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Autore: like    30/11/2016    0 recensioni
E se il Libano non fosse stato figlio unico? Se sua sorella fosse stata il suo opposto, ma anche più simile a lui di quanto Pietro si aspetti?
- Il romano non è il mio dialetto, e i personaggi della storia pur ispirati a personaggi realmente esisti appartengono a Gianfranco De Cataldo, detto questo, spero la storia vi piaccia almeno un po', non sono una scrittrice, solo un'appassionata di questa serie e del libro da cui è tratta.
Genere: Azione, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.

Il bar davanti a cui si era fermato Fabrizio non era poi così male, se non si contava la squallida apparenza della facciata, non dissimile da quella di molti altri bar di quella zona per altro, l'interno era abbastanza confortevole, un po' più piccolo del bar di Franco con tavolini posti sia all'esterno che all'interno della saletta principale del locale che coincideva con il solito locale mal illuminato e secondario arredato con qualche poltrona, ben più di un posacenere e un tavolo da biliardo; insomma, era il tipico bar in cui gente come suo fratello e i suoi amici bazzicavano, con tanto di postazione losca dove parlare e mettere in atto i loro traffici poco leciti, che poi proprio lei parlava, che era in giro all'alba solo perchè aveva passato la nottata a festeggiare un rapina ben riuscita con i suoi di amici, non era sicura di poter far commenti sullo stile di vita che conduceva suo fratello, non quando era così simile al suo. Dietro al bancone era facile scorgere due persone, due donne o, per essere più precisi una donna abbastanza in carne e una ragazzina, che probabilmente era la figlia del proprietario, che non sembrava essere troppo più grande di lei. Si era guardata velocemente intorno, il bar sembrava abbastanza vuoto, non che la stupisse, considerando che erano poco più delle sei del mattino, un paio di persone che dovevano aver staccato da quell'ora, qualche studente un po' troppo mattutino e... Aveva dovuto sbattere un paio di volte le palpebre quando aveva riconosciuto un paio di poliziotti, probabilmente appena usciti dal turno di notte seduti a uno dei tavolini, aveva tirato una gomitata nelle costole al Freddo, perchè non si dicesse mai che lei non aveva modi signorili di attirare l'attenzione delle persone
<< A' Fre, ma ce bazzica la Madama da ste parti? >> Aveva detto, accennando con il capo al poliziotto ancora in divisa seduto al tavolo, le mancava solo la colazione nei bar frequentati da quella gente, poi le aveva provate tutte, anche se in effetti un poliziotto in un bar simile le faceva strano, soprattutto considerando che data la divisa probabilmente non avrebbe avuto vita facile, lo sguardo che aveva lanciato l'altro in quella direzione era stata una risposta abbastanza chiara, no, la Madama non bazzicava da quelle parti e il fatto che ci fosse non preannunciava nulla di buono, voleva dire che avevano avvertito qualcosa, il che la preoccupava più di quanto non fosse necessario probabilmente.
<< No, nun ce bazzica la Madama, di solito per lo meno, in questa parte della città, quelli in divisa si guardano bene dal far sapere chi sono. >> Chiara si era morsa la lingua per evitare di imprecare, sbrigandosi ad ordinare un cappuccino e una brioche prima di adocchiare il tavolo più distante dai due uomini un divisa, ci mancava solo che la riconoscessero o peggio, che riconoscessero Soleri. Magari ancora né lui né il Libano erano criminali affermati, ma erano finiti al gabbio più di una volta e nemmeno i poliziotti avevano una memoria così corta.
<< Giuro che se tu e mio fratello vi siete fatti sgamare ancora prima di farlo sto colpo sarete 'a banda meno abile de'a storia. >> Aveva detto sottovoce, afferrando il suo cappuccino e andandosi a sedere al tavolo non potendo evitare di lanciare un paio d'occhiate al tavolo a cui erano seduti i due infami in divisa, per ora sembravano troppo occupati a discutere fra loro per poter far caso a lei o a Fabrizio, ma non poteva permettersi di mandare a puttane la rapina della notte prima facendosi beccare adesso, non era abbastanza stupida per farlo. Il compare di suo fratello si era seduto di fronte a lei qualche secondo dopo, se era preoccupato non lo stava dando a vedere ma, dopotutto, con un soprannome come il Freddo, non ci si poteva aspettare molto altro da lui, sembrava completamente convinto di essere intoccabile, evidentemente era un modo di fare comune a tutte le persone che giravano attorno a suo fratello, magari a tutte le persone che facevano la loro stessa vita addirittura, forse era l'unica a preoccuparsi delle conseguenze in quell'ambito lavorativo, non l'avrebbe stupita poi così tanto quella scoperta.
