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Autore: Cronos22    30/11/2016    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Un aiuto inaspettato
 
La notte trascorreva lentamente con il cielo che lentamente si oscurava e nascondeva dietro le sue nubi le stelle che prima illuminavano con la loro purezza tutta Beach City,con il mare che cominciava ad agitarsi sempre di più,creando onde che andavano a frastagliarsi con violenza contro la spiaggia,deturpata dal precedente scontro dei tre immortali,conclusosi con la morte apparente dei tre e con la tristezza delle gemme,che dentro quella piccola casetta balneare osservavano il bambino gemmo-serafico dormire con le lacrime agli occhi e con il viso segnato dall’agonia nell’assistere alla morte dei propri genitori,guardando impotenti come il figlio dei loro più cari amici fosse ormai da solo e senza più nessuno a sostenerlo ed a guidarlo durante tutta la sua vita,con le originali Crystal Gems che lentamente scendevano ogni gradino di quella piccola scalinata,fino a raggiungere la zona cucina,dove lentamente afferrarono delle sedie e vi si sedettero sopra con estrema pesantezza,poggiando sopra il tavolo entrambi i gomiti,toccandosi con le mani i capelli nervosamente,tentando di elaborare l’accaduto che lì ha visti testimoni della dipartita dei due amanti.
-Com’è potuto accadere?-s’interrogo Steven,attirando su di se l’attenzione delle altre due compagne di squadra e della moglie su di se –Pensavo che dopo aver sconfitto Serienor avremmo finalmente ritrovato la pace che tanto speravamo-poggiando la fronte sopra il legno bianco levigato,lasciandosi andare in un pianto liberatore –Perché doveva succedere proprio a loro?-con Garnet che con dolcezza gli poggiò una mano sulla schiena,strofinandogliela con lentezza,tentando con quel gesto di farlo calmare senza successo,venendo anch’ella coinvolta dai sentimenti che l’ibrido umano provava,facendo cadere da dietro il suo visore una piccola lacrima che andò a frastagliarsi sopra il corpo di lui,creando una piccola macchia sul retro della sua maglietta rossa
-Io non so il perché Steven-mordendosi il labbro inferiore con i denti –Neanche con la mia visione del futuro potenziata sono riuscita a scorgere questo sentiero-voltandosi lentamente ad osservare Sky e Peridot che coccolavano dolcemente il figlio dei due protettori mentre dormiva,scorgendo Lapis e Sapphire che con volto abbattuto si avvicinavano verso di loro –Mi dispiace-
-Non devi dispiacerti-esclamò Ametista osservando l’orologio sopra il frigorifero –Era impossibile prevedere un evento del genere-alzandosi ed afferrando con lentezza la foto della gemma bianca attaccata con un magnete sopra la parete metallica,guardandola con dispiacere e nostalgia –Purtroppo ora bisogna volgere il nostro sguardo al futuro che ci aspetta-attirando l’attenzione di Lapis,che con quest’ultimo commento strinse con forza i pugni,digrignando i denti ed assumendo in viso un’espressione rabbiosa e piena di collera
-Come pensi che si può guardare avanti dopo tutto quello che è accaduto?-domandò con foga rabbiosa,dando con violenza un pugno sopra la parete legnosa della casa –Come pensate di farlo?-eseguendo un secondo colpo ed incrinando leggermente il legno che rivestiva il muro
-Lapis…-esclamò la piccola gemma azzurra,cercando di avvicinarsi a lei con la mano,venendo però respinta da uno schiaffo proprio sul dorso del suo arto,che la fece velocemente allontanare da lei per lo spavento
-Ho già perso mio fratello troppe volte-poggiando entrambi i palmi sulla parete e la fronte su di essa,abbandonandosi completamente in un pianto di tristezza e di sofferenza –Ho sofferto e odiato così tanto quando ero intrappolata in quello specchio,da sola e senza nessuno a consolarmi-accarezzando amaramente il legno con la mano –Non voglio che Sapher provi un odio simile al mio per la perdita dei suoi genitori-
