieni." La invitò lui mentre sistemava dei libri sullo scaffale.

"Mi ha detto di passare..." Disse lei entrando, Avalon annuì, prese un libro proprio da quello scaffale e si avvicinò alla sua allieva.

"Era per questo." Le porse il libro, sembrava antico e la copertina era di pelle. "Ho questi libri da molti anni ormai, ricordo di averli acquistati su un isola nel mezzo del... non è questo il punto... il punto è che ora che si sono palesati, grazie al tuo ciondolo, si è palesata anche la loro origine e, quindi, la loro appartenenza. Credo che questo debba averlo tu, Flora."

Flora guardò il libro, passò una mano sulla vecchia copertina, non c'era titolo, così chiese:

"Perché? Che cos'è?"

"Una guida, se vogliamo definirla così... è tuo, tienilo e dagli un'occhiata, va bene?"

"Ne è sicuro? Io non..."

"Ne sono sicuro." La fermò il professore, Flora allora si convinse:

"Va bene, la ringrazio. A domani." Salutò, così andò via.

Quando uscì dalla classe decise di andare a posare quell'antico libro in camera ma durante il tragitto non lo aprì avendo quasi paura di quello che avrebbe potuto leggere.
Quando tornò in camera trovò le sue amiche, nessuna di loro fece domande capendo che la situazione era delicata e Flora lo apprezzò molto. Non si capiva lei, figuriamoci farlo capire ad altri.
Posò il libro di Avalon sul comodino, poi decise di andare. Stava per uscire, ma poi cambiò idea, così sedette sul suo letto ed aprì con delicatezza l'antico manoscritto.

Salut mes petits! Lo so, lo so, sono imperdonabile! Vi ho fatto aspettare più di una settimana e me ne esco con un capitolo con 0/° di azione... ma voi sapete quanto me che capitolo come questi sono importanti...
Eh sì, importanti perché innanzitutto abbiamo scoperto a cosa serve questo benamato ciondolo e a quanto pare la questione è molto delicata! La squadra dovrà escogitare qualcosa per permettere a Flora di legarsi al suo cuore della natura... voi vi fidate di Krystal? Io non troppo, ma considerando che in realtà lo farà per Helia la principessa si impegnerà per non deludere il suo amico...
Nel frattempo la nostra Flora si sente in crisi, il suo potere, Helia, Brandon...
Il team Brandon ha di che gioire in questo capitolo, più o meno... a quanto pare Flora non è rimasta indifferente a quello che è successo, mentre Brandon sembrava essersi accorto già da prima che c'era qualcosa che stava cambiando.
Helia nel mentre è ignaro di tutto ma Flora sembra convinta nel non lasciarlo andare e, Team Helia, vi chiedo di non preoccuparvi troppo perché c'è un motivo se esiste un Team Helia, lo specialista non sarà affatto messo da parte, contateci!
E, altra cosa importante: non credete ai pettegolezzi messi in giro da Stella...
Direi che è tutto, il resto delle considerazioni le lascio a voi... come credete che si risolverà la questione di Linphea? E cosa ci sarà scritto nel libro che Avalon ha dato a Flora?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo mentre i due team scarteranno, correranno, avanzeranno e cercheranno di mettere a segno più punti possibili!
Prometto di aggiornare nel fine settimana, ora sono molto più libera ed ho più tempo!
Prima di andare, ci tengo a ringraziarvi per la lettura e per le recensioni, siete i miei amori! 
Vi strAmo,
xoxo Florafairy7

Ps. Credevi che l'avessi dimenticato?! TANTISSIMI AUGURI MICKY2911! Oggi, germogli di lullabea, è il compleanno di una fedele team Brandon e grande amica, ci tengo a farti gli auguri e a modo mio ti regalo questo capitolo! Un bacio, buon compleanno!
xoxo Florafairy7

   
 
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