<< Se continui a fissarli inizieranno a chiederse' se c'è qualcosa che non va. >> Le aveva fatto notare Soleri, scuotendo lievemente a testa, aveva anche ragione, ma non poteva esattamente farne a meno, lei aveva la fedina pulita, normalmente i poliziotti manco la consideravano, ma non si poteva dire altrettanto di lui, ed essere presa mentre faceva colazione con qualcuno con dei precedenti non era esattamente nei suoi piani al momento.
<< Che te credi che no 'o so? Me sto solo a chiede che ce fanno qua due sbirri. >> Gli aveva risposto, optando per una mezza verità, era veramente incuriosita dalla presenza di sbirri in un quartiere come quello della Magliana, soprattutto a quell'ora del mattino e già vestiti per il lavoro, trovarne in giro era più raro di quanto la gente pensasse, sopratutto in locali come quello.
<< Stanno a fa' colazione come noi altri. Statte tranquilla che non cercano rogne in quartiere come questo. >> Chiara si era trattenuta dall'alzare gli occhi al cielo, evidentemente suo fratello e tutti i suoi compari pensavano di avere già la città in pugno, o forse no, ma gli piaceva comportarsi come se già fosse così. Aveva sospirato scuotendo la testa, si comportavano come bambini viziati, pensavano di potersi prendere tutto quello che volevano solo facendo la voce grossa, magari ce l'avrebbero pure fatta, ma ci sarebbero sicuramente state conseguenze e lei non voleva finirci in mezzo, se per evitarlo avesse dovuto scappare di casa allora avrebbe fatto pure quello senza pensarci due volte. Non poteva permettersi che le manie di grandezza di suo fratello rovinassero i suoi piani, non era importante quanto probabilmente ci avrebbe guadagnato anche lei della riuscita del piano di Pietro.
<< Credo che il pensare di essere intoccabili sia un prerequisito per andare in giro con mio fratello. Altrimenti non mi spiego come sia possibile che tutti voi non siate preoccupati del fatto che ci siano degli sbirri in giro per il quartiere a quest'ora della mattina. >> Si era limitata a fargli notare prima di prendere un sorso di cappuccino, non il migliore che avesse mai bevuto, ma dopo aver passato la nottata in bianco qualsiasi cosa che contenesse caffeina era una manna dal cielo, dopotutto era sempre stata una caffeinomane e di prima mattina quella sua pessima abitudine tendeva solamente a peggiorare.
<< Meglio far finta di niente che preoccuparsi per nulla. Non è la prima e non sarà l'ultima volta che vedrai degli sbirri in giro per il quartiere, non vedo perchè crearsi troppi problemi. >> E magari aveva ragione pure lui, era inutile andare in ansia per un paio di sbirri nel quartiere sbagliato, un paio di sbirri che sembravano pure troppo impegnati a parlottare fra loro e a indicare la cameriera più giovane per fare caso a loro due seduti a un altro tavolo. Chiara aveva annuito, dando silenziosamente ragione al moro seduto di fronte a lei, non era facile che ammettesse di avere torto, ma sicuramente non lo avrebbe mai ammesso a parole.
<< Allora dimmi Soleri, io avevo dei boni motivi per essere in giro all'alba, te invece? Appena uscito dalla riunione di condominio con mi fratello? >> Aveva chiesto, inclinando la testa di lato con un lieve sorrisetto sulle labbra, si, era abbastanza curiosa di cosa stesse pianificando quello psicopatico di Pietro e, soprattutto se avevano in mente un rapimento, voleva assolutamente saperne di più anche perchè se fossero stati beccati probabilmente la Madama avrebbe interrogato pure lei, quindi le sarebbe servito almeno un alibi, due se avesse trovato il modo di scagionare anche suo fratello.