-Non la proverà mai-esclamò Sapphire sorridendo debolmente ed avvicinandosi con cautela accanto alla gemma acquatica –Lui ha pur sempre noi a guidarlo-venendo guardata con stupore da parte dell’amica,che con rapidità la prese per i fianchi abbracciandola di colpo,facendo capire con le sue parole anche alle gemme presenti dentro casa che loro rappresenteranno una famiglia per il piccolo ibrido,aiutandolo sempre in ognuna delle difficoltà che incontrerà durante il suo cammino,risollevando loro parzialmente il morale e premettendogli di superare quella tristezza che velocemente li stava avvolgendo in una spirale infinita di odio e vendetta,con il sole che lentamente cominciava a sorgere nel cielo,dando inizio ad un nuovo giorno pieno di speranza,con le gemme che osservavano rapite quella strana luce,così radiosa e limpida che mai poterono ammirare durante i loro anni di soggiorno sulla Terra,sentendo nel mentre un lieve mugugno provenire dalla vecchia stanza di Steven dove un esausta Sapher sollevava lentamente il capo dal morbido cuscino,osservandosi tristemente intorno e scorgendo accanto lui Peridot e Sky che prima ancora che potesse pronunciare una parola,lo avvolsero dentro un caldo abbraccio che lo fece sentire dopo una notte di incubi causati dalla perdita dei genitori,nuovamente al sicuro e senza più quell’opprimente solitudine che aveva segnato i suoi sogni,con le altre gemme che osservavano sorridenti il semplice atto d’amore eseguito dalle loro compagne,che lentamente si separarono dal bambino,prendendolo per mano e conducendolo con gentilezza fino alla cucina,dove egli trovò ad aspettarlo tutte le sue zie che e zii che lo guardavano con volto radioso e privo apparentemente di tristezza
-Posso capire che state facendo tutto questo per farmi stare meglio-osservando singolarmente tutte le gemme presenti nella stanza –Ma non è necessario che nascondiate la vostra tristezza solo per me-abbassando rapidamente lo sguardo,sospirando pesantemente prima di giungere dinanzi al bancone
-Noi non nascondiamo la nostra tristezza-esclamò Lapis Lazuli inginocchiandosi accanto al bambino,scompigliandoli dolcemente i capelli con la mano –Tu sei la cosa più importante che abbiamo e questo è uno dei motivi per cui noi non cercheremo mai di essere tristi-
-Tu sei il sole che rallegra le nostre giornate-esclamò Steven asciugandosi il viso con un fazzoletto e mostrando un grande sorriso
-Tu sei il loro ultimo dono-continuò Garnet con espressione stoica e quasi impassibile –Noi veglieremo su di te e saremo i tuoi custodi e la tua famiglia fino a quando il tempo ce lo permetterà-sentendo improvvisamente mentre parlava degli strani applausi provenire in un luogo imprecisato dentro la casetta,mettendo rapidamente in allarme tutte le guerriere che ponendosi tutte a cerchio intorno all’ibrido,sguainarono le loro armi pronte a fronteggiare l’ennesima minaccia che si stava nascondendo da loro,ma che li osservava nell’ombra senza che avessero alcuna possibilità di intercettarlo
-Che belle parole-esclamò la voce con sarcasmo –Davvero mi avete commosso tantissimo-continuò mentre un alone verde informe apparì davanti a tutte –Un discorso così carico di emozione non lo udivo da secoli-con l’ombra che si allontanava sempre di più da loro,attraversando la porta d’ingresso,dirigendosi con velocità verso la spiaggia,seguita dalla gemme che armate fino ai denti,erano pronte ad affrontarla
-CHI SEI TU?-domandò Garnet con vigore,causando un ennesima risata scaturire da parte dell’ombra verde smeraldo,che lentamente stava prendendo forma e consistenza,assumendo le sembianze di un uomo anziano dai lunghi capelli bianchi come la neve,il viso deturpato da numerose cicatrici,avvolto da una grande tonaca verde smeraldo che mostrava al centro del petto un buco che faceva risalire dei frammenti gemma chiari come il cristallo incastonati sulla sua pelle rosea
-Quanto tempo che non ci si vede vero?!-esclamò l’entità lasciando stupefatte tutte le Crystal Gems,nel vedere quella strana figura ancora una volta dinanzi a loro e con un grande sorriso sbeffeggiante,che metteva in risalto i suoi denti aguzzi bianchi come l’avorio
-Serienor-pronunciò Lapis il suo nome con disprezzo,indietreggiando lentamente,tenendo ugualmente tra le mani due spade di ghiaccio affilate come lame di rasoio –Come puoi essere ancora vivo dopo il colpo mortale che Lance ti ha inferto durante la guerra?-
-Diciamo che il sacrificio estremo di Krystal mi ha permesso di sopravvivere-toccandosi i frammenti impiantati sul suo petto –E posso notare che anche il sacrificio di Perla e Lance abbia lasciato in eredità qualcosa di più prezioso-camminando lentamente verso il bambino,che venne rapidamente nascosto dietro Peridot e Sky,con Garnet e Lapis che si lanciarono all’assalto del serafico redivivo,il quale senza alcuna difficolta schivò i pugni e le lame,saltando in aria ed atterrando vicino al mare,materializzando il suo grande martello da guerra riforgiato e pronto a dare ancora una volta battaglia contro coloro che lo hanno sconfitto durante la rivolta serafica –Guardate che non sono tornato per combattere contro di voi-