<< Nun è stato facile mettere d'accordo tutte quelle teste calde, ma alla fine gli abbiamo fatto capire che era il momento giusto per iniziare a pensare in grande, Rosellini dovrebbe essere abbastanza facile da beccare da solo. >> La ragazza aveva scosso la testa, passandosi una mano tra i capelli, non esisteva una rapina facile, figurarsi se un rapimento, anche quello di un vecchio come il Barone Rosellini, poteva essere semplice. Certo, i rapimenti non erano nulla di nuovo, e solitamente la polizia puntava il dito a prescindere contro i sardi, ma purtroppo non era così scontato, bastava un solo poliziotto che pensasse fuori dagli scemi per far crollare tutto il castello di carte.
<< A Fre' non esistono colpi facili nel nostro lavoro. L'unica cosa che vi renderà la vita più semplice è che la polizia ha problemi più grossi a cui pensare, vedranno un rapimento e daranno la colpa ai sardi solo per non avere un caso in più in giro per l'ufficio; ovviamente se riuscite a tenere in vita il barone fino al pagamento del riscatto. >> Aveva detto, la voce a malapena sopra un sussurro per evitare di attirare l'attenzione degli sbirri, ma non meno seria; suo fratello non era l'unico a pianificare quel genere di colpi per tirare su qualche soldo, la differenza era che lei ci avrebbe pensato all'incirca settanta volte prima di farlo, suo fratello invece si buttava nelle situazioni e sperava andasse tutto bene, se non altro Fabrizio sembrava controbilanciare la tendenza di suo fratello al fare minchiate, le faceva piacere fosse così, almeno qualcuno avrebbe fatto da voce della ragione in quel gruppo.
<< Si vede che siete fratelli. >> Si era limitato a farle notare, scuotendo lievemente la testa, anche lei sapeva quanto potessero essere simili lei e suo fratello, lo sguardo truce quando parlavano di affari e il tono basso, quasi un ringhio, che gli usciva dalle labbra quando si arrabbiavano... Si, lei e Pietro erano sempre stati simili, poteva essere una cosa buona o cattiva, a seconda dei punti di vista, ma per lei era solo ovvia e utile quando si trattava di tenere in riga i suoi amici durante l'organizzazione dei colpi.
<< Lo siamo sempre stati. >> Aveva alzato le spalle, finendo il cappuccino in un paio di sorsi << Non sempre è un bene, ma nell'ambiente in cui giriamo siamo bravi ad adattarci. >> Aveva concluso, alzandosi e prendendo la brioche che aveva lasciato intatta sul tavolino, era ancora presto, tanto valeva andare a scuola, tanto addormentarsi sui banchi non era nulla di nuovo, non per lei.
<< È stato un piacere chiacchierare con te Fabrizio, ma tristemente, io devo andare a scuola, altrimenti posso scordarmi di non essere beccata da mio fratello. >>
<< Guarda che se vuoi te do un passaggio. >> Chiara si era limitata a scuotere la testa con un mezzo sorriso sulle labbra.
<< Apprezzo l'offerta, ma è meglio di no. Mio fratello probabilmente ha qualcuno che gli riferisce con chi arrivo a scuola e non voglio che Pietro crei problemi. Ci vediamo la prossima "Freddo". >> Gli aveva sorriso, calcando il tono sul nome che la gente in strada usava per lui prima di girarsi sui tacchi e incamminarsi verso l'uscita, pagando per la sua colazione mentre lasciava il bar.

Angolo dell'autrice
Si lo so, sono scomparsa per mesi, ma questo capitolo non ne voleva sapere di essere scritto e sono riuscita a riaprire questo documento Word soltanto perchè mi sono rivista il telefilm per l'ennesima volta. Detto questo, ho trovato la prestavolto ideale per Chiara, ovvero Lily Collins (https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/b4/ca/50/b4ca50a381c82b83300ce346b0f02c5b.jpg )
E... Niente, spero il capitolo vi piaccia, fatemi sapere,
Peace, love, empathy.
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