-Noi non crediamo alle tue parole-esclamò rabbiosamente la fusione,lanciandogli contro i suoi pugni razzo che impattarono violentemente il terreno causando un muro ed una coltre sabbiosa che rese quasi impossibile scorgere la figura del loro avversario,che approfittando della mossa avventata della gemma rossa,iniziò a muoversi velocemente attraverso essa,colpendo con piccoli ed innocui colpi di avvertimento ogni singola gemma gli avesse dato battaglia,senza recare loro alcun male o ferita che potesse debilitarle o rispedirle nei loro gioielli,rimanendo successivamente fermo al centro della distesa sabbiosa,mentre il banco nebbioso di sabbia,cominciava lentamente a dissiparsi,lasciando incredule le Crystal Gems che osservavano terrorizzate ed allo stesso tempo confuse l’antico serafico,che giocherellava tranquillo con il suo martello,mentre scrutava divertito i volti di paura delle sue avversarie
-Perché non ci hai fatto del male?-domandò Lapis confusa e stupefatta dalle gesta dell’anziano –Avevi la tua occasione per vendicarti-conficcando con violenza sopra la sabbia la spada di ghiaccio,che lentamente cominciò a sciogliersi in acqua –Perché ci hai solo sfiorate?-
-Io l’avevo detto che non ero venuto per combattervi-riponendo la sua arma dietro le spalle –Sono venuto per offrirvi il mio aiuto-incrociando entrambe le braccia davanti al petto
-E a che cosa ci potrebbe servire il tuo aiuto?-domandò ringhiando Ametista facendo schioccare la sua frusta dinanzi a Serienor,venendo però interrotta da Garnet che frapponendosi tra lei e l’antico combattente,smaterializzò i suoi guanti e la sua visiera,osservando per la prima volta un nemico con tutti e tre i suoi occhi,che lo osservavano con attenta analisi
-Spiegati meglio-esclamò la gemma rossa con decisione,generando un piccolo sorriso sul volto del serafico nel vedere finalmente un po’ di collaborazione da parte dei suoi vecchi nemici
-Secondo voi l’arrivo di Jasper e la dipartita di Lance e Perla sono solo frutto del caso?-domandò con viso beffardo alle ragazze di fronte a lui,che mostrarono i denti senza poter riuscire a fornirgli una valida risposta alla sua domanda –Dalle vostre espressione posso intuire che ho instillato nelle vostre anime il dubbio su questo tragico evento-ridacchiando leggermente
-DIMMI CHE COSA HAI DA RIDERE?!- urlò Sky in un improvviso e repentino scoppio di rabbia
-Purtroppo io non rido di gioia-ribatté spiazzando con quel suo ultimo commento la perla azzurra –Anzi rido nervosamente per la situazione in cui siamo involontariamente entrati a farne parte-barcollando leggermente,materializzando rapidamente un bastone che gli consentisse di rimanere in piedi e di mantenere l’equilibrio –Dietro a questo attacco causato da quella gemma resuscitata vi è la divinità che mi ha riportato in vita millenni or sono…-respirando profondamente cercando di ritrovare nel suo anima la calma necessaria per pronunciare quel nome maledetto –Naya-causando scalpore nei volti delle gemme,che cominciarono a guardarsi tra di loro nervosamente ad eccezione del piccolo Sapher,il quale leggermente incuriosito sgusciò fuori dalla protezione incondizionata delle sue tutrici,ponendosi davanti all’anziano serafico che con sorriso malsano,cominciò a scrutare il giovane ibrido che si era finalmente presentato dinanzi a lui
-Chi sarebbe questa Naya di cui stai parlando?-domandò con decisione il bambino,osservando l’antico essere dritto negli occhi –E perché ce l’aveva tanto con i miei genitori?-
-Vedo che non gli avete raccontato niente-cominciò il guerriero anziano camminando lentamente verso di lui e guardando con aria di rimprovero tutte le ragazze –Per cominciare ragazzino,Naya non ha qualcosa contro i tuoi genitori-fermandosi dinanzi a lui con viso freddo e cinico –Lei voleva sicuramente eliminarli affinché non avesse contro i suoi piani gli esseri più potenti dell’universo,nonché forse gli unici a poterla fermare-impaurendo lentamente con le sue parole in bambino,che venne rapidamente avvolto dalle braccia di Peridot e Steven,i quali cominciarono a rivolgergli sguardi di odio e di rabbia
-Lo trovo alquanto improbabile che Naya possa danneggiare questo universo-esclamò con decisione la fusione incrociando entrambe le braccia –Se non ricordo male era stata imprigionata da Avacyn,Diamond e Ulrich in un luogo da dove non poteva più fuggire-
-Questo potrebbe essere corretto solo in parte-voltandosi verso gli occhi di lei –Il sigillo che la teneva prigioniera con la loro morte si è indebolito molto ed ora ha la possibilità di comunicare con i suoi vecchi alleati nell’oltretomba,riportandoli con parte del suo potere nuovamente alla vita come esseri immortali dal potere quasi infinito-zoppicando lentamente verso la costa –Io stesso sono stato contattato da lei-osservando il cielo del mattino con aria triste e nostalgica –Ma decisi di rimanere in disparte e di aspettare lo svolgersi degli eventi-
-Al punto tale da permettere che due esseri innocenti pagassero con la vita-freddando con quelle parole l’anziano serafico,che barcollando anche con l’ausilio del suo bastone,camminava con passo lento e costante verso di loro,fermandosi dinanzi a Garnet che rimase impassibile dinanzi al suo sorriso forzato
-Pensi davvero che nelle condizioni in cui vesso tutt’ora sarei stato in grado di affrontare ogni singolo sgherro riportato alla vita?-voltandosi successivamente verso il bambino gemmo-serafico –Ho preferito rimanere in vita per addestrare questo ragazzo e debellare quello che vecchi folli come noi non hanno avuto la forza per compiere un tale gesto-
-Non ti permetteremo di allenare nostro nipote-subentrò Lapis,puntandogli contro una seconda lama ghiaccio,che sfiorava la punta del naso dell’anziano
-Dovrai passare sopra i nostri cadaveri-esclamarono in coro Peridot e Sky,seguendo anch’esse l’esempio della gemma acquatica
-Vista la situazione-esclamò il leader delle Crystal Gems sospirando con rassegnazione –Non possiamo non permettere che tu lo alleni,visto che sei l’unico che potrebbe riuscire a sbloccare il suo vero potenziale-materializzando sopra i suoi occhi il visore oscurante,lasciando nel mentre tutte le ragazze sconvolte nell’udire una tale dichiarazione fuoriuscire dalla sua bocca –Ma ovviamente non sarò io a decidere del suo futuro-girandosi verso il bambino,inginocchiandovisi difronte,poggiando con delicatezza entrambi i suoi palmi sopra le spalle –Vuoi allenarti insieme a Serienor e diventare più forte?-
-Se questo significa poter riscattare la morte dei miei genitori vorrei andare con lui-ricevendo con queste sue parole da parte della fusione un sorriso malinconico ed intristito dalla sua necessaria ma dolorosa decisione
-Vedo che il ragazzo ha preso la sua decisione-sbattendo con forza due volte il bastone sulla sabbia,materializzando un portale verde smeraldo alle sue spalle –Andiamo-tendendo una mano verso Sapher,che lentamente si avvicinava a lui con passo tentennante,voltandosi indietro mentre camminava verso le sua famiglia,osservando il viso malinconico di tutte le gemme che lo hanno visto crescere insieme a Lance e Perla,con Garnet che improvvisamente prima,che potesse egli potesse sparire insieme al serafico,prese il braccio di quest’ultimo con forza impedendogli di andarsene
-Anche se rappresenti una risorsa,non pensare che io mi fidi a lasciare mio nipote nelle tue mani da solo-osservando Lapis Lazuli e Peridot con decisione,facendo comprendere loro di seguirlo ovunque vada,con la prima che volo in fretta per la casetta sulla spiaggia,recuperando in fretta gli artefatti che gli furono donati,ritornando con altrettanta velocità,consegnando al tecnico gemma la grande armatura e tenendo saldamente tra le sue mani gli altri due componenti dell’armatura,affiancandosi rapidamente ai due serafici –Tratta bene Sapher,altrimenti Naya sarà l’ultimo dei tuoi problemi-lasciando volontariamente il braccio dell’antico guerriero,il quale toccandoselo leggermente con la mano per il leggero fastidio avvertito durante la trattenuta,si voltò verso i tre esseri che lo stavano attendendo davanti al portale spazio-temporale,avvicinandosi verso di essi con espressione soddisfatta,invitandoli ad entrare all’interno della fenditura,osservando nel mentre ognuno di loro entrare singolarmente nel varco prima di sparire anch’egli,lasciando dietro di se un gruppo di gemme spaventato e confuso per il futuro oscuro che con lentezza inesorabile si stava avvicinando verso di loro e verso ogni essere dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:E incredibile come non possiamo liberarci di te
Serienor:Ne rimani stupito solo ora della mia persistenza?!
Io:Ma pensavo che con la guerra tu fossi finito
Garnet:Diciamo che era anche quello che pensavamo tutte noi
Serienor:E invece sono ancora qui con voi
Io:Allora fai qualcosa di utile…chiudi il capitolo
Serienor:Ma perché?!
Io e Garnet(uscendo dalla stanza):Perché noi ci secchiamo
Serienor:Vi odio tutti e due
Visto che sono costretto cari lettori e care lettrici spero di rivedervi nel prossimo entusiasmante capitolo
  
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